Commenti
|
|
|
bersanotto 4 settembre 2007 0:00
x matteo b. egregio signore, la sua mail è
piena di inesattezze e falsità. Lei mi racconta
che il Notaio in questione le avrebbe chiesto "in
nero" la metà del suo onorario, pari ad Euro 4.500.
a) IL RICATTO Se è vero quanto Lei
afferma, Lei ha l'obbligo di denunciare questo signore e
di pretendere regolare fattura. SE NON LO FA, LEI
E' COMPLICE DELL'EVASIONE (perchè l'IVA la
risparmia Lei, e non il prestatore di servizi) E NON
PUO' CERTO INFAMARE IMPUNEMENTE UNA CATEGORIA DI
CONTRIBUENTI ESEMPLARE. B) se quello che dice è
vero (e mi permetta di dubitarne), il compenso complessivo
richiesto dal Notaio è di Euro 9.000,00 e, per quanto Lei
dice, in linea con altri colleghi della città di
Milano. La informo che un simile onorario si giustifica
con una compravendita del valore di circa Euro 8.000.000,00
(ottomilioni), ed a meno che lei non abbia acquistato un
intero fabbricato a Brera, la cifra da lei indicata è
completamente sballata. Se ha fatto anche il mutuo, un
onorario complessivo di Euro 9.000,00 si giustifica con una
compravendita del prezzo di Euro 4.000.000,00
(quattromilioni) e mutuo di importo corrispondente. Mi
congratulo con Lei per l'importante acquisto, e Le
chiedo per curiosità cosa fa di mestiere per potersi
permettere un immobile di tal fatta, e mi sembra quanto meno
bizzarro che una persona che fa un acquisto di tale
importanza stia a perdere tempo a chiamare tutti i notai
della città per risparmiare 50-100 euro, piuttosto che
selezionare - in base a conoscenze o altro - il
professionista migliore. c) Il suo è il solito
repertorio di disinformazione diffamatorio, che per
l'ennesima volta tento di dipanare: - Euro
9.000,00 le sono stati richiesti in massima parte per il
pagamento delle imposte connesse al trasferimento
dell'immobile, e non certo per il solo onorario
notarile; - secondo me le cose sono andte così:
Lei ha chiamato tutti gli studi notarili di Milano, andando
alla ricerca del più economico; - ha ravvisato tra gli
stessi poche differenze, e ciò non perchè i notai
costituiscono un cartello o un'odiosa corporazione di
carbonari, ma perchè per poter svolgere con competenza ed
approfondimento la propria opera, e per poter mantenere un
ufficio efficiente per l'espletamento della pubblica
funzione cui è obbligato, non si può scendere al di sotto
di determinate cifre perchè significherebbe lavorare
"sottocosto", ed il primo ad esserne danneggiato
sarebbe proprio lei; - nella telefonata, uno studio le
avrà comunicato degli importi al netto dell'IVA, come
avviene in molti casi di preventivazione di beni o servizi,
e lei ha capìto male; - auando lei ha preteso di
pagare l'importo comunicatole, le è stato fatto
presente che quell'mporto era al netto dell'IVA, e
lei non voleva pagare. Se ritiene l'onorario
eccessivo, si rivolga al Consiglio Notarile di Milano,
piuttosto che diffamare il notariato. Se invece
non lo ritiene eccessivo, paghi l'intera fattura
(compresa l'Iva) e denunci questo signore se le ha
proposto una frode. Piuttosto, da cittadino, si
lamenti che il legislatore fiscale non riconosce in
detrazione la fattura per la compravendita I casa, e vuole
sapere perchè questa misura non viene approvata ? E'
semplice: siccome i notai sono contribuenti onesti, lo Stato
sa che una simile misura non servirebbe a stanare
l'evasione, che si trova in ben altri settori dei
servizi, del commercio, della ristorazione,
dell'artigianato. BASTA, BASTA, BASTA CON I
SOLITI LUOGHI COMUNI: CHI PAGA IN NERO E' COMPLICE
DELL'EVASIONE, E NON HA TITOLO PER FARE IL SOLONE
DICENDO DI ESSERE "RICATTATO" !!!
|
matteo b. 4 settembre 2007 0:00
Privato, apprezzo l'uso dell'ironia come metodo
per farsi passare l'incazzatura. Ma la realtà è che
finchè i cittadini non si organizzano in un movimento di
opinione che porti a risultati concreti queste situazioni
continueranno ad esistere. E per i cittadini onesti e che
pagano le tasse come noi la situazione di oggi è un
insulto. Il problema di fondo è che l'occasione fa
l'uomo ladro. E per come è organizzata oggi la funzione
notarile le occasioni sono innumerevoli, ed il cittadino non
ha alcuna possibilità di difendersi. Deve solo chinare la
testa e pagare, purtroppo. Ho letto attentamente tutti gli
interventi su questo forum, ed ho notato che tutti i
difensori dello status quo non sono mai riusciti a
giustificare in modo razionale il motivo per cui ci debba
essere il numero chiuso, che è alla base dei comportamenti
che ho descritto. Finchè non ci sarà concorrenza i notai
potranno fare tutto ciò che vogliono, nero incluso.
|
Privato sottufficiale 3 settembre 2007 0:00
Per matteo b. Caro matteo b., certe cose non si
possono dire. Evidentemente ci sono notai così poveri
che hanno bisogno di tanto in tanto di occultare qualche
cosa al fisco per acquistare il latte per i loro
figlioletti. Avendo messo in dubbio la dignità dei
sommi sacerdoti, preparati a subire una caterva di insulti
da parte di Gourry e soci.
|
Massimo 11 settembre 2007 0:00
RISPONDO DA PRATICANTE NOTAIO: * terminati
i 18 mesi di pratica un praticante Notaio non sa fare ancora
praticamente nulla; certo sa scrivere gli atti (quelli
semplici), ma a livello teorico siamo a ZERO, livello
dal quale si esce solo studiando anni per vincere (FORSE) il
concorso. DUNQUE UN PRATICANTE AL TERMINE DELLA
PRATICA, DEL NOTAIO VERO E PROPRIO SA FARE FORSE IL 3% DEL
LAVORO. *montagna di denaro? alcuni forse,
io lavoro da un Notaio (come lo sono i più) di provincia
con 3 segretarie e vi assicuro che la montagna qui non si è
mai vista *il concorso serve proprio a consentire
a chi è davvero preparato di superare l'esame, e quelli
davvero preparati sono pochi e pochi dunque passano il
concorso *il numero chiuso serve per garantire
che solo i fuoriclasse diventino Notai (pochi posti: solo
quelli veramente bravi passano) *il numero chiuso
esiste in molti settori e laddove non c'è, il settore
è un macello (vedasi avvocatura dove L'ASSOCIAZIONE
GIOVANI AVVOCATI HA CHIESTO L'INTRODUZIONE APPUNTO DI UN
NUMERO CHIUSO POICHE' L'ODIERNA SITUAZIONE E'
INSOSTENIBILE E LA QUALITA' DEI GIOVANI AVVOCATI MOLTO
MOLTO DISCUTIBILE)
|
matteo b. 3 settembre 2007 0:00
Mi inserisco a questo forum per rabbia, dopo essere stato
vittima di un vero e proprio ricatto. Nel comprare casa, ho
provato a fare una ricerca di mercato tra i notai della mia
città (vivo a Milano) per vedere se c'era un minimo di
concorrenza sui prezzi. Inutile dire che praticamente la
totalità dei notai interpellati (una decina) si è
rifiutato di comunicarmi in anticipo quale sarebbe stato
l'importo del rogito in quanto "le tariffe sono
stabilite dal Ministero". In altri termini, concorrenza
e trasparenza sui costi zero. Questo, oltre tutto, con tono
molto scocciato da parte delle segretarie (il signor notaio
era ovviamente troppo impegnato per occuparsi di un
argomento così venale) manco avessi bestemmiato in
chiesa. Scelto il notaio logisticamente più comodo
(dato che il criterio del costo non era applicabile) ho
preso appuntamento. DOPO aver firmato tutti gli incartamenti
(sottolineo: DOPO) senza alcun pudore il suddetto notaio ha
chiesto che il 50% dell'onorario (4500 €) fosse pagato
in nero. Non ha usato giri di parole, ha detto proprio
così, "in nero". E lo ha detto di fronte a me e
di fronte alla controparte, con l'aria di chi sa che si
può permettere questo ed altro tanto non rischia nulla.
Mi sono sentito offeso e ricattato. E' la prima volta
che ho a che fare con questa categoria professionale, e
spero che sia l'ultima. Devo però dare ragione a chi in
questi forum segnala che le specificità di questa categoria
professionale creano una situazione di privilegio
corporativo. La legge consente a questi signori di fare il
bello ed il cattivo tempo, dato che non c'è concorrenza
tra loro e che siamo obbligati ad andare da loro. Finchè
esisteranno queste situazioni l'Italia non potrà mai
essere un paese veramente civile.
|
Gourry 8 agosto 2007 0:00
L'apertura al mercato da te auspicata renderebbe i
notai, più che equilibrati consulenti (cosa che nella
stramaggioranza dei casi ancora sono di regola), dei
professionisti compiacenti e poco rigorosi pur di
accaparrarsi la clientela, cosa che ovviamente va contro la
funzione di terzietà che è propria di un pubblico
ufficiale. In ogni caso Giuseppe, posto che i tuoi
conoscenti ben avrebbero potuto citare quel notaio per
negligenza nella prestazione d'opera professionale
(responsabilità civile propriamente detta), ormai la
discussione è strapiena di messaggi con gli stessi
contenuti triti e ritriti, quindi mi pare che non abbia
senso il tuo accanirti in questo modo. In ogni caso ti
consiglio seriamente e senza polemica alcuna di andarti a
vedere cosa sia la funzione di adeguamento del notaio e di
cosa, nello specifico si compone la sua funzione pubblica e
professionale. Almeno così capirai che non si tratta di
certificare firme, cosa che potrebbe fare anche un contadino
delle langhe purché alfabetizzato, ma di ben altro. In ogni
caso, ove non potessi/non volessi documentarti in tal senso,
in questa discussione ci sono degli esaurienti interventi di
alcuni notai che spiegano una buona parte di queste
funzioni. Spero che almeno per questa volta il tuo
logos trionfi sul chaos.
|
Giuseppe C. 8 agosto 2007 0:00
Gourry, mi dispiace se ho detto delle boiate, ma forse
non mi sono spiegato e magari la mia mancanza di conoscenze
mi può aver portato a scrivere qualche cazzata. Ma con un
esempio che avevo in mente scrivendo il post di prima magari
riesco a spiegare meglio quello che intendevo dire.
E' capitato a qualcuno che conosco di essere andato dal
notaio per una donazione di un immobile al figlio. questo
poi ha avuto notevoli problemi a vendere l'immobile
precedentemente donato (problemi che sicuramente tu conosci
benissimo, io molto vagamente, in quanto cose studiate molti
anni fa) in quanto per il compratore è un acquisto che
presenta alcuni profili di rischio. Il donatario, persona
ignorante in materia, si è meravigliato di questa cosa, e
il notaio che aveva fatto la donazione gli ha detto che
l'atto era ben fatto, e che quei problemi sono una
conseguenza dello stesso atto e lui non ci poteva fare
niente. In questo caso quindi il cliente ha avuto una rogna
perchè non c'è stato nessuno che lo ha avvisato di
questo problema, che non è da poco. Evidentemente il mio
senso comune mi dice che c'è qualcosa che ha girato
storto, che non emerge in nessuna statistica. In effetti
penso che in questo caso è mancata la funzione di
consulenza (che è un'attività molto delicata in quanto
significa anche rispondere a domande che non ti vengono
fatte direttamente dal cliente, ma che l'esperienza del
consulente deve portare comunque ad esaminare), che molto
spesso per esperienza ti dico che i notai non fanno, perchè
1. o non è il loro lavoro (qualcuno dice, non so), 2. o non
hanno interesse a fare, in quanto perdono tempo a spiegare
magari 3 ore al cliente a cosa vanno incontro quando fa una
donazione. Sicuramente secondo me maggiori spazi di mercato,
con minore lavoro per i notai e più tempo per i clienti,
farebbero diventare questi meno degli "attifici" e
più dei consulenti, cosa che sicuramente sono in grado di
fare al meglio. PS magari con calma mi vedo
quell'articolo cui ti riferivi, di quale legge? Grazie
|
Gourry 5 agosto 2007 0:00
Studiati la funzione di adeguamento e la responsabilità ex
art.28 nonché professionale e civile, e poi ne potremo
parlare. Fino a quel momento faresti meglio ad astenerti
dallo scrivere certe boiate.
|
Giuseppe C. 5 agosto 2007 0:00
Francamente Gourry penso che gli esempi che ho portato alla
Vs. attenzione siano assolutamente pertinenti riguardo agli
altri PU chiamati a svolgere pubbliche funzioni. Comunque mi
fa piacere che sulle altre mie osservazioni non hai avuto
nulla da ridire. Comunque, poi, voglio spezzare una lancia a
favore della "consulenza / mercato" tanto
osteggiata dai notai. Questa è assolutamente necessaria in
quanto non viene molto spesso fornita dal notaio che si
limita a verifiche di tipo formale che molto spesso NON
GARANTISCONO in alcun modo dal punto di vista SOSTANZIALE
una o tutte le parti che intervengono da un notaio.
L'assenza di contenzioso tanto sbandierata dai notai a
cosa si riferisce? Si riferisce all'assenza di errori da
parte dei notai o più in generale all'assenza di rogne
da parte dei contraenti? Si riferisce alla prima. Ho fatto
l'esempio dei gravami sugli immobili, per i quali il
notaio si limita a elencare i gravami senza fare attività
di consulenza sul significato e sui rischi che si
corrono. Comunque mi rendo conto che ogni ipotesi di
liberalizzazione o apertura a nuove professioni deve essere
ben regolamentata dal legislatore, in modo da non creare
impatti negativi sui cittadini o altre burocratizzazioni
(che altrimenti aprirebbero il fianco alle cassandre dei
notai). E francamente al momento mi sembra che in materia di
liberalizzazioni il legislatore abbia le idee un
po'confuse (basti pensare al casino fatto con il
registro delle cancellazioni ipotecarie alimentato dalle
banche)... e qui chiudo perchè se volessi proseguire si
farebbe notte, PS Ho cambiato il nome con
l'iniziale del mio cognome per evitare confusioni.
|
Luigi Iovino 31 luglio 2007 0:00
Per Max e quanti altri avessero necessità di
chiarimenti... La mia vicenda è veramente
ingarbugliata..., in questi ultimi giorni ho ri.organizzato
il blog, cercando di dare un filo conduttore alla
vicenda..., spero di avere fatto un pò
d'ordine..!!! Non voglio in questo Blog fare
nomi e cognomi per non esporre a problemi i redattori ed i
responsabili dei siti che mi ospitano...
Visitando il mio BLOG dopo avere letto la 1° pagina è
leggere la storia e seguire poi i link Gli altri
interventi sono di sostegno alla conoscenza della
vicenda... Adesso sto scrivendo una LETTERA
APERTA A FRANCESCO FORGIONE - Attuale Presidente
dell'ANTIMAFIA - in quanto giornalista ed edotto della
materia commistione tra vari poteri occulti e lo Stato...,
spero presto di poterla completare e pubblicare...
Ho aperto anche la sezione 33 DENARI dedicata a chi mi ha
tradito..., con la speranza che provvedano a denunciarmi...
(il caso contrario è una affermazione di colpevolezza...,
la stessa che ha sconsigliato fin'ora ai giudici che ho
denunciato di citarmi a loro volta...) Quale è
il reato più grave che ritengo stia sopportando..., essere
solo di fronte a tanta ingiustizia e cattiveria..., non per
questo mi de-motivo, sto difendendo la verità ed i diritti
della mia famiglia... Saluti - LUIGI IOVINO
|
Gourry 30 luglio 2007 0:00
Questa incondizionata fiducia nel mercato da parte del
cittadino medio (a meno che non lo tocchi nel personale
ovviamente ;)), è frutto del consumismo odierno che ormai
coinvolge anche il "bene opinione". Si creano dei
pacchettini preconfezionati e facili da utilizzare, che di
per sé portano a pericolosi equivoci e generalizzazioni
concettuali grossolane. Questi pacchettini poi vengono
utilizzati dal potente di turno per le proprie mosse
demagogiche. Qui mi pare che gente come giuseppe, per
esempio, sia più realista del re, sia europeo che italiano.
L'Europa, che non mi pare sia protezionista o favorevole
verso le libere professioni (cfr. giurisprudenza della Corte
di Giustizia che ha sempre cercato di equiparare il
professionista all'imprenditore, con tutto ciò che ne
consegue in materia di antitrust e libertà di stabilimento)
mi pare che si sia già pronunciata a favore del notariato:
la direttiva Bolkenstein in materia di liberalizzazione
delle professioni, infatti, ha escluso il notariato dal suo
campo di applicazione in quanto esercente una pubblica
funzione. In Italia, l'antitrust, che non mi pare poi
nei fatti così iconoclasta nei confronti del notariato, ha
precisato nella sua relazione al parlamento che ogni
professione deve essere riformata secondo le proprie
peculiarità. Certe discussioni a mio parere sono
solamente paradossali.
|
bersanotto 30 luglio 2007 0:00
Giuseppe il ricorso all'ironia è necessario
perchè non vuoi capire che ci sono settori in cui il
"mercato" non c'entra nulla, ed il risparmio
di pochi euro pregiudica la tenuta complessiva del sistema,
con costi ben peggiori. Com'è possibile che non lo
capisci ? Da dove nasce questa ottusa e ripetitiva fede nel
mercato ? Lo ripeto: dall'infinocchiamento fatto a noi
consumatori da parte dei grandi potentati economici (banche,
assicurazioni, grandi gruppi di franchising immobiliari,
Confindustria) che vogliono mettere le mani su un settore
(quello dei servizi professionali) che si caratterizza per
indipendenza e che anzi, a mio avviso, è già adesso fin
troppo "aperto" e dequalificato
nell'avvocatura, nella medicina, nella consulenza
fiscale. Non nel notariato, appunto perchè c'è un
rigoroso sistema di accesso che garantisce la qualità ed
efficienza del servizio. rispondimi: dov'è
il "serio problema" che evochi ? A me pare
incontrovertibile che in questo paese (lo dicono i numeri)
la sicurezza ed affidabilità dei pubblici servizi è ai
massimi livelli, mentre nei paesi anglosassoni no. Allora,
dov'è il problema ? Il costo della singola prestazione
? Giuseppe, il costo notarile del singolo atto è
bassissimo, e renderlo ancora più basso (ma come si fa a
non capirlo!) ne pregiudicherebbe inevitabilmente la
affidabilità : prenditela con le agenzie immobiliari e con
i mediatori creditizi, perchè i consumatori non insorgono
contro il 2-3 pct. di provvigione DA CIASCUNA PARTE pagato
ad un tizio con la licenza media che ci ha aperto la porta
di casa ? Te lo dico io il problema qual'è,
che tu non vuoi ammettere: E' L'INVIDIA ! Vorresti
ridurre i notai a redditi da fame, oppure costringerli a
raccattare il lavoro come dei disperati nel
"mercato" ! Ma come fai a non capire che se ciò
avvenisse, quella funzione così importante sarebbe
mercificata e perderebbe i suoi connotati essenziali:
indipendenza e imparzialità ! Ammettilo, prima di
tutto con te stesso: sei accecato dall'invidia, non
appena hai letto i redditi medi (ma le statistiche
andrebbero fatte dopo la sottrazione delle autentiche sui
passaggi di proprietà dei veicoli, ed auguri quando andrai
a comprare un'auto usata o la venderai). Supera il
livore, rimboccati le maniche e studia: non devi fare altro
se non dimostrare il tuo valore, invece di denigrare dei
professionisti seri e garanti della legalità con argomenti
qualunquisti e con squallide fonti di informazione !
|
Giuseppe 30 luglio 2007 0:00
Non intendevo certo dire che non si possa utilizzare un tono
ironico e leggero in questo forum. L’impressione che ho
avuto pero’ è che l’ostinazione a buttare tutto nel
calderone (liberalizzazioni, coop rosse, bersani) sia un
misero tentativo di allontanarsi dal nocciolo della
questione che rimane uno: l’attuale impianto normativo che
regola l’accesso alla professione notarile e le relative
riserve funzionali è il migliore possibile oppure, come
credo, ci sono spazi di intervento tesi a garantire maggiore
concorrenza, migliore qualita’ delle prestazioni fornite
e, perche’ no, maggiori opportunita’ lavorative per i
laureati in giurisprudenza?
|
Gourry 30 luglio 2007 0:00
A me non pare che bersanotto volesse fare una semplice
farsa. Ha semplicemente detto in maniera colorita quanto
rientra nel disegno politico di bersani. D'altronde che
le passate lenzuolate abbiano avvantaggiato le coop e che
tra le coop e la sinistra (specie quella di provenienza
romagnola come il ministro) vi siano connubi oscuri e di
dubbia legalità, penso che ormai sia noto a tutti, visti
gli accadimenti degli ultimi mesi. In ogni caso non vedo
perché per sostenere le proprie idee sia necessario usare
per forza un tono serio ed asettico.
|
giuseppe 29 luglio 2007 0:00
Bersanotto, il tuo tentativo di trasformare in farsa un
serio problema e' davvero patetico e dimostra, non che
ce ne fosse bisogno, il tuo attaccamento ad un privilegio
arcaico e costosissimo per la collettivita'.
|
bersanotto 28 luglio 2007 0:00
Giuseppe ! Splendida iniziativa liberalizzatrice a tutela
dei consumatori ! Da oggi essi potranno farsi operare da
infermieri, veterinari, medici generici e studenti in
medicina ! Inoltre non sarà più necessario recarsi presso
le strutture pubbliche (dove operano solo dei luridi
privilegiati) o private (messe su da capitalisti), ma
saranno predisposti corners appositi presso tuti i
supermercati. Affrettati ! La promozione prevede in omaggio
dieci tessere Coop Voce e sconti fantastici su tuti farmaci,
ma solo presso i corners della Coop ! Documentati sulle Iene
!
|
Gourry 28 luglio 2007 0:00
In ogni caso gli esempi di PU citati da Giuseppe sono
inconferenti, poiché si tratta di soggetti che come PU
hanno competenze specifiche (esecuzioni immobiliari,
fallimento, ctu), al contrario del Notaio le cui funzioni
come PU ne caratterizzano l'essenza stessa oltre ad
essere molto più estese (cfr. art.1 l.not.) se non
generalistiche almeno a livello di pubblica fede. Pertanto
il numero chiuso mi sembra più che giustificato a livello
politico. Quanto all'indispensabilità della figura del
Notaio si può anche discuterne. Tuttavia, piuttosto che
guardare al dito (il notariato) bisognerebbe che certa gente
guardasse alla luna (la funzione pubblica dallo stesso
espletata). Infatti la funzione di conferire certezza e
legalità alle contrattazioni più importanti, specie quelle
collegate ai pubblici registri, è ovviamente essenziale per
un'economia moderna. Essa può essere svolta o
direttamente dallo Stato o da quest'ultimo affidata ad
altre figure, come per l'appunto i Notai. Ora qui
bisogna semplicemente che le persone contrarie al Notariato
o fortemente critiche nei confronti dello stesso, ci dicano
se per loro una tale funzione sia meritevole di essere
perseguita o meno. Nel primo caso, l'affidare la stessa
direttamente allo Stato è chiaramente improponibile, visto
che causerebbe un aumento dell'imposizione tributaria
diretta o indiretta che sia, con l'ulteriore rischio che
si troverebbe a pagare il servizio anche chi non volesse
avvalersene (in caso di imposizione diretta) o che nulla
cambi nell'altro caso, visto che quanto ora si sborsa
dal Notaio lo si farebbe nei confronti dell'Ente
Pubblico preposto, o addirittura potrebbe verificarsi una
situazione intermedia in cui calmierando l'aggravio
indiretto, lo si traslasse per la parte "sgravata"
tramite l'imposizione diretta. Senza contare le maggiori
inefficienze che l'agire da parte della P.A. comporta
(tempi, disorganizzazione ecc.). Aprire una tale funzione ad
altre categorie che non hanno sostenuto quel concorso, che
non è altro che il mezzo con cui lo Stato capisce chi possa
avere la capacità o meno di "sostituirlo" in
questo arduo compito, significherebbe di fatto vanificare la
funzione delegata. Qualora si affermasse, al contrario,
che sia la stessa funzione a non essere meritevole di essere
perseguita, allora il discorso cambia ma a questo punto i
sostenitori di tale opinione dovrebbero spiegare a tutti noi
come mai reputano più giusto il pagare (maggiormente) un
avvocato per andare dal giudice, visto che i contratti
diventerebbero ancora più esili e fragili e
conseguentemente aumenterebbero i contenziosi, piuttosto che
pagare (di meno) un Notaio e starsene con l'anima in
pace.
|
Giuseppe 27 luglio 2007 0:00
Bersanotto, ormai vaneggi...Il paradosso di magistratura e
forze di polizia liberalizzate dimostra la tua mancanza
assoluta di argomenti: in nessuno stato democratico,
infatti, due valori fondamentali come la giustizia e la
sicurezza (magistrati e poliziotti si occupano di queste
cose) vengono affidati alla libera determinazione dei
cittadini. Al contrario, in molti stati la figura del notaio
non e' proprio contemplata. Personalmente la ritengo
utile, sebbene non indispensabile, quello che trovo fuori da
qualsiasi logica e' il numero chiuso, non giutificabile
con la mera funzione di pubblico ufficiale attribuita ai
notai. P.S. Il servizio delle iene mostrava fatti
e non opinioni incompetenti.
|
Gourry 27 luglio 2007 0:00
Comunque vorrei farvi notare che Giuseppe è l'ennesimo
nome del solito stancodellecaste-privatosottufficiale ecc..
Qui ci troviamo sempre noi 3 o 4 che parliamo con la solita
persona che semplicemente si moltiplica virtualmente.
|
bersanotto 27 luglio 2007 0:00
Giuseppe ! (tutti e due): ho letto un interessantissimo
articolo su una qualificatissima fonte di informazione !
E' in programma la liberalizzazione delle forze di
polizia, con grande sollievo per i consumatori ! Saranno
aperti appositi corners presso la coop ! Pare che potranno
essere arruolati giovani disoccupati che abbiano maturato
almeno 1000 punti di Coop voce. Il progetto di
liberalizzazione della magistratura, invece, è giunto a
buon fine: se la vedranno direttamente gli avvocati, con
estremo sollievo per i consumatori. Acquisti Novella 2000,
lì ci sono tutti i particolari che sono sfuggiti alle Iene.
Le segnalo anche gli approfondimenti sul Corriere dei
Piccoli.
|
Giuseppe 26 luglio 2007 0:00
Caspita, non avevo visto il video delle iene!!!
Inquietante.. e poi sentire da Bersanotto che non è una
valida forma di informazione...!!! non mi sembra che Piccoli
abbia criticato il loro modo di fare informazione, vero caro
Bersanotto? Se lo riteneva scorretto perchè non lo ha detto
in televisione? Evidentemente Bersanotto, a furia di vedere
lucignolo, mi sta diventando un pinocchio!
|
Gourry 26 luglio 2007 0:00
X Giuseppe: infatti bersanotto si riferiva alle iene in modo
ironico...
|
Giuseppe 26 luglio 2007 0:00
Vedo che i due Giuseppe (uno sono io, l'altro no, ma
vedo che porta degnamente questo nome di antica origine)
hanno "scoperto" la stessa cosa....: che non è
assolutamente vero che il numero chiuso dei notai, come
sostengono costoro, sia legato alla qualifica di pubblico
ufficiale. Infatti ci sono altri PU, anche solo nelle altre
professioni economico-giuridiche:CTU, incaricati delle
vendite immobiliari giudiziarie, curatori fallimentari, che,
tra l'altro, sono anch'essi soggetti a controlli
ferrei, anzi forse maggiori (i curatori infatti hanno il
controllo diretto del giudice delegato, indiretto del PM).
Sono contento, avendo visto molto accanimento in questo
forum, che le critiche rivolte al sistema delle riserve
notarili nel mio precedente intervento non sono state
obiettate da nessuno. Rispondendo ancora al caro
Giacomo che mi contestava il fatto che avevo osato sostenere
che c'era una certa similitudine tra avvocati e notai in
quanto a formazione giuridica (sendendomi per questo
accusato di scarse conoscenze), gli rispondo con un semplice
quesito da proporgli: dovendo scegliere, preferirebbe
farsi fare un contratto di compravendita da un avvocato al
posto di un notaio oppure farsi operare al cuore da uno
psichiatra? Consideri che è consentito
"legalmente" ad un medico psichiatra iscritto
all'albo di operare una persona al cuore, mentre invece
non è consentito ad un avvocato di autenticare un atto di
compravendita immobiliare. Mi risponderà che se (mi auguro
mai debba succedere) deve scegliere di operarsi al cuore si
informa su un bravo chirurgo cardiologo o almeno
"sceglie liberamente" il medico che sulla
targhetta dello studio ha scritto "specialista in
cardiologia". Orbene non vedo perchè non posso
scegliere il mio avvocato di fiducia per farmi fare un atto
di vendita immobiliare; mi risponderà che posso sceglierlo,
mi faccio fare la bozza e poi vado dal notaio, ma in questo
caso dovrei pagare 2 professionisti per la stessa cosa (non
mi dica sono due cose diverse... formalmente avrebbe anche
ragione). Poi sento qualcuno che dice che lo Stato ha
bisogno dei notai per essere sicuro di incassare le imposte,
e allora allo Stato serve il notaio perchè non riesce a
fare l'esattore. E allora assumiamo i notai agli uffici
fiscali.... E qui mi viene in mente la battuta del compianto
Massimo Troisi: "con Mussolini i treni arrivano in
orario... E allora non lo potevano fare
capostazione?" Scusate se prendo la cosa in modo
semiserio, ma ci dobbiamo anche divertire un po',
no? Tra poco vado in ferie per una settimana. Vi saluto
tutti
|
Giuseppe 26 luglio 2007 0:00
In effetti lucignolo BELLA VITA sembra una trasmissione
pensata proprio per i notai.
|
bersanotto 26 luglio 2007 0:00
beh, Giuseppe: se la sua fonte di informazione sono le Iene,
abbiamo finito di discutere. Perciò il Paese sta
andando a rotoli. Scusatemi, devo andare: non
posso perdermi il mio approfondimento culturale in tv:
Lucignolo !
|
Max 26 luglio 2007 0:00
X GIUSEPPE da: Giuseppe Data: 26
Luglio 2007 Questo video delle Iene dovrebbe
fare il giro del mondo: dimostra in modo inequivocabile
l'onesta' e la probita' dei nostri cari notai.
Andate all'indirizzo che segue, e' divertente
scoprire che la tariffa e' fissata a tutela del
consumatore... GUARDA CHE E’ SCORRETTO QUEL
NOTAIO CHE PERCEPISCE UN ONORARIO MINORE DI QUELLO STABILITO
DALLA LEGGE, MICA GLI ALTRI. CARO GIUSEPPE, QUANDO
VEDI CHE PER LO STESSO ATTO PER IL QUALE IL NOTAIO SI FA UN
SEDERE COME UNA CAPANNA C’E’ UN MEDIATORE IMMOBILIARE
CHE PRENDE IL TRIPLO PER AVER PORTATO LE CHIAVI
DELL’APPARTAMENTO ED UN MEDIATORE CREDITIZIO CHE PRENDE IL
DOPPIO PER AVER PORTATO UNA BUSTA IN BANCA, MI VIENE DA
PENSARE CHE L’ONORARIO CHE PERCEPISCE IL NOTAIO (DA NON
CONFONDERE CON LE IMPOSTE E TASSE CHE GIRA ALLO STATO) E’
DAVVERO RIDICOLO. SE CI FOSSE UN CRITERIO DI
PROPORZIONALITA’ RISPETTO AL LAVORO EFFETIVAMENTE PRESTATO
ED ALLE RESPONSABILITA’ CONNESSE, IL NOTAIO DOVREBBE
PERCEPIRE IL TRIPLO DEL MEDIATORE, MA COSI’ NON E’
PROPRIO PERCHE' E' UN PUBBLICO UFFICIALE E LA SUA
PRESTAZIONE E' NECESSARIA.
|
Giuseppe 26 luglio 2007 0:00
Questo video delle Iene dovrebbe fare il giro del mondo:
dimostra in modo inequivocabile l'onesta' e la
probita' dei nostri cari notai. Andate all'indirizzo
che segue, e' divertente scoprire che la tariffa e'
fissata a tutela del consumatore...
http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=iene&data=2005/
10/07&id=1230&categoria=&from=iene
|
Max 26 luglio 2007 0:00
Per Luigi Iovino. Caro Luigi, ho visitato il tuo
sito ma, sinceramente, mi sono un po’ perso nella storia
perché ci sono tanti pezzi di un puzzle che non riesco ad
unire. Forse sarebbe meglio se tu riportassi la storia in
una unica pagina ed i commenti nelle altre, altrimenti chi
legge, come il sottoscritto, rimane un po’ confuso. Ho
intuito la gravità del problema per la tua famiglia e non
posso che rincuorarti, ma tu stesso dici “Come è
possibile che neanche un giudice fin’ora capisca la
gravità dei reati a cui è sottoposta la mia
famiglia???” Tu stesso nel sito dici di avere fiducia
nella Giustizia, quindi si tratta solo di aspettare che la
Giustizia faccia il suo corso, ma ricordati che non sempre
le esigenze particolari e personali sono tutelate dalla
Legge come ci si augura. Se ho compreso bene, tra le
tante iniziative che hai intrapreso hai anche denunciato un
notaio alla Magistratura ed al Consiglio e ti lamenti del
fatto che non abbiano ancora preso provvedimenti, ma non ho
ancora capito il motivo per cui lo hai denunciato. Qualunque
sia il tuo motivo di doglianza, sappi che comunque il
Consiglio o la Magistratura non potrebbero prendere
provvedimenti punitivi nei confronti di quel notaio solo
sulla base di una denuncia di parte fino a quando i fatti da
te lamentati (e che non ho ancora compreso) non vengano
effettivamente riscontrati. Da napoletano conosco un pò la
vicenda di Casalnuovo e ti posso garantire che in Italia
c'è una falla enorme nella Legge che regola il condono
edilizio e la commerciabilità dei beni oggetto di
sanatoria, proprio perchè il controllo urbanistico non è
affidato al notaio (come in francia) ma è oggetto di
dichiarazione della parte venditrice.
|
Max 26 luglio 2007 0:00
X ALEX da: alex Data: 25 Luglio
2007 è per certi aspetti impressionante la
veemenza e l'arroganza con la quale i notai si scagliano
contro tutti i tentativi di modernizzazione del nostro
paese. CHI SI SCAGLIA CONTRO LA MODERNIZZAZIONE
DEL PAESE? FATTI UN GIRO SU UN QUALSIASI STUDIO
NOTARILE E SCOPRIRAI CHE ESISTE UNA RETE TELEMATICA CREATA A
PROPRIE SPESE DAL NOTARIATO E CHE NULLA COSTA ALLO STATO,
ASSISTITA DA UNA FIRMA DIGITALE A NORMA CERTIFICATA DAL
CONSIGLIO NAZIONALE. SE POI LA TUA ACCEZONE DI MODERNITA’
SIGNIFICA COPIARE IL MODELLO ANGLOSASSONE PENSANDO CHE SIA
MIGLIORE DEL NOSTRO SOLO PERCHE’ NON ESISTE IL NOTAIO,
ALLORA TI FACCIO IO UNA DOMANDA: CREDI CHE IL MODELLO
AMERICANO FUNZIONEREBBE DAVVERO IN ITALIA?
Si ritengono depositari del sapere assoluto, diritto,
economia, politica...non c'è materia nei quali LORO
sono i fari del popolo bue. QUESTA SI COMMENTA DA
SOLA… Ignorano, invece, i principi
fondamentali delle economie moderne, ignorano che la
selezione della loro professione è frutto di una
commissione che conta SEI notai e di concorsi che vengono
banditi con la frequenza dei mondiali di calcio.
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE È COMPOSTA DA: - UN
MAGISTRATO DI CASSAZIONE, CON FUNZIONI DIRETTIVE SUPERIORI,
CHE LA PRESIEDE; - UN MAGISTRATO IDONEO ALLA NOMINA IN
CASSAZIONE, CON FUNZIONI DI VICE PRESIDENTE; - QUATTRO
MAGISTRATI CON QUALIFICA DI MAGISTRATO DI APPELLO; -
TRE PROFESSORI UNIVERSITARI, ORDINARI O ASSOCIATI, CHE
INSEGNINO MATERIE GIURIDICHE; - SEI NOTAI, ANCHE SE
CESSATI DALL'ESERCIZIO, CHE ABBIANO ALMENO DIECI ANNI DI
ANZIANITÀ NELLA PROFESSIONE. TI SEMBRA CHE NON SIA UNA
COMMISSIONE BEN ASSORTITA? TI RICORDO CHE LE PROVE SCRITTE
DEL CONCORSO SI SVOLGONO CON LA GARANZIA DELL’ASSOLUTO
A N O N I M A T O ! Citano esempi di
disonestà, ma ben si guardano dal ricordare che hanno anche
in casa loro clamorosi incidenti. E CHI LI
NASCONDE? NON ESISTE PROFESSIONE AL MONDO CHE NON ABBIA AL
SUO INTERNO QUALCHE MELA MARCIA, MA IL PUNTO E’ LA MEDIA,
CHE NON PUOI NEGARE SIA ALTA, DI PERSONE DAVVERO
PERBENE. Insomma, in questi casi, c'è poco
da discutere e solo da votare chi si impegnerà a cancellare
questo residuato medioevale dal nostro Paese.
INFATTI, C’E’ POCO DA DISCUTERE… VOTA, VOTA, CHE POI
CI FACCIAMO QUATTRO RISATE…
|
Max 26 luglio 2007 0:00
X GIUSEPPE da: Giuseppe Data: 25
Luglio 2007 X Max tu scrivi
DAVVERO? MAGARI CI TROVERAI UN MEDICO GENERICO, MA TROVAMI
UN LUMINARE DI CARDIOCHIRURGIA A CANICATTI’. ALLO STESSO
MODO POTRAI TROVARCI UN LAUREATO IN LEGGE O UN AVVOCATO MA
NON CI TROVERAI MAI UN ESPERTO DI DIRITTO COME IL NOTAIO.
INVECE OGGI A CANICATTI’ CI SONO QUATTRO NOTAI PROPRIO
PERCHE’ E’ UN PUBBLICO UFFICIALE E LE SEDI SONO STATE
ASSEGNATE DALLO STATO. SE FUNZIONASSE SOLO LA LEGGE DEL
MERCATO, CREDI CHE UN ESPERTO COME IL NOTAIO ANDREBBE IN UNA
SEDE DISAGIATA COME CANICATTI’ O PREFERIREBBE FARSI PAGARE
PROFUMATAMENTE LA PROPRIA CONSULENZA NELLA PROVINCIA
VERONESE? PENSACI… Se fosse vero quello che
dici, tutti gli attuali 5000 notai dovrebbero essere
universalmente riconosciuti come luminari del diritto ed
all'infuori di questo numero non sarebbe possibile
trovare altre menti eccellenti in grado di confrontarsi con
i primi! Mi pare abbastanza presuntuoso da parte tua.
NON HO ASSOLUTAMENTE DETTO QUESTO, MA SE VUOI
CONFRONTARE QUANTO A PREPARAZIONE QUEI 5.000 NOTAI DEVI
FARLO CON I PRIMI 5.000 AVVOCATI D’ITALIA E TI SFIDO A
TROVARMENE UNO SOLO CHE ESERCITI IN UN PAESE
DELL’ASPROMONTE PIUTTOSTO CHE A ROMA, MILANO O IN
UN’ALTRA GRANDE CITTA’. Su un punto peraltro
ti mostri un po' evasivo e ti chiedo maggiore chiarezza.
Rispondi a questa domanda: cosa cambierebbe se il ministero,
senza cambiare le attuali modalita' di svolgimento della
selezione, mantenendo quindi inalterata la composizione
delle commissioni (che tra l'altro prevede la presenza
masssiccia di notai) ed il numero delle prove scritte ed
orali da superare, abolisse semplicemente quell'odiosa
espressione "230 Posti per Notaio" e la
sostituisse con "Esame di idoneita' per
l'abilitazione alla Libera professione di Notaio"?
TE LO SPIEGO SUBITO SPERANDO DI ESSERE
CHIARO. QUELL’ESPRESSIONE “230 POSTI” SIGNIFICA
ESATTAMENTE 230 SEDI ESATTAMENTE INDIVIDUATE PREVENTIVAMENTE
DALLO STATO ED IN ESSE SONO COMPRESI ANCHE I PAESINI PIU’
SPERDUTI DELLA TERRA, PROPRIO PERCHE’ DEVE ESSERE
GARANTITO IL SERVIZIO PUBBLICO ANCHE IN QUEI POSTI.
CON L’ESAME DI IDONEITA’ CIASCUNO E’ LIBERO DI
ESERCITARE LA PROFESSIONE DOVE PREFERISCE, MENTRE IL NOTAIO
HA PER LEGGE L’OBBLIGO DI ASSISTENZA ALLA SEDE ASSEGNATA,
TANTO DA NON POTERSI ALLONTANARE DA ESSA NEPPURE PER POCHI
GIORNI SENZA PERMESSO DELLO STATO.
|
Commenti
|
|
|
|