Commenti
|
|
|
IVAN. 12 giugno 2011 7:51
.
REFERENDUM: IL QUESITO SUL NUCLEARE
*****
Nel Referendum del 12-13 giugno, il 3° Quesito (scheda
grigia) riguarda l'abrogazione delle nuove norme che
consentono la produzione nel territorio nazionale di energia
elettrica nucleare.
Una interpretazione distorta del Quesito lo descrive come
una scelta "Pro" o "Contro" il ritorno del Nucleare in
Italia;
è bene precisare che il Quesito in questione riguarda solo
l'abrogazione di alcune norme che hanno avuto un iter a dir
poco CONTROVERSO.
Le normative sulla ripresa del Nucleare in Italia sono
contenute nella legge n.99/2009 e nel dl n.31/2010.
Dopo aver appreso dell'iniziativa referendaria, il governo
Berlusconi si è affrettato a presentare un EMENDAMENTO
(contenuto nel famigerato "Decreto Omnibus") alle suddette
leggi;
emendamento che concede al governo di tornare
"eventualmente"(n.b.) in futuro sulla questione del Nucleare
in Italia una volta definita "una nuova strategia energetica
nazionale" che NON NOMINA (e quindi NON ESCLUDE) l'eventuale
ricorso all'energia nucleare.
Con questo emendamento, l'intento del governo era quello di
invalidare il 3° Quesito del referendum (quello, appunto,
sul Nucleare):
infatti, in base all'art.39 della legge 352/1970 sui
referendum, se prima della data delle votazioni sono stati
abrogati da una legge i punti a cui il referendum si
riferisce, l'Ufficio Centrale per il Referendum dichiara che
le relative operazioni di voto non avranno più corso.
In breve, "avuta la grazia gabbato lo santo":
emendando il dl sul Nucleare (posticipandone le trattative
ad un imprecisato "prossimo futuro"), il governo si
prefiggeva di scavalcare la probabile bocciatura
referendaria del Nucleare, poiché temeva che l'esito
sarebbe stato influenzato dal recente disastro di
Fukushima.
In proposito, Berlusconi aveva candidamente dichiarato:
«Se avessimo permesso il regolare svolgimento di quel
referendum, il nucleare in Italia sarebbe stato sicuramente
bocciato. Abbiamo introdotto questa moratoria per far sì
che dopo un anno o due si possa tornare a discuterne con
un'opinione pubblica meno turbata dai recenti avvenimenti in
Giappone.»
Della serie: grazie per la stima.
Ritenere che "gli italiani" siano così volubili da
permettere che le loro opinioni siano dettate dall'onda
emotiva di un dato avvenimento, mi sembra una grave mancanza
di RISPETTO per il loro Senso Critico (soprattutto se a
dirlo è uno che, per elemosinare consensi, ha sempre
battuto il ferro PROPRIO sulle "onde emotive del
momento"...Ma del numero di sproloqui del Silvio ormai non
tiene più il conto nessuno, cosicché questo povero cristo
lasciamolo pure sparare tutti i proclami che vuole.)
In ogni caso, il tentativo del governo di cambiare le carte
in tavola è parzialmente fallito:
la Cassazione ha infatti stabilito che, nonostante
l'emendamento effettuato in fretta e furia dal governo, il
quesito referendario sul Nucleare debba essere comunque
svolto; cambia solo il testo di riferimento, riformulato
tenendo conto dell'abrogazione parziale contenuta nel
Decreto Omnibus, per cui il referendum concernerà le ultime
disposizioni legislative ancora in vigore.
-----
Morale, qui non si tratta di effettuare una scelta valutando
con imparzialità pregi & difetti dell'energia nucleare,
bensì si tratta di scombinare i piani ad una pletora di
lestofanti che vorrebbero trattare i diritti costituzionali
come fossero cosa loro.
L'espediente della moratoria maldestramente tentato dal
Governo è un volgare tentativo di TRUFFA nei confronti
della Sovranità Popolare, e in quanto tale dovrebbero
esserne contrari anche i sostenitori dell'energia
nucleare.
.
|
IVAN. 9 maggio 2011 1:15
.
CHI CONTROLLA I CONTROLLORI?
(Il Nucleare e l'illusione di "sicurezza")
*****
(da Danilo:)
«Quello che mi chiedo è a quanti altri imbecilli sono
state consegnate le chiavi delle migliaia di centrali
esistenti sul globo.»
_____________________________
Bravo Danilo, osservazione pertinente.
Infatti la questione "Sicurezza" si fonda quasi interamente
sul giovenalesco assunto "Chi controlla i controllori?"
In base a ciò, potremmo anche fare congetture su quanti
possano essere stati gli incidenti nucleari scongiurati per
il rotto della cuffia (dei quali non verremo MAI a
conoscenza) rispetto agli incidenti che invece ci sono ben
noti...ma questa sarebbe la classica "prova diabolica".
Limitandosi agli incidenti ufficialmente accertati, l'elenco
dei più gravi è in sintesi:
• 1957:
Nella centrale di WINDSCALE (Sellafield, GB) la grafite del
reattore va in combustione senza che gli addetti alla
supervisione se ne accorgano.
Per 2 giorni le ciminiere della centrale rilasciano quindi
fumo contaminato, finchè l'anomalia viene rilevata e il
reattore viene spento.
Si stimano circa 300 morti per cause riconducibili alla nube
radioattiva.
• 1957:
L'incidente di MAJAK (nella zona di Kyshtym, ex-URSS) non
riguardò una centrale, bensì un deposito di scorie
radioattive.
Nell'impianto, le scorie di scarto provenienti dai vari
reattori venivano RIPROCESSATE per la produzione di
materiale nucleare bellico.
Si verificò un guasto al sistema di raffreddamento di uno
dei container, che esplose rilasciando 70 tonnellate di
scorie in forma liquida e gassosa.
10.000 abitanti furono evacuati dalla zona circostante,
anche se ora l'area di Kyshtym risulta ufficialmente come
"decontaminata".
• 1961:
Sul sottomarino nucleare russo "K-19 HIROSHIMA" (un nome da
toccarsi i coglioni già fin dal suo varo) si guastò
l'impianto di raffreddamento del reattore, e 7 marinai, nel
tentativo (poi riuscito) di ripararlo, si esposero ad una
dose letale di radiazioni.
Questo si sarebbe potuto definire "un incidente"...se non
fosse per il fatto che l'Hiroshima fu varato prima dei tempi
previsti per ordine del Kremlino, senza che fosse stato
eseguito nessun TEST PRATICO sull'affidabilità della
tecnologia di bordo, e senza che il suo equipaggio ricevesse
un MINIMO di istruzione sulle procedure di sicurezza da
adottare in caso di problemi col reattore.
E tutta questa fretta di metterlo in mare anzitempo era
dovuta solo a meri motivi propagandistici. Veramente da
stronzi incoscienti, altro che "incidente".
• 1979:
Nella centrale americana di THREE MILE ISLAND (Pennsylvania)
si verificò un guasto alla valvola che regola la pressione
del refrigerante; guasto che non venne rilevato dagli
strumenti in sala controllo, così che gli operatori non
poterono prendere per tempo le contromisure corrette.
Il mancato afflusso di refrigerante provocò la parziale
fusione del nocciolo con conseguente dispersione di vapore
radioattivo.
La vicina città di Harrisburg fu totalmente evacuata per
precauzione.
Ufficialmente non ci sono state vittime, ma la zona
circostante risulta tutt'ora contaminata.
• 1986:
Disastro di CHERNOBYL, di cui si è già detto qui sotto.
• 2011:
Evento tuttora in corso nella centrale giapponese di
FUKUSHIMA, dove a causa del recente terremoto i sistemi di
refrigerazione di ben QUATTRO dei suoi 6 reattori sono
rimasti danneggiati, e il liquido di raffreddamento si è
vaporizzato in una nube contenente particelle radioattive, a
rilascio prolungato.
Qui c'è poco da fare: centrale costruita con tutti i crismi
e personale ben preparato...ma tutto l'arcipelago nipponico
è una zona a rischio sismico, e in caso di terremoto o di
tsunami non c'è "sicurezza" che tenga.
In casi come questi entra in gioco il "Fattore di Rischio
Imponderabile", che in ambito di NUCLEARE non può che avere
conseguenze catastrofiche.
Se proprio si vuole giocare alla roulette russa...non
sarebbe meglio giocarci almeno con una pistola di piccolo
calibro?...
.
|
danilo 8 maggio 2011 1:27
da una ricostruzione effettuata sulla base di testimonianze
di superstiti della sala controllo, l'ing. djatlov volle
intenzionalmente abbassare la potenza sotto i 700 mw
prescritti dalle procedure del test, fino alla potenza di
200 mw, allo scopo di risparmiare acqua di raffreddamento,
nonostante il parere contrario degli operatori alla
consolle.( che, come giustamente detto , non avevano
l'autorità di opporsi alle decisioni del capo ).
se così fosse è da attribuire a questa manovra la causa
scatenante di tutto il disastro.
Quello che mi chiedo è a quanti altri imbecilli sono state
consegnate le chiavi delle migliaia di centrali esistenti
sul globo....
|
lucillafiaccola1796 7 maggio 2011 20:03
noi ciabbiamo l'ing. rossi di bologna. keccefrega del
nucleare?
|
IVAN. 7 maggio 2011 18:18
.
CHERNOBYL - 26 aprile 1986
*****
25° anniversario dell'incidente di Chernobyl.
Innanzitutto: è corretto parlare di "incidente"?
Sarebbe un termine improprio.
In realtà il disastro di Chernobyl fu causato da una
incredibile concatenazione di errori umani probabilmente
irripetibile; errori commessi per rimediare ad una banale
situazione di crisi tramite lo scegliere le contromosse più
incaute.
Vediamo con ordine come si svolsero i fatti.
• PREMESSE
1986. La centrale nucleare "Lenin" si trova nella cittadina
di PRIPJAT, a nord di Kiev, nell'attuale Ukraina.
L'impianto è composto da quattro reattori refrigerati ad
acqua.
Alle ore 1.23 del 26 aprile è prevista l'esecuzione di un
test di sicurezza sul reattore n°4;
in breve, si tratta di spegnere temporanamente l'impianto di
raffreddamento del nocciolo per verificare il corretto
funzionamento del sistema di emergenza automatico.
Il supervisore del test è l'ingegnere ANATOLIJ DJATLOV.
Va detto che Djatlov è l'UNICO tecnico specializzato
all'interno della centrale; i restanti membri dello staff
sono più che altro operai con conoscenze sommarie, e
nessuno di loro possiede nè l'autorità nè la competenza
tecnica per opporsi alle decisioni di Djatlov.
A ciò si aggiunge che gli operatori della centrale non
erano a conoscenza delle REALI caratteristiche del
reattore.
I progettisti sapevano che sarebbe stato pericoloso
sottoporre il reattore a certe condizioni di stress, ma
avevano nascosto tali informazioni ai tecnici.
• LA SEQUENZA DI ERRORI
Subito dopo la sospensione dell'impianto di raffreddamento,
gli strumenti segnalano che il reattore 4 sta perdendo
potenza.
In realtà, invece, ora il reattore sta bollendo "a secco",
come un vulcano tappato, ma la presenza di XENO-135 (un
elemento assorbitore di neutroni attivato in automatico dai
sistemi di emergenza) maschera la reale attività del
reattore agli strumenti di monitoraggio.
Purtroppo Djatlov continua a basarsi sulle fasulle
informazioni fornite dai progettisti, e per ripristinare la
potenza del reattore adotta una procedura fortemente
sconsigliata dai manuali di sicurezza: ordina che vengano
rimosse dal reattore le BARRE DI CONROLLO IN BORO, che
inibiscono la reazione termonucleare.
Il risultato è un aumento vertiginoso della potenza del
reattore (che all'insaputa dei tecnici si trovava GIÀ in
condizioni di surriscaldamento).
Per rimediare alla situazione critica, Djatlov impone un
ordine che risulterà fatale: stabilizzare la potenza
tramite il reinserimento delle barre di controllo nel
reattore.
Ciò dovrebbe - nelle intenzioni - ridurre la reazione
termica.
Purtroppo la parte inziale delle barre di controllo è
costituita da GRAFITE, che a contatto col nocciolo provoca -
per alcuni secondi - un aumento improvviso ed
incontrollabile della potenza del reattore.
Ci vorrebbero circa 20 secondi per completare l'inserimento
delle barre di controllo in boro, ma bastano 7 secondi alla
loro parte in grafite per portare il già instabile nocciolo
alla fusione.
• L'ESPLOSIONE
L'enorme calore generato fonde le tubature dell'acqua di
raffreddamento, che viene così a contatto col reattore
incandescente, provocando una prima esplosione di vapore.
Il coperchio di 1000 tonellate che ricopre il nocciolo viene
sbalzato in aria. Due operai addetti all'inserimento manuale
delle barre di controllo muoiono sul colpo.
Una seconda esplosione scoperchia il tetto della centrale,
che era composto di materiale infiammabile.
Ora nulla può impedire al reattore di disperdere
nell'atmosfera grandi quantità di vapore contenente
particelle radioattive.
• PRIMI SOCCORSI
Vengono immediatamente chiamate delle squadre di soccorso,
che però non vengono avvisate sulla natura radioattiva
dell'incidente (molti pompieri, medici e tecnici moriranno
entro pochi giorni per avvelenamento da radiazioni).
Incautamente, per spegnere l'incendio viene usata
dell'ACQUA, col risultato di aumentare la produzione di
vapore radioattivo.
• OMERTÀ DEL GOVERNO RUSSO
Inizialmente, il governo russo tace sull'accaduto, sperando
di risolvere il problema "in casa propria", come
consuetudine del regime sovietico (persino l'evaquazione
delle aree più a rischio inizia soltanto 36 ore dopo
l'incidente).
Ma il 27 aprile 1986 la Svezia rileva un improvviso aumento
del livello di radioattività nell'atmosfera.
Appurato che non proviene da uno dei suoi impanti, il
governo svedese si affretta a segnalare l'anomalia alle
altre autorità europee.
A quel punto la Russia non può più nascondere l'accaduto,
e rivela - con colpevole ritardo - l'incidente occorso alla
propria centrale.
• CONSEGUENZE
L'emissione di vapore radioattivo dal reattore cessa solo 2
settimane dopo l'incidente, il 10 maggio 1986.
Il rapporto ufficiale parla di 65 morti accertate e altre
4.000 presunte (che comunque non è possibile associare
direttamente al disastro) per tumori e leucemie provocate
presumibilmente dalla nube radioattiva.
Gli sfollati sono stati circa 115.000.
Quello di Chernobyl è l'unico incidente nucleare
classificato come GRADO 7 (il massimo nella scala dei
teorici disastri nucleari).
A tutt'oggi, l'intera area per un raggio di 30 km attorno
alla centrale (la cosiddetta "Zona di Alienazione") è
considerata off-limit.
• RESPONSABILITÀ
L'incidente è stato imputato in egual misura ad errori
umani e tecnici.
- Errori umani: l'imperizia di personale non qualificato,
che per condurre il test ha disattivato i sistemi di
sicurezza automatici, e quando il reattore ha raggiunto una
fase critica ha scelto le contromosse più incaute.
- Errori tecnici: il reattore presentava modalità di
costruzione potenzialmente pericolose (come le barre di
controllo in grafite) che i progettisti non avevano
comunicato agli operatori della centrale.
Lo stesso Anatolij Djatlov dichiarò che, in base alle
informazioni che gli erano state fornite, le sue azioni non
avrebbero dovuto provocare effetti imprevisti.
Dopo l'inchiesta, il goveno russo condannò per disastro
colposo l'ingegnere Djatlov, il direttore della centrale e i
progettisti del reattore.
• IL SARCOFAGO
Il reattore 4 fu racchiuso in fretta e furia da una
struttura di cemento, denominata "sarcofago".
Tuttavia si tratta di una soluzione provvisoria: la
struttura non è composta da materiale isolante, inoltre il
peso stesso del sarcofago ha fatto sprofondare l'intera
costruzione di contenimento di 4 metri, deformandone la
struttura ed aprendo delle crepe che permettono
l'infiltrazione di acqua piovana.
E' in progetto una nuova struttura, più leggera e
funzionale al contenimento delle radiazioni, che però
prevede un costo di circa 1 miliardo di euro (cifra che nè
Russia nè Ukraina possono al momento investire nel
progetto).
• CONCLUSIONI
In base al resoconto dei fatti, si può affermare che una
centrale nucleare costruita - e gestita - secondo le
normative standard sia "virtualmente sicura" (nei limiti dei
parametri con cui possiamo umanamente definire "sicura" una
cosa, obv), e che solo una azione deliberata o un evento
imponderabile potrebbe metterne a rischio la sicurezza.
Di sicuro non è pensabile una "nuova Chernobyl", data
l'incredibile - e irripetibile - catena di circostanze che
hanno reso possibile il verificarsi di quel disastro.
È riduttivo considerare solo gli effetti spaventosi;
bisogna anche guardare alle CAUSE.
.
|
sergio2 21 aprile 2011 14:22
...
Bentornato Harakiri.
Ci voleva l’iperattivismo del tuo amico Berlusconi per
farti tornare.
E che smalto. Sempre più agguerrito.
In ogni caso, il referendum sul nucleare potrebbe
sopravvivere al disperato tentativo del governicchio
impedito.
Il decreto promosso dal governo abroga le norme relative al
nucleare (semplifico per velocizzare), ma senza dare
certezze riguardo a cosa succederà in seguito.
In altre parole, non vi è alcuna certezza che le modifiche
o le abrogazioni previste vadano nel senso delle richieste
dei promotori del referendum poiché il governo si limita a
rinviare il tutto a un momento successivo quando saranno
acquisiti nuovi elementi scientifici…
Niente male come trovata: se dopo aver fatto una scelta
energetica impegnativa basta un incidente per rivedere tutta
la strategia sul nucleare, evidentemente quella scelta era
stata fatta in modo emotivo e frettoloso; diversamente ci
spiegherebbero perché quella scelta è tuttora valida,
nonostante l’incidente che qualche avvoltoio vorrebbe
sfruttare facendo leva sull’emotività della gente.
Sono 25 anni che si sventola l’argomento
dell’emotività.
Evidentemente hanno la strizza al culo, perché io dal 1987
a oggi non vedo alcun segno di emotività.
Nel 1987 Andò a votare per i referendum in tema nucleare
appena il 65% degli elettori.
Nel 1985 sul costo del lavoro votò quasi il 78%.
Nel 1989 per il conferimento del mandato costituente al
Parlamento Europeo votò quasi l’81%.
In base a cosa, allora, molti inaffidabili e inattendibili
politici e commentatori parlano di emotività?
In cosa si manifesta questa incredibile ondata emotiva che
travolse il salvifico nucleare?
In base al fatto che loro se la fanno addosso perché vedono
a rischio qualche bel business?
O per semplice ignoranza storica?
Informatevi, allora, perché se continuate a ripetere queste
fregnacce fate solo la figura degli ignoranti!
Con quale coraggio spacciate la vostra valutazione
personalissima, discutibile, immotivata, infondata per un
dato oggettivo e scientifico?
Tornando al nucleare, se questo governo avesse elementi
razionali convincenti, li utilizzerebbe per superare la
strumentalizzazione emotiva di un insignificante incidente.
Non vi pare?
Evidentemente il governo e la maggioranza NON hanno
argomenti convincenti da spendere e devono battere
tatticamente in ritirata, violando e calpestando il potere
sovrano che formalmente li mette nella condizione, impropria
per loro, di legiferare.
Queste stesse norme adesso abrogate potrebbero essere
ripescate tra un anno o anche prima per esempio… il 15
giugno 2011.
Sarebbe un grave precedente se la Cassazione dichiarasse
decaduto il referendum sul nucleare solo perché un decreto
“sospende” e rinvia a un momento successivo allo
svolgimento del referendum.
Sarebbe un escamotage che, di fatto, consentirebbe di
vanificare SEMPRE l’istituto referendario previsto dalla
Costituzione.
Saremmo nella Repubblica degli azzeccagarbugli privi di
dignità politica e morale e in parte lo siamo, ma la
Cassazione starà al gioco sporco dei politicazzi?
Al gioco di coloro che un giorno sì e l’altro pure
trovano un’importante modifica della Costituzione per
realizzare la democrazia?
Questi cialtroni hanno la pretesa di parlare di centralità
del Parlamento “titolare supremo della rappresentanza
politica della volontà polare espressa mediante
procedimento elettorale”!
Che presa per il culo!
E chi sceglie i rappresentanti?
Il giullare che ha fatto questa proposta cretina e ipocrita
da chi è stato votato?
Da chi è stato scelto?
Chi rappresenta?
Al massimo rappresenta gli interessi del partito che lo ha
candidato e nulla più!
Partito che non è diverso da un circolo privato, da un
comitato d'affari, poiché non esistono norme che
garantiscano la "vita democratica" all'interno di un
partito.
La Cassazione ha a mio avviso ampi strumenti giuridici per
dichiarare perfettamente valido il referendum già indetto!
|
harakiri 20 aprile 2011 23:29
Cazzo cazzo cazzo!
Mi hanno fottuto il nucleare!!!
Cazzo cazzo cazzo!!!
Finalmente avevamo un governo che, con Scarola e poi col
ministro ad interstizio Signore Unto e la Befana Giacomina
prestata all’ambiente, aveva le idee chiare sui programmi
energetici e cosa succede?
Che per un fottuto impedimento poco legittimo svanisce tutto
il nucleare.
Tutto rinviato a chissà quando, cazzo!
Non si fa così: ci avevano promesso che le centrali
avrebbero cominciato a costruirle già nel 2012 e adesso?
Ma andate affanculo!
Quattro mentecatti avvoltoi emotivi hanno affossato tutto
solo per un insignificante incidente successo nell'impero
degli incompetenti occhi a mandorla che si trastullano con
le vecchie centrali mentre le nostre sarebbero state
nuovissime, fiammanti, rosso ferrari (no ferrari no che c'è
quel rompicazzi di luca di montevattela a pesca) meglio
rosso figa che non porta sfiga e poi sarebbero state di
terza generazione avanzata come la cappella maggiore
dell'Unto che precede sempre il Signore, una terza quasi
quarta anzi che dico sesta come la fulgida fratellina grandi
tette. Ma va' a capire: avevamo tutte le certezze del meglio
del meglio!
E invece?
Il governo cancella tutte le norme previste per la
realizzazione delle centrali nucleari in Italia.
Era bastato l’annuncio a mezzo stampa di papi e del suo
fido scudiero Scarola per entusiasmarmi, anche se qualcuno
affermava che quel fantomatico piano era una ciulata
nucleare perché a questi signorisifaperdire dei problemi
energetici dell’Italia non gliene frega una beneamata
minchia.
Ma erano i soliti disfattisti comunisti!
Dicevano: sono interessati esclusivamente agli affari di
papi “protettore delle fanciulle abbandonate da cotanto
zio” (fonderà una Onlus? Lo faccia che il 5permille lo
dono volentieri) e a quelli che papi lascia fare ai suoi
servitori.
Adesso forse salterà il referendum per il quale l'Unto non
temeva il rischio “quorum” mentre democraticamente
temeva che il nucleare potesse affossare gli altri
referendum soprattutto quello sul legittimo impedimento.
Invece adesso come afferma papi gli italiani potranno andare
a votare più serenamente senza il peso di questioni
tecniche complesse e voteranno gli altri referendum e
soprattutto quello per il legittimo impedimento, confermando
che si tratta di una legge fondamentale per la vita degli
italiani, soprattutto per i più giovani che necessitano di
una scossa all'economia per costruire il loro futuro.
Cazzo ma senza il nucleare ci sarà sufficiente energia per
la scossa all'economia?
|
lucillafiaccola1796 18 aprile 2011 20:25
state tranquilli,ninente nucleare... i soldi se li magnano
tutti loro e regalano qualche ossuccio ai cagnolini per
farsi rieleggere... io dico che i cagnolini sono peggio dei
pladroni perché si accontentano dell'ossuccio bau bau
u-mani senza dignità, ché queli veri a $ zampe e coda, la
dignità ce l'hanno ed anche i sentimenti! viva i 4 zampe
con coda!
e non magnate l'agnellino che ve strozza l'ossicino!
|
savpg8801 18 aprile 2011 13:31
Branchi di cani bastardi possono colpire da dovunque.
Da destra, dal centro, da sinistra. Ogni similitudine è
puramente casuale. I cani agiscono per imperio ed istinto
naturale, gli altri(quelli assimilati) solo per tornaconto
"ragionato". Cosa può cambiare nel rigirare sempre la
stessa minestra, perchè questa è la minestra dei numerini,
delle vincite al tavolino delle idee e delle schedine. Di
illuminato vero non c'è nulla. Nè da parte dei denigrati
nè da parte dei denigratori.
Ha fatto meglio quello, no, lo scopo era un altro ma gli è
andata male, era un bastardo, allora cambiamo...le idee di
quest'altro sono migliori, perchè non provare...ma se va
male anche quì, non era un bastardo più bravo? Allora era
uno sfigato? O un comunista, o un libertario, o un fascista,
o un anacardo? La colpa è sempre di chi ha il bastone di
maresciallo in quel momento, magari solo nello zaino.
Oggi è così, ieri era cosà, domani sarà cosù, ma cosa
cambierà?
Chi propugna cambiamenti sostanziali, se lo fa perchè l'uno
agirà meglio dell'altro, non solo sbaglia, ma è
ingenuo.
Oggi ci sono i ponti, il nucleo, le impunità, i
bunga-bunga.
Certo che è necessaria l'alternanza, dopo le continue
barzellette del premier, e le incessanti, pedanti e
ripetitivamente ossessionanti ridanciane altrettante
barzellette dell'opposizione da anni proferite con lo stesso
"timbrino strafottentino simpatichino
acquisisci-applausini", in primis quelle di "ma di ben sù
fantesma", sempre uguali e prive di fantasia, perlomeno, da
questa parte è comodo, perchè non si combinano guai in
quanto non si prendono decisioni; è necessaria proprio
perchè vogliamo ragionare su qualche altra pietanza, magari
tossica e ritrita, per farci vomitare almeno per un'altro
po' con diversa gastralgia.
L'aria nuova, ogni tanto, può far bene. Ma stiamo attenti a
non andarla a respirare in un altro cesso.
Ciò che mi rammarica profondamente sono i soldi spesi per
mantenere queste torme di cani, avendomi pure, idiotamente,
fatto credere di averli spesi bene.
|
sergio2 18 aprile 2011 12:00
...
Qualche precisazione
_____________________
Sui referendum del 1987 non mi ripeto più, limitandomi a
ricordare che sul piano politico, giuridico e storico non
furono loro a determinare la chiusura delle centrali
nucleari esistenti.
Diverso è invece il discorso per il nuovo referendum che si
terrà il 12 e 13 giugno 2011 (cioè l’ultimo fine
settimana utile, nel tentativo di farli fallire per mancanza
di quorum: W la Padania liberatrice di Popoli - W la
France).
Il referendum sul nucleare che si terrà (qui il testo del
quesito
http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_abrogativi_del_2011)
rappresenta realmente un problema per i millantatori al
quadrato del nucleare.
Perché millantatori al quadrato?
Millantatori perché raccontano fandonie sul nucleare, sui
problemi energetici, sui costi, sulle rinnovabili…
dimostrando di essere ignoranti e in malafede, ovvero privi
di qualsiasi credibilità politica e intellettuale.
Millantatori perché se fossero dei sostenitori del nucleare
non si sarebbero comportati come si sono comportati gli
inetti Berlusconi, Scajola, Romani, Prestigiacomo e prima di
loro Matteoli e Marzano con tutta la loro corte di servitori
e scudieri.
Evidentemente a muoverli è il business e nulla più.
Diversamente avrebbero fatto quel che Harakiri già più di
due anni fa indicava nell’intervento di apertura di questa
discussione.
Oggi non abbiamo centrali nucleari attive in Italia e le
norme che ne consentono la realizzazione sono in quel
referendum abrogativo che si terrà a giugno.
Quindi se la maggioranza degli elettori va a votare e vota
SI, potremmo effettivamente fermare il business del nucleare
che una banda di mediocri e interessati politicazzi vorrebbe
perseguire, fregandoci ancora una volta.
ANDIAMO DUNQUE A VOTARE E VOTIAMO SI (per quel che mi
riguarda a tutti i quesiti referendari di giugno 2011).
-----------------------------------
Quanto al tema delle centrali ai nostri confini (Francia,
Svizzera, Austria, Slovenia) va detto che rappresenta un
motivo in più per non realizzarne anche in casa nostra.
Alcune di queste sono vecchie e saranno chiuse a breve,
magra consolazione.
Alcune sono abbastanza lontane e solo un incidente grave
potrebbe metterci in pericolo, in ogni caso inferiore
rispetto a quello di averle in casa (il maggior pericolo è
nel raggio di 50 Km dalla centrale); magra consolazione.
Ancora una volta l’argomento forte è: non abbiamo una
classe dirigente affidabile e credibile sul piano politico,
culturale e morale (stendiamo un velo pietoso sugli evidenti
sintomi di squilibrio mentale, idiozia, nevrosi delirante
che caratterizza l’attuale governo e gran parte del
parlamento).
Come possiamo dare credibilità e fiducia a una classe
politica inadempiente che opera in aperta e costante
violazione delle leggi esistenti?
Gli italiani sono, infatti, esposti al rischio delle
radiazioni per le scorie e i siti esistenti sul nostro
territorio e per le centrali prossime ai nostri confini.
Le radiazioni non conoscono confini e si muovono anche senza
permesso di soggiorno (secondo voi Maroni e Prestigiacomo lo
sanno?).
Dove sono i piani di emergenza che per legge dovrebbero
esistere?
In cosa consiste la formazione e l’addestramento delle
popolazioni esposte al rischio nucleare?
Vi risulta che i vercellesi, i piacentini o i triestini
siano stati addestrati e preparati ad affrontare i rischi
cui sono esposti?
Mi riferisco alle norme disattese del Decreto Legislativo
n° 230 del 17 marzo 1995, modificato ed integrato dal D.Lgs
241/2000, in attuazione delle Direttive Euratom nn. 80/836,
84/467, 84/466, 89/618, 90/641, 92/3 e 96/29, in materia di
radiazioni ionizzanti e in particolare all’art. 115 che
prevede espressamente piani di emergenza nel caso di
incidenti alle centrali poste fuori dal territorio
nazionale.
|
IVAN. 17 aprile 2011 8:48
.
(da SAVPG:) «In alcuni punti vorrei dire la mia, ma sarei
forse subito corretto...»
__________________________
Ma per carità, SAV, qui si discute e basta. Non c'è niente
di male, in eventuali "correzioni".
Per esempio, non c'è niente di male nel fare una piccola
puntualizzazione a questa tua frase:
«...Noi, Popolo Italiano, ci siamo mossi per liberarci del
nucleare precedente...»
Correggimi pure, comunque così a occhio sembri alludere al
famoso Referendum "anti-nucleare" del 1987, dopo il quale si
è diffusa la credenza che l'Italia abbia abbandonato il
Nucleare "...per espressa volontà del popolo sovrano".
Ebbene, riscontri alla mano, questo non è altro che un
MITO.
Infatti le centrali di Caorso, Trino, Garigliano e Latina
furono chiuse molto tempo PRIMA che venisse proposto quel
Referendum e se ne conoscesse l'esito. (Questo in sintesi;
Sergio ha già spiegato più approfonditamente altrove
[http://www.aduc.it/comunicato/nucleare+credibilita_18540.ph
p] i dettagli della questione.)
Allora perché scomodarsi a chiedere l'opinione dei
Cittadini tramite un Referendum, se tanto la decisione era
GIÀ stata presa tempo prima da un pugno di politicazzi
nelle loro stanze private?
Allora diciamocelo; quel referendum è stato una FARSA.
Se avessero voluto conservare il Nucleare, lo avrebbero
conservato e basta, in barba a qualsivoglia "Volontà del
popolo italiano".
Esattamente come ADESSO la medesima "Volontà" conta come il
due di picche a briscola, nella decisione UNILATERALE (n.b.)
del Governo di tornare a dotarsi del Nucleare.
Se noi - popolo - possiamo "fare" qualcosa riguardo al
Nucleare, non è certo esprimere una "opinione" in proposito
(come se i nostri amati "rappresentanti" non la conoscessero
già, poi).
No; direi piuttosto che come "azione" sia più concreta
l'attivarci per reperire informazioni attendibili, sentire
diverse campane, dubitare di chi regala facili soluzioni
sventolando bandiere, riflettere un secondo più del solito,
confrontarci...e magari spegnere un interruttore in più in
casa nostra quando non è vitale che rimanga acceso
(...infatti mo' spengo questo maledetto PC. Ad maiora.)
.
|
danilo 17 aprile 2011 0:50
ed ora io, che sono un forte sostenitore della svolta
nucleare italiana, dopo le annotazioni di Ivan non ho altri
argomenti a mio favore se non quello " ma tanto ce le
abbiamo ai confini con la francia le centrali, se ne scoppia
una moriamo tutti anche noi..... "
|
lucillafiaccola1796 16 aprile 2011 19:58
fai pochi calcoli e pochi schemi usa il "naso I miei maestri
avevano ragione Ovviamente ci vuole un ottimo substrato
basico
consigli preziosi.
anche per l'organizzazione o "ottenere il massimo utile col
minimo sforzo" vale questo insegnamento. all'inizio fatichi
e ti devi applicare. poi con l'esercizio teoria pratica
teoria pratica... ti viene "d'istinto" senza pensare e
sforni la strada giusta.
|
savpg8801 16 aprile 2011 18:11
Perchè ci siamo mossi, noi Popolo Italiano, per liberarci
del nucleare precedente e che ancora pesa enormemente sulle
nostre tasche e su altro in quanto abbiamo ancora scorte da
smaltire dopo decenni, oltre a un risvegliato pippaculo.
Forse il Popolo Italiano era pervaso da manie passaparola di
pericolosità?
Perchè tanti comuni ponevano i cartelli
"..denuclearizzato..ecc.ecc.?
Ci siamo riusciti una volta. A maggior ragioni, visti tanti
ragionamenti ed occorsi, dovremmo riuscire ad ammazzare il
cagnaccio arrabbiato che non DEMORDE MAI.
Una sintesi, forse neppure esaustiva, di tutti i dubbi ed i
problemi del nucleare, adesso che siamo molto più esperti
sulle rinnovabili di quarant'anni fa, IVAN l'ha esposta
bene. In alcuni punti vorrei dire la mia, ma sarei forse
subito corretto...
---
Diceva uno dei soliti psicologi del comportamento, che
l'uomo utilizza la propria intelligenza ed il proprio
raziocinio per portare avanti progetti anche giganteschi. Ma
una cosa mi ha colpito positivamente detta dallo studioso
(ai quali io personalmente di solito non credo molto) che
l'intuito gioca un ruolo fondamentale, anche al di là di
tutte le programmazioni, delle logiche, dei calcoli, delle
esperienze storiche, degli inquadramenti ai tavoli di
studio, ecc. E non parlava solo dell'intuito al centesimo di
secondo del pilota da caccia, che spesso bypassa tutti gli
altri mezzi e sistemi.
Questo si riferirebbe, peraltro, ad una categoria da
manageriale in su. Ma anche da lì in giù spesso si
rilevano opzioni valide.
Alle mie prime armi di una delle mie operatività
lavorative, mi dicevano: fai pochi calcoli e pochi schemi,
usa il "naso". I miei maestri avevano ragione. Ovviamente ci
vuole un ottimo substrato basico.
Tutto ciò non deve essere preso con assolutismo,
ovviamente, ed anche il più becero ottimista e positivista
paraocchiato, deve sempre dubitare, ma non in modo puramente
oppositivo, come in certi ambienti usa farsi, vedi la
"politica" ad esempio banale.
---
Quindi, in questo caso della reiterazione nucleare, cosa si
farà dopo l'anno di ripensamento e dopo le rimangiate prese
di posizione irragionate e neppure pronunciate con tanto
intuito, da parte di ministri della Repubblica dai quali
dovremmo essere istruiti?
Speriamo che non si proceda ancora una volta a colpi di
numerini.
Va a finire che, come al solito, tutto potrebbe dipendere da
un incontinente prostatico al momento giusto o da una
allattata in più perchè il pupo strillava.
---
Ripensandoci, non lo spero proprio. Vorrei che il naso degli
italiani si liberasse ed IN OGNI MODO la battaglia non si
svolgesse a "digits".
|
IVAN. 16 aprile 2011 16:01
.
LE QUESTIONI SUL "NUCLEARE"
*****
Riprendo il post dell'8 gennaio scorso, come sintesi
generale del thread per sviluppare un discorso progressivo
idealmente da questo punto.
Ribadisco che qui non si tratta semplicemente di dichiararsi
"Pro" o "Contro" il Nucleare, bensì di analizzare il tema
"Nucleare" in modo IMPARZIALE, evitando pregiudizi o prese
di posizione arbitrarie.
Al fine di non chiacchierare "ad istinto", proviamo a
definire un questionario metodico dei punti principali:
1) CONVENIENZA: il Nucleare è davvero necessario - ed
economicamente conveniente?
2) FABBISOGNO INTERNO DI ENERGIA: quanto è previsto che
possa coprirne, l'attuale Programma?
3) CENTRALI: dove costruirle, ed a quali costi?
4) URANIO: dove procurarselo e come arricchirlo?
5) SICUREZZA: chi si occupa della supervisione degli
impianti?
6) SCORIE: come, dove e a che prezzo smaltirle?
7) SPECULAZIONI: quali interessi privati cela il Programma
avanzato dal Governo?
8) PRECEDENTI: che garanzie ci sono che le Centrali
divengano davvero operative, e non siano abbandonate come le
precedenti dopo che i loro promotori si sono spartiti gli
stanziamenti iniziali?
***** [RISPOSTE SOMMARIE:] ******
1) CONVENIENZA: il Nucleare è davvero necessario - ed
economicamente conveniente?
Nè necessario, né conveniente.
- Non è "necessario" perché, in condizioni di eccessivo
spreco, basterebbe sensibilizzare i cittadini ad una
maggiore parsimonia individuale, istruendolo sui vantaggi e
sui rischi di un determinato stile di vita. (Poi è chiaro
che finchè vige invece l'assunto: "Non cambiate il vostro
stile di vita, bensì cercate altre fonti da saccheggiare",
il Nucleare sembra diventare la panacea della nostra
tendenza allo sperpero.)
- E non è "conveniente" perchè le proiezioni eseguite da
enti extra-governativi (n.b.) hanno concluso che le bollette
pro capite si vedrebbero AUMENTATE. L'adozione del Nucleare
avrebbe effetto benefico solo sul PIL, a discapito delle
tasche dei singoli cittadini (come da cliché
ricorrente).
==========
2) FABBISOGNO INTERNO DI ENERGIA: quanto è previsto che
possa coprirne, l'attuale Programma?
I calcoli prevedono (in condizioni di costruzione ed
operatività teoricamente OTTIMALI, n.b.) che le 4 centrali
non riuscirebbero a coprire più del 4% del fabbisogno
energetico.
Ciò significa che: se ognuno di noi imponesse a se stesso
di risparmiare il 4% di elettricità rispetto al proprio
consumo medio, avremmo già ovviato a questa grande
"esigenza" di ricorrere al Nucleare che il Governo millanta
come "inevitabile".
==========
3) CENTRALI: dove costruirle, ed a quali costi?
- Dove: L'Italia è piena di zone sismiche, il che restringe
le opzioni.
- Costi: Si stimano 20 miliardi per ciascuna delle 4
centrali, che comunque non diverrebbero operative prima del
2022.
==========
4) URANIO: dove procurarlo e come arricchirlo?
- Dove procurarlo:
I maggiori giacimenti mondiali di uranio grezzo si trovano
in Australia, Canada, Russia ed Africa.
Per questi ultimi, è bene considerare le devastazioni
ambientali provocate nelle zone dei giacimenti e le
terribili condizioni di sfruttamento dei lavoratori
reclutati per l'estrazione.
Non si può volgere la testa pensando solo al proprio
orticello; per farsene un'idea, vale la pena dare
un'occhiata alla puntata di "REPORT" dedicata all'uranio
africano
(http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-5447
5 a0a-4100-4797-9df9-d01a36195f19.html)
- Come arricchirlo:
Sembra una ovvietà, ma è sempre bene specificare che
l'uranio grezzo di per sè non ha alcuna proprietà
energetica sfruttabile.
Dell'arricchimento dell'uranio si occupano appositi
laboratori che coprono le richieste a livello
INTERNAZIONALE.
Ciò significa che l'Italia sarebbe COMUNQUE dipendente da
impianti esteri, sia per il reperimento dell'uranio che per
il suo arricchimento.
==========
5) SICUREZZA: chi si occupa della supervisione degli
impianti?
La supervisione non può essere assegnata ad un privato, per
questioni di responsabilità oggettiva (infatti gli
interessi personali di una Azienda privata potrebbero
trovare "conveniente" risparmiare sulle misure di
sicurezza).
Si ipotizza una commissione statale di esperti, di cui però
dal Governo non è ancora trapelata nessuna informazione
concretamente attendibile.
==========
6) SCORIE: come, dove e a che prezzo smaltirle?
Nessuna nazione ne è mai venuta a capo. Anche gli attuali
centri di stoccaggio restano sempre "provvisori", in attesa
di trovare soluzioni migliori.
Le regolamentazioni in materia escludono categoricamente di
stoccare le scorie in aree a rischio sismico, per cui è
verosimile ipotizzare che verrebbero sbolognate "all'estero"
e tanto basta, senza scoperchiare il pentolone del
"dove/come/a chi/a quanto".
(In proposito, va ricordato che il nostro Governo ha già
stanziato i fondi per la costruzione di 4 Centrali...ancor
prima di stabilire un sito di stoccaggio per le scorie!)
==========
7) SPECULAZIONI: quali interessi privati cela il Programma
avanzato dal Governo?
Qui l'elenco è lungo.
- Interesse 1: Si parte dal sempreverde DEPISTAGGIO
MEDIATICO, cioè far tenere banco sui media un tema
"fantoccio" ma di grande impatto emotivo, per distrarre
l'opinione pubblica da altri temi meno altisonanti ma ben
più reali.
- Interesse 2: L'assegnazione della costruzione delle
Centrali a ditte private (si era già fatto il nome della
famigerata IMPREGILO...Mi si è raggelato il sangue).
- Interesse 3: La gestione delle forniture dell'eventuale
energia prodotta dalle Centrali (e qui temo la solita gara
di appalti-farsa).
==========
8) PRECEDENTI: che garanzie ci sono che le Centrali
divengano davvero operative, e non siano abbandonate come le
precedenti dopo che i loro promotori si sono spartiti gli
stanziamenti iniziali?
Di "garanzie", nessuna neanche stavolta.
Ma se usiamo un minimo la testa, possiamo leggere
nell'attuale proposta gli STESSI indizi e modalità
applicati nelle precedenti (e fallimentari) proposte,
ovvero:
- Propaganda fatta di bassa retorica populista ("Il Nucleare
è una fonte moderna, darà lustro all'immagine dell'Italia,
e bla-bla")
- Ai cittadini non viene spiegata nessuna informazione
tecnica sulle modalità di costruzione, funzionamento e
sicurezza delle Centrali (come dire: "Non vogliamo annoiarvi
con dettagli di difficile comprensione, fidatevi e lasciate
fare tutto a noi esperti, tanto la vostra opinione non è
richiesta")
- Ai cittadini viene detto solo che "il nucleare è
conveniente", ma non viene fornito uno straccio di
DOCUMENTAZIONE a supporto.
- Si parla di accordi e contratti già firmati, ma senza
ancora aver proposto una sola ipotesi concreta sul LUOGO
dove dovrebbero sorgere le Centrali e i siti di stoccaggio
delle scorie.
Il tutto odora di teatrino raffarzonato.
Il Nucleare è una cosa SERIA; non lo si può trattare in
questi termini e illudersi di spacciarlo per una proposta
"...unicamente per il bene della Comunità".
Personalmente non sono contrario a priori al Nucleare, e
sarei disponibilissimo ad ascoltare le proposte di una
commissione competente e disinteressata. Ma quando un tema
così delicato viene avanzato da degli evidenti ciarlatani e
propugnato con modalità populiste alla Wanna Marchi, la
proposta slitta nel cestino della spazzatura ancor prima di
iniziare. Questo per quel che mi riguarda.
.
|
IVAN. 16 aprile 2011 15:57
.
PENITENZIAGITE!!!
*****
(da Danilo:)
«Una volta tanto consentitemi di essere in disaccordo anche
con l'amico poliglotta»
__________________________
Touché, bratiska...Aber to jog wrote svara inte an
zosztaw?nie im every confronto about "Nuklear", anzi;
Tutaj we discutera inte nur "Pro" y "Contro" through
lucillafiaccolate et similia ('bout hon...Madonna, ile jest
fånig, 'sta dziewczyna!), bensì med bezstronny analisi im
360° sur esta vexata questio on "j?drowej", entiendes?
Und yes - jak du sade - to problemòw ist 20-30 roku
foreward auch: ktòs will handle les benefici och los mess
jak wir sow teraz? El geist of Enrico Fermi? Nasz childrens?
Vi kann hablar.
...Och jetzt, como Cattivik sade, tiremm' innanz'...
Frate Salvatore
.
|
lucillafiaccola1796 15 aprile 2011 20:13
la trippa sta finendo anche per i pargoletti della
prestamegiacomo che non te lo ridò più... cucù cucù
cucù!
|
sergio2 15 aprile 2011 17:17
___________________________________
Non confondiamo le bestie e le loro tane
___________________________________
L’uomo politico di sesso femminile che risponde al nome di
Stefania Prestigiacomo non ha fatto riferimento a
“sciacalli” ma ad “avvoltoi”.
Dimostrando scarsa propensione all’uso
dell’intelligenza. il suddetto ministro, da perfetto
animale politico maschilista, ha definito “avvoltoi”
coloro che, con riferimento a quanto avvenuto in Giappone,
hanno riproposto il tema della sicurezza nucleare e del
controllo sociale sulle scelte politiche energetiche (ma
direi su qualsiasi scelta).
Mi pare evidente che il ministro Prestigiacomo, poiché non
è cretina, esprimendosi come si è espressa voglia
scoraggiare l’uso dell’intelligenza, dando per una volta
il buon esempio…
Infatti, tratta come vile speculazione quanto in realtà era
un invito alla riflessione e all’analisi dei dati, delle
esperienze e degli avvenimenti.
Come si “coltivano” le facoltà intellettive se si
rinuncia all’osservazione e all’analisi di quanto
avviene intorno a noi? Se si rinuncia all’interpretazione
delle esperienze e degli avvenimenti?
Semplice: non si alimenta l’intelligenza.
Ed è esattamente quel che vuole il ministro: incentivare il
non uso dell’intelligenza.
Ci riesce benissimo e non ci sono dubbi che potremmo
riuscirci anche noi.
Lo vogliamo?
Non confondiamo gli animali e non confondiamo le tane.
Il sito per le scorie è la “tana” sicura per i rifiuti
prodotti dall’uso delle tecnologia nucleare.
Sappiamo però che non esiste “tana” sicura in
assoluto.
Perché dovrebbe essere diverso per le scorie
radioattive?
In fondo è un problema di coloro che arriveranno dopo.
Cazzi loro, dice il cucolo, abituato a sfruttare il nido
altrui e a ingannare gli originari padroni del nido.
Se posso sfruttare il lavoro altrui e averne un tornaconto,
perché dovrei pormi problemi che in fondo riguarderanno
altri?
Qualche ingenuo a questo punto potrebbe rispondere che il
problema esiste anche adesso.
Ma la risposta è sempre quella del cuculo: ho fatto io quel
che oggi richiede la costruzione di un “sito nazionale
sicuro”? No e allora che cazzo me ne frega?! Non ci hanno
pensato coloro che avrebbero dovuto pensarci e perché
dovrei farmene carico io? Che ci pensino coloro che
arriveranno dopo di me.
Responsabilità della “res publica” significa anche
assumersi onori e oneri di ciò che proviene dal passato
perché solo nella continuità storica c’è senso della
collettività o in ogni caso “Stato”.
In caso contrario ci sarebbero solo comportamenti privati
che interferiscono con interessi collettivi.
Esattamente quel che succede quando chi arriva in RAI dice:
ma le osservazioni della corte dei conti riguardano chi mi
ha preceduto… Infatti il nuovo responsabile ha risolto il
problema o sta perpetuando e strutturando il problema?
Avanti così con il deficit pubblico, con la scuola, la
giustizia, la sanità… Trovatemi un ministro che non dica:
non è responsabilità mia, ho trovato questa eredità!
Perbacco chi contesta ciò: ma perché lasciare
un’eredità peggiore a coloro che arriveranno dopo?
Semplice perché io mi faccio i cazzi miei e di coloro che
arriveranno dopo… non è affar mio.
|
minotauro5801 15 aprile 2011 14:04
Ma ancora non avete capito che alla massa dei GRASSATORI
delle centrali nucleari non interessa un tubo? Possibile che
non vi rendiate conto che a loro interessa solo cominciare
per poi RUBBBBBARE a mani basse, come hanno fatto sempre?
Assumere parenti, amici, amanti, zoccole e tutto il Barnum
che li circonda.Quando in italia sara' finita la prima
centrale tra 20 o 50 anni o mai il nucleare o sara' inutile
perche' scoperte fonti alternative che, a parere di chi
scrive gia' potrebbero essere messe in atto ma non si fa
perche' chi manovra il vapore ha interesse che non si
faccia, oppure saremo tornati ad arco e frecce.
|
danilo 15 aprile 2011 0:25
una volta tanto consentitemi di essere in disaccordo anche
con l'amico poliglotta, cosa che non era mai avvenuta prima
( anche lui, qualche volta non ha condiviso le mie idee, ma
per gentilezza non mi ha mai contraddetto ).
Immaginiamo ( personalmente lo auspico ) che un misterioso
virus sia in grado di attaccare e cancellare l'attuale
classe politica dirigente l'italia dalla faccia della terra
e che queste decisioni debbano essere affrontate dai loro
successori.
Immaginiamo anche che nel mausoleo refrigerato sulle colline
brianzole siano custoditi i corpi ibernati dei più grandi
studiosi di fisica nucleare mai esistiti, e che un magnate ,
prima di morire, divulghi la formula per riportarli in vita
(da lui custodita gelosamente), e che durante una seduta
spiritica si riesca a contattare nientedipopomenochè
l'anima di Enrico Fermi: ebbene, amico mio, credi che
qualcuno di loro sia in grado di fornirci la soluzione per
risolvere nell'arco della nostra generazione il problema
dello stoccaggio e smaltimento dei rifiuti radioattivi,
evitando di lasciare questo fardello, in modo del tutto
sconsiderato, sulle spalle della generazione che si sta
preparando ad amministrare il mondo tra venti anni?
Si, perchè tra venti anni questo non sarà più un problema
mio, tuo, meno che mai di scajola o della prestigiacomo.
|
lucillafiaccola1796 12 aprile 2011 20:17
la trippa è ormai finità...
ernan...O se ne vaaaa....!
|
IVAN. 12 aprile 2011 8:19
.
NUCLEARE? FORSE.
IRRESPONSABILI? NO, GRAZIE.
*****
Il terremoto in Giappone ha riaperto le controversie sulla
sicurezza delle centrali nucleari.
Stefania Prestigiacomo (parachiappe di professione, e nel
tempo libero Ministro dell'Ambiente) ha etichettato come
"Sciacalli" coloro che, sull'onda della drammatica
situazione giapponese, avevano criticato le recenti scelte
del Governo di tornare a dotarsi di impianti nucleari.
Vergognamoci per lei, visto che evidentemente non riesce a
vergognarsi da sola.
Ai chiacchieroni continua a sfuggire il punto centrale
dell'INTERA questione sul "Nucleare":
qui non si tratta di determinare se il cosiddetto "Nucleare"
sia conveniente o meno, sicuro o meno, sorpassato o meno;
si tratta di determinare con quale SENSO DI RESPONSABILITÀ
gli appositi Incaricati intendono portare avanti un dato
progetto.
E purtroppo i loro comportamenti parlano chiaro: questi
"incaricati" (dalla patetica Prestigiacomo al pateticissimo
Scajola) non dimostrano assolutamente la coscienziosità
necessaria per gestire un progetto di tale portata.
Ciò lo si determina dalla sconcertante SUFFICIENZA con cui
trattano questioni di "Sicurezza" in ambiti già molto MENO
RISCHIOSI del Nucleare (tipo la Sicurezza sulle strade, o
sul lavoro, o sulla prevenzione sanitaria: un eterno
incrociare le dita e sperare nella provvidenza divina).
E se già si dimostrano inaffidabili quando si occupano di
queste "piccole" questioni, lascio immaginare quanto siano
attendibili quando parlano di "Sicurezza" a proposito del
Nucleare (cioè, un progetto per cui hanno già stanziato i
fondi...ancor prima di stabilire un sito di stoccaggio per
le scorie!!)
Personalmente non sono contrario a priori al Nucleare, ma ad
"incaricati" del genere non darei l'avallo di far installare
nemmeno una pila Duracell. Figuriamoci quindi una centrale
atomica.
Questo per me chiude il discorso sul "Nucleare" in Italia -
almeno nei confronti del progetto avanzato dagli ATTUALI
promotori.
.
|
lucillafiaccola1796 23 aprile 2010 17:26
Ma quale nucleare....! State tranquilli è come il
federalismo [federalismo tout court.... basta kla parola]
tutte bufole per magnasse i sordi nostri....!
|
ginet 23 aprile 2010 12:42
caro Yannis è unutile che strepiti tanto. Del tuo nucleare
sei convinto solo tu e questo miserabile governo che ti
rappresenta. Le persone più attente sanno che al nucleare
oggi ci sono tecnologie alternative che garantiscono energia
tanta quanto ne abbiamo bisogno Ma tu pensi che il nano di
Aecore e la sua cricca di ladri possa capire che la Germania
oggi in _Europa è già in grado di produrre energia
alternativa al nucleare senza ricorrere ad una fonte
pericolosa e perennemente inquinante come il nucleare ma
lItalia non è il pese del sole? meditate e meditiamo gente
|
sergio2 23 aprile 2010 0:59
Leggo in questi giorni che General Electric ha presentato un
progetto per riattivare la centrale nucleare di Caorso.
Secondo questo progetto se si sospendessero adesso le
operazioni di decommissioning (smantellamento) saremmo
ancora in tempo per il “revamping (ammodernamento) della
centrale che potrebbe garantire circa 900 Mw con soli due
anni di lavori e due miliardi d'investimenti”.
Il costo va paragonato con la prevsione di 4-4,5 milardi che
Enel-Edf stimano per la realizzazione di un nuovo Epr da
1600 Mw.
Da considerare che per le operazioni di smantellamento è
stimato un costo residuo di altri 500 milioni di euro (che
ovviamente gravano sulle bollette elettriche degli
utenti).
C’è sempre molta stranezza nel modo di procedere intorno
al nucleare.
Anche in questo caso non c’è infatti nulla di nuovo.
Già in data 5 gennaio 2000 alcuni deputati di opposizione
(quindi di centro-destra) presentarono al Parlamento il
disegno di legge n. 3735 per la messa in servizio delle
centrali di Caorso e di Trino Vercellese.
Il mondo politico non ha mai preso in considerazione questi
progetti sostenuti da tecnici del settore.
Ripassiamo velocemente in rassegna i fatti.
Il disastro di Chernobyl avvenne il 26 aprile 1986.
La centrale di Caorso fu fermata per la ricarica a ottobre
1986, ma la centrale non fu riavviata.
Sei mesi di distanza dal disastro di Chernobyl è un tempo
abbastanza lungo per escludere la ragione emotiva nella
mancata riaccensione di Caorso.
E’ un fatto che le uniche due centrali funzionanti siano
state fermate nel 1986, ricaricate e non riaccese.
I referendum si svolsero nel novembre 1987: dopo oltre un
anno dal fermo delle centrali.
Dopo i referendum, le centrali non sono state riaccese
sebbene la delibera del parlamento (18 dicembre 1987)
prevedesse la moratoria di 5 anni per la costruzione delle
nuove centrali.
Il PEN, approvato nel 1988, prevedeva ancora le
collaborazioni internazionali per lo sviluppo dei reattori.
L’Italia non è mai uscita da EURATOM, parte integrante
delle Istituzioni Europee.
Nessun referendum poteva sancire l’uscita dell’Italia
dal nucleare visti gli impegni internazionali sottoscritti
anche dall’Italia (e i trattati internazionali non possono
essere oggetto di referendum).
I referendum furono consentiti anche perché non
comportavano una scelta sul nucleare in quanto tale, ma solo
la valutazione su alcune norme che regolavano i programmi
nucleari.
La decisione di chiudere le centrali mettendole in
“sicurezza passiva” è del 1990 (Andreotti), delibera
CIPE 26 luglio 1990: quasi tre anni dopo i referendum!
Perché?
La decisione di smantellare le centrali è del 1999
(D’Alema\Bersani).
L’attuazione di questa decisione avviene per decreto nel
2001 (Amato\Letta) a pochi giorni dalle elezioni politiche
che segneranno un cambio di maggioranza.
La nuova maggioranza di centro-destra convertì i decreti e
ne varò nuovi nel 2003-2004 (Berlusconi\Marzano) per
semplificare le operazioni di smantellamento.
Questi sono fatti.
Deve essere ancora individuato colui che ha deciso l'uscita
dell'Italia dal nucleare ma è evidente che la politica
(dalla Dc al PCI, da D’Alema a Berlusconi) aveva deciso
l’uscita dal nucleare e ha voluto presentare questa
autonoma decisione come diretta conseguenza dei
referendum.
Assolutamente falso affermare che quei referendum
comportassero la chiusura delle centrali e l’abbandono del
nucleare.
Piuttosto, questa storia dimostra quanto interessi
esclusivamente il business della costruzione di nuove
centrali.
Qualcuno mi spieghi, diversamente, perché
si continua a mentire sulle cause dell’uscita dal
nucleare,
perché furono fermate le centrali esistenti con un anno di
anticipo rispetto ai referendum,
perché le centrali furono mantenute ferme per molti anni,
perché a distanza di anni la decisione di procedere prima
con la chiusura e poi con lo smantellamento fu presa con
delibera interministeriale o per decreto sempre in assenza
di un vero dibattito parlamentare sulla politica energetica,
perché tutti i progetti di riattivazione furono ignorati,
perché una parte poltica vuole da sempre nuove centrali ma
nulla ha fatto per
- fermare l’avvio delle procedure di smantellamento,
pur potendo fare,
- valutare i progetti tecnici ancora oggi attuali,
- promuovere un dibattito politico e culturale partendo
dalla corretta lettura della storia nucleare italiana
perché si ripropongono oggi le stesse sostanziali
modalità di scelta e imposizione che furono, quelle sì,
oggetto di censura politica da parte degli elettori.
Non si può certo dire che il nucleare italiano brilli per
trasparenza e onestà intelluttuale.
|
danilo 7 marzo 2010 20:54
questa sera su rai3, Presadiretta ci spiegherà
sull'utilizzo di energie rinnovabili.
credo sia interessante sapere.
danilo.
|
lucillafiaccola1796 26 febbraio 2010 18:43
E non è ANNOI che devono convincere!!!!!
|
danilo 25 febbraio 2010 20:43
cercherebbero di convincerti che sono buone, basta saperle
cucinare.
danilo.
|
lucillafiaccola1796 25 febbraio 2010 18:34
Danilooooooo!!!!!
Le scorie le facciamo mangiare a quelli della prostituzione
incivile.....
Visto che se magnano tutto.....!
|
yannis 22 febbraio 2010 17:06
danilo,
pensi proprio che io abbia tempo da perdere con nte, leggi,
poileggi, poi leggi ancora alla fine qualcosa ti rimarrà in
testa.
|
Commenti
|
|
|
|