De Pravato 20 maggio 2009 0:00
Ed ora invece GASPARE SERRA non mi piace più.
Perché il suo non è più gesto caritatevole di
informazione per i cittadini, ma campagna propagandistica
per la sua posizione. (PS - Non
contradditemi, che non mi sprecherò a spiegare questa mia
affermazione. Leggete l'intervento del Nostro e capite
da soli) VotAntonio!..
VotAntonio!...VotAntonio!.. VotAntonio!...VotAntonio!..
VotAntonio!...VotAntonio!.. VotAntonio!...
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GASPARE SERRA 20 maggio 2009 0:00
APRITE GLI OCCHI !!! (POI SCEGLIETE PURE IN VOSTRA COSCIENZA
…): 1- Il mio INVITO ALL’ASTENSIONE:
a- è RELATIVO AL SOLO REFERENDUM (non alle elezioni
europee!) b- ed è RIVOLTO A TUTTI COLORO CONTRARI al
referendum (a prescindere dalla collocazione politica di
ognuno!). Non mi rivolgo ai “qualunquisti” o
“apatici”, a coloro meramente “disinteressati” alla
politica (i quali non voterebbero a prescindere!): mi
appello, invece, coloro che, venuti a conoscenza di ciò che
effettivamente prevede il referendum, ritengono lo stesso
una “porcata” al pari (se non peggio!) della legge
elettorale vigente! 2- NON VOTARE E’ L’UNICA
SCELTA “UTILE” (non esiste alternativa più efficace!)
poiché: a- vista la data scelta (in piena estate) ed
il non accorpamento del referendum con le elezioni europee,
E’ ALTA LA PROBABILITA’ CHE NON SI RAGGIUNGA IL QUORUM
(se si fosse votato il 6-7 giugno, al contrario,
sarebbe stato “intelligente” votare No poiché alta
sarebbe stata la probabilità che comunque il quorum si
fosse raggiunto!) b- E’ ALTAMENTE PROBABILE, al
contrario, CHE CHI SI RECHERA’ ALLE URNE VOTERA’ IN
MAGGIORANZA “SI” (non fosse altro perché questa è
l’indicazione di voto dei leader dei due partiti, Pdl e
Pd, che insieme rappresentano oltre il 60% dell’elettorato
italiano!) Votare No ma far raggiungere il quorum,
allora, servirebbe solo a far valere i prevalenti “Si”:
chi è davvero e fermamente “contrario” a questo
referendum, dunque, “si astenga”!!!
L’astensione “non è” una scelta qualunquista o
“superflua”: chi si astiene “coscientemente”
(consapevole dei rischi conseguenti al raggiungimento del
quorum) e non per semplice “disinteresse” compie una
valida “scelta politica”! “Non votare” non vuol
dire darla vinta ai referendari o essere “superficiali”:
vuol dire, semmai, far fallire clamorosamente questo
referendum! (non vi fa per nulla riflettere il fatto
che i referendari temono più la vostra “astensione”
piuttosto che il vostro “voto contrario”???).
Scegliere di votare a tutti costi ed in ogni caso può
essere una rispettabile scelta “romantica” e “di
principio”… ma rischia di ritorcersi terribilmente
contro gli interessi di chi sceglie di votare “No”!
Il rischio da evitare è che lo “zelo moralista” di chi
aborra questo referendum ma sceglie comunque di andare a
votare finisca col fare il più grande ed inatteso regalo ai
soli promotori del referendum! 3- OPPORSI AL
REFERENDUM “NON E’ UNA SCELTA DI PARTE”! Per quel
che mi riguarda, la mia contrarietà ai quesiti referendari
non è dettata dalla paura (o dall’interesse) che il
risultato referendario favorisca direttamente il Pdl o il Pd
… E’ una questione “di principio”: -
difendere la “democrazia rappresentativa” -
difendere il valore del nostro voto - difendere il
rispetto delle nostre scelte (chiunque ognuno di noi
voti!). Non si tratta di custodire partitini
dell’1/2% … Si tratta di difendere il diritto
all’esistenza di partiti che, pur espressione di
“milioni di voti” (raggiungendo il 7,9% dei consensi, ad
esempio) non avrebbero nemmeno un rappresentante al Senato
(dato la soglia di sbarramento dell’8% che si vorrebbe
introdurre!)
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De Pravato 19 maggio 2009 0:00
Personalmente voglio manifestare apprezzamento per
l'impegno che ha profuso dall'Autore del Thread nel
tentare di far capire bene a tutti (anche ai De Pravato come
me) lo spirito dei referendum. Nulla conta che
con le sue parole ha indebolito la mia posizione di
astensionista instillandomi il dubbio che un "SI"
vincente sarebbe il minore dei mali. La
chiarezza, è la dignità dell'uomo, l'agire bene o
sbagliare una sua libertà. Quindi grazie
comunque, signor GASPARE SERRA!
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mah 19 maggio 2009 0:00
io avevo già deciso di non votare, le motivazioni sono
condivisibili. i referendum abrogativi nati per
aggiustare le leggi hanno sempre risultati di dubbia
utilità e sono facilmente raggirabili. infatti già
tra chi vota sì dice "a patto che dopo si modifichi in
parlamento"... eh no, non è questo lo spirito del
referendum! il referendum deve produrre come risultato una
legge già applicabile secondo le volontà degli
elettori. il bipartitismo non si impone per
legge.
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