Commenti
  1-30/98 ->   >|
lucillafiaccola1796
22 febbraio 2011 20:11
tutta 1 vita per ritrovarsi con una testa d....aglio! che spreco!
savpg8801
21 febbraio 2011 21:08
Con gran dolore quella povera patatina, spellata viva (è viva perchè butta le sue gemme sperando che qualcuno la semini, ma ahimè il suo destino è altro) sul tavolo operatorio di cucina, con attrezzi taglienti sezionata in cinque spicchi, decapitata per toglierle anche la testina, poi lavata del suo lattescente succo (il suo sangue) e finalmente gettata a morire fritta nell'olio bollente degnamente preparato da una medioevale massaia che gode nel vederla scioccolare e saltellare nei suoi ultimi aneliti.
Finalmente salata, cosparsa dall'ultimo sangue del mcdonaldiano pomo d'oro, finisce addentata, triturata, ingozzata, sciolta nell'acido, e infine disgregata in miliardi di molecole per nutrire noi skifosi animali che, come vacche al pascolo, consumiamo milioni di chili di verdure.
Chissà perchè dicono che per fare un chilo di ciccia di vacca occorrono mille litri d'acqua e si inquina il pianeta come una raffineria??
lucillafiaccola1796
21 febbraio 2011 19:53
ma questo però, di franco libero manco che io conosco personalmente, e che è vegano da più di trent'anni e sta benissimo in salute [anche se è credente] ve lo dovete bekkare....

"Postato da Isvari Ho trovato sul blog di un amico questo interessante scritto. Proviamo a immaginare cosa ci propone questo signore, senza pregiudizi di sorta però. Buona lettura"

Proviamo ad immaginare le parti anatomiche di un corpo umano; immaginiamo che il cuore, il fegato, la milza, il rene, il polmone, il cervello, gli intestini, alcune costole, alcuni muscoli, siano stati levati in obitorio ad una persona deceduta e messi in un recipiente. Ed ora immaginiamo gli stessi organi prelevati dal cadavere di un animale, per esempio un maiale, e messi in un altro recipiente vicino al primo. Queste misere parti risultano, ad occhio profano, identiche, indistinguibili. Ebbene, pensare di cucinare e mangiare le prime farebbe vomitare, inorridire qualunque buona massaia o qualunque essere umano dotato di sensibilità e di senso estetico; invece, per le stesse massaie o per gli stessi cuochi, cucinare e mangiare le seconde viene considerata una prelibatezza da leccarsi le dita. Eccetto i cannibali, chi se la sentirebbe di cucinare e mangiare la coscia, il petto, il piede, la faccia, i testicoli, la milza, il pancreas o qualunque altra parte del corpo di un essere umano? Solo l’idea certo sconvolge ogni persona normale, mentre è considerato un piatto prelibato se ad essere cucinate sono le identiche parti anatomiche di un qualunque animale ritenuto commestibile. Chi utilizzerebbe per il proprio pasto un recipiente in cui c’è stato del sangue umano e messi a giacere i resti di un’operazione chirurgica? Invece, per la stragrande maggioranza delle massaie o dei cuochi è considerato normale usare recipienti in cui sono stati utilizzati resti di un cadavere di animale. Chi mangerebbe un uovo uscito dalla vagina di una donna? Sfido chiunque a superare questa ipotetica prova. Mentre è considerato normale utilizzare, a profusione, uova uscite dall’utero di un animale, tra l’altro ritenuto il meno dotato sotto l’aspetto cerebrale, estetico, spirituale. Come può succedere tutto questo? Perché l’essere umano si è abituato a convivere con ciò che è raccapricciante, stomachevole, disgustoso e contro la sua stessa natura di essere emotivamente sviluppato? Perché l’essere umano, per sua natura frugivoro, ritiene normale mangiare un animale mentre considera crudele quando animali carnivori agiscono allo stesso modo e pur non avendo gli attributi anatomici degli animali predatori si comporta come tali? Come ha potuto arrivare a considerare buoni da mangiare dei pezzi di cadaveri sanguinolenti ed in via di putrefazione? Come può un essere umano mettere nel suo stomaco lo stomaco cucinato di un animale? Nel suo intestino l’intestino di un animale? Il piede o la gamba di un animale? Che differenza c’è tra gli occhi, le orecchie o la lingua di un essere umano e gli occhi, le orecchie e la lingua di un animale da considerarli cose da mangiare? Oggi che necessità c’è di pasti cadaverici? Come può risollevarsi un’umanità decaduta e capace di giustificare con il piacere della gola comportamenti aberranti? (di Franco Libero Manco)
Vi invito a divulgare il messaggio e a rispondere alle domande poste.
Grazie.
JOKER
21 febbraio 2011 10:00
Poiché in questo giorni la dolce Lucilla si sta sbizzarrendo ad attivare thread sull'illegittimità del mangiar carne da parte dell'essere umano, vorrei far notare come tutte le cose esposte sui recenti thread, siano già state abbondantemente riportate anche in questo.

Ad un certo punto, non penso ci sia più troppo da dire o ripetere.

Da un punto di vista nutrizionale, la carne, il pesce, le uova contengono proteine nobili ma acidificano l'organismo (al pari di alcuni cereali che contengono ceneri acide ed anche dei latticini), mentre gli alimenti vegetali, che sono alcalini e più confacenti alla biochimica del nostro organismo, contengono molte proteine riparatrici in meno.

Poiché OGGI viviamo in un ambiente che ci crea continuamente stress, il ricambio proteico è maggiore e più veloce ed i soli cibi di origine vegetale non sarebbero sufficientemente in grado di far fronte a queste costanti richieste; tra l'altro, anche le altre sostanze in essi contenute, come vitamine, minerali, antiossidanti ed enzimi metabolici, risultano ora scarse per i processi di coltivazione e stoccaggio adottati su larga scala.

A meno che non volessimo rimetterci TUTTI a fare i contadini, in possesso di un orticello in campagna da coltivare in modo autonomo, senza utilizzo di pesticidi, senza scie chimiche e con l'aria purificata e carica di ioni negativi, col ruscello immacolato che ci fornisce acqua alcalina con pH 8,5 almeno e quant'altro l'immaginazione personale sia in grado di produrre, penso che la nostra intelligenza personale ci permetterà di trovare OGGI il miglior compromesso tra l'ottimale ed il praticabile.

Le info ci sono, la consapevolezza forse, la salute è la nostra e le scelte pure.

Buon inizio di settimana a tutti.
JOKER
5 maggio 2010 0:21
Per chi ama la carne (purtroppo me compreso)


L’avvelenamento e il doping da carne
Dr. Valdo Vaccaro - tratto da http://valdovaccaro.blogspot.com/2010/04/lavvelenamento-e-il -doping-da-carne.html

Una bistecca e un prosciutto, si sa, non crescono sugli alberi.
Gli animali definiti da carne vengono sottoposti a torture e violenze che ripugnano ad ogni persona civile, ad ogni essere dotato di una normalissima sensibilità e cultura.
E, quanto succede a questa massa di creature sfortunate e abbandonate temporaneamente da Dio, non riguarda solo la terrificante fase finale del macello, ma tutta la loro vita da esseri sottoposti a carcere duro, con privazione dei più elementari diritti quali l’ora d’aria e di libertà, l’ora di sole. Creature inermi, pacifiche, intelligenti e senzienti, che hanno la sola colpa di essere diverse dall’uomo, di non avere mezzi fisici, legali e sociali per difendersi, e che vengono discriminate e trattate alla stregua di bestie infami da vessare, torturare, uccidere.

Diciamo pure che per fare gli allevatori, i macellai, i commercianti di bestiame, serve una durissima e ruvida scorza di pellaccia e una massa ossea impenetrabile intorno agli occhi, alle orecchie, al naso, al cuore e al cervello.
Non per niente Pitagora rifiutava persino di incontrare o di incrociare per strada questa categoria di persone, per l’imbarazzo, l’avversione e il disgusto che gli procuravano.
L’animale in questione sta ancora masticando ignaro e tranquillo la sua quota di fieno sulla mangiatoria.
Non sa ancora che la sua sorte è segnata, e che qualcuno ha già deciso per lui la data e l’ora del patibolo.
Ma, non appena se ne accorge grazie alle sue sensibilissime antenne telepatiche, i suoi muscoli già induriti dalla immobilità della stalla-carcere, si bloccano del tutto per un paio di giorni almeno e la sua carne diventerebbe durissima e inutilizzabile dopo l’assassinio in tale stato.

Per renderla meno dura, per far sì che la sua bistecca diventi più morbida e masticabile, l’animale viene lasciato a digiuno prima della barbara esecuzione.
Con questo stratagemma, diminuisce la concentrazione di proteine fibrillari, cala il glucosio nel sangue e aumenta l’acqua trattenuta nella muscolatura.
E, mentre l’anima sua vola al più alto dei cieli indurita dalle sofferenze inflittegli, la sua carne rimasta in terra a disposizione dei carnefici diventa a sua volta più tenera e delicata.

Dopo il rigor mortis, inizia il processo di frollatura, che è una brevissima stagionatura volta a rendere la carne ancora più molle, e che prelude alla vera e propria putrefazione.
Guai permettere però che la putrefazione avvenga a quel punto.
Sarebbe come far perdere ogni valore commerciale al pezzo di cadavere che si sta maneggiando.
Occorre giostrare in modo opportuno tra mollezza e putrefazione, col prezioso aiuto del freddo, esattamente come si fa nell’autopsia di una salma, per determinarne le ragioni reali della morte o le condizioni reali dello scomparso al momento del decesso.

La putrefazione deve avvenire non all’esterno, ma all’interno del corpo di chi mangerà quel brandello di cadavere. Il disfacimento, lo schifo, l’orribile puzzo del disfacimento, deve avvenire all’interno dell’uomo, dove ci sono le condizioni ideali di caldo e umidità per la disintegrazione di tale ordigno ecologico. Così il cliente paga e riempie il proprio tubo gastrointestinale di fetore e di veleni, mentre il macellaio sorride e si guadagna il suo soldo.
L’oltretomba del povero animale eliminato finisce per essere situato nell’apparato intestinale di qualche manciata di uomini disposti a fare da cimitero chimico collettivo per i suoi resti.
La carne diviene sempre più flaccida e cedevole man mano che avanza il processo di disgregazione cellulare e di disfacimento proteico.

Gli enzimi proteolitici cominciano a digerire parzialmente le proteine (autolisi), liberando peptidi e aminoacidi, ai quali si deve il caratteristico tanfo cadaverico, ovvero le caratteristiche proprietà organolettiche (per dirla coi dietologi filo-carnivori stile prof Calabrese).
Trattasi esattamente, per meglio comprenderci, di quell’odore nauseabondo che lasciano i topi morti o gli altri animali morti in clima e ambiente caldo-umido.
Acidi urici metabolici e altri residui tossici come scatolo, indolo, putrescina e cadaverina, verranno prodotti in seguito.
Il freddo del congelatore può solo interrompere, ritardare e attenuare tale trasformazione.
La carne è molto deperibile e diventa facile preda di una folla di microrganismi patogeni e di spore che la inquinano irrimediabilmente.

Gilbert e Dominicé, ricercatori belgi, hanno provato mediante esperimenti che l’assunzione di carne provoca nel tubo intestinale un inquietante aumento di germi patogeni da 2000 unità a 70 mila per mmc).
Pensiamo al bacillus enteridis, al bacillus suipestifer, al bacillus clostridium, al bacillus streptococcus bovis, al prione della mucca pazza, al bacillo del tifo e del paratifo, nonché alle 2700 sostanze chimiche proibite e catalogate composte da farmaci, pesticidi, ormoni, antibiotici, e quanto altro si ritrova in quel materiale orribile chiamato carne.

Solo cotture ad altissima temperatura potrebbero in qualche modo bonificarla.
Ma, in tal caso, si distruggerebbe ogni già scarso valore nutritivo e gastronomico, e si produrrebbero altre complicazioni.
Non dimentichiamo che anche una cottura leggera distrugge gli enzimi e le vitamine del gruppo B, e trasforma i grassi in acreolina, micidiale veleno per il fegato.
Oltre alle tossine metaboliche c’è poi l’acido lattico da sforzo e da stress, l’adrenalina da paura accumulatasi nei fluidi dell’animale (è risaputo che le povere bestie captano, intuiscono, comprendono telepaticamente che le si vuole uccidere).

Tutte cose che si ripercuotono pesantemente sul consumatore, causando femminilizzazione nei maschi e cancri nell’apparato genitale femminile (come nel caso del dietil-silbestrolo), nonchè insensibilità alle cure antibiotiche.
Una lenta tossinfezione dovuta alla trasformazione batterica da eccesso di proteine

Ma è la facilità con cui i residui digestivi della carne tendono a putrefarsi nell’intestino crasso, a preoccupare di più gli igienisti e i patologi.
E’ normale, si chiede Shelton, vivere di un cibo che produce solo putrefazioni e veleni?
Il ristagno del bolo intestinale significa digestione lenta e difficile, significa stitichezza, significa enormi sprechi energetici, essendo la digestione lunga l’operazione più costosa in termini di energia.

Ogni buon dietologo sportivo sa che è grave errore usare le proteine in funzione energetica.
Nel colon proliferano poi i terribili batteroidi e bifido-batteri, che sono i battistrada del cancro.
I resti degli acidi biliari colico e desoiicolico, a contatto prolungato con le sostanze prodotte dalla decomposizione della carne, danno origine a pericolosi composti chimici come l’acido apocolico e il 3-metilcolantrene, due potenti cancerogeni.

Una dieta contenente carne, e dunque grassi animali, porta a sviluppo di batteri intestinali capaci di creare enzimi come il beta-glicoronidasi e l’alfa-deidrossilasi, e di creare steroli cancerogeni come il coprosterolo.
Mancando invece del tutto, nel tubo gastrointestinale fruttariano degli umani, l’enzima uricase (che abbonda invece nei canidi e nei felini, e serve a disintegrare e a rendere innocuo l’acido urico),
i malcapitati che perseverano nell’alimentazione carnea si ritrovano con gravissimi problemi di accumulazione ureica o gottosa.

Dalle carni e dal sangue ingerito gli deriva poi una lenta tossinfezione, dovuta alla trasformazione batterica dell’eccesso di proteine.
La lisina si trasforma ahimé in cadaverina. Il triptofano si sdoppia in scatolo e indolo. La cisteina e la metionina diventano etil e metil-mercaptani.
Dagli altri aminoacidi si generano putrescina, agmatina, istamina, tirosina, fenolo, metano, ammoniaca, biossido di carbonio, idrogeno, acido acetico e alcol.

Ecco spiegato il penoso quadro patologico formato da feci dure e maleodoranti, gas gastrici e gas intestinali, coliti, emorroidi, stipsi, pesantezza, mali di testa, ipertensione.
Quando non si arriva agli estremi del cancro allo stomaco, all’intestino e al fegato.
Un motore che viene costretto a funzionare con un carburante improprio e difettoso.
Un motore che invece di cantare e funzionare al meglio, invece di bruciare alla perfezione il suo gas senza lasciare residui e strascichi interni, balbetta e scoppietta, va a 3 cilindri, come si dice in gergo automobilistico.
Ecco spiegato pure il meccanismo della produzione di radicali liberi in sovrabbondanza, e della insufficienza degli antiossidanti corporali a contrastare il conseguente stress ossidativo patito all’organismo.
Ecco spiegato il diffondersi di malattie incontrollabili e gravi, e l’invecchiamento precoce del genere umano.
La carne non dovrebbe mai entrare nell’organismo degli uomini.

E meno che meno si dovrebbe dare ai bambini, nei quali produce nervosismo, insonnia e alterazioni del ricambio.
Per tutti, grandi e piccini, maschi e femmine, si profila con la carne un grave affaticamento degli organi emuntori, ed in particolare del fegato, del pancreas e dei reni.

I test di massima velenosità
Negli Usa, la Commissione per le Malattie Cardiache (1970), la Commissione Parlamentare sull’Alimentazione (1977) e l’Accademia delle Scienze (1980), hanno dimostrato con dati inoppugnabili che la carne, assieme a tabacco ed alcol, è uno dei fattori più responsabili di mortalità nei paesi del benessere.
Nel Regno Unito, gli esperimenti dell’Università di Cambridge (dr Khaw e dr Welch) hanno dimostrato che l’unico modo di stare alla larga da cancro e cardiopatie è assumere almeno 5 volte più vitamina C naturale (e non sintetica), mediante un minimo di 5 pasti giornalieri al giorno di frutta al naturale.

I test antropologici sulle origini
Tutte le ricerche e i test antropologici dimostrano che l’uomo dei primordi si alimentava di bacche di ogni genere, di frutti e semi di ogni tipo, di granaglie e radici, di erbe e di miele. In certe circostanze sapeva pure ottenere dagli animali uova, latte e formaggi. Le carni in casi limitati furono sempre un cibo raro, sporadico, eventuale, rituale, festivo.
Nell’assieme, le ricerche dimostrano che l’uomo è nato ed è cresciuto nella storia come essere frutto-vegetariano.

I test del cibo-elettivo
Le due leggi di Graham sul cibo elettivo dimostrano che:

1) Esiste un rapporto preciso e definitivo tra costituzione fisica di un animale e il suo cibo elettivo,
ovvero il suo cibo normale e preferenziale

2) Il cibo elettivo è quello più adatto, quello che serve al meglio i suoi interessi biologici, psicologici,
conservativi e ambientali

I test delle scorie
Le recenti scoperte sul ruolo delle scorte indigeribili nell’alimentazione, o dei cosiddetti a-nutrienti,
hanno inferto un altro duro colpo alla teoria dell’onnivorismo umano.
Il tubo digerente extralungo dell’uomo necessita infatti di stimoli regolatori che favoriscano il movimento peristaltico.
Ebbene, la dieta frutto-vegetariana cruda ha queste capacità, mentre quella carnea e quella onnivora no. Le carni non lasciano scorie indigeribili, per le quali è invece predisposta e adatta l’intera capacità dell’intestino, soprattutto nella parte definita colon e crasso.

I test sull’acidità del crasso
L’intestino crasso, per funzionale al meglio, deve mantenere un ambiente acido e non alcalino.
Ebbene, frutti, grani, erbe e radici, che nella parte alta del tubo gastrointestinale hanno rilasciato correttamente residui alcalini che hanno mantenuto il sangue leggermente alcalino, nella parte bassa dell’intestino si ritrasformano quasi magicamente e rilasciano residui acidi (acido acetico, acido carbonico, acido lattico). Mentre carni, pesce, uova e latticini, che nella parte alta avevano rilasciato ceneri acide e quindi dannose, acidificando il sangue e provocando domande di calcio interno e causando osteoporosi e calcoli, nella parte bassa lasciano perfidamente residui alcalini, a dimostrazione di quanto e come essi siano dei non-cibi o meglio dei contro-cibi per l’uomo.

I test sulla fame (prova del fuoco di Frate Girolamo Savonarola)
I veri onnivori, quando sono affamati, sono attratti istintivamente e tramite fiuto da animali e da carogne animali, che vengono intesi come cibo immediato e di urgenza.
Questo non accade con l’uomo in genere, e con le donne e i bambini in particolare, nei quali è più forte e sentito il retaggio della vita secondo natura.

L’essere umano prova istintivamente ribrezzo e repulsione alla vista di ogni tipo di sangue e di ogni tipo di cadavere. Persino un uomo dedito alla trasgressione carnea, quando ha fame, sogna un piatto di pastasciutta, o un minestrone, o una pizza o una torta. La fame è del resto un fenomeno chimico originato proprio dalla carenza di carboidrati o zuccheri, non certo di proteine.

I test sul contenuto proteico del latte materno
Il contenuto proteico di ogni diverso tipo di latte, è la cartina di tornasole che sta a indicare la percentuale proteica approssimativa di cui quell’animale ha bisogno per mantenersi in salute.
Il latte materno della specie umana è caratterizzato da un contenuto proteico particolarmente basso, inferiore al 5 percento. Tale percentuale è assai simile a quella che si trova nella frutta e nella verdura allo stato naturale, che sono per l’appunto il vero e unico cibo di competenza dell’umanità.

I test sul rilascio di radicali liberi e sull’ossidazione cellulare
Le ricerche mediche e biochimiche di questi ultimissimi anni confermano come i cibi non elettivi, i cibi impropri, i cibi concentrati, i cibi animali, i cibi cotti, le bevande eccitanti, le bevande gassate, le bevande alcoliche, gli stili di vita sbagliati, siano tutti fonti di imperfezioni e disfunzioni organiche.
Disfunzioni organiche che portano ad avvelenamenti, a tossiemie, ad infiammazioni interne e, in ultima analisi, al rilascio di radicali liberi, a pericolosissimi stress ossidativi, capaci di provocare malessere, malattie e invecchiamento precoce.

I test sulla legge del nutriente minimo
Ogni buon dietologo, ogni biochimico responsabile sa che il corpo umano si appropria del minimo che gli serve di ciascun micro-nutriente tra quelli messi a sua disposizione. L’eccesso di una sostanza nutritiva sulle altre può solo causare deficienze a catena e disequilibri. Esistono rapporti corretti, compatibilità e incompatibilità, simpatie e avversioni precise tra le varie vitamine e i diversi minerali, per cui occorre necessariamente stare sui cibi naturali e complessi, rifuggendo da ogni versione concentrata e sintetica, rifuggendo il più possibile da integrazioni e supplementazioni che possano produrre effetti perversi e imprevedibili all’interno del nostro organismo.

Che ci siano in giro degli amici degli animali e degli animalisti è già un brutto segno. Sta infatti a significare che esistono pure dei nemici e dei persecutori di questi esseri che tutto meriterebbero fuorché di essere tormentati e torturati da chi è stato preposto a far loro da guida e dar loro una mano.
La stessa considerazione vale per i vegetariani. Dire che esiste un vegetariano o un miliardo di vegetariani non è affatto cosa consolante. Come non è consolante che ci sia il vegetarianismo.

Esso esiste solo perché c’è della gente che si comporta in modo obbrobrioso cibandosi di carne.
Se tutti gli uomini si comportassero da uomini non staremmo a parlare di queste etichettature sociali.
Tutti gli uomini nascono vegetariani e muoiono vegetariani, in quanto accompagnati vita natural durante da un corpo e da un apparato gastrointestinale invariabilmente frutto-vegetariano, per disegno, per struttura, per funzioni e per caratteristiche bio-chimiche.

Solo che una parte di essi, e persino una parte preponderante di essi, tradisce e trasgredisce alla propria natura, dando luogo a una massa di popolazione disobbediente e a rischio, che arreca danno e pericolo alla natura circostante e a se stessa.
Alla fine esiste in ogni caso una quadratura del cerchio.
Il creatore ha fatto l’uomo in un certo modo e con certe caratteristiche e certe esigenze.
Sovvertire e pervertire questo ordine non può che portare a effetti collaterali, allo stesso modo dei farmaci e delle sostanze dopanti.

L’avvelenamento procede per gradi a partire dallo svezzamento. Il lattante umano si sviluppa e cresce armoniosamente finché la sua dieta è quella appropriata del latte basso-proteico di sua mamma contenente meno del 5 percento di proteine.
I guai e le deviazioni cominciano con le intromissioni e la diseducazione pediatrica e sanitaria, con gli omogeneizzati a base di carne e di pesce, che fanno conoscere ai delicatissimi organismi infantili i primi drammi dell’acidificazione del sangue da eccesso proteico, delle malattie dell’infanzia, che sono tentativi di riequilibrio bloccati perfidamente, secondo atto del dramma infantile, dalle vaccinazioni perpetrate a danno dei piccoli innocenti che nulla possono dire e nulla possono obiettare.

Poi, col passare del tempo, le quote di proteine in eccesso tendono ad aumentare ulteriormente in rapporto al tipo di educazione e di usanze, di convinzioni, di cattivi esempi, di convenienze economiche, di influenze esercitate dalle famiglie e dai diversi tipi di società civile in cui il giovane è inserito.
Al termine di tutta la storia ci troviamo di fronte a un adulto vegetariano che ha rovinato il suo organismo al punto tale da sentirsi un essere forestiero ospitato in un corpo che non apprezza e che non conosce, al punto tale da non riconoscere più nemmeno il cibo di sua pertinenza.

Il veleno, quando non ti uccide all’istante, ti stordisce e ti droga, ti stimola e ti altera, poi di deprime, in un continuo gioco alterno di alti e bassi che mette a dura prova tutti gli organi, e che affatica il corpo al punto di procurargli evidenti segni di decrepitezza.
Ma l’avvelenato e il drogato da carne non sa, non si rende conto di essere drogato al pari del fumatore, del consumatore di caffé e tè, del consumatore abituale di farmaci, di integratori minerali e di vitamine sintetiche.
La sua vita consiste in un continuo susseguirsi di crisi di fame e crisi di sete, che la carne non riesce se non parzialmente e temporaneamente a placare.
Queste crisi violente e improvvise di fame hanno origini chiare e sono spiegabilissime.

Un pasto carneo è basato normalmente su un eccesso proteico che va ben oltre quel 5 percento naturale dei lattanti umani (corrispondente alla quota media giornaliera di 11 grammi di proteine al giorno stabilite dalla Scuola Igienista Naturale Americana).
Andare poi oltre i 25- 35 g di proteine al giorno significa varcare la fatidica soglia della acidificazione e richiamare calcio interno dalle proprie ossa.
Un pasto carneo è basato il più delle volte su un eccesso proteico che va ben oltre i limiti tollerati.
C’è poi della gente che tende a ingozzarsi di proteine all’inverosimile, puntando a livelli proteici vicini al 50 percento del totale calorico.
E questo succede non solo nelle diete letali tipo quelle che suggeriva il dr Atkins nei tempi andati, e che oggi ribadisce in Italia il prof Calabrese, ma persino nelle diete comuni osservabili tra gli amici e i conoscenti che ci circondano.

Questi eccessi di proteine producono una serie ininterrotta di putrefazioni gastriche e intestinali, e un rilascio costante di residui velenosi che, associati ai carboidrati (amidi, dolci, frutta) che seguono a ruota, vanno a far scaturire altri fenomeni aberranti quali la fermentazione degli zuccheri e l’alcolizzazione del bolo e della massa di nutrienti ingeriti.
A quel punto, la vena porta, destinata a convogliare i micronutrienti disintegrati al fegato per le ulteriori trasformazioni e filtrazioni, tende a rifiutare i medesimi e a indirizzarli verso il basso, ossia verso il colon e l’evacuazione.

Solo che pus e alcol diventano micidiali per il retto. Ne sanno qualcosa le emorroidi. Così, come estrema difesa, il corpo cerca con testarda insistenza di inviare il tutto al fegato per una qualche detossificazione.
Ma il fegato si guarda bene dall’accettare delle sostanze che lo danneggerebbero perforandone i filtri come un colabrodo.
Così il tutto torna di nuovo al colon per una evacuazione difficoltosa e penosa.
In pratica, la maggior parte dei nutrienti contenuti nel cibo iniziale, finisce per essere dispersa e sprecata, e finisce tra le acque nere dei servizi igienici.

E il sistema cellulare, i trilioni di cellule in costante e trepida attesa di ricevere i nutrienti purificati dal fegato, rimane sempre a corto di carburante, a corto di fruttosio, a corto di acqua biologica.
Da qui le improvvise e violente crisi di fame e di sete, da qui i suggerimenti dei medici di riempirsi giornalmente di litri d’acqua.
Questo è il tragico meccanismo del deficit calorico, tipico di chi cerca il carburante zucchero di sua competenza nel modo più difficile e costoso possibile.
Ricavare glucosio dalle proteine significa davvero esperire la via più complicata e dispendiosa.
Alla fine della trafila, il finto carnivoro che si è rimpinzato di carne per un valore di 1000 calorie, corre il concreto rischio di dover spendere 1200 calorie nei lunghi tempi di digestione di un materiale improprio che mai avrebbe dovuto circolare nelle sue parti interne.
Così la carne lo ha sì stimolato e gli ha sì dato delle vampate di calore e vitalità, ma nella realtà non lo ha nutrito affatto, e lo ha al contrario depredato di nutrienti interni e persino di calorie.

Se chi ci ha disegnati e creati ha previsto che l’adulto sano deve fare 3 ore al giorno di intensa attività fisica, accelerando e decelerando adeguatamente il suo ritmo cardiaco, e stimolando di conseguenza la circolazione del sangue (legata al cuore) e quella del sistema linfatico (legata al movimento in sé, in quanto il sistema linfatico non è dotato di una sua pompa cardiaca come il sistema sanguigno), una carenza di esercizio comporterà danni metabolici e perdita di forza muscolare, mentre un eccesso di esercizio porterà a sovra-produzione di acido lattico, a stanchezza e indebolimento.
Se il creatore ha stabilito poi 2000 o 3000 calorie al giorno, tutte da cibo appropriato e naturale, come quota ideale, l’eccesso procurerà sovra-peso e obesità, mentre la scarsità sarà causa di sottoalimentazione, indebolimento e moria precoce delle cellule sottoalimentate.
Se il creatore ha stabilito che ogni diverso maschio adulto e sano si mantiene tale con tre rapporti sessuali al giorno, o alla settimana, o all’anno, da eseguirsi con emozione ed entusiasmo, e non per costrizione, noia o abitudine, l’eccesso procurerà debolezza ed esaurimento, la scarsità darà origine nei maschi ad accumuli di tensione e a incrementi di testosterone, a canizie precoce e magari pure ad un atrofizzasi degli organi in disuso.

Nelle femmine invece, la scarsità di rapporti produrrà sintomi noti come il complesso della zitella, con una certa acidificazione del carattere, o una tendenza alla mascolinità sociale, all’attivismo sfrenato in attività economiche o sociali.
Dunque anche la sublimazione degli istinti naturali, derivante da motivazioni personali, sociali, morali, religiose, comporta dei costi e delle conseguenze.
Allontanarsi dagli schemi naturali comporta dunque immancabilmente dei costi bene individuati e soppesati dai ricercatori e dagli scienziati dei vari settori.

Nessun compromesso con la macchinazione infernale ordita a danno dei più deboli e indifesi esseri del pianeta
Vivere al meglio significa trovare pure accomodamenti, compromessi, antidoti.
Il mondo cosiddetto civilizzato ci propone e talvolta ci impone i suoi schemi in continuazione, taluni compatibili, tali altri in netto contrasto con le nostre reali esigenze.

Tutto sommato, viviamo in un mondo che fa di tutto per proporci modelli insostenibili, stili di vita inaccettabili. Viviamo in un mondo che pare coalizzato per farci ammalare, per farci sparire prima del tempo, per sfruttarci, impoverirci fisicamente, mentalmente e spiritualmente.
Un mondo che ci vuole pure coinvolgere nella infernale macchinazione ordita ai danni dei più deboli e più indifesi esseri del pianeta, e che può diventare autodistruttiva nei confronti della nostra stessa specie, sia a livello fisico che in termini di salute mentale e spirituale.
Su questo punto della persecuzione degli animali ai fini di una alimentazione umana perversa e balorda, lontanissima dalle regole divine di ogni filosofia e di ogni religione, non ci può essere assolutamente alcuna forma di compromesso.
savpg8801
17 febbraio 2010 18:26
Però, Lucilla, mi hai fatto i conti di quanto impatti la carne di animale...ma fammi i conti di quanto costa, consuma e inquina un piccolo di uomo dalla nascita almeno fino a quando resta tenero, se non proprio quando diventa terra da pipa. Per salvare sto' sfigato pianeta dovremmo eliminare l'Umanità seminando solo insalata, finocchi e rape?
lucillafiaccola1796
17 febbraio 2010 18:01
sav8801... mangiati qualche cucciolo di uomo... sempre animale è...!
Annapaola Laldi
17 febbraio 2010 14:57
Caro/a savpg8801, non c'è solo la verdura come alternativa alla carne, ma tante altre cose, come, ad esempio, cereali, legumi e altro ancora.
Comunque, personalmente sono dell'idea che non si debba imporre niente a nessuno, né tentare di insinuare sensi di colpa. Le riflessioni che ho messo in rete servono a far maturare le coscienze, non a coartarle.
Quindi, se Lei ha bisogno per motivi diversi di mangiare carne, la mangi tranquillamente, ma nel momento in cui si accorgesse che può mangiarne di meno (o farne a meno), La prego agisca subito di conseguenza.
Cordiali saluti.
savpg8801
16 febbraio 2010 20:44
Brava Lucilla, ma a me tanta verdura mi gonfia la pancia mi fa star male. Che altro potrei mangiare? Terra, aria.....
lucillafiaccola1796
16 febbraio 2010 16:54
Gli aspetti fondamentali del vegetarismo Salutistico Una dieta vegetariana può prevenire la maggior parte delle malattie cardiache e tumorali. I vegetariani risultano essere sostanzialmente meno colpiti dalle malattie rispetto ai mangiatori di carne, hanno resistenza doppia alle fatiche ed una capacità di ripresa 5 volte superiore. Gli animali più forti, più resistenti alle fatiche, più prolifici, più miti e pacifici sono vegetariani: il bue, il cavallo, il bisonte, il rinoceronte, l’elefante, il gorilla, il toro, ecc. Le popolazioni più longeve sono vegetariane, come gli Hunza del Kashmir, i Russi del Caucaso, gli Indiani del Toda e dello Yucatan. Questi vivono anche fino a 140 anni e fino a 90 anni sono in grado di procreare. Per contro le popolazioni con la vita media più bassa sono gli Esquimesi, che mangiano quasi esclusivamente carne e pesce. Scientifico La carne risulta responsabile di moltissime malattie: tumori, infarti, paralisi, squilibri mentali, arteriosclerosi, ipertensione, diabete, artrosi, artrite, gotta, impotenza, depressione, blocchi intestinali, cefalee, alitosi, stitichezza, spossatezza, allergie, ansia, insonnia. La carne contiene ormoni, antibiotici, tranquillanti, sulfamidici, anemizzanti, ecc. somministrati agli animali per immunizzarli alle varie malattie dovute ad una vita innaturale, che entrano nel metabolismo di chi mangia carne. Il pesce, i molluschi e i crostacei, essendo più putrescibili, sono ancora più tossici.
Etico Finché un animale sarà recluso nessun uomo sarà libero. Chi potrebbe nuocere ad un essere umano se fosse educato alla dolcezza verso ogni essere vivente? Coloro che affermano il loro diritto a mangiare la carne affermano la supremazia del loro piacere sulla vita degli animali. Solo negli USA ogni ora vengono uccisi 500.000 capi di bestiame, ma pochi mangerebbero la carne se dovessero uccidere con le proprie mani l’animale che mangiano a tavola. Uccidere o torturare un uomo è considerato un crimine mentre uccidere o torturare un animale è considerato legittimo. Finché l’uomo avrà una coscienza in grado di convivere con la cultura dei mattatoi non potrà realizzare un mondo migliore.
Filosofico "Verrà il tempo in cui l’uccisione di un animale sarà considerata alla stessa stregua dell’uccisione di un uomo." (Leonardo da Vinci)
"Sono diventato vegetariano per ragioni etiche oltre che salutistiche. Credo che il vegetarismo possa incidere in modo favorevole sul destino dell’umanità." (Albert Einstein) "Finché gli uomini continueranno ad uccidere gli animali essi non cesseranno neppure di uccidersi tra di loro. Il mondo animale si vendica dell’umanità forzandola nelle guerre a divenire carnefice di se stessa." (Max de Saxe)
"Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura se non avessimo fatto l’abitudine ai furgoni dove le bestie agonizzano senza cibo e senza acqua dirette al macello." (M. Yourcenar)
"In nome di tutto ciò che è sacro nelle vostre speranze io scongiuro quelli che amano la felicità e la verità di fare ragionevole esperimento del sistema vegetariano." (Shelley)
Ecologico Ogni anno vengono distrutti 300.000 chilometri quadrati di foresta per far posto agli allevamenti di animali. Ci vogliono 3.200 litri di acqua per produrre un solo chilo di carne bovina, mentre ne bastano 200 per produrre un chilo di grano. A causa della distruzione delle foreste pluviali ogni anno scompaiono 1.000 specie di animali. L’industria della carne è tra le prime cause d’inquinamento della terra, dell’acqua e dell’aria. Gli animali d’allevamento producono 130 volte più escrementi della popolazione umana.
Economico Nel mondo vi sono circa 15 miliardi di animali allevati dall’uomo. Una mucca consuma derrate alimentari quanto 12 persone. Il 70% della produzione mondiale di cereali viene utilizzata per gli animali d’allevamento. La dieta carnea fa consumare sostanze 10 volte superiori a quella vegetariana. L’acqua che una persona carnivora consuma in un mese è sufficiente per un vegetariano per un anno. Su un terreno per una famiglia di cacciatori possono vivere 10 famiglie di pastori, 100 di contadini o 1000 di vegetariani. Se l’umanità adottasse il regime vegetariano potrebbe sfamare una popolazione mondiale 10 volte superiore all’attuale con la conseguenza che verrebbe abolita la fame nel mondo.
Antropologico L’uomo non è un animale onnivoro né tanto meno carnivoro, ma un animale fruttariano, lo conferma l’anatomia comparata, istintologia, l’immunologia, l’embriologia, la neurofisiologia. Gli animali carnivori sono quadrupedi, hanno denti ed unghie adatti a rincorrere, arpionare e dilaniare la preda, la loro lingua è ruvida, il canale intestinale ha una lunghezza 4 volte quella del corpo (l’intestino dell’uomo è 12 volte la lunghezza del corpo), lo stomaco ha succhi gastrici 20 volte più potenti dei nostri. L’uomo non è stato strutturato dalla natura per nutrirsi di cadaveri ma di alimenti vivi, di frutta, semi, germogli e radici come le scimmie antropoidi al cui ordine appartiene.
Religioso E se lo dice anche il vostro P’io P’io….In Genesi 1.29 Dio dà all’uomo il comando di essere vegetariano: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme ed ogni albero in cui è frutto saranno il vostro cibo.” E in Qoelet 3,19: “La sorte degli uomini e quella degli animali è la stessa, c’è un soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell’uomo rispetto agli animali perché tutto è vanità.” Gesù istituisce l’Eucarestia con il pane e il vino. S. Ambrogio diceva: “la carne fa cadere anche le aquile che volano.” Tutti i grandi padri della tradizione cristiana hanno sostenuto la necessità dell’astinenza dalle carni.
Bio-energetico La carne e il pesce abbassano le frequenze energetiche dei chakra e qualunque tipo di lavoro energetico viene reso più difficoltoso: l’energia diventa più densa e scorre più lentamente; le persone tendono ad essere più aggressive e tese, perché vengono sollecitati i chakra istintuali. Modificando l’alimentazione inizia un processo di depurazione che si ripercuote sui chakra che alimentano l’aspetto mentale e spirituale. L’energia della persona diventa più armonica ed equilibrata; aumenta la vibrazione complessiva e, piano piano, ci si avvicina alla percezione delle dimensioni superiori. Se diventi vegetariano
- vivrai più a lungo e senza malattie;
- risparmierai la vita e la sofferenza a migliaia di animali;
- non contribuirai alla distruzione delle foreste, all’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo;
- contribuirai a debellare la fame nel mondo;
- vivrai secondo la legge dell’amore e del comando di Dio "non uccidere";
- risparmierai notevolmente sui costi della tua alimentazione.
lucillafiaccola1796
4 febbraio 2010 18:43
Stamattina... poi ho spento perché l'insipienza era troooopppaaaaaa.. a istruzioni per l'uso su radio1 e. sfalcetti & martelletti.... ha fatto l'apologia dell'harburger....!
Se li mangiassero loro sti' magazzini di cadaverina mista a insalatina!!!!
Le verdure non contengono "cadaverina" e la pera quando è matura... cade da sola... e senza faticare... ce la mangiamo... e non contiene cadaverina...
Anche gli animali u-mani fanno parte della catena alimentare, ricca di cadaverina, ed infatti saremo cibi per i VERMI! Poveri fermi... non farebbero meglio a piazzarsi solo dentro le ciliege? Anche loro... sciocche proteine!!!
fatti & misfatti
6 dicembre 2009 14:12
@ Annapaola

Come ha scritto savpg8801 è vero che gli adulti ci sono, e proprio quando 4 o 5 genitori acquistano qualcosa di nuovo ai loro figli che al tuo non hai ancora acquistato, poi è facile oggigiorno che tuo figlio si sente per forza di cose inferiore agli altri e tu genitore in difetto.

Il discorso dei bambini l'ho citato a titolo di esempio per passare via via ad esempi differenti.

Vogliamo parlare di console, videogames, cellulari, palmari, accessori vari e via dicendo? Computer, sistemi operativi, licenze a pagamento ecc.?

Ritornando alla carne, nessuno prima di Mc Donald l'ha imposta alla gente in quasi tutto il pianeta a tutte le ore del giorno, con tanto di feste di compleanno organizzate per i piccoli...e poi ci lamentiamo pure?

Non suona strano che la carne non basta per tutti, fa male se in eccesso e poi per gli spuntini di metà mattina ed anche per la merenda un hamburger di McD ogni tanto ci sta?

Provate ad entrare da Mc Donald o catene concorrenti nel pomeriggio e provate a verificare se per caso ordinandovi un hamburger, vi rispondono che al momento sono sprovvisti... Provate a verificare se negli zoo, agli animali feroci gli servono come pasto le patatine ed i pop corn al posto dei soliti parecchi chili di carne al giorno...

Strano però che al popolo del terzo mondo lo nutrono principalmente di riso...ed i conseguenti stomachi gonfi su dei corpi deperiti per estrema carenza di carne, sono la prova EVIDENTE che qualcosa non quadra e le decisioni prese da chi ufficialmente pensa di fare bella figura a gli occhi dei fessi dimostrano solo che:

DA UNA PARTE SI VUOL FARE AMMALARE LE PERSONE SANE PER ECCESSO DI CIBO DISPONIBILE, MENTRE DALL'ALTRA SI VUOLE FAR ULTERIORMENTE AMMALARE I POPOLI DEL TERZO MONDO GIA' IN CARENTE STATO DI SALUTE NEGANDOGLI QUEL MINIMO DI PROTEINE NOBILI CHE GLI FORTIFICHEREBBERO L'ORGANISMO.

Come ha già scritto qualcun altro, le incongruenze evidenziate vanno a dimostrare che SIAMO IN TROPPI...E BISOGNA SFOLTIRE...
savpg8801
6 dicembre 2009 11:01
Si è vero, gli adulti ci sono. Mio figlio(42 anni) magari ridendo, mi rinfaccia ancora che trent'anni fa ho resistito per mesi alle sue richieste reiterate di entrare in possesso di un giocattolo-robot-elettromccanico chiamato Mazinga (dai cartoons), peraltro costoso.Così, poi, anche per i motorini (sempre usati eredità dei più adulti) ecc. I bambini moderni-occidentali-pecorelle anch'essi del gruppo e dei vizi avallati da nonni-genitori-zii-industria-commercio-pubblicità-emulazion e-orgogli caratteriali-spinte consumistiche, ecc., non si possono far ragionare, salvo che con la privazione forzata, ma pena frustrazioni. Potrei citare infiniti esempi, ma per rispetto di sopportazione di testi infiniti, prolissi e controproducenti circa la bontà di chi ha voglia di leggermi, mi astengo.
Ad ogni modo, per restare in soggetto, i due principali fenomeni (domanda ed offerta) si pongono in equilibrio fra loro, compensando le modifiche volute artificialmente dall'uomo, dalle associazioni, dalle politiche ambientali. Se queste modifiche non ben accette vengono imposte a carattere forzoso, vengono poi raggirate e, spesso, si cade dalla cosiddetta padella, alla brace.
Annapaola Laldi
5 dicembre 2009 21:13
Caro fatti&misfatti, è vero che i prodotti vengono immessi sul mercato dai produttori, ma sono tanti e differenti. Al consumatore sta fare le proprie scelte che premieranno l'uno e penalizzeranno l'altro. Se no, noi che ci stiamo a fare? Siamo davvero tutti dei gran pecoroni?
Il paragone coi bambini davanti ai giocattoli, poi non è pertinente, secondo me, perché l'adulto si pensa non sia (del tutto) un bambino. A parte il fatto che anche i bambini si possono far ragionare se abbiamo voglia di dialogare con loro e aiutarli (e aiutarci) a capire meglio come funziona il meccanismo del desiderio, eccetera eccetera. (Questo discorso dei bambini non so se lo ha fatto Lei, ma non è poi così importante).
Grazie comunque dell'attenzione che riserva all'argomento.
lucillafiaccola1796
5 dicembre 2009 18:54
Carissim* Specialist... quanto ci manca eh Doctor!
Ma a questi e quelli se je levi i cadaveri di carne... sono persi... stiamo attenti che quando in itaja non ci saranno più le breccole per procurarsi questo tipo di "cibo" se ce magneranno a noi!
Io, però sono molto inquinata, quindi sono un "sinonimo di tossico" [sennò Q&Q se kredono ke me faccio kome lloro] fulminante!!!
Specialist
5 dicembre 2009 15:21
fatti & misfatti
----------------

"...ed ancora nessuno di voi (a parte Doctor) ha provato ad ipotizzare quali saranno (o sono già) gli effettivi rimedi che "qualcuno" attuerà (o sta cominciando ad attuare), con il nostro consenso generale o meno, per contenere o invertire questo fenomeno che trascina tutto il resto."

--------------------------------------

Mica vero, io l'ho scritto...ma lo riscrivo:

UNA BELLE SFOLTITA TRAMITE

Vaccinazioni, medicinali, scie chimiche, guerre, crisi finanziarie, inquinamento ambientale, cibi OGM...e probabilmente qualcosa d'altro...

--------------------------------------

Doctor cercava di farvici arrivare, mentre io lo dico chiaro e tondo.
fatti & misfatti
5 dicembre 2009 12:35
@ savpg8801

"Frenare il piacere consumistico e mangereccio è difficile."

===========

Certamente!!! Anche perchè chi lo potrebbe fare sono poi coloro che hanno impostato il mondo proprio sul consumo.

Prova a portare un bimbo in questo periodo prenatalizio in un centro commerciale a fargli vedere da vicino i giocattoli e fargleli provare...poi gli dici che non li potrà avere...

Ed ora riproponi l'esempio con l'elettronica di consumo per i ragazzi e per gli adulti; idem per le aziende con tutte le apparecchiature hardware ed i software...

Come possiamo noi tutti venire a conoscenza di una novità, se prima non la producono e ce la sottopongono, "obbligandoci" pure ad acquistarla?

E la vecchia roba è forse biodegradabile...o bisogna smaltirla con non poche difficoltà?

Ma qui rischiamo di cadere nella solita retorica...fatto sta che di incongruenze ce ne sono davvero tante...con le più evidenti che da una parte siamo troppi nel mondo e diventa difficoltoso sfamarci BENE tutti poi dall'altra qualcuno non sa più come fermare l'inventiva per farci consumare sempre di più di tutto...

Vabbè, oggi andrò a fare shopping natalizio e stasera mi mangerò almeno 2 etti di carne...
savpg8801
5 dicembre 2009 12:03
Vedi f.& m., io avevo già in precedenza fatto menzione al problema popolazione, al suo aumento incontrollabile(non serve regalare preservativi o fare leggi permissive di aborto libero o controllato). La spinta sessuale esiste e sempre esisterà. Ma come la mettiamo con la “spinta umanitaria”? Mi spiego e non vorrei essere frainteso; miliardi di persone non hanno acqua e cibo a sufficienza, milioni muoiono per questo motivo ogni anno. Il cosiddetto terzo mondo, quello che non ha nulla, ma che dovrebbe avere, aspetta gli aiuti che lo conducano ad una vita migliore, che diano cibo a sufficienza (poi va tu a capire cosa si intende a sufficienza), medicine, controllo delle malattie ecc. Questo è l’obiettivo di tutte le associazioni umanitarie e di tutte le persone buone e caritatevoli. Ma il paradosso è che più aiuti a divenire nutriti,forti,pieni di vita migliore, ne muoiono di meno,e quindi l’umanità cresce sempre di più per l’effetto che risulta difficile abbandonare ciò che ti fa comodo e piacere(in questo caso, il sesso). Ci sono anche asserzioni contrarie, cioè che più sei povero e più figli fai e si vede anche dall’esame demografico di dette popolazioni, ma se dai ricchezza a chi è abituato a far figli, prima che si inverta la tendenza arrivando, per ipotesi, al nostro opulento mondo occidentale(dove non se ne fanno più), si arriverebbe a raddoppiare la popolazione prima di raccogliere i frutti della mancata prolificità a contrapposizione equilibrata dell’aumento di benessere.
Non si risolvono milioni di problemi dell’umanità pur anche cominciando con qualche vacca in meno subito sostituita con qualcos'altro, magari in più! Frenare il piacere consumistico e mangereccio è difficile. Solo la gastrite o il colon irritabile sono deterrenti.
fatti & misfatti
5 dicembre 2009 0:47
@ savpg8801

Chiaramente le proteine si trovano quasi ovunque, ma non in forma completa come negli alimenti di origine animale tipo carne e pesce, ed io ho voluto fare una citazione che riguarda gli eccessi per rispondere all'autrice.

Mc Donald ha disseminato i suoi franchising a base di hamburger in tutto il mondo...non ce li siamo andati a cercare noi...e poi si parla della domanda da parte dei consumatori?

Concordo con te, in parte, sul problema della frutta e verdura ma secondo me, noi dei paesi economicamente sviluppati stiamo mangiando troppo (e male) in generale e stiamo consumando troppo di tutto.

Il mio precedente "...in effetti..." era un confermare quello che scrivevi pochi post fa e a ben guardare ormai è stato scritto abbastanza sull'argomento carne che le strade da prendere per proseguire in questo thread, a mio avviso sarebbero:

1. Considerare il problema demografico.
2. Considerare il fallimentare modello economico consumistico-produttivo.
3. Considerare che il consumo di carne è sproporzionato in determinati stati.
4. Considerare che nel mondo occidentale c'è stata fino a poco una inadeguata educazione alimentare.
5. Considerare che se l'eccesso fosse stato di frutta e verdura poi si presenterebbe lo stesso problema (ma con meno assunzione di ormoni e meno formazione di acidi urici).

Ma io, come scrisse Sergio, mantengo al 1° punto il problema dei quasi 7 MLD di popolazione mondiale, ed ancora nessuno di voi (a parte Doctor) ha provato ad ipotizzare quali saranno (o sono già) gli effettivi rimedi che "qualcuno" attuerà (o sta cominciando ad attuare), con il nostro consenso generale o meno, per contenere o invertire questo fenomeno che trascina tutto il resto.
savpg8801
4 dicembre 2009 20:50
at fatti & misfatti
si chiarisce che le proteine (non hai ben definito quali e forse intendevi solo della carne?) sono anche nei vegetali, diverse, ma sempre proteine e sta di fatto che anche i vegetali e loro derivati hanno una carica di cancerogenicità, dovuta, se non altro, ai pesticidi, ai concimi, ai diserbanti e a cento diavolerie per produrli. La frutta e le loro piante, per esempio, vengono irrorate decine di volte all'anno e l'eccesso, oltre ad inquinare l'aria, va nel terreno e viene assorbito dalle radici, oltre che finire nelle falde acquifere. In contrade dove piove spesso, vedasi p.e. oltr'alpe, ma anche di quà, notoriamente i trattamenti sono frequentissimi e il consumo di questi prodotti causa tumori ed altro ancora, alla faccia di chi predica sempre di consumare più frutta e verdura (cereali e legumi compresi) al posto della carne.
Poi l'eccesso di consumo di proteine non deve intendersi "a persona" dove hai anche ovviamente ragione, ma l'oggetto del discutere è relativizzato a quante vacche, ecc. dobbiamo eliminare per salvarci, quindi un concetto espresso in maniera molto generalizzata e statistica, quote inquinamento a parte.
fatti & misfatti
4 dicembre 2009 20:00
@ savpg8801

...in effetti...

Ma finchè il mondo viene governato dal Dio Denaro, prima veniamo educati/indotti a certi comportamenti e poi dobbiamo limitarci a seconda di ciò che Dio Denaro decide; oggi è toccato alla carne...perchè i vegetali OGM possono essere prodotti con più facilità (e con più profitto) dei "bovini OGM".

In ogni caso, ci sono anche studi scientifici che dimostrano come un eccesso di proteine predispone a malattie.
savpg8801
4 dicembre 2009 19:44
Come minimo-si augurano-settecento pullman, con quarantamila persone dentro, centinaia di carrozze ferroviarie, migliaia di auto, tutti convergenti per il NO Berlusconi Day(tradotto in buon italiano”giorno”), da tutta, si spera, solo Italia. A quante vacche rovinatrici della sopravvivenza umana corrisponderà questo benaccetto inquinamento? Chi farà i conti anziché alle bistecche inquinatrici, a quante emissioni deleterie per l'Umanità questo fenomeno produrrà e che si potrebbero risparmiare?
savpg8801
4 dicembre 2009 17:22
Qualsiasi fenomeno al mondo abbisognerebbe della “calmata” .
Vogliamo fare degli interminabili elenchi, o si capisce al volo?
Ogni giorno assistiamo a fenomeni negativi per la salute della Terra, ma si inquina di più a fare centinaia di conferenze spostando da una parte all’altra del globo migliaia di persone, nulla concludendo, o risolvere i problemi con degli utopistici risultati a tavolino.
Perché, allora, non vietare a centinaia di migliaia di persone, a scorrazzare per musei, mostre, mercatini, outlet, centri commerciali, ferie, manifestazioni più o meno enogastronomiche, e “culturali” o anche sportive con raduni, partite di vario genere continuamente a migliaia per tutto il mondo, gente che consuma, sperpera risorse come petrolio, energia, inquina con aerei, pullman, auto, ecc. Si deve vedere che una squadretta di calcio va in Oceania a fare una partita. E quelli che spendono centinaia di euro a farsi ore in avanti e all’indietro, centinaia di km per sciare, magari con gatti delle nevi, cannoni sparaneve, teleferiche, ristoranti, alberghi ben riscaldati, divertimenti d’ogni genere…..? Ma allora perché non convinciamo anche i gitanti a darsi una calmata.
Uscirà qualcuno a dire che i soldi devono girare, che in economia si evitano le crisi solo consumando, consumando, e consumando sempre di più.
Vogliamo far fallire tanti operatori economici e tutto l’indotto, come quando ci fu il “mucca pazza” l’aviaria” ecc, tanto per portare esempi.
Allora si che non si mangiava carne bovina o avicola. Il risultato, migliaia e migliaia di operatori economici a casa a contare i debiti e non sapere come pagarli.
Ammesso che tutti questi studi siano in parte riconducenti alla salvezza del Mondo, ma con cosa si sostituirebbe il consumo di carne? E come convincere miliardi di consumatori a preferire fagioli o soia, le cui coltivazioni forse inquinano” meno “ ?
Lo sapete quanto inquina il mondo dell’agricoltura? Ci sono “studi” anche su questo. Perchè non anche una campagna contro la campagna.
fatti & misfatti
4 dicembre 2009 16:58
@ Annapaola Laldi

"Ma non è così che il libero mercato funziona, e perlomeno qui il discorso è esattamente l'inverso. Solo una domanda minore convincerà i produttori a darsi una calmata."

==================

Mi sembra invece che i cibi vengono immessi sul mercato dai produttori, e sono poi loro che generalmente li pubblicizzano e creano il mercato (v. MC Donald & C.)...e se andiamo a contare dove risiedono la maggior percentuale di obesi, stanno proprio in quelle nazioni dove la carne è presente in abbondanza (e non solo quella ma anche tutti gli altri cibi) e da dove vengono lanciate certe "mode"...

Non mi sembra che in Cina mangino così tanta carne...ma potrei informarmi in modo più preciso, se serve...

Comunque sono un "Caro".
Annapaola Laldi
4 dicembre 2009 16:36
Caro/a fatti&misfatti, sinceramente mi è un po' difficile capire a che punto si sia arrivati in questo dibattito che, come al solito (e forse necessariamente), ha registrato anche momenti in cui ci si parlava addosso. Ma non me ne dolgo. In primo luogo perché ognuno è libero di dire quello che vuole, e poi anche e soprattutto perché, a differenza di quanto accadde nel 2002, queste noterelle un dibattito adesso l'hanno aperto e anche lungo; quindi c'è stata la dimostrazione di un certo interesse per l'argomento. Si vede che sette anni non sono passati invano. Mi pare però che resti ancora piuttosto difficile dire: "Magari non sarà vero, ma siccome è probabile che lo sia almeno in buona parte, beh, mangiamo davvero meno carne, così, diminuendo la richiesta verrà diminuita anche l'offerta". Infatti ho notato che qualcuno ha detto all'incirca così: "Perché i produttori non mettono meno carne sul mercato così ci abituiamo a mangiarne di meno?". Ma non è così che il libero mercato funziona, e perlomeno qui il discorso è esattamente l'inverso. Solo una domanda minore convincerà i produttori a darsi una calmata.
sergio2
29 novembre 2009 20:02
Anch’io rispondo NO a quelle tre domande che ho posto.

Vedi, caro F&M, tu definisci “scontate” quelle domande, eppure le realtà, desumibili dal rispondere NO a quelle domande, sono scontate… a tal punto da essere assenti dal dibattito politico e culturale.

Basta rileggere quanto avvenuto recentemente nel circo FAO per rendersene conto.
Se basta un minimo di attenzione per concludere che
“NON SIAMO SICURI che, sia la sconfitta della fame del mondo, sia l'affermazione dei diritti dell'uomo e sia l'affermazione dei diritti in Cina, siano temi cari oppure interessi più di tanto alla nostra classe dirigente”,
bisogna allora dedurre che questa attenzione è assente dal dibattito culturale e politico, nazionale e internazionale, visto che nella migliore delle ipotesi tutti i problemi sono in dipendenza della cattiva speculazione finanziaria (è in breve questa la posizione del Papa, salutata anche dalla stampa “progressista” come l’unico messaggio concreto in un fiume di parole inconcludenti).

Quindi, il coro a cui apparteniamo io, te e tanti altri è evidentemente ancora un coro molto ristretto, visto che di questi temi non vedo traccia sui giornali, in Tv, nei dibattiti pubblici e accademici, negli incontri internazionali.
Nell’ultimo incontro circense della FAO è stato affermato che siamo prossimi a una crescita demografica insufficiente.

Dov’è questo minimo di attenzione che dai per “scontato”?

E quindi…

Esiste una realtà complessa sulla quale si continua a mistificare, proponendo letture risibili e inadeguate dei problemi.

Questo gioco perverso concede molto spazio d’azione a potentati economico-finanziari che lucrano sui problemi del pianeta. Lucro che spesso è mascherato da buone e sante finalità.

Eppure è sotto gli occhi di tutti che non basta la buona crescita economica a debellare i problemi del sottosviluppo, quando si è in presenza di una altrettanto forte crescita demografica.
A dimostrarlo sono gli indicatori economici “pro capite” che per definizione neutralizzano gli effetti dovuti alla sperequazione sociale ed economica.
Persino in Arabia Saudita il PIL pro capite è oggi più basso rispetto a quello degli anni ’70 del secolo scorso.

In questo lucroso giochino c’è spazio anche per campagne miliardarie devastanti per le popolazioni in difficoltà, ma presentate come un bene per l’umanità.

Come ho già scritto, dal mio punto di vista, non c’è alcuna iniziativa “alla luce del sole” per contenere la crescita demografica (fatta eccezione per alcune pratiche che considero inaccettabili), per individuare nuove linee di sviluppo che siano compatibili con la sostenibilità, ovvero consapevolezza dei limiti oggettivi del pianeta.
Non voglio ripetermi, ma prevale ancora l’idea che la soluzione di tutti i problemi è solo una questione di nuove tecnologie.

Non è così.

Nessuna tecnologia è in grado di creare risorse dal nulla.
Impareremo a sfruttare nuove risorse, ma altre intanto si esauriranno.
Mentre il pianeta ha dei limiti oggettivi per la produzione di beni alimentari.

Quindi, in breve, sul piano del contenimento demografico c’è il nulla o pratiche che vanno condannate; sul piano della tutela ambientale si fa molto poco; sul piano dello sviluppo sostenibile si fa il nulla, anzi si aggrava la situazione.
Anche questa crisi economica (con le balle che ci hanno raccontato sull’essere una crisi finanziaria) è un’ennesima occasione persa per riconsiderare il nostro modello di sviluppo, divenuto ormai il modello mondiale.

Le metodologie disponibili e rispettose della persona possono dare risultati notevoli, se solo fossero utilizzate.
Ci possono essere altre metodologie “pulite”, ma sarà difficile riuscire a individuarle se non si spende tempo e denaro per perseguire queste finalità.

Poiché per giochi politici e interessi economici non sono utilizzate le metodologie accettabili di cui disponiamo, il rischio è che si utilizzino altre metodologie di “distruzione di massa”.

La “controinformazione” su certi temi è utile e va sempre bene; ritengo, però, che siano facilmente ascrivibili alla sempre esistita “teoria del complotto”, e così accantonate nel libro delle fantasie bizzarre.

Sono più propenso a dare credito a ogni sforzo per far comprendere che
- il problema demografico esiste,
- il modello economico consumistico-produttivo porterà inevitabilmente al fallimento
- il problema della fame nel mondo non è il prodotto della speculazione finanziaria ma dei due punti precedenti.
Perché solo quando si comincerà ad avere consapevolezza di ciò, allora certe analisi storico-sociali e la denuncia di certe pratiche “disinvolte” acquisteranno forza e troveranno un terreno fertile per essere comprese.

Ma se i più sono convinti che il problema demografico non c’è, che il nostro modello economico è vincente e c’è stata solo una serie incresciosa di “deviazioni finanziarie”, che bisogna dare slancio ai consumi per tornare al benessere possibile per tutti… allora certe letture su “quel che non ci raccontano” resteranno sempre emarginate e marginalizzate come divertenti o paranoiche letture degli eventi.

In definitiva, ritengo urgente un dibattito che imponga all’attenzione del vasto pubblico i problemi dello sviluppo, rompendo i tanti tabù e ostracismi imperanti.
fatti & misfatti
28 novembre 2009 23:57
@ Annapaola Laldi

Mi farebbe piacere, dopo 72 post, conoscere il suo pensiero visto che, oltre all'articolo introduttivo, non è più intervenuta a dire la propria e neppure se concorda sul punto a cui qui si è giunti.

In fondo il thread lo ha attivato lei e, come minimo, ci si aspetta che l'autore si faccia notare di tanto in tanto...o no?
fatti & misfatti
28 novembre 2009 23:39
@ Sergio

Mi sono letto bene (spero) anche il tuo ultimo post.

Mi sono soffermato sulle tue ultime 3 domande e, per quanto scontate, la provocazione implicita che esse contenevano mi portano a rispondere a tutte e 3 un BEL NO!

Io e tanti altri dotati di un minimo di attenzione diremmo in coro NO!!! NON SIAMO SICURI che, sia la sconfitta della fame del mondo, sia l'affermazione dei diritti dell'uomo e sia l'affermazione dei diritti in Cina, siano temi cari oppure interessi più di tanto alla nostra classe dirigente.

Ok...e quindi?
Cos'è caro alla nostra classe dirigente o a cosa essi sono realmente interessati?
A contenere forse lo sviluppo demografico?
Se si, che metodologie pensi che useranno?
Quelle attuali o che hai appena accennato in post precedenti pensi che oggi basterebbero a contenerlo in modo deciso?
Le metodologie che useranno o che stanno usando, pensi che saranno TUTTE divulgate e rese ufficiali?
doctor
14 novembre 2009 21:12
Suvvia SAV...quello era un articolo serio...
savpg8801
14 novembre 2009 20:49
……..Un GRAZIE di Cuore alla moltitudine di persone che domenica scorsa, nonostante la giornata piovosa, hanno partecipato al Congresso organizzato da “Radio Gamma 5" e dall’associazione “Qui e Ora” di Padova, dal titolo: “Influenza suina, i salami siamo noi?
Oltre 900 persone sono entrate alle 10 di mattina e uscite alle 18:30 con un bagaglio conoscitivo, ricco di dati e informazioni che ci auguriamo possa aver dato un quadro più completo a quelle che sono le notizie diffuse dai media nazionali.
……… Oltre 900 persone sono entrate alle 10 di mattina e uscite alle 18:30 con un bagaglio conoscitivo……….
Si augurano di aver dato un quadro più completo
Se qualcuno aveva anche un bagaglio di virus dell’influenza, grazie a questi promiscui ammassi di umani respiratori, con l’influenza se ne escono almeno alcune centinaia. Magari c’era pure l’aria condizionata con tanto di ventilazione….. Il morbo del legionario non insegna! Se non un quadro più completo, almeno hanno sparso più completamente il vero soggetto della discussione.
Commenti
  1-30/98 ->   >|