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lucillafiaccola1796
6 novembre 2011 19:43
ora se ne sono inventata unlatra. stanno demonizz odnale merdicine vendute su interten. come se le loro fossero migliori. maga irsono sempre loro che maneggiano: zio idel ziavolo ed occupano TUTTO lo spazio, sia quello del Pene che quello del Mele! vavemo sgamato dem-pez!
lucillafiaccola1796
1 novembre 2011 20:48
ognun x Se... ZIO PER totti...
mejo morti che farmacoINdipendenti ed allora che RIP ! A STI'ZZI, Se non INTERESSA A L'ORO!
JOKER
31 ottobre 2011 13:38
LA "TEORIA" DEL COMPLOTTO ... ED I 7 MILIARDI DI POPOLAZIONE MONDIALE ...

Allora ...

1) Ci sono evidenze che il sistema sanitario lavora contro la popolazione e non pro.

2) Ci sono evidenze che organismi come l'OMS sono complici di Big Pharma nel propinare farmaci e vaccinazioni alle popolazioni col presunto nobile scopo di prevenire e/o curare malattie ed epidemie, ma purtroppo sono proprio quei rimedi a base di sostanze tossiche che minano lo stato di salute delle persone.

3) I sistemi HAARP e Scie Chimiche sono in grado sia di provocare cataclismi naturali con migliaia e migliaia di morti, sia di rovinare interi raccolti agricoli mettendo sul lastrico piccole imprese che si troveranno poi impossibilitate a far fronte ai propri impegni finanziari; ciò le costringerà a cedere alle banche le loro attività o subire le imposizioni degli "squali delle risorse".

4) I cataclismi naturali forniscono il motivo agli Stati per richiedere prestiti alle Banche Centrali al fine di ricostruire.

5) I prestiti contratti, per l'anomalia di emissione della moneta, ingigantiscono il debito pubblico producendo sistematica povertà alle intere popolazioni (v. thread LA MONETA).

6) La carenza sistematica di sostanza finanziaria per la massa, abbinata all'insicurezza dei posti di lavoro (la maggior parte dei quali oggi sottopagati) inducono le persone a controllare per forza di cose lo sviluppo delle nascite.

7) Le guerre avvengono sempre per saccheggiare le risorse naturali o per sottomettere le relative nazioni all'anomalo sistema monetario che crea indebitamento e schiavitù.

8) Privando la persone della necessaria serenità derivata dal benessere, si creano i presupposti per controllare le nascite e quindi lo sviluppo demografico del pianeta.

9) Guerre, schiavitù finanziaria, cataclismi naturali, malattie, controllano lo sviluppo demografico del pianeta.

10) OGGI SUL NOSTRO PIANETA SIAMO DIVENTATI UFFICIALMENTE 7 MILIARDI DI PERSONE...QUANDO NEL 1850 ERAVAMO 1 MILIARDO ... IN 150 ANNI SIAMO AUMENTATI DI 7 VOLTE ... PUR CON GUERRE, CATACLISMI, MALATTIE, EPIDEMIE, ECT.

E' possibile ipotizzare che tutto ciò che viene posto in essere, per come l'ho rappresentato, serva esclusivamente per evitare l'invivibilità sul nostro pianeta?

Se non ci fosse tutto ciò, in quanti saremmo ora sul nostro pianeta?

Ci sarebbero sul pianeta le risorse sufficienti per tutti quanti noi?

Chi se la sente di dire la sua?
savpg8801
30 ottobre 2011 11:44
In linea di massima, visto che sappiamo che l'orgoglio dei singoli è prevalente rispetto alle cosiddette logiche di obiettività, il tuo ragionamento è corretto dal punto di vista dei comportamenti umani "normali", per forza di evidenza.
Ecco perchè, sapendo come siamo, abbiamo sempre delle diffidenze. Quella che noi crediamo nostra superiore intelligenza personale ci porta spesso ad autoconvincerci dei nostri ragionamenti e di quelli di altri in cui crediamo per deviazione convincitiva.
Poca gente ho conosciuto quali ragionatori ed attori non equivoci ma self-opportunisti.
Ma tant'è.
Se l'obiettività fosse la norma, quando mai, in ogni settore dei comportamenti umani potremmo osservare tante discussioni, tante becere opposizioni incredibili, tante difese con rabbrividente evidenza di palese errore e difesa protratta del proprio praticello, senza nessuna vergogna di far figuracce, o peggio, per chi ci governa ed è in politica decisionale, rovinare tanta gente sostenendo non solo opinioni, ma anche e peggio azioni malnate?
Il culmine di tutto questo sono i processi infiniti, i risultati vaghi e sempre oggetto di revisioni delle indagini, i giudizi presi da magistrati (per legge considerati infallibili, salvo dimostrare il contrario in gradi superiori e magari rimangiarsi il tutto) o da presunzioni di innocenza o colpevolezza.
Nella vita normale è sempre così.
Anche sulle opinioni "illuminate" di chi scrive o pubblica di tutto sulla rete.
Solo la morte potrebbe essere del tutto indiscutibile, ma pure per essa si è pensato bene (e giustamente questa volta), di metterci ben dentro il naso.
JOKER
30 ottobre 2011 11:02
Ti espongo il mio modo di ragionare e cosa mi induce ad approfondire le info.

Se a darle, in questo caso con effetto positivo sulle cure naturopatiche, sono coloro che operano per la controparte, mi risultano mooolto più verosimili e credibili rispetto a coloro DI PARTE che le riportano in chiave negativa.

Se vado dall'oste a chiedergli se il suo vino è vuono o se è meglio quello dell'oste di fronte, quale sarà la probabile risposta? Generalmente che il suo vino è buono e migliore dell'oste concorrente.

Mi meraviglerei invece se l'oste, dopo un esamettino di coscienza e pur sapendo di sputtanarsi, riporta che il vino migliore è quello dell'oste di fronte, semplicemente perché lo ha assaggiato ed ha verificato come è stato prodotto il suo e quello dell'altro.

Sbaglierò forse in questo mio metodo logico?
savpg8801
30 ottobre 2011 10:26
Bene, ho tralasciato di citare la fonte, così non sono creduto, da chi vuole toccare con mano se no non si fida...Forse dico delle patacche...O sono rimbambito(ormai sarà così).
Comunque, da alcuni telegiornali, e ne guardo diversi, alcuni giorni fa, le notizie di questo accadimento-non isolate, sono state trasmesse. Punto.
Non guardo troppo i network o social o chi più ne ha più ne metta.e neanche troppo i filmati., perciò, pur ammesso che esista in qualche podcasting, non saprei dove. Sei peggio di un inquirente, ma ti perdono....Mai fidarsi di nessuno....mai.
I sintomi erano in parte descritti, ma sai, io ai giornalisti e sul come espongono i fatti, non essendo essi mai del ramo, ma generici parlatori, non ho fatto eccessivo caso. Eppoi, per tv come faresti a verificare e ad essere critico? Se uno vuol approfonndire, cercherà nei posti giusti e si caverà la soddisfazione.
Resta solo il fatto di essere più o meno diffidente.
JOKER
30 ottobre 2011 8:22
Mi posti il link, tanto per verificare quali erano i gravi e persistenti problemi del figlio deceduto? Grazie.
savpg8801
30 ottobre 2011 8:16
Medico omeopata cura in continuazione figlio con medicine omeopatiche, presentando problemi sempre più evidenti, portato all'ospedale, muore.
Il medico incriminato per non aver attuato misure che avrebbero potuto salvare il piccolo.
Notizia di qualche giorno fa.
JOKER
29 ottobre 2011 23:24
http://www.nocensura.com/2011/10/il-famoso-oncologo-usa-rifi uta-di-far.html

giovedì 27 ottobre 2011

Il famoso oncologo USA rifiuta di far curare la moglie con la chemio: GUARISCE

Dopo aver perso parenti e amici a causa di quello che definiscono il male del secolo, il cancro, dopo averli visti soffrire terribilmente per i postumi di cicli e cicli di chemioterapia e per poi morire…. Mi sono posta la domanda ” se un medico fosse colpito direttamente da questo male quale strada sceglierebbe?”.

Naturalmente queste sono riflessioni personali, si riportano solo a titolo informativo, ognuno poi agisce come meglio crede.

Oncologo americano rifiuta la chemioterapia per la moglie

La moglie di un oncologo famoso americano si ammala di cancro e il marito non la sottopone alla chemioterapia.

Sidney Winawer è un oncologo direttore del Laboratorio di Ricerca per il Cancro al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di NewYork, uno dei centri più importanti del mondo.

Per decenni ha praticato la chemioterapia a tutti i pazienti, metà dei quali sono deceduti. Ma un giorno la diagnosi è toccata a sua moglie… Ben consapevole dei danni catastrofici e dell’inutilità assoluta di quel tipo di cura (come ammetterà più tardi nel suo libro “Dolce è la tua voce”, Positive Press, 1998) non la sottopone a nessuna chemioterapia o radioterapia, ma si affida alla somatostatina (quella di Luigi Di Bella) E la moglie guarisce!

Perchè la chemioterapia non risolve il problema

Secondo la stragrande maggioranza delle teorie mediche, ci si ammala di cancro per una insufficienza del sistema immunitario. La chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione, ma al prezzo di distruggere completamente il midollo e le difese immunitarie dell’organismo, col risultato che quest’ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di nuovo per anni o anche per il resto della vita.

Per dare un’idea di quanto siano tossici questi veleni posso prendere spunto dalla stessa documentazione farmaceutica allegata a questi “farmaci”: pensate che basterebbe solo aumentare di poco le dosi di una sola “seduta” di chemioterapia per uccidere un cane, nel 100% dei casi, per avvelenamento nel giro di pochi giorni (potete controllare voi stessi dato che la tossicologia è pubblica).

Inoltre per smaltire questi farmaci occorre molto tempo (mesi e mesi), molto di più della durata di ogni ciclo, per cui quando si torna ad es. dopo un mese a fare un altro ciclo si ha un accumulo continuo di veleni nell’organismo!

Il fatto che molto spesso il cancro ritorna negli anni successivi, dopo una cura di chemioterapia ,non è dovuto a una certa “predisposizione” della persona, ma al fatto che le difese immunitarie sono ormai distrutte e quindi l’organismo è completamente indifeso ed è logico che venga aggredito nuovamente. La chemioterapia non è quindi la soluzione definitiva del problema, poichè questo si ripresenta molto spesso anni dopo con maggiore violenza.

Il cancro deve essere vinto invece potenziando il sistema immunitario.

Per molti tipi di tumore , il sistema immunitario ha una “memoria”, esattamente come per le malattie esantematiche (morbillo, varicella, rosolia, ecc.); se il tumore viene vinto dall’organismo stesso, piuttosto che represso dai farmaci, è molto più difficile che si ripresenti in seguito.

Qui ci sono 5 pagine di dati ufficiali http://aloearborescens.tripod.com/chemioterapia.pdf sui veri risultati della chemioterapia dal 1950 ad oggi, oltre ai retroscena delle multinazionali farmaceutiche.

La ricerca non ha fatto passi da gigante come tutti pensano, ma, al contrario, la gente si ammala e muore più che nei decenni scorsi. Con i metodi di cura attuali il 90% degli ammalati non sopravvive più di 10 anni al cancro.
savpg8801
28 luglio 2011 11:24
Ma certo Joker, solo per dimostrare che si legge di tutto e cercando, anche di più. Quelli sono i due articoli, primi visti, appena fatta la domandina Google.
Anche in politica ci sono le opposizioni che dicono sempre esattamente il contrario. Poi c'è l'alternanza e accade la stessa cosa; quello che prima dicevano che andava bene, ora è il contrario.
La scienza dovrebbe essere altra cosa. Ma viene chiamata scienza, talvolta, anche ciò che non è.
D'altronde, sempre pieno di farmaci, ma anche di qualche erba e vitamina talvolta, quando avevo 50 anni mi accreditavano di 35 (valli te a capire). Ora che ne ho settantadue, quando sono ben sbarbato, lucidato a dovere e ben vestito, mi accreditano da sessantenne e prendo quintali di farmaci (valla te a capire la gente).
Uno, per me, è sano quando i suoi geni lo hanno gratificato; non ha bisogno di altro. E se non lo è cerca di correre ai ripari (ma lo fa quando se ne accorge, praticamente MAI prima).
La scienza salutistica è una sorta di Unione Europea, un carrozzone studioso e studiante in continuazione per incasinare e codificare anche le virgole. E spesso rovinare gente.
JOKER
28 luglio 2011 10:27
SAV, se hai postato ciò a scopo simpaticamente provocatorio, è un conto...

Se invece ci credi veramente, allora dimostri di non possedere quel minimo di intelligenza critica che una persona media ed attenta alla propria salute dovrebbe invece possedere...

D'altronde è sufficiente guardare l'aspetto fisico di coloro che non ne hanno mai fatto uso e lo sbandierano (prospettando il contrario) per constatare come sono malmessi e pieni di acciacchi.

Quei blog o quegli articoli sono alimentati o scritti da persone al soldo delle multinazionali farmaceutiche ed alimentari che ci vorrebbero tutti dipendenti dai loro alimenti malsani e farmaci per tutta la vita.

Ed inoltre ti faccio una domandina:

Siccome io non vendo alcunché di prodotti erboristici o salutari ma li utilizzo, secondo te per quale motivo spenderei dei bei soldini tutti i mesi per me e la mia famiglia se non constatassi i reali benefici?

Ti scrivo solo che ho 45 anni ma tutti me ne danno sì e no 30 :-)
savpg8801
28 luglio 2011 9:45
A forum inflazionati, interventi inflattivi,
Anche qui ne possiamo parlare:

http://alimentazione-naturale.blogspot.com/2008/04/integrato ri-sono-dannosi-e-ora-che.html

CHI é INTERESSATO LEGGA PER FAVORE, CHI è GRANITICO LEGGA LO STESSO.
-------
17 aprile, 2008
INTEGRATORI. Sono dannosi. E ora che faranno erboristi, naturopati, e veg?
---- Per imparare ad alimentarsi basta scorrere il web:

ED INOLTRE, stiamo attenti a non fissarci come descritto dal seguente:

http://www.smp1993.it/index.php?pg=notizia¬iziaID=203

ovvero, della superserie:
:::::::Ortoressia nervosa cioè: Quando il mangiar sano diventa dannoso
, ordunque : Fissazioni per un'alimentazione "salutistica".
Ciao, ciao.
francesco9244
25 luglio 2011 21:19
tutto il mondo è paese-non sono solo i nostri papponi di stato in svendita; v. recente prostituzione alle lobbyes dei gruppi editoriali italiani -nel post di V. Dbnvito del 21 c. m.

l'OMS, (organizzazione mondiale della sanità) in questi ultimi anni ha più che dimezzato i valori consigliati del colesterolo, in modo da fare aumentare oltre il doppio la popolazione mondiale a dovere prendere senz'alcuna necessità i tossici delle multinazionali del farmaco!

Potenza dei lobbisti ospiti privilegiati anche nei palazzi dei nostri papponi di stato! poi per mantenere-aumentare i loro turpi privilegi applicano a noi sudditi questa nuova patrimoniale, in combutta con la cosca sinistronza , la fazione delle tasse e degli sprechi: entrambe le cosche sono ormai le facce della stessa medaglia!

poi ci mettono alla frusta se non ci mettiamo proni e mettiamo in dubbio la dignità? di questi papponi di stato, ultimo caso: Belpietro docet.

DUCE RISORGI! CHE TI PERDONIAMO!!!
JOKER
25 luglio 2011 19:13
SAV, se il virus esisteva davvero, i suoi scopritori l'avrebbero già isolato, non trovi?

Se questo fantomatico virus provocasse realmente l'AIDS, ci sarebbero studi che lo dimostrerebbero in maniera inequivocabile...

Mentre invece solo un mucchio di informazioni fuorvianti che non dimostrano nulla...

Anche qui, come ci dobbiamo confrontare io e te?

Se vai a leggere dall'inizio di questo thread troverai tante risposte...tra le quali (vado a memoria) la testimonianza dello stesso "scopritore" che si rimangia praticamente tutto. Più di così...
savpg8801
25 luglio 2011 14:24
Ma chi era tempo fa che diceva che il virus hiv non esiste?
In proposito leggo:
Ancora altro esempio più esplicativo, e’ l’infezione da HIV, che sta trovando una risposta biologica, lenta e silente, del sistema immunitario umano che oggi si manifesta con una più bassa aggressività del virus, con la possibilita' che questa potrà ampliarsi a tal punto che il virus stesso diverrà molto meno insidioso di come l’avevamo conosciuto trenta anni fa; e tutto questo a prescindere dai nuovi ritrovati farmacologici anti-retrovirali.
Da: http://www.aduc.it/articolo/titanic+tremonti+regina+rossa_19 354.php
---
Ho capito bene? se si curava e si cura con ritrovati "farmacologici", questi farmaci aiutano o uccidono anche di più per diminuire il parco clienti? ma allora esiste o no questo virus? Allora è o non è una balla dei poteri occulti?
E i prodotti alternativi hanno efficacia, con buona pax di Garattini?
savpg8801
21 luglio 2011 13:02
Purtroppo su questo genere di argomenti le opinioni sono talmente differenti che ognuno ne apre di suo:
Non me ne vogliate se ripeto anche qui una mia opinione al riguardo perchè in attinenza con il macroproblema:
--
Cari amici più o meno credenti nell'una o nell'altra "disciplina".
--Vi invito anche ad andare a scorrere alcuni interventi su:
http://www.aduc.it/articolo/medicine+collaterali+pruriti+cos cienza+silvio_19266.php
dove da ultimo della classe dico:
.....
""19 luglio 2011 21:17 - savpg8801 a seguito risposta del Dott.Parisi:
Bene, dott.Parisi, le argomentazioni che porta avanti hanno anche del vero, indubbiamente; tuttavia ogni deduzione è, spesso, personale di ognuno che legge.
Infatti, nella sua esperienza, non potrà negare la mia opinione quando azzardo che: anche se a prima vista certi pazienti possono sembrare uguali ad altri, in realtà, andando a fondo, non lo sono affatto. Andare a fondo nella storia reale ed indotta di ognuno è cosa molto difficile, e, badi bene, non solo in campo medico.
La mia esperienza, e l'amicizia che ho con molti della professione, mi confortano di ciò.
L'esattezza di quanto sia giusta ogni presa di posizione, relativamente al campo medico e farmaceutico, salvo qualcosina, non ha ragione di esistere.
La complessità del corpo e delle sue funzioni, nonchè degli equilibri che ne permettono, sia la vita, che un procedimento sano ed accettabile di essa, esaltano il principio differenziale di ciascuno di noi, a fotografia delle impronte digitali per la loro dimostrata pressochè totale unicità.
.."l'assommarsi delle patologie nella tarda età, e' proprio il frutto di una medicina non propriamente consona alle esigenze reali di un ottimale invecchiamento."
D'accordo, almeno in parte.
Ma, casomai Lei avesse ragione, che sicuramente e parzialmente avrà, come potrebbe asserire, che, visto il mancato applicativo del principio, da me sempre sostenuto, del parallelismo (non di screening a diversi soggetti, condotto in svariate maniere, ma pur sempre persone DIVERSE) le risposte sarebbero identiche sempre?
Nell'arco di una vita, come si suol dire, ci si va su dietro. Manca il tempo, si guarisce spesso spontaneamente magari dicendo che è stato il tal farmaco o il talaltro miscuglio erboristico oppure le sedute di yoga o le passeggiate dopo pranzo.
Poi viene l'anzianità, indi la vecchiaia.
Come fa a dire, Dott.Pedone, che adesso avrei, sin da giovane, evitato guai consumando papaya o resveratrolo o serenoa repens o frutta e verdura per tutta la vita (speranzosi che nessuno ne abbia massicciamente irrorato con ogni prodotto micidiale) tutte ricchissime di migliaia di princìpi attivi miracolosi, magari mangiandone dei chili? E che adesso, tardivamente, mi consigliano o mi rinfacciano di non aver fatto?
Come fa a dire che mia mamma avrebbe evitato incipiente osteoporosi(a 40 anni) con decine di operazioni, trapianti, guai derivati, solo con il consumo di chili di prodotti con calcio o con vit.d3, pur facendo calcitonine ecc. quando poi si ipotizzò che poteva avere un malassorbimento intestinale? Oppure a dire che il resto della sua rovina erano le stesse medicine che consumava per arginare l'una o l'altra patologia, pur sperimentando anche cose alternative?
E quanta roba ricca di ognibendidio dovremmo consumare, attenti a certe linee dietetiche favorenti la "non medicina di sintesi" e tutta la vita, per poter dire, a settant'anni: sto bene (vedi i vecchietti televisivi che saltano giulivi) perchè ho mangiato tonnellate di meloni o integrato con decine di pillole, tassativamente non medicinali, ognuna avente una propria valenza per arrivare a 100 anni sani?
Allora, diamo a Cesare quel che è suo e non dimentichiamo di ringraziare i prodotti di infinite ricerche che, pur volendo raggiungere anche scopi di opportunità reddituale d'impresa, sono spesso indispensabili.
Non dimentichiamo, inoltre, le nostre predisposizioni genetiche.
Anche quì necessita un oculato equilibrio.
Ringraziando per l'intervento a risposta, la saluto cordialmente; e necessita anche dire che queste sono solo le mie opinioni.""
JOKER
20 luglio 2011 18:08
Ma sì, va...

facciamo finta di non sapere una cosa sostanziale...

Ovvero che:

- Il concetto della medicina naturale considera ogni "sintomo" la reazione del nostro organismo di liberarsi da un fastidio qualunque piuttosto che il tentativo di "riparazione autonoma" di un organo malfunzionante.

- La medicina "ufficiale" (definizione impropria) classifica come malattia o sindrome o morbo ect. questi sintomi ed utilizza farmaci velenosi per attenuarli, fregandosene completamente del reale motivo per cui i sintomi compaiono...
Non c'è che dire...sono troooppooo intelligenti...

A parte qualche limitato caso per il quale un farmaco preso al momento opportuno e per breve tempo può effettivamente aiutare, in ogni altra circostanza è senz'altro meglio ricorrere a dei medici competenti ed esperti in medicina naturale.
mimun
19 luglio 2011 10:12
E' ovvio che nell' 800 la medicina tradizionale fosse un poco scarsa... . Mi sembra normale che se uno stava un poco attento allo stile di vita (se ne aveva il modo, non penso che i minatori...) migliorasse rispetto alla media. Ma non avevano l'omeopatia? I farmaci fanno bene se presi come si deve, fanno male se presi a sproposito. Fanno male anche se non si rispetta tutta la cura prescritta, perchè gli effetti collaterali (se ci sono) potrebbero superare i benefici. Poi ognuno è libero di morrire come vuole, con i farmaci o con le pozioni con le ali di pippistrello...
JOKER
9 luglio 2011 22:23
Un fungo straordinario: Il Cordyceps sinensis

Un vero e proprio super alimento

Sin dagli albori delle prassi di guarigione degli sciamani, risalenti a oltre 50.000 anni fa, l’umanità è alla ricerca di ingredienti guaritivi allo scopo di preparare la panacea definitiva – una cura universale. Fra gli ingredienti più ricercati vi era il Cordyceps, una sostanza venerata ad un punto tale che nell’antica Cina il suo uso era riservato esclusivamente alla famiglia reale. Le analisi chimiche hanno dimostrato che le sue presunte straordinarie proprietà sono molto più che frutto di superstizione o semplice folclore.

Il Cordyceps sinensis è una nuova generazione di fungo attualmente utilizzato dall’industria farmaceutica, nonchè come integratore dietetico dai consumatori maggiormente informati che sono alla ricerca di alternative ai trattamenti più convenzionali per cancro, AIDS e una vasta gamma di altri problemi di salute e connessi al sistema immunitario.

La FDA (Food and Drug Administration, ente statunitense preposto al controllo alimentare e farmacologico, ndt) considera il Cordyceps un “alimento”, peraltro classificato come “generalmente riconosciuto come sicuro” (GRAS). Ricercatori in numero sempre crescente ora lo considerano un “super-alimento” includibile in quasi ogni regime dietetico. Per quale motivo, dunque, tali funghi ‘riscoperti’ vengono ora considerati alla stregua di super-alimenti?

Questi funghi medicinali sono estremamente ricchi tanto di beta-glucani, riconosciuti di ausilio nelle terapie contro il cancro, quanto di polisaccaridi; questi ultimi sono lunghe catene di zuccheri con all’interno numerose sezioni di ossigeno e, quando scomposti dall’organismo, le molecole di ossigeno vengono rilasciate e assorbite a livello cellulare. Sappiamo che il cancro in tutte le sue forme non è in grado di sussistere in un ambiente ricco di ossigeno e che, privo di adeguati livelli di ossigeno, l’organismo si ritrova a precipitare in stati degenerativi che favoriscono cancro, cardiopatie, disordini immunitari e diabete, e che inoltre consentono a numerose malattie virali quali epatite C, morbo di Lyme ed altre di attecchire.

La chiave è come somministrare ossigeno all’organismo alivello cellulare. Questa schiera di funghimedicinali comprende rinomati prodotti quali Reishi, Maitake e Agaricus, ricchi di beta-glucani nonché note fonti di ossigeno. La lista continua a crescere, con studi clinici che attualmente includono oltre settanta specie di funghi, il più interessante dei quali è il Cordyceps sinensis che cresce in Tibet a circa 16.000 piedi (4.877 metri) di altitudine.

Il Cordyceps sinensis incrementa di quasi il ventotto per cento i livelli di ATP (adenosina trifosfato) nell’organismo. L’ATP costituisce la fonte di energia del corpo – la batteria dell’organismo, per così dire – ed è necessaria per tutti i processi enzimatici. Si ritiene inoltre che l’ATP sia il ‘luogo’ in cui si verificano i processi di fusione fredda (“gas di Brown”) a livello molecolare. Sebbene il concetto di fusione fredda a livello molecolare non sia l’argomento del presente articolo, è mia opinione che essa sia la radice degli scambi di energia biologica, il che verrà trattato in scritti di prossima realizzazione. Il solo impatto sullo stato energetico renderebbe questo fungo un vero super-alimento, nondimeno vi è altro da tenere in considerazione.

Quello che rende il Cordyceps importante nel trattamento del cancro è il fatto che contiene beta-glucani e polisaccaridi. Quando gli zuccheri si scompongono, le numerose molecole di ossigeno vengono rilasciate a livello cellulare, con il risultato che i materiali cancerosi presenti vengono immediatamente distrutti. La cordicepina, uno dei composti bersaglio (nucleosidi), inibisce il meccanismo di riparazione del DNA ed è probabilmente responsabile dei suoi effetti antivirali (HVI).

Chimiche a spettro intero

Al giorno d’oggi nel campo dei funghi medicinali regna molta confusione per quanto concerne quale forma di prodotto fungino sia la migliore da impiegare. Vari componenti del fungo sono stati utilizzati come composti separati. Il responsabile delle proprietà del fungo è il corpo fruttifero, il micelio o un estratto standardizzato in base a un qualche specifico composto? Tale questione non è così ovvia come potrebbe sembrare.

Corpo fruttifero. Si tratta del fungo che si vede spuntare dal terreno, la parte che produce le spore implicata nella riproduzione; sostanzialmente il corpo fruttifero si forma soltanto in risposta a una qualche sollecitazione dell’ambiente.

Micelio. Si tratta della forma di crescita dell’organismo al di sotto del terreno, dove avvengono tutti i processi della vita: crescita, nutrimento, competizione della vita ed alcune forme di riproduzione.

Brodo di coltura. Nei prodotti fungini coltivati il processo di crescita del micelio può essere indotto o tramite fermentaione all’interno di una vasca piena di “brodo” liquido, oppure su un solido substrato di qualche materiale presente nelle condizioni di crescita naturali.

Per la produzione di numerosi farmaci ed integratori ricavati dai funghi, i composti non vengono estratti dal micelio, bensì dal brodo in cui quest’ultimo viene coltivato. Ad esempio, dal fungo Shiitake si ricavano vari prodotti farmaceutici: la lentinina dal corpo fruttifero; LEM dal micelio e KS-2 dal brodo di coltura residuo, un composto extracellulare.

L’estrazione della lentinina dai funghi Shiitake è un processo chimico alquanto semplice. Ma che dire di un altro composto presente nel Shiitake, denominato eritadenina? Tale composto è di ausilio nel trattamento di livelli elevati di colesterolo, mentre la lentinina viene utilizzata nel trattamento del cancro.

Se si estraggono composti del Shiitake impiegando acqua calda e quindi alcol per far precipitare la frazione dei polisaccaridi, la lentinina risulta concentrata ed il prodotto derivante risulta a sua volta efficace nel trattamento del cancro o per la stimolazione del sistema immunitario. Ad ogni modo, con tale procedimento va persa l’eritadenina e l’estratto non manifesta alcun effetto sul colesterolo del sangue.

Di conseguenza, anche se un prodotto derivato dallo Shiitake grezzo presenta una grande efficacia nel trattamento del colesterolo alto, l’”estratto standardizzato” attualmente disponibile risulta inutile a tale scopo.

Qual’è, dunque, il prodotto di maggior pregio: lo Shiitake grezzo a spettro intero oppure l’estratto standardizzato? La risposta è nessuno dei due o entrambi; in realtà dipende da quel che ci si propone di ottenere con l’integratore.

Per un generico utilizzo di integratori a scopo di mantenimento della salute, il prodotto migliore è quello che presenta la massima efficacia per una vasta gamma di condizioni. In questo esempio, ha molto più senso impiegare un’intero spettro di prodotti – il corpo fruttifero, il micelio ed il brodo.

La precisione teutonica ha inaugurato la concezione di estratti standardizzati, tuttavia ora stiamo iniziando a comprendere che le chimiche miste rivestono un ruolo più importante rispetto all’efficacia rispetto all’efficacia del modo in cui chimiche non correlate potrebbero determinare risultati specifici. Si tratta di una forma complessa non ancora compresa appieno, che comunque produce esiti clinici non conseguibili con estratti standardizzati.

Nel complesso i funghi medicinali vengono utilizzati in forma di estratti per i loro potentissimi ed efficacissimi prodotti e ricette, che tuttavia sono estratti assai specifici e mirati, realizzati per il particolare scopo di concentrare specifici composti.. Inoltre, è proprio in virtù del fatto che questi composti chimici vengono prodotti in forma di estratti che all’industria farmaceutica è consentito detenere i brevetti. Gli alimenti naturali non sono brevettabili.

Nei funghi medicinali sono presenti due categorie di composti bioattivi:
1.I polissaccaridi, che comprendono la maggior parte dei composti medicinali, sono solubili in acqua calda ma non in alcol; la ben nota azione immunostimolante dei funghi attiene a tale classe di composti. Se si è alla ricerca di un’azione di immunomodulazione, allora non vanno usati estratti all’alcol, in quanto risulteranno inefficaci.
2.I nucleosidi, altra classe di composti, sono solubili in solventi non polari quali alcol ed esano. In genere, rispetto ai polisaccaridi, tali composti hanno minore dimensione molecolare e risultano più specifici nella loro azione. Nucleosidi, desossinucleosidi e la maggior parte dei nostri antibiotici e antimicrobici rientrano in questa categoria

Benefici per la salute e studi clinici

Le proprietà medicinali del Cordyceps sono ragguardevoli. Nella medicina tradizionale cinese l’impiego principale del Cordyceps ha riguardato il trattamento dell’asma ed altre affezioni bronchiali. Ora la moderna ricerca avvalora l’efficacia di questi antichi utilizzi.

Gran parte di quanto si sa in Occidente a proposito del Cordyceps sinensis è merito dell’opera del Dr. Georges Halpern, medico e professore emerito presso l’Università di Hong Kong, nonché autore di svariati libri concernenti il Cordyceps.

Uno dei punti culminanti della moderna ricerca è stato la scoperta di nuovi antibiotici presenti nel fungo, uno dei quali, la cordicepina, è assai efficace contro tutti i tipi di batteri che hanno sviluppato, o stanno sviluppando, resistenza ad altri più comuni antibiotici (come la penicillina, un prodotto fungino!).

Il Cordyceps risulta particolarmente efficace contro tubercolosi, lebbra e leucemia umana, così come rilevato in numerosi test condotti in Cina, Giappone ed altrove.

Di seguito sono delineati alcuni ulteriori benefici del Cordyceps per la salute.
•Incrementa la resitenza fisica. La più nota azione medica del Cordyceps sinensis concerne l’incremento della capacità di resistenza fisica. Nel 1993, la Chinese National Games sottopose questo fungo all’attenzione delle autorità sportive internazionali. Un gruppo composto da nove atlete, la quali avevano assunto il Cordyceps, polverizzò nove record mondiali. Vi sono stati molti rapporti a riguardo di strabilianti miglioramenti della performance in vari sport dovuti all’assunzione di Cordyceps, e persino colloqui volti a bandire il Cordyceps dall’ambito delle discipline sportive in quanto potrebbe conferire un iniquo vantaggio a coloro che hanno la possibilità di procurarselo! Nel complesso gli atleti professionisti che ne fanno uso ora sono poco propensi ad ammetterlo, in virtù dell’eventualità che qualche autorità sportiva ne renda illecito l’impiego; per converso, il Comitato Olimpico canadese ha adottato una posizione ufficiale sul Cordyceps, stabilendoche nel contesto delle competizioni professionali il suo uso è consentito. La ricerca clinica ha dimostrato che l’impiego del Cordyceps aumentava la bioenergia cellulare – ATP (adenosina trifosfato) -–sino a una misura pari al 55%. Sono stati segnalati un’accresciuta sintesi dell’ATP e un più rapido recupero di energia. A quanto pare il Cordyceps migliora il meccanismo di equilibrio interno, rendendo in tal modo più efficace l’utilizzazione dell’ossigeno. Tali proprietà potrebbero rendere conto del generale potenziamento fisico, della resitenza supplementare e degli effetti antiaffaticamento riscontrati negli individui che assumono il Cordyceps.
•Migliora la funzione respiratoria. Vari studi scientifici hanno dimostrato i benefici indotti dal Cordyceps sinensis nell’alleviare i sintomi di varie malattie respiratorie fra cui asma e bronchite cronica.
•Incrementa l’assorbimento dell’ossigeno. In uno studio a doppio cieco controllato con placebo condotto su trenta volontari in età avanzata, il Cordyceps ha dimostrato di migliorare in modo rilevante la quantità massima di ossigeno che i soggetti riuscivano ad assimilare. Studi cinesi su malattie cardiovascolari hanno indicato che estratti di etanolo dai miceli del Cordyceps e soluzioni di fermentazione del Cordyceps determinavano una modifica dell’azione biologica che consentiva un aumento sino al 40% dell’assorbimento dell’ossigeno cellulare. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato l’effetto di questi composti nel mitigare patologie polmonari ostruttive criniche.
•Migliora la funzione cardiaca. Numerosi studi hanno dimostrato i benefici del Cordyceps sinensis nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco quali aritmia cardiaca e infarto cronico.
•Contribuisce a mantenere livelli di colesterolo salutari. Quattro studi hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis ha contribuito ad abbassare del 10-21% il colesterolo totale e del 9-26% i trigliceridi (grassi neutri), contribuendo al contempo ad elevare del 27-30% il colesterolo (“buono”) HDL.
•Migliora le funzioni epatiche. Il Cordyceps sinensis ha dimostrato di migliorare le funzioni epatiche nonché di essere di ausilio in caso di cirrosi, epatite cronica e sub-cronica. Nonché patologie epatiche correlate, più diffuse di quanto comunemente ritenuto. Il fegato è il filtro vivente dell’organismo, ripulisce dalle impurità il sangue ed altri fluidi. Senza un fegato funzionante non si sopravvive e men che meno si gode di un buono stato di salute. Prove cliniche con integrazione di Cordyceps, implicanti trentatrè pazienti affetti da epatite B e otto pazienti affetti da cirrosi epatica, hanno evidenziato un miglioramento pari al 71.9% nel test di torbidità del timolo e del 78.6% nel test SGPT; trattasi di test enzimatici indicanti cambiamenti nelle funzioni epatiche.
•Migliora le patologie renali. Uno studio cinese ha dimostrato un miglioramento pari 51% dell’insufficienza renale cronica dopo un solo mese di integrazione dietetica di Cordyceps.
•Riduce le dimensioni dei tumori. In Cina ed in Giappone si sono condotti vari studi clinici su malati di cancro, impiegando una dose terapeutica di 6.0 grammi di Cordyceps al giorno. In uno studio effettuato con 50 pazienti affetti da cancro polmonare cui, in concomitanza con la chemioterapia, era stato somministrato Cordyceps, nel 46% dei casi le dimensioni dei tumori si sono ridotte. Uno studio implicante malati di cancro affetti da vari tipi di tumore ha rilevato che l’estratto di Cordyceps sinensis (6.0 grammi al giorno per oltre due mesi) ha migliorato i sintomi soggettivi nella maggior parte dei pazienti; nella metà dei casi i conteggi dei globuli bianchi si sono mantenuti stabili e le dimensioni dei tumori si sono ridotte in modo rilevante. In Giappone alcuni ricercatori hanno riportato che nei soggetti affetti da cancro il Cordyceps aumenta la reattività generale del sistema immunitario. Per giungere a tale scoperta, costoro hanno iniettao per via sottocutanea ad alcuni topi cellule cancerose (linfoma) e quindi somministrato per via orale Cordyceps; tale prassi ha comportato una riduzione delle dimensioni del tumore e prolungato la vita. Negli studi in questione il Cordyceps ha inoltre migliorato la risposta degli anticorpi.
•Incrementa l’immunità e la produzione di cellule-T. Si è riscontrato che il Cordyceps sinensis accresce l’attività della cellula “killer naturale” (NK), incrementando in tal modo la produzione delle cellule-T che a sua volta determina ina ampliata massa muscolare; il vigore muscolare risulta potenziato con la produzione di giovani cellule sane. Il Cordyceps ricarica con efficacia la schiera protettiva di cellule NK. La capacità dell’organismo di contrastare le infezioni ed i tumori dipende dalla disponibilità di cellule NK, essenziali in quanto prima linea di difesa per il mantenimento del meccanismo di protezione dell’organismo, comunemente noto come sistema immunitario. Vari studi scientifici riguardanti il Cordyceps si sono concentrati in modo particolare sulle cellule NK e sull’effetto che il Cordyceps ha su di esse quando correlate alla formazione del cancro. Uno studio in vitro ha dimostrato che il Cordyceps accresce in modo rilevante l’attività delle cellule NK tanto negli individui sani quanto nei soggetti affetti da leucemia. Secondo uno studio cinese pubblicato sul Chinese Journal of Integrated Traditional and Western Medicine, il Cordyceps naturale ha accresciuto l’attività delle cellule NK del 74% in soggetti comuni e del 400% in pazienti affetti da leucemia. Analoghi progressi dell’attività delle cellule NK sono risultati in casi di estesi melanomi.
•Coadiuva i sintomi dell’invecchiamento. Ricerche cliniche in studi controllati hanno rivelato che pazienti anziani soggetti ad affaticamento e sintomi connessi alla senilità, dopo aver utilizzato Cordyceps per trenta giorni hanno riportato conforto a tali problemi. I sintomi di affaticamento si sono ridotti del 92%, quelli di percezione di freddo dell’89% e quelli di vertigine dell’83%. Pazienti affetti da problemi respiratori si sono sentiti fisicamente più vigorosi ed alcuni soggetti sono riusciti a percorrere a piccole falcate sino a 600 piedi (183 metri).
•Protegge dai danni provocati dai radicali liberi. Vari studi hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis ha svolto una funzione protettiva rispetto ai danni provocati dai radicali liberi ed ha presentato poderose proprietà antiossidanti.
•Contribuisce a lenire l’affaticamentodegli arti inferiori. Vari studi hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis ha migliorato il flusso del sangue nell’organismo rilassando i muscoli lisci dei vasi sanguigni e consentendo loro di espandersi, aumentando inoltre la funzionalità di cuore e polmoni. Di conseguenza il Cordyceps previene o riduce la contrazione dei vasi sanguigni che interferisce con l’afflusso di sangue agli arti inferiori – principale causa dell’affaticamento delle gambe.
•Migliora la funzione sessuale. Tre distinti studi cinesi a doppio cieco controllati con placebo condotti su oltre duecento maschi adulti con “ridotta libido ed altri problemi sessuali” hanno prodotto esiti ragguardevolmente analoghi. Al termine del periodo sperimentale, rispetto al 24% del gruppo del placebo, in media il 64% degli utilizzatori del Cordyceps ha riportato un miglioramento significativo. In un altro studio a doppio cieco controllato con placebo condotto su ventuno donne in età avanzata con problemi analoghi, rispetto a nessuna del gruppo di controllo, dopo l’impiego di Cordyceps il 90% delle utilizzatrici del fungo ha riportato miglioramenti delle rispettive condizioni. Il Cordyceps ha dimostrato di ottimizzare la libido e la qualità della vita di donne e uomini, di contrastare linfertilità e di accrescere il conteggio e la sopravvivenza degli spermatozoi. Studi clinici implicanti 189 pazienti di ambo i sessi con libido e desiderio ridotti hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni nel 66% dei casi. Uno studio a doppio cieco condotto dall’Insitute of Materia Medica di Pechino ha evidenziato un aumento del desiderio e della libido femminili pari all’86%. La prova concreta più drastica è derivata uno studio sulla fertilità comprendente 22 maschi, il quale ha dimostrato che dopo otto settimane di assunzione del Cordyceps il conteggio degli spermatozoi è aumentato del 33%, l’incidenza di relative malformazioni è diminuita del 29% ed il loro tasso di sopravvivenza è aumentato del 79%.
•Inverte l’HIV. In uno studio condotto nel 2004 in Ghana, a 3.000 individui affetti da HVI in fase iniziale è stato somministrato un preparato il cui ingrediente principale era il Cordyceps sinensis. Al di là delle più rosee aspettative, al termine dei sei mesi tutti i 3.000 soggetti non manifestavano “alcuna presenza di HIV nel sangue”. Quando un malato di HIV-AIDS ha assunto l’integratore Immune-Assist per il cancro, rispetto all’infezione da HIV il quadro clinico è migliorato drasticamente.
•Funzione immune, risposta anti-cancro e riparazione del DNA. Ormai è assodato da tempo che i composti di beta-glucano presenti in numerose specie di funghi elevano in modo rilevante la funzione immune. Rale classe di composti è la classe di medicinali anticancro maggiormente prescritta a livello mondiale; esempi in tal senso sono i farmaci lentinina, PSK e grifolan. Oltre alla ben nota modulazione immune innescata dai composti dei polisaccaridi, nella risposta antitumorale del Cordyceps sinensis vi sono riscontri di un altro meccanismo in gioco, connesso alla struttura di almeno alcuni dei nucleosidi alterati presenti nel Cordyceps, esemplificati dal composto della cordicepina (3’-deossiadenosina); si tratta di una molecola quasi identica alla normale adenosina, eccetto per il fatto che è priva di un atomo di ossigeno sulla porzione di ribosio della molecola alla posizione 3’. La stessa mancanza di ossigeno 3’ è riscontrabile in altri composti del Cordyceps, quali la dideossiadenosina. Si ritiene che la mancanza di ossigeno in questa particolare posizione sia importante secondo una modalità assai specifica. La struttura del DNA dipende da tale ossigeno per creare il legame fra nucleosidi adiacenti, legame fra la posizione 3’ e 5’ sulle porzioni di ribosio dei nucleosidi, a formare di fatto la “struttura a scala” che tiene assieme il DNA. Nella replicazione di qualsiasi cellula, la prima fase consiste nella separazione della molecola del DNA nel mezzo, come l’apertura di una cerniera, fra le coppie di nucleosidi complementari. La fase successiva è l’inserimento, uno alla volta, di nuovi nucleosidi di complemento, i quali formano i legami zuccheri-fosfato fra le posizioni 3’ e 5’ sul bordo esterno della molecola, ovvero la porzione di ribosio. La sintesi delle nuove molecole di DNA procede con l’inserimento in successione, uno alla volta, di nuovi nucleosidi di complemento nella molecola di DNA in nuova formazione sino a quando l’originario trefolo di DNA non viene replicato due volte, ciascuno dei trefoli è l’esatta copia dell’originale e forma il codice genetico per una nuova generazione di cellule. Tale sintesi prosegue con l’inserimento di ciascun nuovo nucleoside, a meno che non venga introdotta una molecola di 3’-deossiadenosina (cordicepina). Quando questo accade, in quella vitale posizione non vi è ossigeno per formare il legame 3’-5’, quindi la replicazione della nuova molecola di DNA si interrompe, la cellula non può continuare a dividersi nè si forma alcuna nuova cellula (nelle normali cellule dei mammiferi tale inserzione di adenosina deossigenata riveste scarsa importanza, in quanto le cellule sane dispongono di un insito meccanismo di riparazione del DNA). Quando si verificano errori di questo genere, il nucleoside alterato (cordicepina) viene rimosso dalla serie di nucleosidi e viene inserito in un nuovo segmento di adenosina. Ad ogni modo, proprio per la loro natura le cellule cancerose hanno perso questo meccanismo di riparazione del DNA (se riuscissero a correggere i loro errori del DNA non sarebbero cellule del cancro). La maggior parte dei batteri e tutti i virus (compreso il virus dell’immunodeficienza umana HIV) sono privi di tale meccanismo di riparazione del DNA. Quando osserviamo la velocità secondo la quale le cellule del cancro si riproducono, risulta chiaro il modo in cui tale meccanismo potrebbe esercitare una significativa risposta antitumorale. Ad esempio, una normale cellula sana di tessuto del seno ha una vita media di dieci giorni, al cui termine si riproduce e si forma una nuova cellula. Le cellule del cancro, però, si moltiplicano ad una velocità assai superiore rispetto a quelle sane, mediamente ogni venti minuti. Questo significa che le cellule del cancro del seno si riproducono all’incirca 750 volte più rapidamente di quelle sane ma, dato il meccanismo di riparazione del DNA di queste ultime, la cordicepina non sembra interferire con la loro replicazione, e la velocità di uccisione delle cellule tumorali risulta di fatto assai superiore al rapporto 750:1. Lo stesso tipo di meccanismo di interruzione del DNA è imoltre reponsabile degli effetti antitumorali di alcuni altri agenti chemioterapici. Questo medesimo meccanismo di inibizione della sintesi del DNA è probabilmente il meccanismo responsabile degli effetti antivirali riscontrati con la cordicepina.

CONCLUSIONE

La più nota azione medicinale del Cordyceps sinensis è lincremento della resistenza fisica. La cordicepina è assai efficace contro tutti i tipi di batteri che hanno sviluppato resistenza ad altri antibiotici. Il Cordyceps ha dimostrato di migliorare il meccanismo di equilibrio interno, rendendo in tal modo più efficiente l’utilizzo dell’ossigeno.

Numerosi studi hanno evidenziato i benefici apportati dal Cordyceps sinensis nell’ambito dei disturbi del ritmo cardiaco quali aritmie cardiache e infarto cronico.

Quattro eccellenti studi hanno dimostrato i benefici del Cordyceps sinensis nel contribuire ad abbassare il colesterolo totale ed i trigliceridi, nonché ad aumentare il colesterolo HDL (“buono”).

Studi clinici su pazienti di ambo i sessi affetti da libido compromessa hanno evidenziato rilevanti miglioramenti dei sintomi. La prova fisica più drastica è giunta da uno studio sulla fertilità maschile, il quale ha indicato che, dopo otto settimane di assunzione, l’integrazione di Cordyceps ha aumentato notevolmente il conteggio dello sperma, diminuendo le malformazioni e migliorandone il tasso di sopravvivenza.

Tali proprietà ed altre ancora potrebbero rendere conto del potenziamento fisico generale, della accresciuta resistenza, delle caratteristiche di incremento della libido e degli effetti anti-affaticamento riscontrati negli esseri umani in concomitanza con l’impiego di Cordyceps sinensis.

Studi condotti in tutto il mondo hanno dimostrato che questo modesto fungo dispensa benefici potenzialmente ancor più vivificanti di quanto dichiarato. Si tratta di un super-alimento che sta appena iniziando a farsi conoscere nella letteratura medica occidentale.
lucillafiaccola1796
2 luglio 2011 16:44
farmaco vuol dire velleno
Io mi riparo da Me
fallo pure Te
JOKER
1 luglio 2011 20:32
Il "paradosso francese" ha dato il via alle reclamizzate propretà del vino rosso perché contenente resveratrolo (in quantità irrisorie) e polifenoli (questi in quantità un po' superiori).

Il ragionamento (fuorviante) deriva dal fatto che i francesi consumano formaggi in abbondanza ma hanno un colesterolo nei limiti perché grandi consumatori di vino rosso...e quindi per i promotori del vino rosso, del resveratrolo, dei polifenoli della buccia d'uva (proantocianidine oligomeriche o OPC) gli effetti benefici prospettati sono più che legittimi.

Peccato che i nutrizionisti "standardizzati" non riferiscono che i valori lipidici e cardiovascolari sballati dipendano da un eccesso di carboidrati...e l'alimentazione dei francesi NON abbonda di questo macroelemento come invece da noi ed altrove...

Ecco quindi spiegato, in parte, tutto il clamore intorno al resveratrolo presente nel vino rosso.

Riguardo invece il principio attivo, ribadisco quanto precedentemente riportato poiché ho letto alcuni studi attendibili a riguardo.
savpg8801
1 luglio 2011 18:16
Scusate... in équipe.
Nel frattempo mi viene in mente anche che, leggendo dei volumi di alimentazione, anche di centinaia di pagine, la parola "ricco" è inflazionata, un po' come il "mozzafiato" che ogni giornalista utilizza maniacalmente.
savpg8801
1 luglio 2011 18:11
Ho iniziato a sondare circa il resveratrolo perchè, fra altre cure medicinali, il medico, in èquipe con altri di un grosso reparto di importante ospedale, med ne ha consigliato l'assunzione. Il componente è dunque associato a Lattoferrina, zinco, e diverse vitamine.
Il motivo sarebbe che, questi medici, avrebbero sperimentate le attività di queste associazioni per casi come il mio. Oggi stesso ho iniziato il programma di assunzione, ovviamente non aspettandomi qualcosa come prendere una buona dose di calmante per il mal di testa e sbottare in TV, ..tutto a posto, tutto passato.... dopo 10 minuti.
Ci credo? Non ci credo? Non faccio nomi del produttore nè del distributore, ma l'ho acquistato in farmacia. Nessuna garanzia che le farmacie, ormai vendono di tutto, siano propinatrici di cose solamente buone e che facciano solo bene.... anzi, spesso e con buona pax di molti, propinano solo veleni....nevvero????
La propaganda del vino.......“Vino rosso per allungare la vita”. scrive mar970 e altro, mi trova d'accordo circa la valenza dell'esposto e circa il sospetto(anzi certezza) che ogni cosa prodotta da qualcuno, sia da reclamizzare per il raggiungimento di un fine economico, non certo di bontà verso la società.
Da dire? tanto.
Mangiate prezzemolo che è il più ricco di vit.c
Ma come dicono i miei interlocutori circa il subject, ogni cosa è ampiamente da dimostrare.
I princìpi attivi dei farmaci fanno bene, per lo meno tentano e spesso ci riescono, a guarire, ma sono sempre più tossici dei benefici che apporterebbero.
Per assumere almeno l' RDA di Vit.c nel prezzemolo, bisognerebbe mangiarne quantità industriali, tanto quanto il resveratrolo se si sceglie di curarsi con il vino, ma anche con (peccato solo in corta stagione) l'uva; purtroppo ci sono gli zuccheri, ed altre sostanze.
Anche se sulla scatola c'è indicato che l'estrazione è da Polygonum cuspidatum radice e.s. tit.90% in resveratrolo e non da altri cespiti, mi dovrò fidare.
Certamente che la campagna di propaganda del vino, con le migliaia di aziende desiderose di far soldi, con i sempre più frequenti simposi ed eno-gastro inducimenti, fiere, sagre, ecc., per sostenere il tutto non è certo corretto dichiarare che il vino fa bene, specie il rosso, almeno decantandone miracolose potenzialità per le ragioni anzi enunciate.
JOKER
1 luglio 2011 17:10
Prendo senz'altro per buone determinate precisazioni di mar970

In effetti, purtroppo, molti antiossidanti presenti in natura o nei cibi, sono in % così ridicole da non apportarci alcun apparente beneficio.

Difatti, la vitamina C, che è considerato un antiossidante per eccellenza, alle dosi normalmente riscontrate in determinati alimenti, non può giovarci molto...visto che ne occorrerebbe almeno un grammettino al dì.

Idem il citato resveratrolo contenuto nel vino rosso, sia per la inutile quantità presente, sia per l'infelice accoppiata con l'alcol.

Ovvio che però c'è un vizio di fondo negli articoli che tendono a dare giudizio di insufficienza alle varie combinazioni di antiossidanti...

Questo perché se si vuole far fallire un esperimento, e darne ampia notizia, non ci vuole mica tanto (v. Di Bella e Bonifacio per le terapie anti-tumorali)...

Tutti i prodotti che migliorano il metabolismo, la salute, il sistema immunitario, ecc. esplicano la loro massima efficacia su soggetti che seguono un programma alimentare ottimizzato che già di per se migliora lo stato di salute...ed i vari integratori altro non fanno che colmare quelle carenze di micro/fito-nutrimenti carenti nel citato programma alimentare.

Per meglio chiarire, se un soggetto continua a sovralimentarsi di formaggi, latticini, carne ed insaccati a volontà, zuccheri e carboidrati complessi raffinati, bevande alcoliche, caffeina, ecc., NON ESISTE ANTIOSSIDANTE CHE TENGA CHE PUO' CONTROBILANCIARE GLI EFFETTI NEGATIVI PRODOTTI DA TELE SCELLERATO MODO DI NUTRIRSI!!!

Forse (e scrivo "forse") potrebbe limitare "un po'" le conseguenze o rimandarle, se assume dosi massiccie di antiossidanti, fito-nutrienti, e prodotti depurativi...ma non sono mica troppo sicuro...

Provate a pensare (o visualizzare) ad ogni organo "maltrattato" da tale condotta alimentare scriteriata, e poi tutto l'organismo forzato da prodotti depurativi per tentare espellere, contro i tempi della natura, tutte le schifezze che si sono accumultate al suo interno...sicuramente succederà prima o poi che qualcosa non funzionerà più troppo bene...

Quindi se i soggetti che partecipano agli esperimenti sugli anti-ossidanti non seguono un'alimentazione consona, possono far fallire qualsiasi esperimento analogo.

Riguardo all'acquisto in farmacia o in erboristeria di marche note, piuttosto che su internet, beh...io ho risolto il problema visto che mi fornisco da una farmacia in grado di reperirmi tutti gli estratti vegetali ed i principi attivi che mi occorrono, tramite ditte che rispondono ai parametri di sicurezza richiesti per legge, preparandomi il tutto dietro mia spefifica formulazione.

Se dovessi acquistare gli stessi dosaggi (EFFICACI) tramite i prodotti in vendita, spenderei almeno 5 volte tanto...e mi troverei inoltre riempitivi e sostanze in aggiunta fin troppo abbondanti che preferisco non assumere.

Per la regia, ritengo "quasi" tutti gli integratori confezionati in vendita, privi di reale efficacia per gli scarsi quantitativi di principi attivi presenti nelle varie confezioni o dosi consigliate...mentre varie combinazioni, che sono prive di studi che ne attestano l'efficacia di "sinergia", potrebbero in effetti o far male o non far proprio nulla.
mar970
1 luglio 2011 13:16
tutti i pareri espressi hanno la loro verità, l'argomento è delicato perchè riguarda la nostra salute...
in medio stat virtus, quanto mai vero..
gli interessi delle case farmaceutiche sono enormi, ormai innegabili, specialmente nella psichiatria, dove nasce sempre un nuovo disturbo o una patologia per la quale c'è già il farmaco disponibile...
è anche vero però che spesso per sfuggire al maccanismo delle case farmaceutiche finiamo per approdare in contesti dove c'è poca sicurezza..ricordo il caso dei prodotti ayurvedici, che anch'io importai anni fa in alcuni viaggi in India, e che venivano usati per tutte le patologie principali, salvo poi leggere una nota del nostro ministero della sanità in cui si riscontravano in essi tracce di metalli pesanti come piombo e mercurio.
A volte esiste in molti produttori di integratori e macronutrienti una certa superficialità, l'assenza di misurre di sicurezza e di igiene, precauzioni e regole di qualità...anche in buona fede, ci mancherebbe..chi ci dice dove si rifornisce l'erboristeria sotto casa, come prepara i prodotti, come li conserva, dove li tiene, chi andrà mai a controllarlo? magari è una amico, un esperto ma non rispetta alcune norme importanti..
Io credo molto nell'uso di macronutrienti, antiossidanti e rimedi fitoterapici, ma spesso nell'acquiso preferisco recarmi in farmacia, acquastando marchi che mi danno magari erroneamente maggiore sicurezza, forse spendendo di più, ma sapendo che spono tenuti ad un certo rigore produttivo e controllo serrati (è proprio così..)...preferisco comprare betotal o berocca della r... che il flacone su internet ad un quarto del prezzo per quantità...
lo stesso per gli aminoacidi o altro; credo che su questo merc ato quanto mai in espansione ci sia molta approssimazione e superficialità, anche perchè ho visto di persona piccole ditte che vendono su internet che consistono in due o tre stanzette in cui si produce di tutto, basta poco...
non lo so, forse così faccio il gioco delle grandi case, ma mi sento più sicuro..condizionamento ? forse...ma è coemcomprare una lacoste o un polo al discount...voi che ne dite?
mar970
1 luglio 2011 12:47
trovo interessante la vostra discussione...su questa molecola ho letto però questarticolo di un medico..cosa ne pensate?


La questione degli antiossidanti del vino è una bufala
Adelmo Di Salvatore Membro del Gruppo Tecnico Alcol, Commissione Salute, Conferenza Stato-Regioni

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo smentito gli studi che dimostrerebbero un presunto effetto preventivo del consumo di piccole quantità di bevande alcoliche. Secondo questi studi, sia chi non beve affatto sia coloro che sono “forti bevitori” correrebbero un rischio maggiore di avere una malattia cardiovascolare, rispetto ai cosiddetti “bevitori moderati”. Per spiegare questa curiosa conclusione, sono stati chiamati in causa gli antiossidanti polifenolici (in particolare il resveratrolo) come fattori protettivi.
Il resveratrolo è una sostanza che ha destato interesse negli studi per la prevenzione delle malattie degli anziani o comunque per il ritardo dell’invecchiamento. Siccome questa sostanza è contenuta anche nelle bucce degli acini di uva rossa, e quindi nel vino rosso, sono state prodotte molte ricerche che hanno concluso che il vino rosso fa miracoli: previene l’infarto del miocardio, mantiene l’erezione più a lungo, previene la demenza senile, protegge le ovaie, previene i tumori, è un toccasana contro il diabete, l’influenza, l’obesità, e altro ancora. Sono numerosi gli articoli che appaiono sulla stampa o gli interventi radiotelevisivi che inneggiano al magico resveratrolo e, più precisamente, al vino rosso. Ma si tratta di una bufala madornale.
Ecco perché.
1. Il resveratrolo è contenuto in circa 70 piante (fra le quali mirtilli, olive, fragole, pomodori, semi di arachide), oltre che nell’uva rossa.
2. Gli effetti antiossidanti (antiradicali liberi e perciò antiinvecchiamento) sono stati osservati in vitro, su colture cellulari, o su topi da laboratorio e non sugli umani, in un contesto artificioso lontanissimo dalla realtà fisiologica.
3. Ai topi e alle colture di cellule il resveratrolo è stato iniettato in dosi massicce (300 milligrammi per ogni chilo di peso dei topi) ed è stato estratto da una pianta (Polygonum cuspidatum), non somministrato atttraverso vino da bere.
4. “Gli scienziati non somministrano mai alle cellule in vitro o agli animali da sperimentazione il vino rosso, ma direttamente la molecola di resveratrolo, perchè sanno benissimo che l’alcol presente nel vino ucciderebbe immediatamente sia le cellule in vitro che gli animali da laboratorio”.
5. Il resveratrolo è presente nell’acino dell’uva in piccolissime quantità: 50-100 microgrammi per ogni grammo di peso secco (0,3-0,5 milligrammi ogni litro di vino); perciò, per raggiungere dosi efficaci, un umano dovrebbe mangiare circa 5 chilogrammi di buccia di acini di uva rossa al giorno.
6. Il resveratrolo viene metabolizzato molto velocemente dall’organismo umano: dopo mezz’ora i valori, già infinitesimali, si riducono a circa il 10%.
7. Tutti gli esperimenti con i farmaci contenenti antiossidanti vengono utilizzati ad 1 gr/die (altissime dosi) per 6 mesi per ottenere blandi effetti terapeutici sul sistema cardiovascolare.
8. Le ricerche della Sezione di Alcologia clinica e sperimentale del Dipartimento di Medicina interna e Scienze Biomediche (Università degli studi di Parma) e del canadese David Goldberg, (Dipartimento di Laboratorio e Biopatologia dell’Università di Toronto) hanno portato alla scoperta che i vari antiossidanti presenti nel vino rosso (resveratrolo, quercitina, ecc.) non vengono riassorbiti dall’organismo umano, se veicolati con il vino.
9. Di queste due ricerche, per motivi facilmente immaginabili, stampa e televisione non hanno dato notizia. I mass media non disdegnano però di riciclare periodicamente come “nuove ricerche” gli studi in vitro sul resveratrolo (che è una sostanza), al quale vengono negati, nel titolo dell’articolo del quotidiano di turno, i suoi presunti effetti antiossidanti protettivi; questi meriti vengono invece attribuiti al vino, che è una bevanda contenente circa quattrocento sostanze, tra le quali l’alcol etilico (che rappresenta almeno il 12%), e il resveratrolo (presente in misura del 0,0001%, centomila volte di meno).
10. L’alcol etilico, che ha la medesima formula chimica nel vino e nelle altre bevande alcoliche, è una sostanza molto tossica, ha le caratteristiche di una droga ed è un potente cancerogeno: gli studi più recenti confermano che bere uno-due bicchieri di vino al giorno aumenta del 32% il rischio di cancro del seno. Un vasto studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha concluso che “Le bevande alcoliche sono cancerogene per gli esseri umani”. Il vino è una bevanda alcolica.
11. Il resveratrolo presente nel vino non può mai far bene, proprio perché si trova nel vino assieme al suo compagno di viaggio alcol etilico. È utile che le vigne siano mantenute, perché l’uva è un frutto gustoso e nutriente e il succo d’uva non fermentato non contiene alcol etilico.
12. Sino a qualche anno fa si attribuivano effetti miracolosi all’alcol etilico: oggi nessuno lo difende più, perché sono da tutti (compresi i produttori di vino) riconosciute le sue caratteristiche tossiche ma, forse per difendere il prodotto, si è aggirato l’ostacolo consegnando il testimone al resveratrolo. Sia il resveratrolo che l’alcol etilico sono contenuti nel vino. Adesso che il resveratrolo (o gli altri antiossidanti) sono stati “smentiti”, quale altra delle circa 400 sostanze presenti nel vino verrà osannata? Forse l’acqua, che nel vino detiene la maggioranza schiacciante (70-87% delle azioni)?
13. Quando si bevono due-tre bicchieri di vino si può superare facilmente il limite di alcol nel sangue tollerato dalla legge durante la guida di autoveicoli.
14. I titoli dei giornali recitano abitualmente: “Vino rosso per allungare la vita”. Perché non, come sarebbe giusto, “uva rossa e olive” o anche olio di oliva che pure contengono resveratrolo? La diffusione di simili notizie, in un periodo storico dove è comune la paura di ammalare di tumore o di infarto, ha comunque l’effetto di spingere al consumo del vino. Se la campagna risultasse efficace, la conseguenza sarebbe un aumento dei consumi e con essi i problemi (fra i quali, naturalmente, anche i tumori e gli infarti alcolcorrelati).
15. La Legge-quadro sull’alcol e sui problemi alcolcorrelati, n. 125 del 2001, al capo III, art. 13 (Disposizioni in materia di pubblicità), comma 2b, recita: “È vietata la pubblicità di bevande alcoliche e superalcoliche che attribuisca efficacia o indicazioni terapeutiche che non siano espressamente riconosciute dal Ministero della Sanità”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità osserva che la pubblicità delle bevande alcoliche rappresenta il consumo come salutare e privo di effetti negativi: ciò porta alla sottovalutazione del rischio potenziale e di altre conseguenze negative che possono derivare dal consumo di alcolici.
16. Negli Stati Uniti sono già disponibili compresse a base di resveratrolo, ma la quantità di principio attivo è minima e l’efficacia dubbia. I ricercatori della Harvard Medical School e del National Institute on Aging sono arrivati alla conclusione che la quantità di resveratrolo somministrata ai topi è enorme e una persona di 70 chili, qualora ne volesse assumere l’equivalente in relazione al proprio peso, dovrebbe bere fra le 750 e le 1500 bottiglie di vino al giorno. È evidente che nessuno sopporterebbe tali quantità senza avere gravi danni, sino al coma etilico e alla morte.
17. I risultati della recente revisione Cochrane (oltre 67 studi clinici randomizzati, cui hanno partecipato poco meno di un quarto di milione di persone), smentiscono gli effetti positivi degli antiossidanti. Molti studi sono giunti a concludere che gli antiossidanti hanno effetti neutri o addirittura dannosi, con tassi di mortalità aumentati.

È giusto che gli studiosi continuino le loro ricerche ed arrivino a stabilire se dal resveratrolo, presente in abbondanza nella frutta, si potrà ottenere un farmaco che abbia poteri curativi o preventivi.
Nello stesso tempo è utile tener presente l’evidenza che, se anche il resveratrolo contenuto nel vino (dove è presente solo in tracce) fosse efficace (ancora non si sa) e venisse riassorbito (ma ciò non avviene), nessuno riuscirebbe a bere tutto quel vino in un solo giorno. Per due motivi: perché o vomiterebbe prima (per mancanza di spazio…) o morirebbe per la intossicazione acuta di grado gravissimo da alcol etilico. In questo ultimo caso la persona avrebbe comunque soddisfatto le teorie e le aspettative dei difensori del vino come il farmaco miracoloso, perché non correrebbe più il rischio di soffrire di una malattia cardiovascolare o di cancro o di altri malanni…
Ottobre 2008 Adelmo Di Salvatore [email protected]
JOKER
28 giugno 2011 13:47
Ciao SAV,

il resveratrolo è un potente antiossidante con proprietà antitumorali, antinfiammatorie ed in più la capacità di controllare l'eccesso di estrogeni e androgeni.

Non ho ben capito se mi chiedi per caso la validità del resveratrolo contro alcuni batteri...

In tal caso io ritengo altre sostanze molto più efficaci:

- aglio (o l'estratto titolato in allicina)
- acido ellagico (estratto dal melograno)
- bardana
- estratto semi di pompelmo
- acido caffeico o clorogenico (estratto dal caffè verde o dall'echinacea)

Poi per il rafforzamento del sistema immunitario le alghe clorella e klamath a 3-4 gr. ognuna al dì penso che siano molto valide.

Ma volendo l'elenco di combinazioni varie si allungherebbe oltremodo...anche perché se so di che parlare posso essere molto più preciso...
savpg8801
28 giugno 2011 8:16
Caro Joker, sono stato pressochè assente, ma ho letto i vostri interventi nei vari threads, ora che Sugar rodigino è tornato.
Ti chiedo, dopo che sono stato consigliato da specialisti pneumologi(numerosa équipe clinica), causa le mie patologie(e non solo) respiratorie e dopo cure obbligatorie di antibiotici mirati( con la cicoria non sarei sopravvissuto ), se l'associato "resveratrolo+zinco+varie vitamine" a periodi predefiniti, più un piano di rafforzamento immunitario e riduzione delle infiammazioni dovute a un "comune" batterio ritrovato in concentrazioni significative, e speriamo giusti vari ultimi studi clinici (delle interessate Pharmas) sulle potenzialità di certi antibiotici(non cito la molecola) con funzioni insperate a lungo tempo ma a dosaggi ridotti e pianificati(numerosi links al riguardo), dicevo: se resveratrolo, ovviamente non negli alimenti, assunto nei modi detti, ha veramente potenzialità che i nostri nonni, sempre all'osteria a tracannare vino rosso, non conoscevano, e trapassavano magari curati dal resveratrolo, ma uccisi da cirrosi o altre malattie.
Quì la statuetta russa a più ventri non ha mai colpito.
A leggerti.
lucillafiaccola1796
21 giugno 2011 19:19
posiamo fare e tantissimo: non ci vacciniamo, non prendiamo farmaci... abitualmente... per un infezione da graffio di chiodo o altro, magari, un antibiotico...
furnuk79
21 giugno 2011 17:07
che dire, ormai questo lo sappiamo da vari anni, ma nessuno è in grado di fare niente
Commenti
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