Pier Giorgio 5 maggio 2005 0:00
Ho dimenticato di dire che la carne di manzo, dopo il
fattaccio"mucca pazza" non l'ho più
comperata, neppure quella buonissima italiana, anche se non
vi erano le ETICHETTE ! Ribadisco che è solo questione di
"sensazione personale" l'aver deciso di
scartare o acquistare quel prodotto in quanto, dalle
etichette, non desumi proprio un bel niente di utile e
scientificamente valido per la propria salute o per il
proprio interesse. Vaghe diciture che ti evocano solo
personali e soggettive sensazioni, non certo obiettive
certezze.! Quando leggi sfilze di composizioni o provenienze
o sigle, cosa diavolo ne desumi se non sei un esperto, un
chimico, un analista, un cancerologo, un geografo, un
farmacista ? Quando comperi un salame leggi : Suino, sale,
aggiunte varie ecc.; se lo fanno a Canicatti, a Vattelapesca
o in via del Sempronio n.325-lo insaccano a via della
Fregnaccia n.8, lo imballano a Portobello e lo
commercializza la ditta Tal dei tali a Valleoperosa per
conto del distributore Talaltro e viene venduto nel
magazzino tedesco di via Volpone n.81 a Sepossotifrego, sai
quanto stai tranquillo e dormi tra due guanciali. Moltiplica
il tutto per decine o centinaia di prodotti che comperi e
sei in una botte di ferro (come si dice..cornuto ma
contento) tanto c'è l'etichetta.
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Lobster 5 maggio 2005 0:00
Domanda: > Al consumatore, cosa gli frega sapere delle
notizie così vaghe > (se è Francia, la Francia è
grande!!) Risposta: > Non ho comperato la
bella carne (fra l'altro a prezzo invitante) >
provenienza marcata FRA (spero significhi FRAncese..)
Se non ci fosse stata l'etichetta come avresti
fatto a scartare la carne che tu ritieni a rischio
"mucca pazza"? Come vedi le etichette
sono utiliti anche a te che dici che non sono utili. O
sbaglio? Saluti, Lobster
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