savpg8801 12 gennaio 2017 12:56
Oggi la borsa è come la politica. Come quest'ultima
rincorre il potere e il danaro, anche la prima rincorre il
profitto a scapito di ogni cosa giusta, seria e
fondamentalmente onesta.
Il trading, effettuato dai borsinisti sempre seduti nei
borsini a guardarsi le quotazioni e a cercare di specuylare
ogni tanto qualcosa, ora lo fanno in linea. Ma nulla cambia.
Sono da equipararsi agli aficionados delle sale giuoco, ad
ogni livello di maniacalità sino ad arrivare a vere e
proprie patologie. Non si può nemmeno dire che in entrambi
i casi facciano bene, dal momento che le leggi lo
permettono, se la cosa apporta loro piacere e il fine di
"arricchirsi"(spesso non è neppure così) ovviamente alle
spalle di qualcun altro perdente, non giustificherebbe il
mezzo, o non lo dovrebbe dato che i profili di rischio non
sono tutti uguali.
Ad ogni modo, essendo la Borsa in ogni sua sfaccettatura,
arrivata al punto da essere solo un gioco e che gli yuppies
non colpiscono poi così duro, lasciamo fare. Ma fino al
momento in cui non si deciderà di porre termine al gioco al
m asacro, sia di aziende che di risparmiatori(anche piccoli
giocatori) da parte delle quasi legali speculazioni.
Infatti termini legali o economici quali "aggiotaggio" ecc.
non sono più in auge. E spesso questo piccolo autore di
trading fai da te considera questa attività come normale.
Ma con l'aiuto del web normale non lo dovrebbe più essere.
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cristian6559 12 gennaio 2017 10:56
certamente,la domanda però è poco chiara,io faccio trading
da diversi anni e penso sia una buona cosa per divertificare
gli investimenti.Ci dedico solo il 15% del mio capitale,e di
questa parte a sua volta ogni operazione ha un grado di
rischio del2%
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