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lalla
8 agosto 2005 0:00
annapaola trovo talmente ridicolo il vaticano e tutto ciò che gli gira in torno che nn posso prenderlo sul serio.preferisco nn parlare x niente con te se nn posso esprimermi come voglio, grazie x aver riconosciuto la mia libertà!..come vi hanno abituato male....
ANNAPAOLA LALDI
8 agosto 2005 0:00
Per Pro-teo. Non sono d'accordo con te su diverse cose,ma non è molto importante, perchè è ovvio che ciascuno vede le cose da una angolazione particolare e non è facile (o forse non è proprio possibile) avere una visione globale; o meglio la possiamo anche avere intuitivamente, ma quando si va ad esplicitarla a parole, il fatto di dover passare dalla sintesi all'analisi, ci frega non poco.
Ma non è un problema. Tu privilegi una visuale, io un'altra, e non c'è che da prenderne atto con rispetto reciproco.
Non mi pento di aver fatto conoscere quella dichiarazione di Paolo Ricca, perché comunque in questo modo ho fatto sapere che in Italia ci sono anche altre voci cristiane diverse da quella cattolica -e cattolica ufficiale.
Per Lalla: ti avevo rivolto una preghiera ("Per Lalla: una preghiera. Quando ti rivolgi a me, mi piacerebbe che tu non usassi ironia o, peggio sarcasmo, verso nessuno") che certamente si riferiva alla deformazione sarcastica del nome di Ratzinger -ma, attenta, non perché è papa, ma perché è una creatura umana come me e te. Non te la senti di accoglierla? Preferisci non rapportarti a me? Sappi che te ne riconosco la più totale libertà.
Alex
8 agosto 2005 0:00
"ti riferisci a nazinger? bhe io continuerò a chiamarlo così finchè ne avrò voglia, solo io deciderò quando smettere sai com'è, nn permetto che nessuno decida x me il mio modo di scrivere," Sai qui non si tratta di ortografia o di stile di scrittura, ma di un'offesa pesante e di pessimo gusto. E' come se ti chiamassero sempre Fascista o Mafia in tutte le discussioni solo perchè sei italiana.
Partendo da tali premesse è difficile discutere con te, che ti limiti a bollare le persone; difatti tutta la storia dei tuoi post lo conferma, non sei capace di portare avanti un dialogo con chi non la pensa al 100% come te. Peccato perchè soprattutto ascoltando chi la pensa diversamente si ha modo di sviluppare maggiormente il proprio pensiero ed allargare i propri orizzonti. La tua autocensura fa male più a te che agli altri. E non è questione di forma.
Pro-Teo
8 agosto 2005 0:00
Vedi Annapola,
nemmeno nel mio primo post il tono voleva essere aggressivo. Il fatto è che ciò che hai scritto (una lunga lettera) non era stato presentato, a mio dire, se non sommariamente e lasciava molte preplessità sullo scopo.
Hai chiamato il papa "uno dei potenti", lasciando intendere chissà cosa. In cosa è potente un papa? Non ha eserciti, vive in uno stato microscopico, non possiede pozzi petroliferi; poi aggiungi che è uno "dei grandi della terra". Intendiamoci, allora, la sua potenza e la sua grandezza possono essere solo nella sua moralità, nella sua etica cristiana che si fonda sull'amore, sul perdono e la misericordia. Citami una sola frase del precdente papa (non parlo di questioni teologiche e di ecumenismo) o di quello attuale dove siano disattesi amore, misericordia, perdono. Sono sempre stati contro le guerre, contro gli atti di violenza anche di semplice prevenzione (vedi Irak). Se la loro parola ha influenza, talora, sui poteri temporali è perché milioni di persone credono in ciò che dicono e perché ciò che dicono porta alla pace e non al disaccordo e all'odio. Le parole e i gesti di GPII sono stati apprezzati perfino dai mussulmani!
Di uomini eticamente saggi è piena la terra (non solo il tuo Paolo Ricca che comunque continuo a non apprezzare particolarmente in quell'articolo), ma affermare che papa GPII non si sia prodigato per l'ecumenismo (basta sfogliare la storia degli ultimi ventanni) è assolutamente ridicolo!

Anche la questione della santità mi sembra ridicola e mal posta: si vorrebbe mettere in dubbio il monotesimo fondato sulla trinità della chiesa cattolica? Il termine santo per i cattolici significa in generale degno di venerazione, da imitare, non altro; e il papa cattolico (ti ricordo le parole di Gesù dette a Pietro) siede a capo della chiesa, anch'essa santa.
E' dichiarato santo (degno di venerazione) non per le sue opere (queste le giudicherà Dio) ma per il fatto di essere papa, come figura quindi.
E' ovvio che i valdesi come gli altri protestanti non possono accettare la figura del papa così intesa e pertanto l'attaccano.
Mi spiace sottolinearlo, ma c'è molta più chiusura tra i protestanti che viceversa.
lalla
7 agosto 2005 0:00
annapaola, nn condivido la tua posizione. la mia ironia nn è rivolta nei tuoi confronti, in quel caso avresti tutto il diritto di nn gradirla. parla chiaramente, ti riferisci a nazinger? bhe io continuerò a chiamarlo così finchè ne avrò voglia, solo io deciderò quando smettere, sai com'è, nn permetto che nessuno decida x me il mio modo di scrivere, giusto o sbagliato che sia (nn credo che in questo forum ci sia qualcuno che possa permettersi di giudicarmi), io oltre a fare dell'ironia verso me stessa ho anche del rispetto nei miei confronti, ciò che viene definito dignità,quindi eviterò di rapportarmi e di confrontarmi in modo specifico a te, visto che noti + la forma che i contenuti e nn apprezzi i miei post, ma nn cambierò modo di scrivere.con tutto il rispetto.
ANNAPAOLA LALDI
7 agosto 2005 0:00
Pro-teo, ti ringrazio per il tono più invitante al dialogo che hai usato adesso.
Non mi considero appartenente a nessuna chiesa, anche se sono battezzata, cresimata e comunicata in quella cattolica, alla cui vita, diciamo così, ho contribuito per diverso tempo e in varia maniera. Il mio starmene adesso fuori da essa e da tutte le altre nasce dall'aver maturato una visione dell'angustia di ogni pretesa di amministrare il divino o, peggio, di possedere la verità eterna ed assoluta. Con tutto ciò, sono in contatto con parecchi preti cattolici di diverse tendenze, e qualcuno ogni tanto m'invita a parlare alle sue riunioni. In breve, mi pare di sapere di prima mano quanto è variegato il cattolicesimo; io lo definisco un arcipelago, di cui la Chiesa diciamo così ufficiale (quella che sta a Roma in Vaticano, per semplificare) è solo uno degli isolotti, senz'altro fatto a piramide, però non è né l'unico né il solo né esaurisce la ricchezza di questa confessione. Purtroppo spesso, a mio avviso, la mortifica, con grande dolore anche di molti suoi appartenenti veramente fedeli.
Non sono dunque valdese, ma i valdesi mi piacciono molto per il rigore che mostrano nelle questioni economiche, per la democrazia che sta alla base della loro chiesa, e per la loro capacità di rimettersi in discussione. Anche di loro, così come dei battisti e metodisti, conosco bene diverse persone, fra cui pastori e pastore.
Paolo Ricca è uno di questi, una persona di grande spessore teologico (guarda che non lo dico solo io), ed è impegnato da anni nel dialogo ecumenico, soprattutto verso la chiesa cattolica, ai vari livelli, dalle parrocchie al Vaticano.
Ho riletto lo scritto di Paolo Ricca, che è una dichiarazione per la stampa all'indomani dell'elezione di Bendetto XVI, e sinceramente non ci trovo l'aggressività che invece rilevi tu.
Dice le cose dal suo punto di vista, naturalmente, mette sul piatto i problemi esistenti dal punto di vista del dialogo ecumenico, che si sono fatti (secondo me, purtroppo, ma forse,secondo te,per fortuna), obbiettivamente più difficili proprio negli ultimi tempi del papato di Giovanni Paolo II col ribadimento che solo nella chiesa di Roma c'è salvezza, che le chiese protestanti non si possono dichiarare propriamente "chiese sorelle", ecc.
Il richiamo al fatto che "Padre Santo", sulle labbra di Gesù, si riferisce a Dio, mi pare più che giusto e giustificato (ma se per te non lo è, non ci posso fare niente); del resto Gesù rimprovera il giovane ricco che lo chiama "buono", perchè, dice lui, Gesù, anche questo appellativo, spetta solo al Padre.
Che si sia superata la soglia pericolosa che porta a un culto della personalità rispetto al papa defunto (ma anche a questo)mi sembra anche questa una realtà evidente nei fatti (pensa al "Giornale", che annuncia la morte del papa con un titolo che parafrasa il "padre nostro: "Papa nostro che sei nei cieli"), e Paolo Ricca chiede, certo con severità, ma senza mancare di rispetto, che questo papa agisca, nei confronti dei media, in modo che non ci sia confusione fra Dio e l'essere umano, sia pure grande quanto un uomo possa essere, specie se si presenta come "servus servorum Dei", servo dei servi di Dio.
Ho voluto far conoscere questo intervento perché viene da uno che è proprio un interlocutore diretto del papa, e che tratta argomenti concreti, che interpellano il pontefice e la chiesa di Roma. Ho fatto insomma un tentativo per portare il confronto un po' più in là di quello che, senza offesa per nessuno, mi pareva essere più un "fai da te" con poco costrutto. Naturalmente, posso avere sbagliato, così come si può non essere d'accordo. Ma, per fortuna, oggi, qui da noi, c'è spazio per tutti. Dimmi la verità: non ne sei contento anche tu?
Alex
7 agosto 2005 0:00
Lalla, sei squallida continuando ad usare termini come "nazinger". Poi magari ti commuovi davanti alle nefandezze del regime nazista.
Non riesci a discutere con/di una persona senza usare termini offensivi?
Chi alza la voce ed offende probabilmente è dalla parte del torto e non sa come imporsi diversamente.
pro-teo
7 agosto 2005 0:00
Scusami, ma non capisco lo stesso il tuo intervento forse anche perché non ti conosco.
Perché hai citato il pastore valdese? Sei valdese anche tu?
La sua lettera è tutt'altro che tenera nei confronti della chiesa di Roma e appare contraddittoria proprio perché le sue accuse di intransigenza non sono per niente concilianti e anzi sembrano cercare proprio lo scontro. Quantomeno dimostra di essere ancor meno di Ratzinger un buon politico.
ANNAPAOLA LALDI
7 agosto 2005 0:00
Per Pro-teo: se tu intendi il mio contributo come "sparlare del papa a 360 gradi", mi dispiace per te. Per quanto mi riguarda, prendendo sul serio tutte, ma proprio tutte le persone, il termine "sparlare" non è di casa.
Per Lalla: una preghiera. Quando ti rivolgi a me, mi piacerebbe che tu non usassi ironia o, peggio sarcasmo, verso nessuno.
Personalmente, ritengo infatti che, semmai, l'unica persona verso la quale possiamo usare un po' di ironia (ma sempre benevola) è la nostra stessa persona, e credo di dimostrarlo concretamente negli scritti che trovi alla "Pulce nell'orecchio".
Naturalmente, non pretendo che tu condivida la mia impostazione, però ti prego di rispettarla quando ti rapporti a me.
Grazie.
lalla
6 agosto 2005 0:00
annapaola ho trovato altre notizie su nazinger.

Joseph Ratzinger, il vero "regista" del papato di Giovanni Paolo II, è divenuto dunque papa lui stesso, grazie ad un conclave addomesticato i cui esiti erano piuttosto scontati.

Nel sito ufficiale del Vaticano è infatti possibile leggere la Dichiarazione Dominus Iesus, da lui scritta, dove si condanna il "relativismo", termine con cui Ratzinger definisce il riconoscimento della pari dignità di tutte le religioni.

Se la pari dignità è condannata, è dunque già evidente da questa sola affermazione che anche Ratzinger reclamerà per la Chiesa Cattolica i soliti privilegi di chi ritiene arrogantemente di essere l'unica depositaria della verità assoluta. Si badi bene: non si parla solo di religione, ma anche delle filosofie e delle visioni della "VITA TERRENA" che dovrebbero ispirare ANCHE le scelte politiche degli Stati.


Leggiamo inoltre nella "Dichiarazione Dominus Iesus":
....il soggettivismo esasperato di chi considera la ragione come unica fonte di conoscenza......
QUALE ALTRA FONTE DI CONOSCENZA DOVREBBE ESSERCI SIG. RATZINGER? ORA CHE E' DIVENTATO PAPA, PENSA DI FAR PESARE LA SUA PRESUNTA INFALLIBILITA' per convincere il mondo moderno ad accantonare scienza e ragione per basarsi solo sulle sue autorevoli rivelazioni?

Se queste sono le premesse, ci aspettano tempi molto bui. Certo, la Chiesa ha avuto papi peggiori, ma il vero problema è l'accecamento della gente, quella gente che grida istericamente, si commuove e batte le mani senza sapere cosa sta accadendo sopra la propria testa.
Del resto, la gente è stata privata di ogni corretta informazione storica che la possa mettere in grado di capire quale colossale falsificazione della storia e dello stesso Vangelo rappresenti il cattolicesimo, soprattutto l'odierno cattolicesimo, divenuto ormai un gigantesco REALITY SHOW, una CHIESA TELEVISIVA che ha trasformato la devozione in puro spettacolo.

Tutto va bene, se si tratta di accrescere il proprio primato politico, economico e di potere sulle coscienze. Ma un consenso solo apparente, basato su manifestazioni esteriori, spettacolari, di piazza, presenta gravi fragilità. di questo, lo stesso Ratzinger se ne rende conto, quando scrive, nel medesimo documento:
Il dissolvimento dell'ecclesiologia ...... diventa perciò la conclusione logica di tale filosofia relativista, che paradossalmente si ritrova sia alla base del pensiero post-metafisico dell'Occidente sia della teologia negativa dell'Asia.

Alcune frasi di Ratzinger necessitano di una "traduzione" per i non addetti ai lavori:

"PENSIERO POST-METAFISICO DELL'OCCIDENTE"

Ratzinger ha nostalgia di quando in Occidente si credeva negli angeli, nelle streghe che volavano a cavallo delle scope e di quando i malati di mente venivano considerati indemoniati. Eh si, caro Ratzinger, la gente non ha più quella "fede" che consentiva alla Chiesa Cattolica di sfruttare la PAURA SIA DELLA MORTE CHE DEI MISTERI DELLA VITA per imporre il proprio potere.

"TEOLOGIA NEGATIVA DELL'ASIA"
Forse Ratzinger teme che le religioni orientali possano colmare quel VUOTO MORALE E SPIRITUALE prodotto dal Cattolicesimo? Teme la "concorrenza" del Dalai Lama?
Non ha tutti i torti, moltissime persone sono stufe di una Chiesa fondata su una gigantesca truffa storica (vedi sotto: Gesù di Nazareth, il Mito e la Storia) sulla credulità popolare, sulle madonnine piangenti, sui privilegi politici, sugli affari economici (Do you remember Marcinkus? No? Allora leggi CHI e PERCHE' ha ucciso Papa Luciani - vedi link in basso su questa pagina) nonché sull'invadenza nella società e sullo spettacolo mediatico.

http://www.cristianesimo.it/ratzinger.htm
Pro-teo
6 agosto 2005 0:00
Annapaola, e che c'entrano adesso i valdesi?
Non mi pare che lo scopo di questo forum fosse sparlare del Papa a 360°.
Di' al tuo pastore di scrivere direttamente a Benedetto XVI se ha dei problemi da risolvere con lui.
Ciao.
ANNAPAOLA LALDI
6 agosto 2005 0:00
Caro Vincenzo l'altro, secondo me sei stato tu a suggerire uno stile non proprio elevato a questo spazio, sia col titolo, sia con l'accenno al signor Mario....
Però, siccome l'argomento è serio e condivido il tuo desiderio di un confronto sugli atti di quest'uomo che comunque attualmente è uno dei potenti e dei grandi della terra, provo a dare un contributo concreto, proponendo l'articolo scritto dal teologo e pastore valdese Paolo Ricca e pubblicato su "NEV - Notizie evangeliche" del 20 aprile 2005
http://www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv02.asp

"RATZINGER PAPA
di Paolo Ricca

Joseph Ratzinger è dunque stato eletto papa. Evidentemente la Chiesa cattolica romana attraverso i suoi cardinali riuniti in conclave non ha voluto correre rischi. Neppure il rischio Martini, uomo della Bibbia, della collegialità e del dialogo con la modernità (a Milano, come è noto, istituì una 'cattedra dei non credenti'). Tanto meno il conclave ha voluto correre il rischio che poteva comportare l'elezione di un papa latinoamericano, africano o asiatico: non tutti, ma qualche cardinale di quei continenti avrebbe effettivamente potuto aprire orizzonti nuovi sulle rive del Tevere e far circolare aria nuova nelle antiche stanze vaticane. Il conclave ha preferito andare sul sicuro. Non ha osato l'imprevisto, il diverso, il nuovo. Non si è aperto all'inedito, non si è esposto alla possibilità di qualche grossa (e bella) sorpresa.
Joseph Ratzinger lo conosciamo. Per oltre vent'anni ha guidato con mano ferma la Congregazione per la Dottrina della fede (ex-Sant'Uffizio). E' un teologo di razza (cattolica). Guardiano dell'ortodossia romana, ha cercato di mettere la sordina alla teologia latinoamericana della liberazione (processando il francescano Leonardo Boff e altri) e ha censurato una cauta apertura teologica nei confronti delle altre religioni (imponendo il silenzio al gesuita Jacques Dupuis, autore di un'opera intitolata Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso). Ha ovviamente affermato in modo massiccio (nel documento Dominus Jesus, ma anche in altri) la centralità e il primato della Chiesa cattolica romana (criticando persino l'espressione "chiese sorelle": ma se non sono sorelle, che cosa sono?): solo la Chiesa di Roma possiede la pienezza della verità e dei mezzi di salvezza. E' inutile dire che le conseguenze di questa convinzione sul piano ecumenico non sono rassicuranti. Nei confronti della modernità Ratzinger sembra coltivare un rapporto critico di giudizio più che di dialogo. E il suo giudizio sembra un po' schematico, sommario, persino un po' arcaico: la modernità di cui parla sembra essere, qualche volta, più quella di ieri che quella di oggi.
Joseph Ratzinger è tedesco. Come protestanti, possiamo sperare che egli conosca il protestantesimo meglio dei suoi predecessori, che lo conoscevano solo (e male) per sentito dire. Certamente, Ratzinger lo conosce meglio, anche se sappiamo bene che non basta conoscere per capire.
Joseph Ratzinger papa sarà diverso dal prefetto dell'ex-Sant'Uffizio? Noi speriamo che lo sia, almeno in parte. Le nuove responsabilità che ora incombono su di lui potranno mettere in luce doni e qualità rimaste sin qui latenti, semplicemente perché non hanno avuto occasione di manifestarsi. Se è improbabile che il nuovo papa cambi il papato, potrebbe darsi che il papato cambi il nuovo papa. Abbiamo comunque una piccola preghiera da rivolgere a Benedetto XVI: che introduca (se ritiene anche lui che sia opportuno farlo) un po' di misura, di sobrietà e di moderazione in quella particolare forma di religiosità cattolica che riguarda, appunto, la figura del papa. Non pretendiamo certo che in Vaticano ci si ricordi che 'Santo Padre' (o 'Padre Santo') è esattamente il nome con il quale Gesù di Nazareth si rivolgeva in esclusiva a Dio (Giovanni 17,11): la comunità di Gesù dovrebbe - crediamo - seguire il suo Maestro anche su questo punto, che non ci sembra, francamente, un dettaglio. Ma sarebbe già molto se si riuscisse ancora ad arginare quel 'culto della personalità', che è stato una tipica e tragica malattia politica del Novecento (con le conseguenze nefaste che conosciamo), e che ora sembra dilagare anche in campo religioso, investendo in particolare il vescovo di Roma. C'è una misura, oltrepassata la quale, l'entusiasmo diventa venerazione, e la venerazione diventa culto. Occorre vigilare perché così non sia".


NOTIZIE SU PAOLO RICCA
Paolo Ricca, nato nel 1936, si è laureato alla Facoltà Valdese di teologia nell'Anno accademico 1959-60 con una tesi su L'escatologia nel Vangelo e nelle lettere di Giovanni. Nel 1999 la Facoltà di teologia dell'Università di Heidelberg gli ha conferito il dottorato honoris causa.
Docente di Storia del Cristianesimo alla Facoltà teologica valdese di Roma dal 1976 al 2002.
Alex
5 agosto 2005 0:00
Lalla, se avessi vissuto il nazismo eviteresti di fare della squallida ironia con i tuoi nomignoli tipo "nazinger". Un po' di rispetto per i milioni di morti che hanno pagato quel periodo storico. Basterebbe un minimo di buon gusto.
Pro-teo
5 agosto 2005 0:00
Ogni tanto compari, spari una fregnaccia e te ne vai. Divertente.
Ciao, lalla.
lalla
5 agosto 2005 0:00
tutto sommato nazinger comincia a piacermi, nn peremette ai divorziati di fare la comunione.ben gli sta ai credenti
Pro-teo
5 agosto 2005 0:00
Vincenzo, adesso hai avuto tutto il tempo: credo proprio che tu debba rispondere perché il rischio che qualcuno metta in dubbio la tua parola e tutto quello che hai costruito è prossimo.
Vuoi screditare tutto il castello che hai costruito ad arte? Vuoi che le tue parole cariche di sdegno nei confronti di BXVI cadano nel vuoto?

Dicci cortesemente a quale associazione appartieni.
¢¾pink rubber kook¢¾
4 agosto 2005 0:00
avra' bevuto troppa birra tedesca la sera prima e si e' dimenticato...............o addirittura addormentato,mentre qualche cardinale gli teneva gli occhi aperti con uno spago e un altro sempre con lo spago gli muoveva le labbra........:)))) ce lo vedete voi questo papa ,in africa ,con in braccio un bambino sieropositivo??????ma basta il pensiero........
Luca
4 agosto 2005 0:00
x Pro-teo

dai anche tu....dagli il tempo di cercarne una su internet una associazione americana che sia credibile...
Pro-teo
4 agosto 2005 0:00
Vincenzo, credo proprio che tu debba rispondere per non correre il rischio che qualcuno metta in dubbio la tua parola e tutto quello che hai costruito.

A quale associazione appartieni?
lalla
3 agosto 2005 0:00
roberto a me nn risulta che nei vangeli si parli di cellule staminali, ma si da ampio spazio alla fecondazione artificiale....
Pro-teo
3 agosto 2005 0:00
Ti ringrazio per la cortesia,
però ti rammento che sei tu ad aver citato la tua associazione, tirando in ballo anche la chiesa di Roma come connivente con il potere in Niger. Ti ho replicato che la cosa mi sembrava assurda in un paese quasi totalmente mussulmano e di avere curiosità di conoscere la tua associazione (te ne ho citate alcune ma solo cristiane...).
Ce lo vuoi dire o no?
Alex
3 agosto 2005 0:00
Oh vincenzino l'arrogante, mai detto che so tutto io, ma evidentemente ti da fastidio che altri si esprimano, preferisci il pensiero unico.
Posso solo dedurre che non hai capito nulla visto che a me di parlare di religione non interessa visto che sono ateo. Sul confronto politico, quando vuoi.
Sul fatto di poter importare cellule staminali embrionali c'era una discussione in corso, ma tutto è stato ovviamente offuscato dai referendum con i quali si è buttato fumo negli occhi agli italiani spostando le vere questioni.

Tornando al tema, la presunta gaffe è stata smentita dai rabbini americani; tutti hanno riconosciuto le condanne della Chiesa per la violenza in medioriente. Volevi parlare di politica ma sei caduto sulla guerra religiosa, poi accusi gli altri di aver fatto altrettanto.
Vincenzo l'altro
3 agosto 2005 0:00
scusa Pro-teo,
ma non avevo inteso la domanda, e non capisco che c'entri.
Hai trasformato un tentativo di discussione politica sul Vaticano nella solita pippa (per me) su religione cattolica si'/no, e ora ci dobbiamo mettere a parlare della cosiddetta cooperazione allo sviluppo e delle sue organizzazioni....
No, non mi interessa. Ti replico per cortesia.
Buone discussioni ideologie.
Pro-teo
3 agosto 2005 0:00
Vincenzo,
non hai ancora risposto alla mia domanda: qual è l'associazione americana con la quale fai volontariato in Niger?
Roberto
3 agosto 2005 0:00
Ma nel vangelo, o qualche altro testo che riporta la presunta parola di qualche altro messia, si parla di cellule staminali?
un ITALIANO
3 agosto 2005 0:00
Per Nessuno
Fai proprio onore al tuo nome
uno qualunque
3 agosto 2005 0:00
Lalla hai proprio la coda di paglia, non ti ho mai dato del voi, questo si usava tempo fa, ma ho semplicemente espresso una preoccupazione e se invece di offenderti leggi bene forse capirai i modi di dire della gente comune, cioè di quella gente che non arriva a compilare lezioni di teologia (strettamente personale) tanto da riempire una intera pagina di commento da sola.
Detto questo ho chiuso con i post, non voglio assistere ulteriormente alla spiattellamento della pseudo cultura a senso unico con cui qualcuno vuole mettersi in mostra. I post sono fatti per scambi di idee, anche diverse, non per leggere intere pagine che alla fin fine non dicono nulla se non per apparire, come ha fatto un certo Cascioli.
A questo punto tu potrai dire che non te ne frega niente; rispondo: a me meno di te.
P.S. puoi pure rispondere, è so che lo farai, tanto non ti leggerò.
Ciao
Alex
2 agosto 2005 0:00
La chiesa non si è mai espressa contro l'uso delle cellule staminali, ma solo contro quelle embrionali perchè prevedono la morte di ciò che loro considerano una vita. A seguito del referendum nessuno, cattolico o meno, può fare ricerca sulle staminali embrionali, mentre la ricerca è consentita su quelle adulte.
Certe scelte sono questioni di coscienza, non di religione. E poi tanto lo sappiamo che la maggior parte della gente è cattolica solo sulla carta.
vincenzo l'altro
3 agosto 2005 0:00
per Alex
oh piccolino "sotuttoio", non e' vero che in Italia non si puo' fare la ricerca sulle staminali embrionali. Si faceva prima del referendum e si continua a fare anche ora, che io mi ricordi in due centri eccellenti. E' solo vietata la produzione di staminali embrionali ma non la ricerca su quelle importate.
Prenditi questo altro saggio di cultura cattolica romana istituzionale e continua a discutere di religione, visto che e' quello che ti interessa, anche se uno cerca di parlare di politica.
Giuseppe P.
2 agosto 2005 0:00
Attenzione Lalla... anche l'assunzione della non esistenza di dio... e portarla in laboratorio produce lo stesso effetto di chi si porta dietro gli assiomi di fede.
Affermare l'esistenza/non esistenza di dio, sono due assiomi (alex mi picchierà ora, già ci siamo scornati su questo :p - vabbè su questo la pensiamo diversamente :-) )
Parliamoci chiaro, la fede è un aspetto della vita della persona... se lo scienziato vuole... potrebbe anche far entrare la politica nel laboratorio. Qualsiasi aspetto potrebbe entrare nel laboratorio.
Ma esiste quindi la metodologia.

Lo scienziato deve applicare una metodologia oggettiva (poi può essere ateo, agnostico, uomo di fede), pubblica poi i risultati e soprattutto la metologia utilizzata...
Una volta pubblicati i risultati... lui non diventa "aristotele" e la comunità scientifica non accetterà automaticamente in modo passivo la ricerca, semplicemente perche "ipse dixit".

La pubblicazione del risultato e della metodologia utilizzata ha lo scopo di una verifica di "legittimazione" (e non di assunzione di verità), solo con la pubblicazione, risulatati e metodologia sono vagliati della comunità scientifica, che potrà quindi criticare, rigettare, migliore, apprezzare la ricerca, ovviamente sempre con tesi oggettive.

A loro volta i detrattori o gli ammiratori, potranno essere atei o uomini di fede... , potranno formulare le contro-tesi (o pro-tesi) sempre con metodi oggettivi, verificabili da chiunque.

saluti.
Commenti
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