Paolo 12 agosto 2005 0:00
Quello che dici e' vero e viene riconosciuto persino dai
mass media di regime come la RAI. Cosa si puo'
fare? Premetto che di fronte alle difficolta' la
cosa piu' importante e' non scoraggiarsi, gli
Inglesi dicono che "dove c'e' una volonta'
(di conseguire) c'e' un modo (per arrivarci".
Si tratta poi di stabilire se la crisi attuale avviene per
caso, o per colpa di qualcuno che ci specula sopra: in
questa seconda eventualita', individuato il nemico, non
farsi scrupolo di colpire, e anche la persona piu'
debole e indifesa se decide di colpire un modo lo trova.
I politici, tutti i politici, sono responsabili? Difficile
fargliela pagare secondo i classici canoni della democrazia
rappresentativa. Se ci fose un partito A per il liberismo e
uno B per il comunismo o altro, e A non ti va bene, potresti
votare B e se lo fanno anche gli altri si puo' mandare
al governo B al posto di A. La difficolta' sorge se
tutti i partiti, dalla Mussolini a Bertinotti, propongono
piu' o meno le stesse cose. Ad esempio nessuno si muove
per espellere gli immigrati e restituire i posti di lavoro
ai disoccupati locali. Eppure se si vuole il modo di colpire
si trova. Proprio qui in DLT ADUC uno propose di votare per
gli ultimi candidati in lista, quelli messi tanto per fare
numero, puo' essere un ottimo sistema per mandare a casa
una classe politica che non ci piace, e quanto ai
successori, difficile che siano peggiori, anzi, vista la
fine di chi li ha preceduti magari si daranno un po' da
fare per fare qualcosa di buono. Naturalmente si possono
anche fondare partiti nuovi, o iscriversi in massa in uno,
magari piccolino, e spingerlo nella direzione giusta. E
questo appunto dimostra come qualcosa si possa sempre fare,
ancher nei casi piu' difficili, dove sembra non ci sia
scelta, dove ti presentano due o piu' alternative che
sosotanzialmente sono uguali. Sarebbe come se tutti i
commercianti alzassero i prezzi e li mettessero uguali. Non
ci sarebbe nulla da fare? No, si potrebbe mettersi
d'accordo, e per un mese andare tutti nello stesso
negozio, facendo fallire gli altri, e poi dire all'unico
rimasto "o abbassi i prezzi o importiamo direttamente
dalla Cina e poi chiudi anche tu". Ovviamente in
tutti i casi in cui si presentano scelte davvero diverse, si
puo' scegliere la piu' conveniente, colpendo gli
speculatori. Se un sindacato non ci tutela, possiamo
uscirne. Se una chiesa difende gli immigrati che ci
rubano il lavoro, e se ne infischia se finiamo sotto i ponti
(dal 1997 i barboni sono aumentati da 15000 a piu' di
200.000) possiamo fare una bella apostasia e uscirne.
Con 50.000 firme si possono presentare proposte di legge di
iniziativa popolare, e se le firme sono 40.000.000 e'
difficile che possano ignorarle. Se l'impostazione
rigidamente liberista della Unione Europea, scimiottatura
degli USA, non ci piace, possiamo bocciare questa e le
prossime costituzioni e premere per avere un Europa come la
vorremmo noi, e non come hanno deciso a Washington. E
tornare cosi' al vecchio sistema delle tariffe
controllate e all'equo canone per gli affitti, cosi'
i negozianti e i proprietari di case non sarebbero piu'
liberi di pretendere prezzi e affitti esagerati. Andare
a comprare ortofrutta dai contadini non so quanto faccia
risparmiare, mi sembra siano ormai dei negozi con prezzi da
negozio. Si possono comunque sempre costituire dei GAS
(gruppi di acquisto solidale, in genere le famiglie di uno o
piu' condomini che fanno gli acquisiti tutti insieme e
all'ingrosso, con risparmi sul 30%), o in generale delle
cooperative di consumo, e acquistare o importare
direttamente dai produttori di qualsiasi paese.
Impararsi a fare le piccole riparazioni dirauliche ed
elettriche e poter cosi' mandare a quel paese gli
artigiani esosi e evasori. Nelle gite domenicali
portarsi cibo e bevande da casa, alla faccia dei bar e
ristoranti delle localita' turistiche (e se come a
Venezia proibiscono di mangiarsi la colazione al sacco,
mangiarsela a Mestre ...). Dare la disdetta dalla TV e
ascolatrsi la radio, che di brutte notizie ne da'
piu' che a sufficienza. Potrei continuare
l'elenco all'infinito, considerali solo alcuni
esempi di tutto quello che, se si vuole, si puo'
fare. Ciao Paolo
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