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Alex 12 aprile 2006 0:00
Angelo, vero che andrebbero tolti.. ma per essere trovati da
un'altra parte, magari con aumenti.. delle accise sulla
benzina! Non è una questione di "titolo" del
prelievo, ma di quantità totale dello stesso. Comunque
il petrolio vola verso i 70 dollari al barile...
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angelo 12 aprile 2006 0:00
ogni qualvolta accade un evento catastrofico tipo terremoti
o alluvioni lo stato aumenta il prezzo del carburante per
gli aiuti. Stiamo ancora pagando per il Belice, per
l'Irpinia e tante altre cose ormai estinte ma nessuno si
degna di toglire dal prezzo della benzina questi "pochi
spiccioli"altro che destra o sinistra, questo non
conviene a nessuno.
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Alex 7 aprile 2006 0:00
Gli italiani mediamenti non sono attenti ai prezzi, infatti
i distributori più cari e quelli meno cari sono frequentati
nella stessa maniera; con questa situazione pè ovvio che le
compagnie se ne approfittino, agganciando il cliente con le
promozioni del cavolo che alla fine rendono davvero niente
perchè ti portano ad avere regali inutili e prodotti che
devi pure in parte pagare. Se fossimo più attenti ai
prezzi il mercato potremmo farlo in parte noi ottenendo
qualche centesimo di sconto. Sulla questione
introdotta da Vittorio.. è vero, il prezzo della benzina ha
una certa inerzia.. ma solo verso il basso! In alto non ha
problemi a salire già il giorno dopo l'aumento del
greggio (che peraltro trattasi di contratto future, quindi
di petrolio che ancora deve essere estratto!... prima che
arrivi alla pompa ce ne passa!)
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Vittorio 7 aprile 2006 0:00
io farei un passo indietro, una considerazione che non è
mero qualunquismo ma che forse trova una spiegazione (dura
neh?) nella cosiddetta vischiosità dei prezzi.
Domanda, con un cicinin (un pochetto solo) di polemica:
com'è che quando il crude (il grezzo) aumenta, tacchete
scattano gli aumenti, e quando diminuisce (l'ha fatto,
sissignori, l'ha fatto) nisba ?
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