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pine_tree 28 settembre 2009 18:02
Di 3 anni fa ed ADUC la mette in prima pagina !!!!
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pine_tree 28 settembre 2009 18:01
Dio qua e dio la !!!
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io 22 settembre 2006 0:00
ma chi è questo Montesi? E' un altro storico del
livello di Cascioli? E tali individui pensano che il
signor Joseph conosca i loro nomi e le loro grandi opere?
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Agnostico 21 settembre 2006 0:00
Se Dio esiste un giorno ci spiegherà ogni cosa. E se non
esiste, è tutta colpa nostra!
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Io sono 21 settembre 2006 0:00
Dico a Montesi che le verità eterne o di ragione non
potrebbero esistere e dunque essere conosciute se non ci
fosse l'intelletto di Dio che le pensasse.
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Credo che... 21 settembre 2006 0:00
Ad eccezione di dolori causati da una disfunzione
dell'organismo che accompagnano la messa in opera della
vita (la donna che partorisce) o che ci si infligge da soli
(alcool, tabacco, droghe), la sofferenza sembra spesso senza
senso. Un'assurdità, priva di significato che cresce
ulteriormente il dolore e contribuisce a distruggerci di
più. Come Gesù nella sua angoscia gridiamo a Dio:
"Perché mi hai abbandonato?" E come Gesù non
abbiamo risposta. Ma per uscire dal terribile buco nero
del silenzio che ci mantiene nella disperazione, non ci
rimane altra soluzione che lasciare la presa davanti alla
domanda di perché e cessare di cercare un senso là dove
non ce n'è. "Sì, ne ho parlato; ma non
lo capivo; sono cose per me troppo meravigliose e io
non le conosco" dice Giobbe che, dopo
lunghe ricerche sul senso delle disgrazie, riconosce alla
fine che Dio "può tutto e che nulla può
impedirGli di eseguire un tuo disegno".
Questo è l'abbandono del nostro intelletto davanti
all'incomprensibilità della sofferenza, come una morte
a se stessi, alle nostre ambizioni, alle certezze, ai
ragionamenti logici; ma questa morte apre il nostro avvenire
verso una possibile fecondità: "Se il
granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo;
ma se muore, produce molto frutto".
Ecco che nel cuore delle tenebre una piccola luce appare, ci
invita a un movimento interiore: rinunciando a trovare un
senso alla nostra sofferenza, possiamo arrivare a darle un
senso. Dobbiamo riconoscere che siamo i soli a poter
trasformare una tragedia personale in un vittoria.
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Hetty 21 settembre 2006 0:00
La vita è difficile ma non è grave: dobbiamo cominciare a
prendere sul serio il nostro lato serio, il resto verrà da
sé. Una pace futura potrà essere veramente tale solo se
prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso; se ogni
uomo si sarà liberato dall'odio contro il prossimo, di
qualunque razza o popolo; se avrà superato quest'odio e
l'avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla
lunga in amore, se non è chiedere troppo. E'
l'unica soluzione possibile. E' quel pezzettino
d'eternità che ci portiamo dentro. Sono una persona
felice e lodo questa vita, nell'anno del Signore 1942,
l'ennesimo anno di guerra.
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Anuma 21 settembre 2006 0:00
Michelina, copia e incolla per dimostrare che cosa?
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Anna 21 settembre 2006 0:00
Caspita, una esibizione del nulla.
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Credente 21 settembre 2006 0:00
Logorroico e noioso.
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Useg 21 settembre 2006 0:00
Michela, la retorica alberga nel tuo cuore. E i luoghi
comuni citati da Montesi fanno sorridere.
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Kekkul 21 settembre 2006 0:00
Si Silvia la magnificenza della natura, l'esteso mare il
cielo con le sue stelle, inevitabile pensare a Dio a chi ha
creato tutto questo. KeK
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silvia 21 settembre 2006 0:00
...luoghi comuni???????....Tipo???....
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silvia 21 settembre 2006 0:00
...Complimenti a Montesi!... Spesso, caro Kek, si
confondono sensazioni fisiche, come quelle che si provano di
fronte alla grandezza della natura, con qualcosa di
spirituale e divino... Seneca "La religione
è vista dalla gente comune come vera, dal saggio come falsa
e dal potente come utile".
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Kekkul 21 settembre 2006 0:00
Io credo in Dio. Ma Dio non esiste. Ho momenti di tristezza
che mi fa piacere credere in Dio andare alla chiesa,
pensare, in luoghi dall'atmosfera mistica, magari in
vetta ad un monte vicino ad un monastero, mi affascina la
vita monastica..........Dhai e' anche bello
cosi'! KeK
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Useg 22 settembre 2006 0:00
Oh, Silvia! Dicesi luogo comune ogni stronzata
che ripete a iosa cose trite e ritrite, senza fantasia.
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Sante 21 settembre 2006 0:00
...perdete ogni speranza o voi che uscite..
Sante Ligheri
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