Commenti
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Andrea 17 agosto 2009 0:00
Ciao a tutti, voglio condividere l'esperienza che sto
portando avanti, seguendo molti dei consigli trovati anche
sul sito dell'ADUC. Mia madre è invalida al 100%, e a
causa di un recente intervento abbiamo fatto richiesta di
ricovero in RSA. Mi sono attivato per avere la contribuzione
economica da parte del Comune di residenza, in quanto mia
madre rientra nella casistica degli aventi diritto
(invalidità + reddito). Il comune, come purtroppo da prassi
consolidata, ha preteso dai parenti (io) una dichiarazione
per la restituzione della somma che il Comune anticiperà.
Dopo innumerevoli tentativi per spiegare le ragioni di
iniquità di tale richiesta, portando documenti, riferimenti
di legge e sentenze, per sbloccare la situazione sono stato
costretto, come molti del resto, a firmare. Domani avverrà
il trasferimento dall'ospedale all'RSA. Appena mia
madre sarà stabilmente inserita nella struttura mi muoverò
per disdire quanto sottoscritto con il Comune. Vi terrò
aggiornati. Ciao. Andrea
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Raffaella 19 maggio 2009 0:00
Grazie a Vincenzo per il numero di telofono. Vorrei
chiedere il vostro parere: ho inserito mio padre in RSA in
seguito a un ictus a gennaio, lui si è ripreso un po'
riuscendo a camminare ed essere abbastanza autosufficiente,
non ha voluto restare nel centro e nonostante io abbia
provato in tutti i modi a dissuaderlo,dicendogli chiaramente
che non ce l'avrei fatta ad occuparmi ancora di lui (io
sono figlia unica, tre figli di cui uno gravemente
cerebroleso, siamo in affitto in 70 mq. ho passato quattro
mesi a correre a destra e sinistra per lui e per tutte le
sue pratiche) è uscito e si è affittato un appartamento.
Ho chiesto aiuto anche al medico del centro, ma non ho
ottenuto nulla. Mio padre dopo nemmeno due settimane è
stato trovato a terra in stato di confusione mentale, ora è
ricoverato in neurologia, ha ripreso coscienza e ragiona
come ragionava prima. I medici sostengono che non può
tornare a vivere da solo, io non me ne voglio più occupare
e giovedì ho un colloquio con l'assistente sociale che
mi ha convocato. Cosa mi devo aspettare ? come mi posso
difendere ? (difendere la mia vita e la mia famiglia)
grazie
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vincenzo 5 maggio 2009 0:00
Per Raffaella. L'Avvocato, su mia richiesta, mi ha
autorizzato a dare il proprio numero di telefono,
invitandomi a non indicare il proprio nominativo per ragioni
di riservatezza. Il numero è 06/45443775. Se lo
contatterai, ti fornirà ogni delucidazione di cui avrai
bisogno. Vincenzo.
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Raffaella 29 aprile 2009 0:00
per Vincenzo: grazie per la risposta, mi fai avere il
nome dell'avvocato? R.
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Vincenzo 28 aprile 2009 0:00
Per Raffaella. Dovrai rispondere che devono garantire a
tuo padre il mantenimento della quota di pensione sociale;
per cui dall'importo che percepisce mensilmente tuo
padre a titolo di pensione deve essere detratta la quota di
pensione sociale e quello che viene fuori è l'importo
massimo mensile che devi pagare a titolo di retta.
E' previsto dalla DGR 98/2007. Sono certo, però,
che ti risponderanno che non è possibile; lo so, perchè lo
hanno fatto con me e con tutti quelli con cui ho parlato.
Questa è la ragione che mi ha indotto a rivolgermi
dall'avvocato indicatomi su questo forum, che mi ha
spiegato i miei diritti e alla fine abbiamo fatto
dichiarare dal giudice che a mio padre fosse garantita la
quota di pensione sociale mensile. Per ulteriori
informazioni, resto a disposizione. Vincenzo da Roma
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Raffaella 27 aprile 2009 0:00
Buongiorno, volevo sapere cosa dire quando l'Rsa mi
dirà che devo pagare la differenza tra la pensione di mio
padre e la retta perchè io, figlia, ho firmato il contratto
all'ingresso di mio padre nel centro. Finora i
soldi di mio padre sono bastati, ma ora il conto di banca si
è esaurito e dovrei intervenire con i miei soldi.
grazie
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angela 22 aprile 2009 0:00
Per Stefania. L'impegnativa di pagamento fatta
firmare ai parenti, a maggior ragione perchè non indica la
circostanza per cui l'impegno vale anche per eventuali
futuri aumenti dalla diaria, è nulla. Anche a me
avevano fatto firmare questa impegnativa e nell'atto
giudiziario, che il mio legale ha redatto chiedendo che
venisse garantito il mantenimento mensile della quota di
pensione sociale in rapporto agli emolumenti mensili
percepiti e con il quale ha chiesto ed ottenuto tutti gli
arretrati delle somme che indebitamente pagavo dal 1 maggio
2007, ha anche richiesto (e il giudice si è pronunciato in
questo senso) che questo atto di impegno fosse dichiarato
nullo. E' necessario, però, mi diceva il mio avv.
che la pronuncia di nullità provenga da un giudice. Ad
ogni modo, ti invito a chiamare l'avvocato, il quale
anche telefonicamente ti fornirà tutte le delucidazioni
necessarie. Il suo recapito telefonico l'ho già
indicato in precedenza, ma lo fornisco nuovamente, sperando
di fare cosa gradita a tutti: 06/45443775 A presto.
Angela
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Stefania 10 aprile 2009 0:00
Secondo voi possiamo sostenere la nullità di una
impegnativa di pagamento in quanto manca la duplice
sottoscrizione della clausola relativa all'impegno a
pagare futuri aumenti di retta?
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XPEPPONE 3 aprile 2009 0:00
sto rastrellando notizie in rete circa la palese
'truffa' perpetrata a danno dei malcapitati parenti
di invalidi totali più o meno autosufficienti ma aventi uno
dei più grossissimi handicap oggi esistenti: 'la colpa
di .... esistere'!! Ho un fratello di 61 anni che ho
dovuto ricoverare in rsa fin da febbraio dello scorso anno
con notevoli problemi di auto-sufficienza, svolgo la pratica
d'obbligo, l'indicatore isee prevede la 3a. fascia -
(ca.4360€); quota giornaliera a suo carico: 47€. Al
momento del 'ricovero' nella struttura mi presentano
un contratto che io firmo, sebbene non avessi formalmente e
giuridicamente a carico mio fratello che viveva nella casa
ereditaria insieme ad un altro fratello anch'esso
invalido al 100%. Le solite formalità di rito - così
dicono. La retta mensile si aggira sui 500€ più
altrettanti 500€ di spese varie e medicine, spese che
rientrano nella sua pensione. A maggio scorso mi informano
di un sostanziale mutamento nelle quote relative alle rette,
quindi, mi chiedono di recarmi al comune per le variazioni
del caso. All'ufficio sociale del comune, pertinente per
le rsa, mi rispondono picche ed in modo evasivo.
All'inizio del mese corrente chiedo alla struttura rsa
la retta da pagare per mio fratello: SUPERA TREMILA €!!
Non la solita retta di ca. 1000€ dei mesi precedenti. Nel
conteggio è stato addebitata anche la differenza di 11€
giornaliere da maggio 2008 ad oggi poichè il comune è
latitante. Ritornerò all'ufficio affari sociali del
comune portandomi dietro le sentenze che indicano che mio
fratello addirittura non avrebbe dovuto pagare nulla ...
vediamo cosa sapranno dirmi, ma intanto, io i 3000€ dove
li prendo? Beh sì, avrei anche una famiglia con tre
figli alla quale dover badare..
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clelia 31 gennaio 2009 0:00
mio cognato ricoverato presso una rsa della provincia di
viterbo ha una pensione lorda dalavoro dipendente di poco
superiore ai 1300 euro. possibile che il certificato isee
non tenga conto della ritenuta irpef effettuata alla
fonte.per effetto di ciò la tariffa chegli viene richiesta
è superiore alla sua pensione
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vincenzo 26 gennaio 2009 0:00
Salve a tutti, come molti di Voi che condividete questo
forum, anche io ho mio padre ricoverato in una RSA di
Roma. Dopo che la DGR della Regione Lazio n. 173/2008
ha fatto venir meno il carattere sperimentale della DGR
98/2007, mio padre, rientrante nella fascia dei redditi da
€ 13.000,00 ad € 25.000,00, ha ricevuto dalla RSA una
richiesta di pagamento della retta pari ad € 1827,14 nei
mesi di 31 giorni, quando percepisce € 1.250,00 al mese a
titolo di pensione ed indennità di accompagnamento. Se
già con la DGR 98/2007 la retta era aumentata sino ad €
1461,96, con il nuovo aumento la situazione è divenuta
davvero insostenibile. Ho chiamato il numero
dell'avvocato che la nostra amica Angela ci aveva
segnalato e che aveva trattato numerosi casi del genere.
Ho fissato un appuntamento con questo legale, il quale
molto cortesemente e in modo davvero preciso ed informato,mi
ha dato tutte le informazioni necessarie e mi ha mostrato i
provvedimenti dei Giudici su casi analoghi. Ritengo che
dinanzi a tale inerzia della Regione, non vi sia altra
strada da percorre che quella di rivolgerci al Giudice.
Io lo farò e spero che anche voi lo facciate in modo da
poter dare un forte segnale di protesta alle Istituzioni in
relazione a questo increscioso e discriminante trattamento
rivolto ai nostri cari, ai quali non lasciano al mese
nemmeno quel pò di soldini che la DGR 98/2007 gli
garantiva, ossia "la quota di pensione
sociale". Vincenzo da Roma
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flavio romoli 22 dicembre 2008 0:00
salve oltre all' imminente richesta di rimborso RSA
che presenterò a breve, sto attendendo che la
direttrice della struttura dov'è ricoverata mia madre
(da settembre), riceva il documento dall' anagrafe per
poter accogliere la residenza dei degenti (così posso
scorporare i redditi famigliari). ecco, la
domanda all' anagrafe la direttrice l' ha fatta a
fine settembre/inizio ottobre. nessuno può dirmi
quali sono i tempi tecnici per ricevere questo benedetto
documento? grazie flavio
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Antonella 19 novembre 2008 0:00
19 novembre 2008 Lo scorso anno ho frequentato il forum
e, anche grazie ai contributi delle persone che vi
intervengono, sono riuscita a risolvere il problema della
retta RSA per mia madre, ricevendo il contributo da PARTE
DEL COMUNE DI RESIDENZA. Nei giorni scorsi, però,
l'istituto presso il quale è ricoverata sembra che
abbia comunicato nuovi aumenti rifetiti, sempre, alla famosa
delibera 98/2007. Purtroppo non sono potuta andare
personalmente- è mio padre che si occupa di andare quasi
tutti i giorni - e non ho visto niente di scritto.
Qualcuno ne sa qualcosa? Grazie a tutti per i
chiarimenti che verranno
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v.donvito 17 novembre 2008 0:00
importante sentenza del Tar della Toscana: Arriva
la stangata del TAR sulla sanità fiorentina. Il Comune dal
2001 a oggi ha applicato un calcolo illegittimo alle rette
per il ricovero degli anziani. Secondo la sentenza del TAR,
in risposta a un ricorso dell'Aduc, non si devono
prendere in considerazione i redditi dei parenti, ma quello
del solo assistito. La sentenza e' retroattiva e
comporta al Comune di Firenze un risarcimento di circa 28
milioni di euro dal 2001 a oggi. Non solo, ma c'e'
da rivedere la proiezione per gli anni a venire. Mentre
prima il Comune contava di spendere circa 1 milione e mezzo
all'anno, facendo gravare il resto della spesa sui
parenti degli anziani ospitati dalle RSA, adesso deve
trovarne altri 4 per ogni anno dal 2009. La sentenza
e' destinata a ripercuotersi su tutta la Regione.
Infatti sono molti i Comuni della Toscana che, utilizzando
il modello fiorentino, rischiano seriamente di dover
rivedere i propri conti, con conseguente rimborso per il
passato e aumento di spesa per il futuro. Non solo, gia'
il Tar della Lombardia aveva dichiarato illegittimi simili
regolamenti comunali. Mentre sono in attesa i responsi dei
TAR della Sardegna e dell'Emilia-Romagna. Si spera
che, a seguito di questa sentenza, non capiti piu' che
un'invalida ricoverata in una RSA di Firenze, a fronte
di un reddito di 8.756,25 euro abbia dovuto spendere in un
anno 14.220 euro, soltanto perche' il padre percepisce
anch'egli una pensione. Chi si e' trovato a
pagare indebitamente somme alle Rsa fiorentine, puo'
oggi procedere con una richiesta di rimborso di tutte le
somme pagate nel corso degli ultimi sette anni, invocando,
oltre alla legge, anche la sentenza in questione che detta
l'orientamento toscano, e in particolare dichiara
illegittimo l'operato del comune di Firenze. Per
i dettagli sulla vicenda: http://www.aduc.it/dyn/rsa
a> Qui il testo della sentenza: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20081
117-rsa-tar-toscana.pdf
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sabrina 3 novembre 2008 0:00
Vorrei chiedere ad Isabella i riferimenti per agire per vie
legali. Mia nonna con un Isee di poco superiore ai 13,000 ha
avuto questo mese un incremento della diaria da 47€ a
58,81€. Considerato che la sua pensione è di circa
1100€, + di 700 restano a carico della nostra famiglia e
cominciamo a non riuscire + a sostenere questi sforzi
economici
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angela 30 ottobre 2008 0:00
Per Franca da Roma Ho letto la tua e-mail e ti scrivo
per dirti che, ai fini della compartecipazione del Comune
nel pagamento della diaria, devi sempre far riferimento solo
ed esclusivamente all'ISEE, anche se tuo padre riceve
questo nuovo emolumento mensile. Dopo aver verificato
questa circostanza, sia che rientri nella prima fascia, sia
che il reddito cada nella seconda fascia (redditi da €
13.000,00 ad € 25.000,00), deve comuqnue essere garantito
a tuo padre il mantenimento della somma mensile di €
395,59 (importo di pensione sociale). Se tuo padre
percepisce € 1550,00 di pensione al mese, dovrebbe versare
alla RSA, a titolo di diaria mensile, la somma di €
1.151,41 (€ 1.550,00-€ 395,59). A maggior ragione
se la diaria mensile viene aumemtata, sulla base - come
presumo - della DGR 173/2008 che ha ridefinito la
contribuzione nella misura del 50% a carico
dell'assistito e 50% a carico del SSR. Se la RSA
non garantisce a tuo padre il mantenimento della pensione
sociale (€ 395,59), l'unica strada percorribile,
ahimè, è quella di adire le vie legali. Io l'ho
fatto e ho ripreso anche un pò di soldini indietro. Un
abbraccio..
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Roma Franca 22 ottobre 2008 0:00
Mio padre è ricoverato dal 2006 presso una r.s.a del Lazio.
Dal primo giorno di ricovero la retta richiesta, a fronte di
una pensione statale di 1100€ e di un modello ISEE DI
8000€, è stata di 800€ mensili e 300 restavano per le
piccole spese. Da giugno 2007 la retta è aumentata a
1300€, ho chiesto l'intervento del Comune che non
avendo fondi propri ha potuto contribuire, con un impegno di
spesa dalla Regione Lazio, solo da Gennaio 2008 con 542
mensili e quindi da giugno 2007 a dicembre 2007 ho dovuto
pagare 1300€ nette, appare chiaro che la somma è
superiore alla pensione, ho diritto a un rimborso? se si da
chi? .Essendo stata riconosciuta l'indennità di
accompagno di 450€ da aprile 2008 il Comune asserisce che
non è più necessaria la propria compartecipazione ,faccio
presente che mensilmente mio padre adesso percepisce 1550€
la retta è di 1300 ma sono stata già avvertita dalla rsa
di un imminente aumento del 10%(è vero?) che innalzerebbe
la retta a 1450€ C'è il problema di mia madre,
invalida al 100% senza accompagno,che viveva della pensione
di mio padre e che a causa di questa situazione si è dovuta
trasferire a casa mia perche non saprebbe proprio di che
vivere. Il Comune è tenuto ad intervenire in aiuto di mia
madre? Grazie
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Isabella 20 settembre 2008 0:00
Mia madre è ricoverata presso una RSA del Lazio. Ha un
reddito leggermente superiore ai 13 mila euro annuali e il
Comune di Roma sostiene di non dover partecipare. Invece ho
la conferma - anche da parte dell'Aduc - che a mia madre
deve essere garantita la quota della pensione sociale di 390
euro mensili e che il Comune deve intervenire per
l'integrazione della retta. Stiamo procedendo al ricorso
con un avvocato di Roma che ha già trattato diversi casi
con successo. Chi fosse interessato mi può contattare.
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RITA 15 agosto 2008 0:00
Salve, sono una " vecchia" di questo
forum Rispondo a Rosanna : no, non mi sembra giusto,
anche perchè noi familiari, oltre alla retta, mettiamo a
volte anche una assistente alla persona in più (che costa
un tanto l'ora), andiamo più volte durante la settimana
a trovare i nostri familiari (spesso fuori città a diversi
Km di distanza, io ne faccio 40km all'andata e 40km al
ritorno!) quindi costi anche di benzina, compriamo altri
pannoloni, chè 4 al giorno sono insufficienti e poi
c'è la parcella del podologo ed il parrucchiere, e la
lavanderia... e le medicine a pagamento ed il vestiario
sempre a posto e nuovo e ricompriamo pure la carrozzina
nuova a totale carico nostro perchè la ASL reputa che va
bene quella vecchia! Insomma una spesa continua e
pesante. Cosa possiamo fare? Occorre trovare una
soluzione, penso davvero sia doveroso lasciare l'assegno
di accompagno a chi l'ha ottenuto, ma occorre attivarsi
e saper come ed a chi rivolgere detta richiesta. Chi ha già
contatti con l'avvocato potrebbe chiedere a lui?
Buonditutto ed un bacio ai nostri angeli stanchi
Rita
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ROSANNA 29 luglio 2008 0:00
bUONA SERA.LEGGO CON ATTENZIONE IL FORUM E MI RENDO CONTO
CHE I FAMILIARI DEGLI ANZIANI HANNO GLI STESSI PROBLEMI, CON
GLI ENTI, DI NOI GENITORI DI DISABILI GRAVI.PONGO UNA
DOMANDA:E'GIUSTO CHE NEL MOMENTO IN CUI UN NOSTRO
FAMILIARE STA IN RSA, VIENE SOSPESO
L'ACCOMPAGNAMENTO?GRAZIE PER LE RISPOSTE
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Silvano 9 luglio 2008 0:00
Ciao a tutti è un pò che non frequento il forum ma mi
sembra che non sia cambiato niente. Teniamoci in
contatto per qualsiasi novità se ce ne saranno. Saluti
Silvano
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angela 25 giugno 2008 0:00
Ciao a tutti. Che piacere condividere queste nostre
situazioni con altre persone vivono gli stessi drammi
familiari. Mia madre si trova nella situazione
economica per cui, a fronte del pagamento della quota alla
propria RSA, non le viene garantito il mantenimento della
quota di pensione sociale al mese(€ 395,59), così come è
stato previsto dalla DGR 98/2007. Quanto all'azione
legale intrapresa da un avvocato di Roma, io mi sono messa
in contatto con lui, su consiglio della nostra amica
Antonella. Con mio marito abbiamo preso appuntamento
con lo stesso, il quale ha una competenza specifica nella
materia e, con molta gentilezza e disponibilità, ci ha
fatto leggere le altre pronunce del Tribunale di Roma (tra
l'altro numerose), in seguito a ricorsi da lui intentati
e ci ha fornito tutte le delucidazioni che volevamo.
Abbiamo dato mandato a questo avvocato affinchè proponga il
ricorso per mia madre ed affinchè il giudice ordini alla
RSA di far pagare una quota mensile che faccia mantenere al
paziente la quota mensile pari a € 395,59 rispetto a
quello che percepisce mia madre e poi agire per richiedere
le differenze di quanto pagato indebitamente dal 1 maggio
2007 sino ad oggi. Fornisco il suo numero per chi
volesse mettersi in contatto con lui ed avere speigazioni al
riguardo: 06/45443775 Certa che la situazione, a
livello regionale, comincerà a cambiare solo quando le
proteste dei pazienti e dei loro familiari saranno massicce
e decise, vi saluto cordialmente. Angela.
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maria 24 giugno 2008 0:00
CIAO a tutti, finalmente ho trovato qualcuno con cui parlare
di questi problemi.Ho mio marito, di soli 53 anni,
ricoverato in una RSA, a seguito di un infarto al miocardio
che gli ha provocato un anossia celebrale con conseguenti
danni celebrali. Da marzo 2007 è in RSA dove sto pagando
1461,00.Lui percepisce una pensione di inabilità netta di
1200,00€ con l'accompagno arriva a 1600,00. Non ricevo
alcun contributo dal Comune di ROMA e ho saputo ieri andando
alla Regione Lazio che c'è stato un incontro dove non
hanno fatto partecipare alcun componente a livello sociale,
ma solo Sanità che hanno alzato la quota al 50% quindi si
arriva a pagare 1650,00. Bisogna assolutamente fare qualcosa
per ottenere questo rimborso dal Comune. Uniamoci mettiamoci
in contatto da soli si fà poco; insieme forse qualcosa si
ottiene. Ho letto che c'è un avvocato a Roma che ha
fatto causa per il rimborso e lo ha ottenuto. Voi siete
andate aventi in questo? Come vi state muovendo?? BACI
a tutti noi e a tutti gli angeli. Maria
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rita 18 giugno 2008 0:00
18 GIUGNO Carissimi voi tutti,
per svariati motivi non ho scritto più su questo forum,
anche perchè mi sembrava che nessuno fosse più
interessato, eravamo infatti rimaste in due : Barbara ed io,
Rita, nessuno si faceva più vivo per raccontarci come la
propria situazione si era conclusa. Ora però vedo che
un altro volenteroso "gruppetto" si è formato,
vorrei perciò rendermi ancora utile. Intanto mi sembra
che si disperdano gli inteventi su forum separati, almeno
due attualmente sono visitati ed aggiornati, ma chi deve
rispondere o documentarsi può trovare un po' di
difficoltà ad orientarsi. Pertanto oltre alla presente
pagina di "di la tua" AUMENTI DIARIA NEL LAZIO vi
avviso che ce ne è un'altra, con altrettanti
interventi. Metterò oltre quest'ultima
,anche altri indirizzi utili, nella speranza che possano
esservi utili per una maggiore e più completa
documentazione. Magari alla fine di ogni
intervento occorrerebbe citare anche l'altro forum o
sceglierne uno tutti insieme (un po'
complicato),insomma far presente che qualcuno scrive e
risponde sullo stesso argomento, su altra pagina di
"di la tua". Comunque, intanto scrivo
anche sull'altro forum la stessa cosa, in modo che
l'uno si completi con l'altro. Eccovi un
elenco utile per saperne di più e sapere tutto ( utile ai
nuovi, se ce ne sono)
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=132657&tab
ella=TOTDocs ( questo è il forum quasi doppione del
presente) Comunicato Stampa - RETTE PER IL
RICOVERO IN RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE (RSA) PER GLI
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. NON SI DEVONO PAGARE!! SUCCESSO
DELL'INIZIATIVA DELL'ADUC. COME CHIEDERE IL
RIMBORSO
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=132657&tab
ella=TOTDocs aggiornato al 6 giugno 2008
http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=aumenti+diaria+rsa&t
ipo=
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php
?Scheda=132656
http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id
=223621 chi ha diritto? 15 giugno 2008
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=223621&tab
ella=TOTDocs osservatorio legale : chi ha parenti non
ha diritto? aggiornato al giugno 2008
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=190508
forum nel quale scrivevamo Barbara ed io ( contiene tutta
documentazione dall'inizio rimodulazione diaria)
aggiornato a maggio 2008
http://www.aduc.it/dyn/rsa/ pagina con elenco
iniziative ADUC BUONDITUTTO da RITA
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Anna Rita 7 maggio 2008 0:00
Per Antonella Grazie per il numero e per la tua
disponibilità, Anna Rita.
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antonella 6 maggio 2008 0:00
Per Celeste, Anna Rita, Silvano e per quanti possano trovare
una soluzione che allievi un pò di sofferenze e che aiuti a
trovare rimedio alle difficoltà che si incontrano
ripetutamente quando ci si imbatte con la pubblica
amministrazione. Ho preventivamente chiesto il consenso
del mio avvocato, il quale mi ha autorizzato a dare il
proprio numero di telefono, invitandomi a non indicare il
proprio nominativo per ragioni di privacy. Il numero è
06/45443775. Potete contattarlo per chiedere qualsiasi
chiarimento al riguardo. Sperando di avervi aiutato e
rimanendo a disposizione per qualsiasi informazione utile,
vi abbraccio cordialmente.
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celeste 3 maggio 2008 0:00
Antonella potresti dare anche a me il nome del tuo avvocato?
E' incredibile che oltre il dolore che si prova per i
propri familiari malati bisogna anche lottare con
l'amministrazione. Io sono una giovane figlia ed ho un
padre anziano, sono sola ad occuparmene, fino ad ora è
stato in lungodegenza ma ora la casa di cura mi ha imposto
di richiedere la RSA. Vorrei parlare con una persona
competente che mi spieghi quali sono i diritti di mio padre
a non essere sballottato come un pacco e ad essere curato
come ha bisogno e, oltretutto, non so come affrontare la
spesa della RSA.Sapete se i redditi di mio padre, intorno ai
7.000 annui si cumulano con i miei (5.000) e con quelli di
mio fratello che non so neanche come rintracciare?
Grazie in anticipo e, vi sono vicina.
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Anna Rita 2 maggio 2008 0:00
Per Antonella 2 maggio 2008 Anche mia madre
"ospite" di un RSA di Roma si trova nelle stesse
condizioni di tua nonna, deve pagare di più di quanto
percepisce di emolumenti mensili e non gli viene lasciata la
quota della pensione sociale. Per favore puoi mettermi
in contatto con l'avvocato a cui ti sei rivolta o darmi
il suo nominativo? Grazie Anna Rita
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antonella 23 aprile 2008 0:00
Per Silvano Se ti ho risposto così prontamente è
perchè capisco il disagio e la "rabbia" che si
prova dinanzi a tanta ingiustizia. I tempi sono stati
velocissimi, perchè l'avvocato ha attivato la procedura
di urgenza. Neanche i costi non sono stati affatto
alti. E poi dinanzi alla prospettiva di riprendere
dalla Rsa quasi € 5.000, abbiamo pensato di provarci, in
considerazione anche della elevata specializzazione
dell'avvocato. E ci è andata benissimo. Tra
l'altro ho già messo in contatto altri parenti di
pazienti Rsa con il legale. A tua disposizione.
Antonella.
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Silvano 18 aprile 2008 0:00
Per Antonella grazie di aver risposto subito al mio
quesito e volevo chiederti, ancora ,se per risolvere il
problema di tua nonna hai speso molto in termini di tempo e
di denaro, perchè credo che anche a mia madre succeda la
stessa cosa, voglio dire che non gli lasciano l'importo
dell'assegno sociale grazie
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Commenti
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