michele 21 giugno 2004 0:00
Scusate, ma devo rilevare che è la seconda volta che
intervengo con modesti contributi in materie dove ritengo di
avere maturato esperienze e competenze: questo dovrebbe
essere lo spirito di un forum. Ebbene è la seconda
volta che non ricevo alcun riscontro, nemmeno dagli
interessati; non lo dico per essere ringraziato, ma almeno
per avere uno scambio di opinioni. Grazie a tutti
(??) Michele
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michele 1 giugno 2004 0:00
Provo a rispondere (pur non essendo n avvocato) sulla base
della mia esperienza di sei anni, in vari ruoli, nelle
agenzie immobiliari Gabetti. 1 Proposta di Acquisto: se
la PdA contiene la clausola di subordine all'erogazione
del mutuo, non potendolo ottenere essa perde di validità;
l'assegno di caparra dovrebbe essere intestato al
venditore, non all'agenzia: se è così ti consiglio di
inviare un telegramma o una raccomandata con avviso di
ricevimento al venditore in cui lo diffidi
dall'incassare l'assegno poichè il contratto da cui
scaturisce (Proposta e accettazione) non si è
perfezionato. 2 Banca: abitualmente in queste
situazioni le banche non concedono il mutuo perchè non
possono iscrivere ipoteca sul bene donato. Se tu (o un tuo
familiare) possiedi un altro immobile potresti offrire
questo in garanzia. 3 Altri eredi: puoi risolvere molti
dubbi approfondendo l'aspetto dell'asse ereditario.
Infatti il primo problema che ti evidenzio e la revoca della
donazione, che il donatore può richiedere nei venti anni.
Se il donatore è ancora vivo il rischio ci può essere. Se
il donatore è morto, per non correre rischi devi accertare
che abbia soddisfatto in maniera congrua anche gli altri
eredi (moglie, altri figli). Fammi sapere come va a
finire. Ciao, Michele.
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