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lucillafiaccola1796
6 febbraio 2017 19:28
fossero solo telefonici gli abusi. Qui ci abusano tutti! quelli che ci abusano di più sono gli sgoverni, eletti o non eletti. I peggio sono i condomìni. Ultimo abuso del "gioiello" maschile:
Telecamere nei condomini. Poiché non si hanno i “database” di tutti coloro che entrano nel condominio, le telecamere servono solo a farsi i “gioielli” dei condòmini. Anzi, così c’è qualcuno, l’amministratore detentore, che sa quando il condòmino esce e quando rientra. Cioè si sa quando la “casa” è a disposizione e si può svaligiare, tanto le porte blindate non servono a nulla e neanche gli allarmi. Da chi protestare per ottenere la riparazione del danno? O Giustizia fai da te? Tipo sparare alla telecamera indossando il passamontagna e cappotto e ghette double face ?
IVAN.
5 febbraio 2017 19:17
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@ s4dert:
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Le bollette le DEVI pagare, altrimenti di fronte alla Legge ti poni automaticamente dalla parte del torto.
Semmai, il punto è QUANTO devi pagare delle bollette. Infatti puoi eseguire un pagamento solo PARZIALE, cioè solo della somma che tu riconosci come legittimamente dovuta (questo previo invio di raccomandata A/R al gestore in cui documenti le tue ragioni).
Per legge, il gestore NON può sospenderti il servizio a scopo intimidatorio se è in corso un REGOLARE reclamo in attesa di valutazione.

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Ciò detto, ti informo che questo è solo un forum di discussione per utenti di passaggio;
se desideri una risposta dalla ADUC, devi inoltrargli la tua richiesta tramite il link "SOS ONLINE" (quello rosso in alto alla pagina) e seguire poi le istruzioni che trovi indicate.
In genere i loro legali rispondono entro 2-3 giorni, sia alla tua casella e-mail che nella sezione "LETTERE".
Prova; è sempre meglio avere un parere in più.

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s4dert
4 febbraio 2017 11:03
Salve a tutti, vi spiego la mia situazione.
Ho 8 mesi fa chiesto un passaggio da infostrada a telecom, dopo 6 mesi telecom mi passa solo la linea telefonica (le bollette però arrivano celermente) e non adsl che resta su infostrada, provano a farmi accettare telefonicamente altri tipi di contratto vantagiosi (per loro ovviamente), io ho rifiutato pretendendo il contratto stipulato ovviamente, quindi loro non vogliono attivarmi L'ADSL ed io dovrei restare così se non avccetto le loro condizioni.
Ho mandato raccomandata e dopo 30 giorni conciliazione al corecom. Ora sono in attesa del corecom. La mia domanda è: ma le bollette le pago e poi chiedo il rimborso o non pago niente finché non mi attivano il servizio completo? ANche perche così io vado a pagare quasi il doppio delle bollette che pagavo prima restando solo con infostrada. Ma è possibile che prima fanno un abuso, poi mi minacciano (in forma subdola) di non potermi attivare l'adsl e poi con mille scuse mi fanno pagare più di quello che dovrei da contratto con mezzo servizio? assurdo
lucillafiaccola1796
27 settembre 2010 19:34
Il_Maestro... Tu m'insegni che sono le lobbies mamma ss. a fare le leggi... ergo...leggiamoci il grandissimo docuromance "la legge ti xkula, scorreggila!"
Il_Maestro
27 settembre 2010 13:44
@Danilo:

La sostanza del tuo invervento è corretta, hai ragione. Nella realtà, la libera scelta del cittadino si estrinseca nella libera (non so quanto) scelta di un altro operatore.
Quel che io non riesco a tollerare, e non ci riuscirò mai, probabilmente, è la legge del mercato.
A questo mondo ci sono diversi modi di comportarsi: c'è il capitalista che considera ogni possibile utente come un numero, e se ne frega di offrire un servizio consono, puntando al solo profitto e c'è invece chi decide di puntare sulla qualità del servizio e non su offerte truffaldine a prezzi ribassati, pur con le limitazioni dettate dal nostro mercato stagnante e stantio, a proprio rischio e pericolo.
Ognuno poi fa quello che crede.
Per quanto mi riguarda, un contratto è un contratto. Quando due parti si impegnano a sottoscriverlo devono rispettare entrambe gli obblighi contrattuali.
E il fatto che "siamo in Italia" è una scusa che è fin troppo inflazionata.
Il fatto che poi le cose vadano così, e che i consumatori siano trattati alla stregua del bestiame, inoltre, dimostra una volta di più che il problema non è il "libero mercato" ma una regolamentazione seria, attenta e finalmente non ostaggio delle lobby.
Comunque, per quanto mi riguarda, ho inviato la disdetta immediata del servizio, e starò a vedere quanti anniluce ci metteranno per liberarmi il servizio.
IVAN.
18 settembre 2010 16:10
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Per Stefania:
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Ovviamente devi verificare due cose:

1) Che la fascia oraria gratuita registrata negli archivi di Infostrada corrisponda effettivamente a quella da te prescelta (20.00-8.00) e non ad un'altra fascia, per errore di un operatore.

2) Richiedi ad Infostrada il dettaglio cartaceo dei consumi, e controlla sia l'ORARIO delle presunte telefonate "fuori fascia", sia che non ci siano altre telefonate oltre a quelle che sei certa di aver eseguito.

Inoltre non è chiaro cosa intendi con la replica di Infostrada "tutto a posto": che hanno ammesso un errore da parte loro, oppure che anche dopo aver eseguito dei controlli le richieste di pagamento gli risultano ancora regolari?



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IVAN.
18 settembre 2010 16:08
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Perfetta diagnosi della situazione, Danilo.

La minaccia di passare ad un altro gestore non è più una nostra arma di "ricatto", poichè quel gestore sa già che tanto raccoglierà i fuggitivi da ALTRI gestori.

La loro forza è di ragionare per Grandi Numeri; i casi singoli non fanno testo.
Pertanto la "fuga" di un utente rompicoglioni (cioè, che esige il semplice RISPETTO dei patti stabiliti) è vista solo come un SOLLIEVO, e non come una perdita per l'Azienda.

Per questo dobbiamo armarci di santa pazienza, capire le regole del gioco ed imporre NOI ai gestori il rispetto di quella Etica Aziendale che evidentemente - da soli - non considerano più necessaria.



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danilo
18 settembre 2010 11:23
Non sono d'accordo con Il Maestro: con la liberalizzazione i gestori sono ormai abituati a migrazioni di utenti, tanto prima o poi il bilancio quadra; io sono scontento di tele due e passo a telecom ,io sono scontento di infostrada e passo a tele due, io sono scontento di telecom e passo ad infostrada: il cerchio si chiude e tutti continuano a guadagnare pur facendo sopprusi all'utenza.
Ben altra cosa è tirargli fuori di tasca quei soldi che invece loro vorrebbero estorcere a noi: questa cosa li disturba, e più gliene tiriamo fuori e più a loro brucia.
poi si migra o si cessa il contratto, giusto epilogo di ogni azione contro questi quà.

danilo.
stefania1975
17 settembre 2010 22:19
Salve, ho da parecchi anni un contratto con infostrada tariffa Happy night (chiamate gratis dalle 20.00 alle 8.00). Da Giugno mi trovo in bollette delle chiamate effettuate fuori fascia. Io ho fatto quelle chiamate ma non all'orario da loro indicato. Ho spedito un reclamo ad Infostrada con raccomandata A/R e dicono che è tutto apposto. Mi hanno gia fatto pagare 31 Euro e adesso risultano altre 8 Euro in pochi giorni di telefonate. Purtroppo è la mia parola contro la loro. non so proprio che fare per tutelarmi. Mi trovo costretta a cambiare tariffa, nonostante quella mi risultasse vantaggiosa. Aiuto!
Il_Maestro
11 settembre 2010 3:22
Per Ivan

Grazie della solerte risposta.
In verità,non sono assolutamente interessato al tornaconto economico, nonostante sia chiaro che il servizio da me "fruito" sia tutto fuorchè un servizio eticamente onesto (per riprendere le tue parole).
A me fondamentalmente interessa una cosa sola: dimostrare a chi fa la voce grossa contro i più "deboli", in questo caso noi consumatori, che non piò essere tutto lecito, politiche aziendali ostruzionistiche incluse.
Sono perfettamente, haime, al corrente di come funzioni il "sistema italia" in generale, e conscio del fatto che tale modello a degenerato sia praticamente riscontrabile in ogni segmento della nostra società.
Ciò non toglie che, se nel mio piccolo posso dimostrare che ognuno, pur con trafile, mesi, forse anni, può vedere un giorno riconosciuto il suo sacrosanto diritto, per me è più che sufficiente.
Quindi nessuna volontà di riportare una Vittoria di Pirro, nè qualsivoglia tornaconto economico per risarcimenti assurdi (tipo danni esistenziali, per capirci, che io considero talvolta ridondanti).
Mi limiterò a fare l'unica cosa possibile: inviare una raccomandata per la cessazione del contratto, pagare quel che c'è da pagare, armarmi di telefono (cellulare) e cedere al sistema.
Cinico, come hai detto, ma molto, molto avvilente.
IVAN.
10 settembre 2010 23:53
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Per "Maestro":
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1-2)
Il blocco arbitrario dei filtri P2P è tipico del gestore Tele2.
Personalmente non posso suggerirti nulla, però puoi dare un'occhiata a questo link:
http://www.aduc.it/comunicato/gestori+adsl+illegale+bloccare +sistematicamente+p2p_13022.php
(N.B: A volte la formattazione di questo sito inserisce degli spazi vuoti all'interno dei link lunghi; se non dovessero aprirsi, devi ri-unirli manualmente quando li copi nella barra degli indirizzi.)


3)
La velocità dichiarata nelle promozioni è solo TEORICA;
la velocità reale dipende da vari fattori, tra cui la disponibilità di banda in possesso del gestore, che di norma la suddivide per il numero dei propri utenti, col risultato che ognuno di loro ha a disposizione una velocità proporzionalmente ridotta.
Su questo punto l'utente ha poco su cui rivalersi, tranne informarsi PRIMA (tra i propri personali conoscenti della zona in cui abita) sulle REALI velocità della banda promozionata.


4)
Sulla scarsa professionalità dei call-centers (non solo di Tele2) purtroppo bisogna farci un po' il callo;
a parte che gli operatori sono completamente de-responsabilizzati sulla qualità del servizio che offrono, il più delle volte essi eseguono solo delle DIRETTIVE impostegli dal loro capoccia.
Inutile quindi prendersela con "loro", come se fossero i diretti responsabili dei disservizi che subiamo dai gestori.

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(Sul blocco dei numeri verdi di altri gestori:)
Per una eventuale richiesta danni, dovresti seguire la seguente trafila:
- Raccomandata di messa in mora a Tele Tu.
- Ricorso al CO.RE.COM regionale.
- Conciliazione presso il Giudice di Pace della tua città.

Tuttavia devi renderti conto che hai in mano ben poco di CONCRETO (leggi: "documentabile sul piano LEGALE") per dimostrare la PRESUNTA (fino a prova contraria) scorrettezza del tuo attuale gestore.

In più è facile prevedere che, di fronte alla minaccia di un'azione legale, Tele Tu si limiterebbe a ripristinarti l'accesso a quei numeri verdi millantando un "temporaneo disservizio" sulla tua linea, e tu avresti speso un sacco di tempo per una vittoria di Pirro.

Un conto è agire per mera soddisfazione personale e rispetto della propria dignità di utente;
un altro conto è invece agire in funzione dell'attendersi un tornaconto IN ATTIVO del rapporto "energia impiegata/risultato ottenuto".

Se il tuo scopo è di staccarti da un gestore che non ti soddisfa, ti conviene aspettare il termine del contratto oppure recedere di punto in bianco pagando le spese di disattivazione (non "penali di rescissione", come precisato dal Decreto Bersani).

Purtroppo nella giungla della (finta) liberalizzazione telefonica le cose stanno così, ed appellarsi alla semplice "etica aziendale" non serve a cambiarle. Cinico ma realista.



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Il_Maestro
10 settembre 2010 18:06
Buonasera,
la mia situazione è la seguente: dopo anni in cui sono rimasto abbonato a Tele2 per telefono e Adsl (ora TeleTu), ho deciso di cambiare operatore, poichè decisamente insoddisfatto dei servizi offerti dal suddetto operatore telefonico.
In 5 anni di contratto ho dovuto patire:

1)una gravissima lacuna contrattuale, dal momento che l'operatore ha applicato dei filtri p2p successivamente alla stipula del contratto, e io la ritengo una modifica contrattuale non da poco, indipendentemente dal fatto che io usassi o meno programmi p2p, dal momento che il protocollo p2p non è di per se illegale, avrebbero dovuto quantomento farne menzione nelle condizioni contrattuali, direi.

2) i suddetti filtri, poiché applicati in maniera assolutamente grossolana a scriteriata, mi hanno impedito di avere accesso a servizi da me legittimamente pagati per un lasso di tempo piuttosto lungo si parla di mesi.
In questi mesi mi era impossibile avere accesso a servizi quali messenger, videogiochi on line (con licenza regolarmente pagata)e altri programmi che fruivano della rete adsl per funzionare.

3)disservizi continui: io ho una linea che DOVREBBE avere una banda adsl a 4 mega. Formalmente, ed è anni che faccio speed test, non ho mai superato l'1,1, la mia velocità media è ben al di sotto del 50% (parliamo di 50kb max in download)del servizio da loro garantito, quindi credo si potrebbe tranquillamente recedere e chiedere addirittura un risarcimento danni, e questo si sarebbe comprovato dagli screenshot degli speed test di anni ed anni.
4)Guasti per giorni e giorni, in cui ho dovuto chiamare per decine di volte (pagando) un servizio "Assistenza Clienti" a dir poco pessimo,che spesso e volentieri mi ha riattaccato il telefono in faccia o mi ha riso in faccia, o non mi ha minimamente badato, o mi ha fatto attendere per quarti d'ora senza mai avere risposta ad una legittima domanda per disservizi in corso, ed erano quarti d’ora PAGATI.
5)ho avuto diversi disservizi anche alla linea telefonica, con il mio numero che sembrava essere stato associato o sovrapposto ad un altro utente, col risultato che ricevevo chiamate ad ogni ora da gente mai conosciuta che intendeva chiamare tutt'altra persona.
Insomma, il servizio è stato decisamente scarso, insoddisfacente e ho finalmente deciso che, se devo farmi prendere per i fondelli, lo farò fare adun altro operatore, perchè credo di aver speso abbastanza denaro per un servizio francamente di qualità pessima.

Dopo aver vagliato attentamente le varie offerte in internet in questi giorni, deciso a contattare i servizi clienti di altri operatori per ottenere maggiori informazioni riguardo al passaggio ed alle rispettive offerte, ho scoperto che i numeri verdi degli altri operatori non sono raggiungibili dalla mia rete telefonica di casa.
In pratica, sembra che TeleTu impedisca a me, utente pagante, di poter contattare un qualsiasi altro operatore telefonico per poter avere anche solo un semplice accesso, a titolo informativo, alle loro offerte.
Ho appurato, provando a contattare il 190 (telecom) e il 130 (Tiscali) che non sono raggiungibili dal telefono di casa, mentre tramite telefonino riesco a prendere la linea con i suddetti numeri.
Ora, disservizi patiti nel corso del tempo a parte (è una situazione particolare e purtroppo difficilmente dimostrabile a fatti) volevo chiedere come potevo agire in questo caso.
Dal momento che trovo francamente riprovevole una condotta che impedisca il pluralismo e la libertà di scelta del cittadino (pagante) e che, nel caso specifico, mi impedisce di avere accesso ad un numero (peraltro verde), come posso agire?
E' possibile, secondo voi, una richiesta di risarcimento del danno?
Posso abbinare una raccomandata di messa in mora in cui intimo la cessazione del servizio e un risarcimento danni?
Questa mi sembra la sede adatta per avanzare queste richieste.
Ringrazio anticipatamente chiunque, e credo siano tanti, abbia passato una esperienza simile e possa darmi qualche consiglio per venirne fuori, magari anche togliendomi qualche soddisfazione personale da consumatore bistrattato.
IVAN.
9 aprile 2010 1:05
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Per Benito/MASC01:
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Se te la senti di perderci ancora un po' di tempo, ti suggerirei di spedire a Vodafone un'ultima raccomandata di DIFFIDA...
(http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php)
...in cui minacci di ricorrere al CO.RE.COM della tua Regione in caso di mancata cessazione delle sue ILLEGITTIME richieste.

In questa raccomandata chiedi anche il RIMBORSO di tutte le spese di corrispondenza che hai dovuto sostenere TU a causa di un disguido LORO.

Precisa che, in caso di risposta insoddisfacente, presso il CO.RE.COM chiederai anche il rimborso per danni esistenziali - oltre ovviamente al rimborso delle ulteriori spese che il Ricorso al CO.RE.COM andrà ad aggiungere.

Non farti spaventare dalle lettere da parte delle società di Recupero Crediti; il loro valore legale è ZERO. Pura tattica intimidatora.
Il tuo Referente per le comunicazioni deve comunque rimanere VODAFONE (infatti la Società di Recupero esegue solo il lavoro commissionato; che tu abbia "ragione" non può importargli di meno).

Ivan


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lucillafiaccola1796
3 aprile 2010 18:51
Minacce di azioni legali... se ne avessero avuto il "diritto" te l'avrebbero già fatte... Secondo me... queste minacce sono come la EIAR che ti intimidisce per il canone di una TV che NON hai, ma poi ti "circuisce" con Telefortuna.... Ripeto mai visto che il "fisco" cerca di sedurti con la pubblicità....!
MASC01
2 aprile 2010 22:36
VODAFONE!
Nel maggio 2009, insoddisfatto del servizio ho deciso di servirmi di altro gestore effettuando la portabilità di un intero pacchetto aziendale "VODAFONE MIOBUSINESS TUTTO BROADBAND". All'atto del contratto, avendo fornito i dati della mia Carta di Credito per il pagamento, per alcuni mesi, successivamente alla richiesta di portabilità, ho trovato addebiti riferiti ad una Sim Dati facente parte nel pacchetto sopracitato. A nulla sono serviti segnalazioni e comunicazioni con fax e raccomandate da parte mia e del consulente di zona stesso dalle Vodafone, fino a vedermi costretto a disattivare la Carta di Credito. Ad oggi, a distanza di quasi un anno, continuo a ricevere fatture e richieste di pagamento delle stesse con aggiunta di interessi, inoltre richieste anche da parte di imprese di recupero crediti con minacce di azioni legali.
Domande:
Perchè Vodafone ha disattivato tutte le Sim tranne una?
Perchè continua a tenerla attiva, almeno sulla carta, anche dopo aver richiesto la disattivazione tramite telefonate, fax e raccomandate?
Sono sconcertato, amareggiato difronte a tale indifferenza e abuso!

Benito Z.
ABRUZZO
sugar magnolia
23 marzo 2010 13:04
IVAN (carissimo....)


" Trovo MOLTO strano che a Luglio 2009 Infostrada ti abbia "sconsigliato" di inviare a Tele2 una Raccomandata per la disdetta "...altrimenti non avrebbe potuto migrare il numero telefonico" (?!?...Come concetto non ha proprio senso)"

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Idem con patate per Sugar Magnolia.
Infostr. mi ha detto anche a me che la disdetta riguarda la cessazione della linea (anche se fa a pugni con la logica, una cessazione di contratto non e' lo stesso che una richiesta di cessazione linea) e che, cessando la stessa non potra' essere migrata (da TeleTu ad Infostr.)

Oggi, 23 marzo, forse (dico forse) riusciro' a risolvere l'intricatissima questione del passaggio dall'uno all'altro (oggi c'e una supre promozione a eur 13,28 x mese x 1 anno, poi si passa a eur 29 x mese....) che trascino dal 26 gennaio.

Forse forse, leggendo quanto sotto, mi viene il dubbio che quando riusciro' a migrare ad Infostr. (io non ho rinunciato come LEELA) blocchero' anche il rid in banca (e per fare cio', come tu sai, sono assai comodo.....) riferito agli addebiti TeleTu.

Inoltre, come da consiglio del mio collega che segue le carte di credito, mai, DICO MAI stipulare questo tipo di contr. con addebito su carta di credito in quanto la banca non puo' materialmente fermare gli addebiti.

Occorre racc a/r a Carta Si' CHE VA ACCLUSA ALLA RACC. A/R DI DISDETTA/RECISSIONE DEL CONTRATTO IN OGGETTO.

Quindi,
invio di racc a/r di disdetta contrattuale (al gestore cedente) entro il termine X e accludere anche il testo + ricev. di ritorno della racc a Carta SI' con la quale disponi di bloccare i pagamenti riferiti a quel contratto.

In questo modo, se Carta Si' (o Visa) consentono l'addebito, allora anche loro saranno responsabili e ne risponderanno sia in sede di denuncia ai Carabinieri sia in sede di richiesta/risarcimento.
Consiglio del mio collega (che io seguiro' pari pari).

Anzi, sapete che vi dico ??
Che se riusciro' a migrare a Infostr. dopo mandero' ANCHE una Racc. a/r a TeleTu nella quale li diffido da procedere con qualsivoglia addebito in quanto (come loro gia' sanno benissimo) sono migrato ad altro operatore.

Ma e' possiblie che bisogna arrivare a questi livelli ??
Si' e' cosi' e Sugar si adeguera', con soldi, spese, rotture etc. etc.
Altrimenti le conseguenze (e relative grane) potranno essere molto, ma molto peggiori.
IVAN.
23 marzo 2010 7:53
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Per LEELA:
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Ciao. Dunque, questi intoppi nascono quasi sempre dal fatto di comunicare "in buona fede" coi gestori, cioè tramite mezzi INFORMALI (fax, call-center, e-mail) che però purtroppo non hanno valore LEGALE (e i gestori lo sanno BENISSIMO!)

L'unico mezzo di comunicazione che garantisce di venire presi sul serio è la RACCOMANDATA R/R:
- di MESSA IN MORA (per le richieste da parte TUA)
- di DIFFIDA (per scoraggiare le richieste da parte LORO)

Il tuo caso, quindi, può riguardare una Raccomandata di DIFFIDA.
Consulta questo link dell'ADUC:

http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php

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Comunque, da come hai presentato i fatti, la richiesta di Tele2 non mi pare così infondata;
ciò che devi pagare è SOLO il traffico telefonico che hai effettuato (SE ne hai effettuato) da Luglio ad Ottobre, e devi pagarlo al gestore sotto cui lo hai REALMENTE effettuato (che era ancora Tele2, se ho ben capito);
oppure le fatture si riferiscono a costi di abbonamento mensile FISSI? (Questo punto non è chiaro, visto che teoricamente la tua linea NON era attiva, durante quel periodo).

In ogni caso non devi pagare sovrapprezzi o penali; quelli, se ci sono, sono effetto dell'insolvenza contrattuale di Infostrada, che ha la responsablità di non aver attivato SUBITO il contratto siglato a Luglio 2009.

Trovo MOLTO strano che a Luglio 2009 Infostrada ti abbia "sconsigliato" di inviare a Tele2 una Raccomandata per la disdetta "...altrimenti non avrebbe potuto migrare il numero telefonico" (?!?...Come concetto non ha proprio senso).

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Non farti spaventare dalle lettere delle Società di Recupero Crediti; se non ti arrivano sotto forma di RACCOMANDATA, sono solo aria fritta (fa parte del classico teatrino per intimidire gli utenti presunti "debitori").

Il tuo Referente per le comunicazioni deve essere TELE2, e NON la Società di Recupero (che esegue solo il lavoro commissionato; delle tue "buone ragioni" non può importargli di meno).

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Piuttosto, visto che ormai ti hanno forzato ad iniziare una trafila di reclamo, puoi approfittarne TU per contro-richiedere a Tele2 i DANNI per sospesione ILLEGITTIMA di servizio (ben DUE volte, di cui la seconda ti ha indotto a disdire il contratto con loro).

In teoria "sarebbe" una questione SEPARATA dalla richiesta di Tele2 di pagargli le fatture Luglio-Ottobre...ma visto che loro giocano sporco contando sulla nostra remissività, tanto vale che nella bilancia dei debiti & dei crediti anche tu tiri fuori le carte a tuo favore (almeno per dimostrargli che non hanno a che fare con un utente da spennare a piacimento senza timore di reazioni).

Indica le tue richieste nella 2° parte della lettera di Diffida, e poi vedi come reagiscono.
In ogni caso, non pagare NULLA fino all'esito UFFICIALE del tuo reclamo.

Ivan


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leela
22 marzo 2010 23:40
Ciao Ivan. Ringraziandoti per la disponibilità ti espongo il mio problema. Da Aprile e Luglio 2009 Tele2 ha sospeso il servizio telefonico e adsl flat perchè a loro non risultava pagata una fattura del 2007. Dopo aver parlato con il call center più volte, ed inviato prova di pagamento più volte il servizio non veniva ripristinato se non per una sola settimana per poi essere sospeso nuovamente. A Luglio chiedo i codici migrazione ed invio un fax per la disdetta, alla quale NON segue raccomandata perchè il nuovo gestore, Infostrada, ci informa che altrimenti non avrebbe potuto migrare il numero telefonico. Sempre a Luglio stipuliamo il nuovo contratto telefonico ma Infostrada non riesce ad attivare il servizio, così ad ottobre chiediamo una nuovo numero a Telecom, inviando disdetta ad Infostrada e p.c. a Tele2 sulla disdetta del numero telefonico, che a quel punto no nci interessava più. Oggi arriva per conto di una società di recupero crediti notizia che a Luglio non è stato disdetto il contratto e pertanto dovevamo pagare le fatture fino ad Ottobre, in quanto a Luglio la sola richiesta del codice migrazione non costituiva disdetta!

E' vero, però avrebbe dovuto pensarci Infostrada, alla quale abbiamo dato consegnato il codice di migrazione e con la quale abbiamo stiputato un contratto scritto!!!

Come mi devo conmportare?

Grazie
Ciao
lucillafiaccola1796
24 novembre 2009 19:15
a proposito di truffe: questa mattina ad una radio.. non ricordo quale... ho appreso... U.DITE U.DITE che a breve toglieranno dalla circolazione gli assegni per cui si dovrà pagare o con bonifico [e la banca magna magna] o con carta di credito [e ti clonano e ti fottono i soldi con gli abbonamenti telfonici]. Per cui una come me, che "ABORRRRRREH" le CdC i BancoCaz
come farà a prendere i soldini dal PROPRIO conto corrente? Con la carta di credito fra LA MEDESIMA e LA bancadelcaz?
Non si risolve neanche il problema dell'evasione fiscale.. perchè l'idraulico et similia... vorrà essere pagato con carta di credito...
fAMOCE NA' BANCA NOSTRA OPPURE UN'ASSOCIAZIONE CULTURALE NO PROFIT CIOè NA' ONLUS!
OPPURE JE BUTTAMO LA BA?
IVAN.
24 novembre 2009 0:03
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(da AVANTITUTTA:) «Per quanto riguarda la Polizia Postale dove devo rivolgermi?»

Che io sappia dovrebbe esserci un distretto con competenza territoriale, più o meno come la Polizia ordinaria.
Dovrebbe esserti sufficiente chiederne l'indirizzo ad un qualunque Ufficio Amministrativo della tua Zona.
Ripeto; questa denuncia è più che altro una PROFORMA...ma intanto ti impratichisci ad avere a che fare con gli organi giurudici (acquisire un po' di FAMILIARITÀ col "legalese" pratico viene sempre buona, di questi tempi...)



(da AVANTITUTTA:) «Vi terrò informati perché ho visto che anche in Telecom si è prodotto un caso simile.»

Il tuo caso non è certo l'unico, nè Vodafone ha l'esclusiva di frodare i propri utenti.
Faresti benissimo a tenere aggiornati sugli sviluppi del tuo caso, poiché la maggior parte delle truffe proliferano proprio perché gli utenti faticano a trovare resoconti di chi è già incappato in disavventure simili ed è riuscito a venire a capo.



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Avantitutta2010
23 novembre 2009 15:05
Grazie ancora Ivan, farò come spieghi. Per quanto riguarda la Polizia Postale però dove devo rivolgermi? Ho cercato su Internet ma il sito della Polizia non è chiarissimo e la sezione dedicato alle segnalazioni on.line non era funzionante...
Vi terrò informati perché ho visto sul sito ADUC che anche in Telecom "si è predotto" un caso simile, sempre con addebito su carta di credito...
IVAN.
22 novembre 2009 22:50
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(da AVANTITUTTA:) «Ho rifiutato il "patteggiamento" al 50% dell'importo che il call center ha proposto.»

La proposta di una "generosa" riduzione dell'addebito è un classico; molti accettano, ma ATTENZIONE:
la riduzione di una TRUFFA è tutt'altro che una "vittoria", per l'Utente.
Non solo: proporre un patteggiamento è una chiara AMMISSIONE DI TORTO da parte del gestore;
se gli devi 5 centesimi non ti mollano (giustamente) finchè non glieli dai.
Perciò, se si mettono a fare i "generosi", è perché SANNO BENISSIMO che quella cifra NON GLI E' DOVUTA, e stanno cercando di ammansirti (infatti, da 0 euro in su, tutto quello che riescono a scremare per loro è grasso che cola).
Hai fatto benissimo a rifiutare il patteggiamento; perdici un po' più di tempo, ma esigi quel che ti spetta, nulla più e nulla meno (e nel "nulla meno" mettici anche il RIMBORSO di soldi e tempo che la loro spocchia ti ha costretto a perdere).



(da AVANTITUTTA:) «Ho già fatto la trafila CO.RE.COM. che dopo oltre 1 anno mi ha inviato l'esito: Vodafone non ha inteso partecipare al tentativo di conciliazione.»

Doppio classico: sia i lunghi tempi di attesa del CO.RE.COM, sia il fatto che il Gestore non si presenti alla Conciliazione.
Tutte cose che esasperano l'utente, però sono così RICORRENTI che l'utente è già preparato ad aspettarsele.



(da AVANTITUTTA:) «Che passi mi consigli ora?»

Della denuncia alla Polizia Postale si è già detto.
Con in mano la risposta del CO.RE.COM, sei autorizzato FIN DA SUBITO a rivolgerti al Giudice di Pace della tua città.
Le cause inferiori ai 1033 euro sono gratuite (tranne 30 euro di spese burocratiche, comunque addebitabili al perdente della causa);
la tua cifra la supera di poco, quindi devi sentire direttamente in Sede.
Qui non ho esperienza diretta, perchè nel mio caso (un reclamo contro Telecom) mi ero limitato ad un colloquio preliminare con la Segreteria (e per inciso, avevo pure dovuto essere IO ad istruirli sulle norme in materia!)
Spero che intervenga a dire la sua il vecchio Danilo, che lui c'è passato in prima persona;
in ogni caso, questa è la documentazione necessaria:

- Lettera formale in cui spieghi per punti cronologici i retroscena e le motivazioni della richiesta di Conciliazione.
- Copia della fattura contestata.
- Copia della lettera del Centro Vodafone in cui riconoscono il guasto del tuo telefonino.
- Copia della lettera di Messa in Mora inviata a Vodafone (ed eventuale risposta).
- Copia del Verbale di Conciliazione del CO.RE.COM.
- Copia della denuncia alla Polizia Postale.

Comunque puoi trovare approfondimenti a questo link dell'ADUC:

http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php



In parallelo, puoi segnalare il tuo caso anche a quei morti di sonno dell'AGCOM:
- Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Centro Direzionale, Isola B5
Torre Francesco
80143 Napoli
Tel. 081/7507111
Fax 081/7507616

Da loro non attenderti grandi interventi, se ti rispondono è già tanto (l'AGCOM assomiglia più ad un Ente che si limita a compilare statistiche dei reclami, piuttosto che un "guardiano" degli abusi dei gestori);
tuttavia anche il loro coinvolgimento è utile a dimostrare a Vodafone la tua determinazione ad andare fino in fondo (a volte basta quella, per indurli ad adottare un minimo di BUONSENSO, se non proprio di ETICA).



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Avantitutta2010
22 novembre 2009 10:59
Grazie Ivan per la risposta velocissima! Specifico che ho contestato l'addebito a Vodafone con R/R e che ho rifiutato il "patteggiamento" al 50% dell'importo che il call centre ha proposto (ovviamente si sono ben guardati dal farmi una proposta scritta...). Ho fgià atto la trafila CO.RE.COM. che, dopo oltre 1 anno (!) mi ha inviato via posta in data 17/11/2009 l'esito: Vodafone non ha inteso partecipare al tentativo di conciliazione. Si passa al Giudice di Pace ma appunto sarebbe bello aggiungere ulteriore pressione con una denuncia alla Polizia Postale...
Andrò fino in fondo perché il comportamento di Vodafone è esemplare di un modo di concepire l'utente che lo stesso utente deve sanzionare in modo esemplare (Avantitutta...). Dunque i tuoi suggerimenti sono molto apprezzati: che passi mi consigli ora? Grazie!
IVAN.
17 novembre 2009 17:26
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Per AVANTITUTTA (ma chi sei, il macchinista del Titanic?...)
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La tua è una situazione un po'difficile, poiché non si tratta di DIFENDERSI da una richiesta di addebito immotivato, bensì di RECUPERARE un addebito GIÀ PAGATO.
Tuttavia la trafila non cambia di molto.

La denuncia alla Polizia Postale ti conviene farla per rispettare la PRASSI di reclamo;
anche se non è quello l'Organo che si occuperà di fare indagini, avrai in mano un documento che rinforzerà la tua richiesta di rimborso.

Tieni presente che i gestori cercheranno SEMPRE di fare gli gnorri anche in caso di torto COMPROVATO, sperando di prenderti per sfinimento.
Da soli non te la daranno mai vinta; sei TU che dovrai forzarli - carte alla mano - a soddisfare le tue sacrosante richieste.


Nel tuo post non specifichi se hai inoltrato la richiesta di rimborso tramite call-center oppure tramite MESSA IN MORA UFFICIALE;
sappi che tutti i reclami che non vengono presentati in quest'ultimo modo vengono sistematicamente IGNORATI.
Se non te ne intendi, consulta questo link:

http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php


In verità, almeno per le prime fasi del reclamo, non hai bisogno del supporto di un avvocato.
Esso diviene necessario solo se il gestore si ostina a negare le proprie responsabilità, nell'ordine:

- Dopo richiesta INFORMALE tramite call-center.
- Dopo invio di Messa in Mora UFFICIALE.
- Dopo Conciliazione presso il CO.RE.COM regionale (obbligatoria).
- Dopo Conciliazione presso il Giudice di Pace della tua città.

Solo dopo quest'ultima fase del reclamo si va in CONTENZIOSO, dove è prevista l'assistenza di un avvocato.
Tuttavia sono rarissimi i casi di Contenzioso con un gestore; in genere, constatato che l'utente è un osso duro e non si lascia scoraggiare dai loro tentennamenti, i gestori mollano prima.


So che a prima vista sembra un iter complicato e dispendioso (più per il TEMPO da dedicarci che per altro), ma è proprio per questo che i gestori rifiutano IN AUTOMATICO le prime fasi di reclamo degli utenti, QUALSIASI SIANO LE LORO MOTIVAZIONI.
Tu tieni duro, chiedi consigli piuttosto, ma NON dargliela vinta: è proprio perché 4 utenti su 5 mollano per sfinimento, che i gestori trasformano questo sporco comportamento in una PRASSI SISTEMATICA.



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Avantitutta2010
17 novembre 2009 12:13
Buongiorno Ivan,

ho deciso di scrivere per un caso vissuto personalmente e vorrei evitare altre vittime. Ho un cellulare per la navigazione in Internet (che usavo solo per le email). Il conto era appoggiato su c/credito...
Premetto che ho un cellulare Vodafone SGH-i620V, preso nel negozio Vodafone del centro di Milano. Già un mese dopo era in assistenza (ma può capitare...). Vado in vacanza e il malefico arnese, senza mostrare nulla sullo schermo, comincia a CONNETTERSI DA SOLO ad Internet.
Ovviamente non mi accorgo di nulla fino al rientro: la sorpresa è una BOLLETTA DA OLTRE MILLE EURO!!! Impossibile bloccare il pagamento appoggiato su c/credito, anche se ho in mano la certificazione del centro assistenza Vodafone che attesta il guasto tecnico. Vodafone SI RIFIUTA DI RIMBORSARMI. Ovviamente ho cambiato gestore e ora procedo per vie legali così chiedo anche il rimborso (mi hanno pure fatto perdere il numero di telefono che avevo da 10 anni!).
In sintesi: mooolto meglio ELIMINARE SUBITO L'ADDEBITO SU C/CREDITO PERCHE' E' IMPOSSIBILE BLOCCARE UN ADDEBITO, anche se INGIUSTO! Bisogna che tutti sappiano come si comportano i gestori quando hanno le mani nel nostro portafogli. Bisogna che tutti sappiano come evitare "fregature" simili (anche se ci sarebbero gli estremi per pensare ad una truffa bella e buona dato che l'apparecchio è marchiato Vodafone ed il software pure... A questo però penserà il mio avvocato!).

Spero in qualche suggerimento in proposito (magari una denucia alla Polizia Postale o ai Carabinieri?). Voglio anche usare tutti i blog per fermare questi abusi... Grazie,
stefania
3 marzo 2009 0:00
Dalla Telecom non mi sono potuta salvare, un telefono a casa lo debbo avere.... anche se funziona solo se c'eè il sole!!!! Non scherzo, quando piove la centralina va in tilt ed io resto senza telefono per due, tre, quindici, venti giorni....ora è una settimana
PER LE ALTRE COMPAGNIE, quando mi propongono un offerta, chiedo il contratto in visione, ci credete? NESSUNO DICO NESSUNO MI HA VOLUTO CONSEGNARE IL CONTRATTO PRIMA DELLA FIRMA. PROVARE PER CREDERE, COSI' AVRETE LA CERTEZZA CHE QUELLO CHE VI DICONO NON E' QUELLO CHE SCRIVONO!!!!!
IVAN
2 marzo 2009 0:00

TRUFFE TELEFONICHE: LE EVOLUZIONI DEI NUOVI SISTEMI
(Un post un po' lungo? Sempre meno delle mani di Telecom...)
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Tramontata (in parte) l'epoca d'oro degli 899 ecc, la povera Telecom si ritrova costretta ad inventarsi nuovi tipi di raggiri per rifarsi dei mancati pizzi.
(Mi raccomando, mettiamoci tutti in fila a 90 gradi per non disattendere le aspettative del nostro gestore preferito...se no chi lo sente a pianger miseria?)

Pubblicità ingannevole
La “neo-truffa” più ricorrente è la PROMOZIONE IMPERDIBILE.
- Chiami gratis...
- Ricarichi a costo zero...
- Navighi più veloce di Superman...
- Ti regaliamo un cellulare...
- Ti vendiamo un PC a meno del costo di fabbricazione...
Ecc ecc. In pochi fanno caso agli ASTERISCHI di queste offerte.

Esempio:
Avete presente in TV la pubblicità per Alice con Abatantuono?
Ci sono delle sovrimpressioni che indicano le CLAUSOLE di validità dell'offerta.
Sfido chiunque a citarmele A MEMORIA: sono piccolissime, e scorrono via come dei lampi.
E se anche riuscissimo a leggerle, ben pochi saprebbero interpretare a cosa si riferiscono (“promozione vincolata alla Del.764/06 art67-bis comma 4”...Ma che cacchio significa?!)
Per Telecom è “uomo avvisato”, ma a noi rimane impresso solo il faccione di Abatantuono, soddisfattissimo del buon affare concluso (e te credo...Diego, ma a casa tua ce l'avrai davvero, Alice Telecom?)

Morale:
Quando il malcapitato utente si accorge (sempre troppo tardi) di dove stava la fregatura, ha un bel dire che vuol fare marcia indietro.
Tra penali di rescissione, call-centers inesistenti, ufficio reclami che se ne sbatte di rispondere alle proteste, organi di vigilanza in letargo (per non dire complici), e dio solo sa quanti altri muri di gomma, al disgraziato non rimane che scegliere tra l'esaurimento nervoso o darla vinta alla simpaticissima Telecom.

Della serie: “Se non ti freghiamo in un modo...”
A questo si aggiungono gli altri (sempreverdi) metodi di vessazione:
- Attivazioni abusive di servizi non richiesti...
- Bollette gonfiate arbitrariamente...
- Ricariche che si prosciugano “inspiegabilmente” di punto in bianco...
- Impianti o apparecchi difettosi ma non risarcibili...
- Dialers e telefonate a numeri a sovrapprezzo MAI eseguite dagli utenti...
- Distacchi illegittimi della linea a scopo intimidatorio...
- Variazioni unilaterali dei contratti...
- ADSL che viaggiano ad un decimo (quando va bene) di quanto promozionato...
- Sblocco negato per il passaggio ad altri gestori...
- Totale de-responsabilizzazione degli operatori del call-center...
- Mancata presenza di un proprio rappresentante alle conciliazioni presso i CO.RE.COM regionali.
Eccetera. Qualcuno non ci è mai incappato almeno UNA VOLTA?...
L'intento di Telecom è sempre lo stesso: prendere per sfinimento l'utente, confidando che non abbia né voglia né tempo di invischiarsi in una infinita trafila di reclami.

Il perenne ritardo delle leggi in materia
Da cosa nasce questo mafioso comportamento dei gestori?
Da un errore di fondo degli organi di vigilanza (AGCOM, Antitrust, Ministero delle TLC...)
Le normative in materia esistono, e sono anche relativamente precise, ma i furbastri sono sempre un passo più avanti: prima che vengano presi provvedimenti su un nuovo tipo di truffa, devono passare ANNI in cui questa truffa si protrae indisturbata.
(Vedi ad esempio il caso degli 899: dal 2001, solo in questi giorni si è arrivati alla “geniale” conclusione di bloccarli per tutti coloro che non ne richiedano espressamente l'abilitazione).

L'ingiustificabile latitanza delle commissioni di controllo
A ciò si aggiunge che anche in presenza di normative già decretate in TEORIA, nella PRATICA nessuno si preoccupa di punire i gestori che non le rispettano.
Non in TEMPO REALE, almeno (del tipo: “Hai fatto il furbo? Il giorno dopo siamo già nella tua Sede con una pesante sanzione. E la PAGHI, senza se né ma”).

L'inutilità delle semplici multe
Stando così le cose, diventa persino INUTILE commissionare multe ai gestori disonesti, perché questo lascia COMUNQUE ai loro posti i farabutti nei CdA che ordivano le direttive-truffa – liberissimi di rifarsi delle multe dettando all'Azienda altri tipi di raggiri.

La soluzione “A” (dall'Alto.)
Una soluzione più sensata sarebbe invece quella di esautorare in blocco l'INTERO CdA di un gestore beccato a fare il furbo, e sostituirlo temporaneamente con un Commissariamento Statale finché le indagini non lo avessero ripulito dalle mele marce.
In tal modo a pagare sono i diretti responsabili: il sequestro dei loro beni va a rimborso degli utenti truffati, e la loro rimozione dal CdA garantisce che IN FUTURO l'Azienda non prosegua una politica scorretta.
Naturalmente è una soluzione TROPPO ragionevole per non andare ad intaccare interessi in alto loco, quindi temo che rimarrà eternamente chiusa in un cassetto (quello con la dicitura “cane non morde cane”).

La soluzione “B” (dal Basso.)
Questa è più realistica.
Stante che in un simile panorama NON si riuscirà ad eliminare i ladri, l'unica nostra difesa è di non permettergli NOI di metterci così facilmente le mani in tasca.
Loro sono ladri solo perché noi ci comportiamo da perfetti “rapinabili”. Se teniamo ben saldo il nostro portafoglio (e ne abbiamo tutti i mezzi), non importa più che ci siano in giro dei ladri, né QUANTI siano, né quali SISTEMI usino.
È sufficiente un po' di PASSAPAROLA nel nostro piccolo, anche su un forum:
in pratica, informarci l'un l'altro dei pericoli, dei nuovi metodi di strozzinaggio, condividere le nostre esperienze ed autodifese personali, divulgare le procedure di reclamo...insomma fare quadrato per difendere a vicenda i nostri lati scoperti.
Basta poco per rovesciare anche il gioco più grande.

Ivan

IVAN
20 aprile 2008 0:00
Per Mimmo:
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Non posso parlare per esperienza diretta perché non ho l'ADSL, tuttavia ho raccolto molte segnalazioni del tuo stesso caso. Troppe, per non sospettare l'ennesima furbata in malafede di Telecom.

La prima cosa che devi fare è richiedere IMMEDIATAMENTE il dettaglio di consumi e telefonate; è possibile che parte della gonfiatura sia dovuta a telefonate mai eseguite verso numerazioni a sovrapprezzo.

Inoltre, al di là di quanto usi Internet, mi pare strano che risulti uno sforamento di 500 euro OLTRE il limite di 600mb già coperti per contratto.
In molti dei casi che ho letto Telecom ha candidamente risposto “dimostrami che non hai consumato così tanto”...Pazzia assoluta e segno di malafede: la prova dei consumi è obbligatoriamente a carico del gestore (e ci mancherebbe!)

MAI “pagare e starsene zitti” con questi mafiosi di serie C: sarebbe solo l'anticamera di una truffa più grande.
Tu verifica se c'è stato davvero un tentativo di truffa (loro lo spacceranno per “malinteso”, ovviamente) e poi posta un resoconto dettagliato. Conoscendo i particolari, sarà più semplice darti informazioni sulle procedure per richiedere il rimborso.

In ogni caso, revoca subito il RID bancario concesso al gestore: meglio pagare di volta in volta i consumi accertati, piuttosto che chiedere il rimborso quando i soldi se li sono GIÀ presi.

Ivan

(P.S: x Danilo:
Anche quando non lo scrivo...apprezzo sempre il sostegno. Ciao.)

danilo
20 aprile 2008 0:00
per mimmo:

installa Netmeter 1.1.3

programmino freeware che monitorizza tutto il traffico internet ed avvisa quando raggiungi la soglia per non sforare.

un saluto,

danilo
IVAN
19 aprile 2008 0:00
Per Nicola:
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Purtroppo non ho una conoscenza precisa della questione “costi per il rientro in Telecom”, tuttavia ti dico una cosa valida in generale:
Telecom prova SEMPRE ad imporre degli addebiti arbitrari, contando sul fatto che la maggior parte degli utenti ignorano le VERE normative in materia, e paghino in fiducia senza informarsi.

Quindi è lecito sospettare un subdolo tentativo di truffa ANCHE quando invece addebita importi che sono magari legittimi (evidentemente non conoscono la favola di “Al lupo! Al lupo!”).

Il suggerimento migliore che posso darti è di rivolgere la tua domanda direttamente all'ADUC stessa, usando i link in alto a questa pagina (“sos on line” o “richiesta consigli”)

Sei benvenuto a postare la risposta su questo forum; credo che faresti un favore a tutti i lettori interessati.

Naturalmente, se la risposta dell'ADUC rivelasse un tentativo di truffa da parte di Telecom, posso indicarti volentieri la procedura per un corretto reclamo. Fammi sapere.

Ivan

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