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Pinetree
2 settembre 2009 0:00
A 41 a dice:

“ma quanti di questi si sono mi chiesti perchè credono a qualcosa che nemmeno conoscono, solo perchè hanno ricevuto il battesimo in totale incoscienza e hanno fatto comunione e cresima senza chiedersi se Dio veramente lo volesse, ma affidandosi ciecamente a uomini e non a Dio, e credendo che ciò che hanno fatto unito al vivere in maniera corretta sia sufficiente per andare in paradiso?”

Pinetree risponde:
Come fa a dire che credi a Dio ?
Anche tu ti affidi ciecamente a uomini e non a Dio, la bibbia è scritto da diverse uomini da 50 a 100 anni dopo la morte di Gesù (NT), molti di questi non hanno mai conosciuto Gesù, tutti scrivono per “ispirazione”, sentito dire, racconti ed invenzione pura.
TU CREDI A UOMINI IGNORANTE.
Tu credi che la bibbia sia la parola di Dio, ma non potrei mai avere la certezza.

A 41a dice:
“ma lui pensa che non sia vero e quindi si autocondanna dando la colpa ad un Dio che comunque per lui non esiste, ma quando lo incontrerà allora si pentirà di averlo rifiutato facendo il gioco di Satana in maniera inconsapevole perchè è dell'inconsapevolezza e del libero arbitrio dell'uomo che Satana si serve e approfitta per allontanare l'uomo da Dio e portarlo nella dannazione eterna, perchè è ciò che riceverà Satana alla fine dei tempi dove Dio stabilirà come sarà il resto dell'eternità!”

Pinetree risponde:
Ti ho già detto che non è che non penso, ma Io so di sicuro che Dio non c'è, e se per quel 0,....01% (2 mille miliardi di zeri) dovesse esserci, non mi pentirò di averlo rifiutato, se vuole il mio rispetto dovrà guadagnarsela, e ormai non ho neanche capito cosa potrà fare per ottenerla.
Se vuole che mi striscio davanti a lui, dovrà spezzare le mie gambe.
Come cavolo si fa a pretendere che l'umanità intera debba credere ad un branco di fanatici deficiente, se c'è, che la smette di giocare a nascondino e ci dica che cavolo vuole da noi.
Se tu che ti pentirai di avere rifiutato uno dei 1000 Dei apparsi sulla terra, magari una di questi era quella vero e nessuno lo ha capito.

A41a dice a Save Game:
“Lui non ti obbligherà mai a seguirlo, perchè Lui accoglie chi lo cerca e non obbliga nessuno a stare con Lui.”

Pinetree risponde:
Cavolo come è buono Dio, non mi obbliga a seguirlo, mi hai appena detto che mi pentirò di averlo rifiutato.
mah
2 settembre 2009 0:00
da: A 41 a
data: 2 Settembre 2009
"mah" leggi il Nuovo Testamento e troverai tutte le risposte alle tue giuste domande
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secondo mei sei poco sveglio.
io ti chiedo come fai a credere a queste stronzate.. e tu in pratica mi dici: me lo dicono le stronzate di credere a loro!!!

ma da Dio stesso,
---
non posso avere risposte da uno che non esiste e che pertanto non si può esprimere.
e meno che meno leggo le risposte su un libro di racconti tradizionali scritto dagli uomini, è come cercare le verità su pinocchio.
A 41 a
2 settembre 2009 0:00
"mah" leggi il Nuovo Testamento e troverai tutte le risposte alle tue giuste domande: finalmente ti sei sbottonato, era ora!

Perchè aspetti che io ti dia risposte, leggi e avrai le tue risposte, tutte, tutte.

Le avrai, non da me, non dal papa, non dai preicatori, non dai preti, ma da Dio stesso, provare per credere, vedrai che avrai risposte che persone ignoranti, se non fossero guidate da Dio non potrebbero darti; ecco perchè esiste l'ispirazione di Dio.

Quanto tempo!
mah
26 agosto 2009 0:00
Lui non ti obbligherà mai a seguirlo, perchè Lui accoglie chi lo cerca e non obbliga nessuno a stare con Lui.
---
no non ti obbliga, ma se non stai con lui ti condanna alla dannazione eterna.
l'apice della bontà.

ma come fai ancora a credere in queste stronzate inventate dagli uomini?
mah
26 agosto 2009 0:00
Gesù è il personal saver di tutti gli uomini che lo cercano e lo vogliono, e se lo ha fatto con me lo farà anche con te
---
ti salva da cosa?
tu non ti ammali? non morirai? non cesserai di esistere per sempre?
A 41 a
25 agosto 2009 0:00
Certo caro il mio "Save Game", Gesù è il personal saver di tutti gli uomini che lo cercano e lo vogliono, e se lo ha fatto con me lo farà anche con te, ma solo se tu glielo permetterai e lo vorrai, perchè deve essere una tua scelta, Lui non ti obbligherà mai a seguirlo, perchè Lui accoglie chi lo cerca e non obbliga nessuno a stare con Lui.
A 41 a
25 agosto 2009 0:00
Brava Irene,
finalmente una persona che si pone delle domande!
La Bibbia risponde a tutte queste domande, non lascia nemmeno una delle tue risposte senza risposta, ne avrebbe anche per pinetree, ma lui pensa che non sia vero e quindi si autocondanna dando la colpa ad un Dio che comunque per lui non esiste, ma quando lo incontrerà allora si pentirà di averlo rifiutato facendo il gioco di Satana in maniera inconsapevole perchè è dell'inconsapevolezza e del libero arbitrio dell'uomo che Satana si serve e approfitta per allontanare l'uomo da Dio e portarlo nella dannazione eterna, perchè è ciò che riceverà Satana alla fine dei tempi dove Dio stabilirà come sarà il resto dell'eternità!

Se vuoi Irene posso dirti dove nella Bibbia troverai le risposte alle tue domande, oppure se vuoi fare da sola comincia a leggere il Nuovo Testamento, ad un capitolo al giorno ci badi molto meno di un anno, con solo 5-10 minuti al giorno.
Irene
25 agosto 2009 0:00
Dio è buono, Dio è santo, Dio è geloso, Dio è vendicativo, Dio è perdono, Dio E'... punto.
Come è terribile questo Dio che fa sacrificare il proprio figlio per lavare un oltraggio antico, per ristabilire un patto spezzato!
Lui gli chiede "Allontana da me questo calice" e Dio, niente, il calice va bevuto fino in fondo.
Mi viene da pensare che in tutte le religioni c'è questo fiume di sangue versato.
Che cos'è? Forse una perversione umana?
Dio non può desiderate che si versi tanto sangue! O no?
Mi viene un dubbio (anzi tanti):ma questo Dio perché dovrebbe amare noi, piccole formiche dell'universo se sacrifica un figlio?
Come si fa a credere?
Dobbiamo credere in un'altra vita?
E questa allora a che serve?
"A meritarci l'altra".
Sembra un gioco degli specchi.
Non è che Dio ci ha creato per un suo divertissement?
Si parte, nemmeno tutti dalla stessa linea, e poi, vediamo chi arriva.



Save Game
24 agosto 2009 0:00
Moh c'è pure il personal saver?

Abbiamo il personal trainer, il personal shopping assistant....

Fate concorrenza a guitto mannaro co' ste'
bar zellette!

d'io non c'è, la natura è una stronza egoista, e tutti questi sciocchi e criminali non pagheranno MAI!

Mi rode tanto il kulo!
Pinetree
24 agosto 2009 0:00
Dio è nella tua immaginazione.
A 41 a
24 agosto 2009 0:00
Strano che nessuno cerchi Dio, però tutti hanno il crocifisso al collo, un santino nel portafoglio, un rosario allo specchietto retrovisore, la sacra famiglia in camera da letto...ecc...; ma quanti di questi si sono mi chiesti perchè credono a qualcosa che nemmeno conoscono, solo perchè hanno ricevuto il battesimo in totale incoscienza e hanno fatto comunione e cresima senza chiedersi se Dio veramente lo volesse, ma affidandosi ciecamente a uomini e non a Dio, e credendo che ciò che hanno fatto unito al vivere in maniera corretta sia sufficiente per andare in paradiso?

Sembra una cosa logica?
A 41 a
18 agosto 2009 0:00
Confidate in Dio e troverete tutte le risposte alla vita!
A 4 a
21 giugno 2009 0:00
La verità è scomoda, e molti non la accolgono: voi siete tutti i molti!

So solo che Dio è dalla mia parte e che la Bibbia conferma ciò che vi dico, e la Bibbia è Parola di Dio.
L'UNICO ED IL SOLO
13 giugno 2009 0:00
Andrea, per quello che riporti di me, ti preannuncio che non sarai il benvenuto nel mio regno e quindi...TI MANDO 'AFFANCULO!!!
Pinocchio
13 giugno 2009 0:00
XIV.

PINOCCHIO, PER NON AVER DATO RETTA AI BUONI CONSIGLI DEL GRILLO PARLANTE, S'IMBATTE NEGLI ASSASSINI.

« Davvero, -- disse fra sé il burattino rimettendosi in viaggio, -- come siamo disgraziati noialtri poveri ragazzi! Tutti ci sgridano, tutti ci ammoniscono, tutti ci danno consigli. A lasciarli dire, tutti si metterebbero in capo di essere i nostri babbi e i nostri maestri; tutti: anche i Grilli parlanti. Ecco qui: perché io non ho voluto dar retta a quell'uggioso di Grillo, chi lo sa quante disgrazie, secondo lui, mi dovrebbero accadere. Dovrei incontrare anche gli assassini! Meno male che agli assassini io non ci credo, né ci ho creduto mai. Per me gli assassini sono stati inventati apposta dai babbi, per far paura ai ragazzi che vogliono andare fuori la notte. E poi se anche li trovassi qui sulla strada, mi darebbero forse soggezione? Neanche per sogno. Anderei loro sul viso, gridando: "Signori assassini, che cosa vogliono da me? Si rammentino che con me non si scherza. Se ne vadano dunque per i fatti loro, e zitti!". A questa parlantina fatta sul serio, quei poveri assassini, mi par di vederli, scapperebbero via come il vento. Caso poi fossero tanto ineducati da non voler scappare, allora scapperei io, e cosí la farei finita... »
Ma Pinocchio non poté finire il suo ragionamento, perché in quel punto gli parve di sentire dietro di sé un leggerissimo fruscio di foglie.
Si voltò a guardare e vide nel buio due figuracce nere tutte imbacuccate in due sacchi da carbone, le quali correvano dietro a lui a salti e in punta di piedi, come se fossero due fantasmi.
« Eccoli davvero! » disse dentro di sé e, non sapendo dove nascondere i quattro zecchini, se li nascose in bocca e precisamente sotto la lingua.
Poi si provò a scappare. Ma non aveva ancor fatto il primo passo, che sentí agguantarsi per le braccia e intese due voci orribili e cavernose, che gli dissero:
-- O la borsa o la vita!
Pinocchio non potendo rispondere con le parole, a motivo delle monete che aveva in bocca, fece mille salamelecchi e mille pantomime per dare ad intendere a quei due incappati, di cui si vedevano soltanto gli occhi attraverso i buchi dei sacchi, che lui era un povero burattino, e che non aveva in tasca nemmeno un centesimo falso.
-- Via, via! Meno ciarle e fuori i denari! -- gridavano minacciosamente i due briganti.
E ii burattino fece col capo e colle mani un segno come dire: "Non ne ho".
-- Metti fuori i denari o sei morto, -- disse l'assassino piú alto di statura.
-- Morto! -- ripetè l'altro.
-- E dopo ammazzato te, ammazzeremo anche tuo padre.
-- Anche tuo padre!
-- No, no, no, il mio povero babbo no! -- gridò Pinocchio con accento disperato: ma nel gridare cosí, gli zecchini gli suonarono in bocca.
-- Ah, furfante! Dunque i denari te li sei nascosti sotto la lingua? Sputali subito!
E Pinocchio, duro.
-- Ah, tu fai il sordo? Aspetta un poco, che penseremo noi a farteli sputare.
Difatti, uno di loro afferrò il burattino per la punta del naso e quell'altro lo prese per la bazza, e lí cominciarono a tirare screanzatamente, uno per in qua e l'altro per in là, tanto da costringerlo a spalancare la bocca: ma non ci fu verso. La bocca del burattino pareva inchiodata e ribadita.
Allora l'assassino piú piccolo di statura, cavato fuori un coltellaccio, provò a conficcarglielo, a guisa di leva e di scalpello, fra le labbra: ma Pinocchio, lesto come un lampo, gli azzannò la mano coi denti, e dopo avergliela con un morso staccata di netto, la sputò; e figuratevi la sua maraviglia quando, invece di una mano, si accorse di aver sputato in terra uno zampetto di gatto.
Incoraggiato da questa prima vittoria, si liberò a forza dalle unghie degli assassini e, saltata la siepe della strada, cominciò a fuggire per la campagna. E gli assassini a correre dietro a lui, come due cani dietro una lepre: e quello che aveva perduto uno zampetto correva con una gamba sola, né si è saputo mai come facesse.
Dopo una corsa di quindici chilometri, Pinocchio non ne poteva piú. Allora, vistosi perso, si arrampicò su per il fusto di un altissimo pino e si pose a sedere in vetta ai rami. Gli assassini tentarono di arrampicarsi anche loro, ma giunti a metà del fusto sdrucciolarono e, ricascando a terra, si spellarono le mani e i piedi.
Non per questo si dettero per vinti: che anzi, raccolto un fastello di legna secche a piè del pino, vi appiccarono il fuoco. In men che non si dice, il pino cominciò a bruciare e a divampare, come una candela agitata dal vento. Pinocchio, vedendo che le fiamme salivano sempre piú, e non volendo far la fine del piccione arrosto, spiccò un bel salto di vetta all'albero, e via a correre daccapo attraverso ai campi e ai vigneti. E gli assassini dietro, sempre dietro, senza stancarsi mai.
Intanto cominciava a baluginare il giorno e si rincorrevano sempre; quand'ecco che Pinocchio si trovò sbarrato il passo da un fosso largo e profondissimo, tutto pieno di acquaccia sudicia, color del caffè e latte. Che fare? « Una, due, tre! », gridò il burattino, e slanciandosi con una gran rincorsa, saltò dall'altra parte. E gli assassini saltarono anche loro, ma non avendo preso bene la misura patatunfete!... cascarono giú nel bel mezzo del fosso. Pinocchio che sentí il tonfo e gli schizzi dell'acqua, urlò ridendo e seguitando a correre:
-- Buon bagno, signori assassini.
E già si figurava che fossero bell'e affogati, quando invece, voltandosi a guardare, si accorse che gli correvano dietro tutti e due, sempre imbacuccati nei loro sacchi e grondanti acqua come due panieri sfondati.
Madonna
8 giugno 2009 0:00
Con tutto il rispetto, caro sig.Andrea, vada via al culo.
Topesio
8 giugno 2009 0:00
Non posso che associarmi all'esortazione di andare ad evacuare, che gentilmente molti frequentatori del forum ti hanno rivolto.
gesù cristo
7 giugno 2009 0:00
giusto, andrea vai a cagare, che con le tue cazzate da invasato mi fai solo perdere credibilita'
Pinetree
7 giugno 2009 0:00
Concordo:

A 4 a, vai a cagare!!!!

La gente non vuole sentire le tue prediche, quindi fatti un favore e non perdere il tuo tempo qui.
Se poi vuoi discuttere su questioni relativo allo scopo di ADUC, sei in benvenuto, ma non mi risulta che ha mai fatto una discussione che non riguardasse il suo pupazzo preferito.
Pinocchio
7 giugno 2009 0:00
XIII.

L'OSTERIA DEL GAMBERO ROSSO.

Cammina, cammina, cammina, alla fine sul far della sera arrivarono stanchi morti all'osteria del Gambero Rosso.
-- Fermiamoci un po' qui, -- disse la Volpe, -- tanto per mangiare un boccone e per riposarci qualche ora. A mezzanotte poi ripartiremo per essere domani, all'alba, nel Campo dei miracoli.
Entrati nell'osteria, si posero tutti e tre a tavola: ma nessuno di loro aveva appetito.
Il povero Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco, non poté mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana: e perché la trippa non gli pareva condita abbastanza, si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato.
La Volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei: ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta, cosí dovè contentarsi di una semplice lepre dolce e forte con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto. Dopo la lepre si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d'uva paradisa; e poi non volle altro. Aveva tanta nausea per il cibo, diceva lei, che non poteva accostarsi nulla alla bocca.
Quello che mangiò meno di tutti fu Pinocchio. Chiese uno spicchio di noce e un cantuccino di pane, e lasciò nel piatto ogni cosa. Il povero figliolo col pensiero sempre fisso al Campo dei miracoli, aveva preso un'indigestione anticipata di monete d'oro.
Quand'ebbero cenato, la Volpe disse all'oste:
-- Dateci due buone camere, una per il signor Pinocchio e un'altra per me e per il mio compagno. Prima di ripartire schiacceremo un sonnellino. Ricordatevi però che a mezzanotte vogliamo essere svegliati per continuare il nostro viaggio.
-- Sissignori, -- rispose l'oste e strizzò l'occhio alla Volpe e al Gatto, come dire: « Ho mangiata la foglia e ci siamo intesi ».
Appena che Pinocchio fu entrato nel letto, si addormentò a colpo e principiò a sognare. E sognando gli pareva di essere in mezzo a un campo, e questo campo era pieno di arboscelli carichi di grappoli, e questi grappoli erano carichi di zecchini d'oro che, dondolandosi mossi dal vento, facevano zin zin zin, quasi volessero dire « chi ci vuole venga a prenderci ». Ma quando Pinocchio fu sul piú bello, quando, cioè, allungò la mano per prendere a manciate tutte quelle belle monete e mettersele in tasca, si trovò svegliato all'improvviso da tre violentissimi colpi dati nella porta di camera.
Era l'oste che veniva a dirgli che la mezzanotte era suonata.
-- E i miei compagni sono pronti? -- gli domandò il burattino.
-- Altro che pronti! Sono partiti due ore fa.
-- Perché mai tanta fretta?
-- Perché il Gatto ha ricevuto un'imbasciata, che il suo gattino maggiore, malato di geloni ai piedi, stava in pericolo di vita.
-- E la cena l'hanno pagata?
-- Che vi pare? Quelle lí sono persone troppo educate perché facciano un affronto simile alla signoria vostra.
-- Peccato! Quest'affronto mi avrebbe fatto tanto piacere! -- disse Pinocchio, grattandosi il capo. Poi domandò:
-- E dove hanno detto di aspettarmi quei buoni amici?
-- Al Campo dei miracoli, domattina, allo spuntare del giorno.
Pinocchio pagò uno zecchino per la cena sua e per quella dei suoi compagni, e dopo partí.
Ma si può dire che partisse a tastoni, perché fuori dell'osteria c'era un buio cosí buio, che non ci si vedeva da qui a lí. Nella campagna all'intorno non si sentiva alitare una foglia. Solamente alcuni uccellacci notturni, traversando la strada da una siepe all'altra, venivano a sbattere le ali sul naso di Pinocchio, il quale, facendo un salto indietro per la paura, gridava: « Chi va là? », e l'eco delle colline circostanti ripeteva in lontananza: Chi va là? chi va là? chi va là?
Intanto, mentre camminava, vide sul tronco di un albero un piccolo animaletto che riluceva di una luce pallida e opaca, come un lumino da notte dentro una lampada di porcellana trasparente.
-- Chi sei? -- gli domandò Pinocchio.
-- Sono l'ombra del Grillo parlante, -- rispose l'animaletto, con una vocina fioca fioca, che pareva venisse dal mondo di là.
-- Che vuoi da me? -- disse il burattino.
-- Voglio darti un consiglio. Ritorna indietro e porta i quattro zecchini, che ti sono rimasti, al tuo povero babbo che piange e si dispera per non averti piú veduto.
-- Domani il mio babbo sarà un gran signore, perché questi quattro zecchini diventeranno duemila.
-- Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni. Dài retta a me, ritorna indietro.
-- E io, invece, voglio andare avanti.
-- L'ora è tarda!...
-- Voglio andare avanti.
-- La nottata è scura...
-- Voglio andare avanti.
-- La strada è pericolosa...
-- Voglio andare avanti.
-- Ricordati che i ragazzi che vogliono fare di loro capriccio e a modo loro, prima o poi se ne pentono.
-- Le solite storie. Buona notte, Grillo.
-- Buona notte, Pinocchio, e che il cielo ti salvi dalla guazza e dagli assassini.
Appena dette queste ultime parole, il Grillo parlante si spense a un tratto, come si spenge un lume soffiandoci sopra, e la strada rimase piú buia di prima.

Dio
6 giugno 2009 0:00
Andrea, vai a cagare...

A 4 a
6 giugno 2009 0:00
Essere testimoni di Cristo il risorto e vivente è un privilegio non adatto a coloro che non riconoscono la Verità; quindi chi è causa del suo mal, pianga se stesso!
A 4 a
30 maggio 2009 0:00
Se volete rimanere ciechi e sordi io non posso farci nulla; vivete come volete!

Rimetto (non si tratta di vomito) tutto nelle vostre mani, la vita è la vostra!
mah
24 maggio 2009 0:00
essere testimoni di uno che non esiste è roba da manicomio.
del resto un dio buono che condanna alla dannazione eterna chi non rispetta le sue regole è peggio di un despota.
Pinetree
24 maggio 2009 0:00
A 4 a, Wow, se studiando la bibbia produce un mostro come te, preferisco vivere la mia vita serena per quel poco che mi manca.

Non capisco come riesce a utilizzare una sfilza di parole che non hanno niente a che vedere con me, come faccio a considerarmi un dio se sono consapevole di essere un nulla in questo universo, di morire e diventare cibo per vermi.
Un dio non esiste per me, non mi inginocchio di fronte a qualunque essere, tanto sono tutti nulla, e sono tutti destinati a fare la stessa fine.
Se vuoi usare qualche parola per offendermi o scuotermi, e tutto qui quello che sai fare ?
Il cervello lo accendi qualche volta ?

Ci credi che fa più paura un persona come te che un talebano con la mitra in mano ?
A 4 a
24 maggio 2009 0:00
Come quando si ha a che fare con uno come te!

Ma purtroppo nel mondo oltre a quelli come te ci sono anche i ladri, gli assassini, i bugiardi, gli idolatri, ecc..., ma è anche vero che il Regno di Dio non è per tutti, e tu hai già deciso di non volerci essere, quindi lasciami fare il mio lavoro di testimone di Cristo e tu continua ad essere testimone di morte, vedrai che chi vuole un'eternità migliore preferirà Dio ad uno sciocco, presuntuoso come te, che ancora alla tua età non hai capito nulla della vita, se non giudicare e considerarsi un dio in dissolvenza.
pinetree
10 maggio 2009 0:00
A 4 a, qualche volta è necessario capire chi hai di fronte e sapere usare le parole giuste, perchè diversamente è solto neuroni sprecati.
A 4 a
9 maggio 2009 0:00
No pinetree sei solo un presuntuoso, ignorante che pensa che solo con la lettura senza pensare, ci si possa fare una cultura intelligente; i tuoi ragionamenti portano solo a questo, e lo sai ma ti rimane difficile ammetterlo perchè ti troveresti a rinnegare te stesso: poveretto!
vero cristiano non cattolico
7 maggio 2009 0:00
X A4a

Non mi rispondi?
Eppure qualche anno fa eravamo quasi la stessa persona.
pinetree
6 maggio 2009 0:00
Un Hitler può solo venire fuori da un personaggio come te, Hitler era credente.

Io non ho rinnegato nessun dio, non c'è niente da rinnegare, Tu hai rinnegato Allah, Budda, e tanti altri.

Io non ho bisogno di discepoli, Io sono per il pluralismo.
Si contavano sulle dite di una mano monca la gente a quel era che aveva una cultura superiore al nostro 5° elementare, e tra questi di sicuro non c'era ne Mosè ne Salomone e meno che mai i tuoi scrittori della bibbia.
Prenderesti per oro colato i scritti di un personaggio oggi con la 5° elementare ?
A quel epoca era più facile rimanere ingoiati da superstizioni varie.

Ma alla fine dei conti, a me non frega niente se credi in Babbo Natale, Pinocchio o Gesù cristo, sto solo cercando di evitare di dovere sempre leggere le vostre seghe mentale offensive, al limite del ricatto, e minacce in ogni cazzo di discussione e forum che trovo.

Tu vai avanti a credere in Gesù, Io credo ad una buona birra.
Tu smetti con i tuoi rompimenti in questo forum, Io smetto di contrastarti.
Commenti
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