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sasy
23 luglio 2009 0:00
rompiamo il culo ai promotori checi hanno rovinati
signore 53 ho
23 luglio 2009 0:00
fo un problema con il mio promotore ancora non devo morire
a 49
23 luglio 2009 0:00
caro signor giuseppe da noi e venuto una persona e si e propopsto come promotore finanziario prelevando tutti i nosrti risparmi. ora le sedi della societa sono chiuse lui si fa negare e dice che non centra ma il suddetto promotore aveva il diritto di fare la raccolta porta porta senza essere qualificato e senza essere isritto a nessun albo ci sono gli estremi per una denuncia per truffa? la prego ci risponda perche i promotori ci trattano con strafottenza e noi noi sappiamo che fare grazie
sasa.c.p.
22 luglio 2009 0:00
scusate non trovo piu il mio promotore la societa e chiusa che debbo fare? trattasi della finabo spa intermediazione finanziaria roma via della giuliana 38 ne sapete qualcosa aiutatemi ci ho messo i risparmi di una vita
ROBERTO
22 luglio 2009 0:00
Ho un problema con il mio promotore finanziario,
è morto e la pratica del mio mutuo l'ha presa il sostituto, ma ha commesso un errore, il mio mutuo aveva una seconda erogazione che scadeva a marzo, ma lui non ha fatto la proroga, e la banca non mi da più la seconda erogazione che devo fare?
Paolo 1
6 giugno 2008 0:00
Con la prossima manovra finanziaria, anzi con le prossime tre (adesso le fanno a raffica, altro che diminuire le imposte, lo Stato diminuisce le prestazioni, le imposte rimangono le stesse o aumentano, nel loro complesso, e per certe cose che lo Stato non fornisce piu', come il dentista, bisogna tirare fuori altri soldi) per 36 miliardi di euro, mi sa che rimarra' poco su cui discutere.
Paolo
gigi
5 giugno 2008 0:00
ma un lavoro non ce l'avete anzichè cazzeggiare?
Fabrizio Monge
3 giugno 2008 0:00
Il thread si è interrotto di nuovo .
Io ribadisco, non si può fare una questione di stato se i rappresentanti di un' azienda propongono i servizi di quell' azienda e sono pagati a provvigioni.
È chiaro che come in ogni negozio preferiamo comprare se il venditore è corretto ed il prodotto è buono. Qualcuno ha scritto che i promotori rompono le balle a parenti e conoscenti! Io propongo i miei prodotti a molte persone . Ad alcuni, garantisco, fa anche piacere ascoltare cosa ho da offrire, e cerco di rivolgermi a quelli!
In ogni caso ognuno la pensi come vuole, come può e come crede, io vendo delle cose che ritengo valide,e non faccio segreto del fatto che se smetto di venderle non mangio più. Ma siamo proprio sicuri che i prodotti siano cattivi e che la gente che li ha comperati sia insoddisfatta ? Bisognerebbe chiederlo a loro. Io l' ho fatto ma quello che mi hanno risposto non ve lo dico!!

Fabrizio Monge
gianluca
14 febbraio 2008 0:00
La favola è sempre la stessa.Non esistono promotori fatti in serie.Ci si affida sempre al nostro buon senso.E nel campo serve anche fortuna.Sono promotore finanziario atipico ossia sono alle dipendenze di un noto grande gruppo bancario.Quindi almeno nel mio caso a prescindere da cosa proponiamo ...lo stipendio rimane lo stesso.E quindi lavoro con tranquillità senza affannarmi a vendere prodotti altamente remunerativi per chi li vende.Certo esistono PF senza scrupoli,ma non bisogna generalizzare.Ho amici che lavorano in proprio e si fanno problemi seri nel vendere immondizia.Anche perche' alla fine dopo il primo o secondo bidone solitamente perdi il cliente.Ciao
GIUSEPPE
3 febbraio 2008 0:00
è già parecchio tempo che il thread si è interrotto. quando lo riprendiamo?
Francesco
7 agosto 2007 0:00
Va da se che io non ho la possibilità di collocare i prodotti di tutti i gestori del pianeta, non per questo ritengo la mia offerta limitata (nel senso che non può rispondere a tutte le esigenze).
I pf sono una categoria professionale come le altre, ossia variegata. Ci sono medici che curano con cognizione e dedizione e medici che ammazzano, però non ho mai sentito tacciare la categoria dei discepoli di Ippocrate come una congrega di assassini.
E' anche vero che ci sono intere reti di vendita, di solito quelle bancarie e ancor di più se monomarchio, che hanno una propensione accentuata alla formazione commerciale; ma anche in queste reti non mancano professionisti che sanno conciliare l'esigenza della vendita con quella della consulenza.
Ad oggi il 20% dei pf attivi lavorano per SIM. Non è poco, mi creda, in un sistema dove le lobby bancarie fanno il bello e il cattivo tempo.
Quando entrerà in vigore la MiFID ci sarà - almeno lo spero con tutto il cuore - una selezione naturale all'interno delle grandi reti di vendita, ossia sarà indispensabile creare valore aggiunto per giustificare commissioni che talvolta sono pazzesche.
Non reggerà più il sistema delle piramidi, dove il manager ha la sola funzione di pressare chi ha sotto (e a sua volta è pressato da chi sta sopra).
Riguardo alla professionalità, in un ambito in continuo cambiamento, io riterrei opportuno un sistema di corsi obbligatori tenuti e certificati da società di formazione esterne (troppo facile per le banche formare i propri agenti), che consentano la permanenza dell'iscrizione nell'Albo.
Tale sistema andrebbe esteso anche ai futuri consulenti che l'anno prossimo avranno il loro albo professionale.


Alex1
5 agosto 2007 0:00
"Con i miei clienti analizziamo tutto il possibile e la scelta del fondo X invece del fondo Z non mi crea nessun conflitto."
Che non ci sia nessun conflitto non è vero. In base a cosa sei pagato?
Penso solo per quei prodotti che puoi collocare, non tutto ciò che c'è sul mercato. Perchè se il tuo cliente va nella banca X a comprare dei titoli tu non guadagni niente.

"La mia preparazione finanziaria è sicuramente alta."
Non lo metto in dubbio, ma sai bene che non è la media del settore. La preparazione è più commerciale che tecnica. Come in tutte le reti commerciali di qualsiasi settore, del resto.

"Insomma mi devo vergognare di fare il pf?"
Non ne faccio una questione personale. Probabilmente lo fai benissimo, non ho gli strumenti per valutarlo e non mi permetterei mai. Ma sai anche che siete in pochi ad operare bene e secondo coscienza, anche perchè ormai con portafogli limitati non si mangia più.

Anche per me la consulenza indipendente sarebbe in teoria la migliore.. ma quali sono le garanzie di qualità? Chi prepara e aggiorna il consulente? Perchè se tutto viene lasciato ancora alla sua buona fede avremo sicuramente meno conflitto di interesse ma una scarsa preparazione.
Con risultati non migliori rispetto a chi presta un servizio di "consulenza strumentale".
Francesco
5 agosto 2007 0:00
Eppure mi rimane il dubbio su questa facilità d'ottenere un mandato ... ma cari miei noi pf siamo venditori e non ce ne vergognamo. Del resto ogni professionista vende qualcosa (il medico le sue cure, il farmacista i suoi balsami, l'avvocato millanta vittorie certe ecc.)
La differenza la fa la persona, ossia c'è chi vende con coscienza e chi senza scrupoli di sorta.
Io opero per una SIM che non ha prodotti propri, né SGR controllate. Con i miei clienti analizziamo tutto il possibile e la scelta del fondo X invece del fondo Z non mi crea nessun conflitto.
Se un prodotto è in contrasto con l'obiettivo del cliente glielo dico con chiarezza.
La mia preparazione finanziaria è sicuramente alta.
Insomma mi devo vergognare di fare il pf?

Io non denigro mai i consulenti indipendenti, però loro non mancano un'occasione per far sfoggio dell'arte del dileggio.
Il sig. D'Orta in questo è un campione.
Sinceramente, a parte scribacchiare nei forum, non ho capito cosa faccia nella vita. Consulenza? e siamo certi che questi consigli privi di conflitto siano infine i migliori?

Saluti,
F
Mario
31 luglio 2007 0:00
Caro signor Francesco,
sono un tizio qualunque, che avrebbe dovuto far parte dei promotori finanziari di una nota Banca, ma ho rifiutato l'incarico per un motivo fondamentale: mi piace guardare parenti e conoscenti sempre dritto negli occhi ed essere sempre sincero con loro, ma con quel genere di lavoro non avrei più potuto farlo.
Ho avuto modo di contattare il signor D'Orta sia in privato che tramite il sito e posso assicurarti che è una persona estremamente competente e non mi sembra affatto "frustrato". Il valore aggiunto lo crea per chi capisce ciò che scrive e per chi lo segue anche senza capirlo e comunque, non denigra nessuno, ma dice solo la verità e non credo che avrebbe alcuna difficoltà a trovare intermediari e "mandati", se avesse meno scrupoli. Semmai gli si possa fare un appunto, al massimo si potrebbe tacciare di eccessiva prudenza, ma questo è dovuto semplicemente al fatto che il più delle volte, si rivolge a persone completamente digiune di economia.
Diversamente si può essere comunque onesti come "pf contento" e passare per incompetente e accontentarsi, quando gli smargiassi promettono guadagni a due cifre e i loro clienti se la bevono fino a che sbattono di fronte al muro.
Cordiali saluti.
Alex1
31 luglio 2007 0:00
Francesco.... il sig. D'Orta non avrebbe nessuna difficoltà ad ottenere un mandato, è chiaro che non lo vuole. Le società continuano a cercare promotori e commerciali, è uno dei pochi settori che continua a tirare, anche se con alterni risultati.
Il problema è che il sig. D'Orta ha colto tutta la contraddizione di un sistema in cui il promotore finanziario non è un professionista ma un mero venditore (a volte persino poco informato) che non fa gli interessi del cliente in quanto in conflitto d'interesse.
Anche il sottoscritto ha superato l'esame da promotore ma non si è mai iscritto, nè mai ha cercato un mandato, esattamente per lo stesso motivo. Non mi interessa andare a rompere le balle ad amici, parenti e conoscenti per piazzare i prodotti che mi offre la casa o che dall'alto mi dicono di piazzare, o quelli che mi fanno guadagnare.

Il promotore finanziario non è pagato in base al lavoro che fa, nè in base ai risultati, nè in base alla professionalità, ma solo in base a quanto e cosa vende. In totale conflitto con gli interessi del cliente, che invece dichiara di voler perseguire.
Francesco
30 luglio 2007 0:00
La mia impressione è che il sig. D'Orta viva in una situazione di estrema frustazione. E'iscritto all'Albo dei Promotori ma li diffama (perché non si cancella se ritiene così umiliante essere promotori finanziari?). Secondo non crea nessun valore aggiunto, bensì fonda la sua carriera sulla denigrazione di altri.
Mi domando, caro sig. D'Orta, non è che lei ce l'ha tanto con i promotori perché non è riuscito a trovare un intermediario che le conferisse un madato?
Olga
2 gennaio 2007 0:00
Conoscendo personalmente tocchetti consiglio a tutti di diffidare delle sue parole che sono fuorvianti e assolutamente di parte.
Non mi fido minimamente dei suoi consigli e quindi delle sue parole scritte qui sopra.
Attenti! Io vi ho avvisato.
Alex1
4 ottobre 2006 0:00
x PF
era un esempio per far capire che col senno di poi siamo tutti ricchi e che le previsioni è meglio non farle! (bastava acquistare opzioni put, che ci voleva?)
E i target price sono presi come riferimento per gli investimenti, se non dai Pf di sicuro dai gestori dei fondi.
Che infatti hanno seguito il tracollo... "eh i mercati sono andati male".. ma allora la gestione attiva a cosa serve? Meglio gli etf, no?

Sono d'accordissimo sul fatto della pianificazione che deve prescindere quasi completamente dalla fase storica dei mercati.

Sulla questione "consulenza indipendente" sono d'accordo al 100% e aggiungo che purtroppo di professionalità ce n'è poca perchè alla fine spesso anche i consulenti "indipendenti" vendono polizze...

Come sempre chi opera male sulla piazza danneggia un po' anche la categoria, ma almeno c'è qualcuno da cui distinguersi.
pf contento
4 ottobre 2006 0:00
Sicuramente il consulente finanziario non è in conflitto di interesse con nessuno.
Altrettanto sicuramente per potersi avvalere dell'operato di un consulente indipendente serve una certa cifra(almeno immagino...), perchè non credo che con 10 mila euro il consulente possa fare molto...
Per Alex
Siamo sempre alle solite; si parla di pianificazione finanziaria e una persona si mette a parlare del target price di un titolo.
Una volta per tutte: vogliamo renderci conto che i titoli sono una cosa e la pianificazione finanziaria è un'altra?
Faccio il pf da quasi 10 anni e non ho mai consigliato un titolo azionario ad un mio cliente, per il semplice motivo che non so quale sarà il comportamento di un titolo.
In questo modo nel 2000 qualche cliente mi ha tolto dei soldi per portarli ad altri "esperti" (spesso altri pf che credevano di essere dei guru della finanza)...ma visto che il tempo è galantuomo, sono tornati tutti (ovviamente con la metà dei soldi che mi avevano dato) con le ossa rotte.
Io non sono un fenomeno, so soltanto che l'investimento di azionario è un investimento di lungo termine, che se fa risultati nel breve tanto meglio, però resta di lungo termine.
Io adoro i pac per mia cultura personale e tutti i pac iniziati nel 2000 dopo 5 anni stavano già guadagnando, anche per i versamenti aggiuntivi fatti nel durante.
E sappiamo tutti che non tutte le borse sono tornate ai livelli del 2000...
Chi ha messo un sacco di soldi in unica soluzione nel 2000 è ancora sotto(nella maggior parte dei casi).
Questa per me si chiama pianificazione e se il cliente paga delle commissioni, di cui una parte sono i miei guadagni, direi che ci può stare, perchè sono sicuro di essere un valore aggiunto per i miei clienti.
Basta parlare di titoli!!!
Alex
3 ottobre 2006 0:00
Sì ma parlare a posteriori è troppo facile, perchè allora potrei tirare fuori che nel 2000 tutti i report delle banche d'investimento dicevano di comprare e fissavano prezzi obiettivo (target price, suona meglio) fuori da ogni logica finanziaria. Un esempio?? Seat PG, il cui targe price era stato fissato anche a 12 euro... bene, è arrivato a 7 ed ora sappiamo tutti dove si trova.
Col senno di poi siamo tutti dei geni.
La reltà è che chi vende non può fare consulenza perchè è in conflitto d'interesse; il consulente deve essere pagato per l'attività di consulenza svolta e non per la quantità e la qualità di prodotti che il cliente ha acquistato. Ormai anche i promotori si sono messi a vendere prodotti strutturati e polizze, quelli che hanno portafogli coi quali campare senza invenzioni varie sono proprio pochi.
fabrizio monge
3 ottobre 2006 0:00
bene...
nessuno che risponde.
io intanto continuo con il mio folle monologo.
grazie Alessandro Pedone per la CULTURA FINANZIARIA SCARSISSIMA ! il grassetto poi risalta bene e fa proprio piacere.
Dal momento che sono un promotore finanziario mi farebbe la cortesia di fissare un appuntamento per insegnarmi ed acculturarmi? sarebbe proprio bello .. così imparerei la CULTURA FINANZIARIA.
Ciao a tutti e continuate così!
p.s. Vi ricordate quando nel 2002 tanti consigliavano di fuggire da piazza affari e ridevano ai comunicati stampa di tanti operatori del settore ( uno per tutti il dr Doris // onore alla concorrenza )che dicevano di non svendere...
andate a vedere i grafici ! bravissimi..
fabrizio monge
30 settembre 2006 0:00
.. tutto ciò mi fa paura.
sono un promotore e non capisco la discussione.
si parla di interessi dei bot e dei fondi azionari: io ho la mia opinione in merito quando investo i MIEI soldi. se però si tratta di soldi di un cliente posso fargli sottoscrivere i bot, i fondi , le gestioni.
per me è lo stesso! ( non è che i promotori debbano vendere per forza i fondi) so fare le strategie di copertura i derivati e tutto il resto.
beh mica sono un marziano!!
sento il cliente lo intervisto e gli faccio ciò che vuole.
però siamo onesti... guadagnare tanto senza rischiare vi sembra sensato?? gli altri cosa sono ?? stupidi?? se un cliente me lo chiede è la prova che i disonesti ci sono ovunque . ANCHE FRA I RISPARMIATORI!
fabrizio monge
17 novembre 2006 0:00
Quesiti strani:

cosa ne pensate?

io sono normale.. non sono un mago ma un promotore finanziario. non so se i miei portafogli sono meglio del mercato. non vendo gli etf perchè ho bisogno di mangiare come il panettiere o il calzolaio.
al panettiere e al calzolaio nessuno chiede di essere dei geni. ma solo di fare un lavoro ben fatto e, ovviamente pagato. se qualcuno è bravo a fare il fai da te lo faccia. non è un problema .
se vengono da me il lavoro lo faccio io e pagano le spese. spero anche di farlo bene
e se qualcuno non è contento lo ascolto e cerco di fare meglio.. ma non gratis con un compenso equo normale da lavoratore !)
benedetti etf trading, titoli, bot e qualunque cosa il cliente voglia fare basta che abbia capito bene e che gli piaccia. e sappia che se ci lavoro io devo pure guadagnare qualcosa ... o no?

ciao a tutti sono grato a chiunque faccia commenti.
Paolo
30 agosto 2005 0:00
Perche' aprire un altro dibattito sulla promozione finanziaria, quando ce n'e' un altro bellissimo con gia' quasi 800 interventi? Meglio non diperdersi, altrimenti il dibattito e' difficile.
Paolo
Andate a vendere le enciclopedie
30 agosto 2005 0:00
Il Signor Paolo Ciappi è scomparso...
xxx
24 agosto 2005 0:00
Per il sig. Paolo Ciappi che si vanta di avere un rendimento del 15.36% in 5 anni su un fondo azionario globale.E' in linea con quanto riferisce lo studio Mediobanca sel risparmio gestito,cioè 3% annuo,meno dei Bot nel periodo.E il cliente si è assunto un rischio di quanto superiore a quello dei bot,con quante firme,contratti,perditempo...Si vergogni e impari a fare i conti.L'indice azionario mondiale nello stesso periodo ha reso l'8% annuo,sempre secondo lo studio Mediobanca.
Andate a vendere le enciclopedie
24 agosto 2005 0:00
Ammazza, il 15,36% di guadagno in cinque anni! Roba da Premio Nobel...
Si vada a vedere alcuni fondi di quelli veri, dove i gestori lavorano sul serio.
Paolo Ciappi
23 agosto 2005 0:00
Ho rivisto un anno dopo gli interventi del forum. Leggo che D'Orta, per sottolineare l'indipendenza (e presumo un migliore risultato per i clienti) del consulente parla di "strategie di copertura, arbitraggi.." Sarei veramente curioso di conoscere quali strategie di copertura ha messo in atto 5 anni fa...
Io, da modesto venditore monoprodotto, ho sempre avuto un 35% del portafoglio dei miei clienti su un fondo azionario globale che ad oggi vale il 15,36% in più
della sua migliore quotazione dell'anno 2000.....Che ne dice, D'Orta ? Il gestore di quel fondo ha attivato le sue strategie di copertura ?
antonio lucenti
20 gennaio 2005 0:00
per FP
I soddisfatti godono in silenzio. Quelli che gridano sono sempre gli scontenti, torto o ragione che abbiano. E' del tutto normale e ragionevole, perchè lo scontento cerca soddisfazione , il soddisfatto ce l'ha già.
Che siano stati i borsini delle banche a scaricare gli argentini sul gobbo dei poveretti, forse non è dimostrabile documentariamente (dovrebbero fare un autogol) ma lo è per deduzione. Ascolta, per quel che vale: qualsiasi promotore, sano di mente, avrebbe avvisato i propri clienti dicendo" ragazzi, la festa è finita, avete preso un mucchio di soldi fino ad ora, adesso vendete tutto e ricominciamo da un'altra parte, altrimenti ci lasciamo le penne"
Queste sono illazioni personali, logiche, ma senza prove.
Il promotore ha solo vantaggi dalla soddisfazione del cliente.
Moltissimi sarebbero usciti alla grande, e grati..
Questo non è successo perchè i borsini ( impiegati dei)non coltivano i clienti,non hanno vantaggi dalla loro soddisfazione e non li avvisano , se ci sono problemi, perchè, semplicemente, non è compito loro. E hanno ragione.Tutt'alpiù li contattano per fargli comperare qualcosa, secondo gli ordini di scuderia; questo sì che è loro compito: sono dipendenti e devono eseguire le disposizioni, dei clienti e della direzione.
Questi sono fatti oggettivi, con tutte le prove e le dimostrazioni implicite.
saluti e pazienza

FP
20 gennaio 2005 0:00
E se si scoprisse che i promotori finanziari non hanno collocato nessuna obbl. Argentina e Cirio ?
E se si scoprisse che i promotori hanno collocato l'" 1,97 %" delle obbligazioni Parmalat?
E se si scoprisse (facile basta andare sul sito della CONSOB )che in rapporto al loro numero, la parcentuale dei "pessimi promotori" è molto inferiore a quelle dei "pessimi medici", "pessimi avvocati", "pessimi insegnanti" ecc. ?

C'è una cosa che non riesco proprio a spiegarmi: mentre è sacrosanto stigmatizzare e denunciare i comportamenti scorretti ed invitare i risparmiatori alla massima attenzione prima di sottoscrivere un contratto, dove sono i soddisfatti ?
Possibile che non ce ne siano, eppure la quantità di risparmio gestita dai promotori è enorme.Nonostante i crolli finanziari e le continue campagne di "prevenzione", come si spiega che ci siano ancora migliaia di Italiani che si affidano ai Promotori Finanziari.Tutti pazzi, tutti masochisti ?
E' vero che esiste un problema di conflitto d'interessi ma, come ho già scritto in un altro forum, non credo che un pessimo Promotore si possa trasformare d'improvviso in un buon consulente indipendente.
Come in tutte le cose della vita, dipende dall'impegno e dall'onestà con cui facciamo ognuno il proprio "mestiere".
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