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L'infermità della Chiesa e la piaga dei movimenti paralleli
di Luigi
7 settembre 2005 0:00
 
La vera chiesa è la comunità dei poveri, degli emarginati, dei perseguitati. Il vero messaggio cristiano, che rende il cristianesimo in un certo senso unico è la CARITA'.

La Chiesa di oggi è fallita a livello territoriale, si auto-impone dei raduni folli dove il Papa è la celebrità da salutare, Chiesa che si fa schiava della pressione mediatica, si lascia soggiogare e talora gestire da troppe eterodossie, in primis da movimenti paralleli come CL, centri di potere, cui, morto Giussani, (e morto Giussani NON se ne fa un altro Deo gratias), muore pure quel barlume di religiosità. Tanto che, tutto farebbe credere che lasceran perdere la religione per radicarsi definitivamente in politica, la loro vera casa e la loro vera ragione. Lui, nel pensiero di costoro, lui il giussani, è identificato come il Cristo, l'inviato, il messia, colui che dà ragione di vita - se a proposito del processo Cascioni il giudice fosse C-ellino direbbe all'ateo Cascioni che Cristo è esistito eccome e lo condannerebbe alle spese del procedimento!!!.
Visto che non si è preparati alla lettura ed esegesi dei testi biblici, troppo datati, suonò più idoneo, più moderno, più giovanile eliminare la semplicità delle parole e crearsi un lessico ad hoc, tant'è che i libri del Giussani sono ahinoi il nuovo Vangelo per i giovani di oggi e non solo, non è si badi Euangélion = Buona Novella, ma una elucubrazione concettuale dove la terminologia sensazionalistica è tutto. Dove solo il gruppo fa la forza, dove solo chi si è autoconvinto o si è lasciato convincere a questa forma di entusiasmo- "stupore" che si autogenera nelle loro assemblee, sa resistere in mezzo a loro.
Chi è solo non farà strada, dimenticando che davanti a Dio saremo da soli e non ci sarà enigma che tenga alto il livello di maraviglia.

La Chiesa deve rinascere, deve spazzare via tutti questi fenomeni che passano, tutti questi preti che svuotano le chiese a causa dei loro discorsetti sociali o predichette in luogo di più opportune spiegazioni delle letture; deve tornare alla verità, alla umiltà, alla semplicità e alla carità fraterna. Deve abbandonare l'ecumenismo praticato alla nausea che la priva poco a poco di identità personale, e auspicarsi pontefici come Papa Luciani, deve insegnare a pregare, insegnare all'uomo che non è nessuno, deve muoversi e non farsi trascinare dalle iniziative altrui dettate nell'animo da ripicche covate per anni.
 
 
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