Gentile ADUC,
con la seguente lettera volevo ricevere dei consigli a
seguito di un soggiorno di 3 giorni a Roma presso un Bed and
Breakfast.
Vi enuncio qui di seguito i fatti accaduti:
Dopo aver visionato un sito di bed and breakfast a Roma ho
deciso di orientarmi
verso un residence che proponeva una camera con angolo
cottura, letto matrimoniale, sito in via Nazionale.
Ho scritto delle mail per verificare la disponibilità e la
camera figurava in altra via (Via Amendola),
diversa da quella citata nel sito internet.
Ho telefonato varie volte per chiarimenti parlando con vari
interlocutori,
la risposta mi è stata data attraverso un'E-Mail
confermandomi che la camera era effettivamente
in via Nazionale, definendola "mini appartamento con angolo
cottura completamente attrezzato",
e che via Amendola ospitava soltanto uffici e
nient'altro.
In seguito alle conferme ricevute ho deciso di prenotare il
24/03/05, pagando un anticipo di
80 Euro attraverso bonifico bancario ed inviando il fax di
"avvenuto pagamento".
Il 23/04/05 arrivo a Roma e mi dirigo presso gli uffici in
via Amendola per ritirare le chiavi
della camera, e invece vengo condotto in una camera al primo
piano dello stesso stabile,
dove non doveva figurare alcun alloggio , ma soltanto
uffici!!!
Dopo aver sistemato i bagagli chiedo delucidazioni al
responsabile della struttura, il quale
mi conferma l'assegnazione di questo alloggio, totalmente
diverso da quello richiesto e figurante
nel sito internet; a questo punto mostro tutte le mail di
corrispondenza, per dimostrare
l'errata assegnazione, il responsabile ha giustificato il
fatto scaricando la responsabilità
su un suo dipendente definito da lui incompetente e
succesivamente licenziato in breve tempo.
In assenza di altra soluzione sono stato costretto ad
alloggiare in questa camera priva di
angolo cottura, senza televisione e quindi senza comfort e
con i fili elettrici del bagno scoperti.
Son state eseguite le fotografie dell'alloggio per
compararle con quelle pubblicizzate nel
sito internet. In assenza dell'angolo cottura mi son visto
costretto a pranzare e cenare
in locali pubblici durante tutta la permanenza a Roma con
conseguenti costi aggiuntivi.
volevo chiedere se esistono estremi per ottenere un
rimborso.
In attesa di una Vs cortese risposta, vi ringrazio
anticipatamente.
Daniele