fate circolare scrivendo a deputati o senatori del vs.
collegio elettorale
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INIZIATIVE A SOSTEGNO DEI RISPARMIATORI COINVOLTI NEL CRACK
ARGENTINA
I 450.000 risparmiatori italiani vittime del default dei
bond argentini e i
loro familiari coinvolti, prendendo spunto dall'emendamento
presentato
dall'Onorevole Guido Rossi in sede di approvazione della
Finanziaria 2004 ed
essendo chiare le responsabilità del sistema bancario
italiano in questa
vicenda
CHIEDONO AI PARLAMENTARI ITALIANI
-che sia votata una legge che istituisca a carico delle
banche italiane un
fondo per il rimborso del 50% del valore nominale delle
obbligazioni.
Ciò permetterebbe ai risparmiatori di avere un risarcimento
parziale dato
che lo stato argentino, per ora, ha avanzato solo un'offerta
di rimborso del
25% del valore dei titoli;
-in alternativa chiedono che sia votata una legge che
imponga alle banche
italiane di riacquistare a prezzo pieno i titoli venduti
alla clientela.
In tal modo le banche risarcirebbero i risparmiatori e allo
stesso tempo
diverrebbero proprietarie dei bond, potendo così trattare
direttamente con
lo stato argentino ed ottenere un rimborso soddisfacente
data la loro
maggiore forza contrattuale.
Le responsabilità delle banche italiane sono estremente
gravi: fin dal 1999
la Banca d'Italia aveva informato il sistema bancario
italiano che il rating
dell'Argentina era sceso al livello B1 e, ciò nonostante,
nel triennio
1999-2001, le banche hanno continuato a collocare i titoli
presso i propri
clienti.
In moltissimi casi, gli istituti di credito italiani non
hanno svolto solo
un ruolo d'intermediari (beneficiando di sostanziose
commissioni) ma hanno
venduto alla clientela allo sportello le obbligazioni che
detenevano nella
propria diretta titolarità, con un palese conflitto
d'interesse.
In generale poi la clientela non era stata informata in modo
esauriente del
rischio Paese, non certo riflesso dallo spread dei tassi,
all'epoca solo di
3-4 punti superiori rispetto ai titoli di stato emessi dal
Tesoro USA.
Si sottolinea infine che, nella circostanza, del tutto nulla
é stata
vigilanza di Banca d'Italia, ABI e Consob nei confronti del
sistema
bancario.
LE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI RISPARMIATORI ITALIANI E I LORO
FAMILIARI
COINVOLTI,
avendo ben chiaro l'articolo 47 della Costituzione Italiana
che recita "La
Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue
forme"
NON DIMENTICHERANNO alle prossime elezioni le forze
politiche che si saranno
adoperate per il loro diritto alla difesa del
risparmio;
E SI DICHIARANO PRONTI a forme di protesta di carattere
finanziario nei
confronti delle banche e dello Stato (chiusura conti
correnti, ritiro di
qualunque forma di investimento finanziario e in generale
rinuncia ad
investire nel sistema Italia) qualora non dovessero ottenere
sufficiente
tutela dei propri diritti.
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