Gentili signori, dopo avere avuto una delusione con
l'acquisto di una lavabiancheria Ariston vi voglio mettere a
conoscenza del trattamento che mi è stato riservato
difronte alle mie rimostranze dalla Merloni elettrodomestici
e vorrei sapere il vostro parere e magari qualche consiglio
su cosa potrei fare per ottenere la riparazione in
garanzia.
Per semplicità allego di seguito la lettera che ho inviato
il 27-02-04 ai seguenti indirizzi e-mail
[email protected] e
[email protected], e dai quali non ho mai
ricevuto nessuna risposta:
" Gentili signori, mi chiamo Giuseppe B. e sono il marito
della Signora Maria D.
Il 14 Dicembre 2002 mia moglie ha acquistato in un negozio
di Siracusa una lavatrice della Ariston modello AT62, che
c'è stata consegnata il 24 dello stesso mese.
Nel Settembre del 2003 il bordo posteriore del coperchio ha
iniziato a produrre piccole macchie di ruggine, macchie che
sono diventate sempre più grandi fino a quando a Novembre
mi sono deciso a chiamare il 199.199.199 per chiedere
l'intervento di un vostro tecnico visto che la lavatrice era
ancora abbondantemente nei termini di garanzia.
Mi ha risposto la signorina Tiziana che gentilmente mi ha
spiegato che la ruggine non rientrava nella garanzia e che
avrei dovuto pagare sia la riparazione che l'intervento del
tecnico, spiegandomi inoltre che la lavatrice non dovrebbe
essere collocata vicino a possibili fonti di acqua ( mi
chiedo se i dipendenti Merloni tengano le loro lavatrici in
camera da letto !!!??? ) e che la Merloni non rispondeva dei
difetti estetici causati da graffi o botte provocati dagli
sfortunati acquirenti Ariston.
Di fronte alle mie rimostranze, vengo informato dalla
signorina di un numero per i reclami( 800.033333 ) che
prontamente contatto e dove mi risponde il signor Luca.
Spiego tutto quanto al gentile signore e lo informo che la
ruggine era spuntata da sola, senza che noi avessimo
provocato danni alla verniciatura e che ritenevo che
l'intervento del tecnico sarebbe dovuto avvenire in
garanzia.
Di fronte alla mia insistenza il signor Luca mi dice che si
sarebbe messo in contatto con il centro assistenza per
vedere di far venire un tecnico gratuitamente e mi fissa un
appuntamento che il centro diserta all'ultimo momento senza
avvisare nessuno e facendomi aspettare inutilmente in casa,
perdendo altrettanto inutilmente un giorno di ferie.
L'indomani telefono all'ignaro signor Luca e lo informo
della situazione, questi si rimette in contatto nuovamente
con il medesimo centro assistenza e mi risponde che il
tecnico non era venuto perché io non avrei pagato la
chiamata ( VERGOGNA avrebbero potuto avvisare prima visto
che avevano i numeri di telefono ), mi dice poi che era
riuscito a convincerli a venire gratuitamente per verificare
la situazione e mi fissa un altro appuntamento per il 3
Dicembre 2003.
Questa volta il tecnico si presenta puntualmente e,
controllata la lavatrice, mi dice che personalmente riteneva
la cosa anomala e che la ruggine si era formata poiché
all'apertura del coperchio l'acqua che bagna l'interno dello
stesso cola, andando a finire sul bordo e sulla sede del
coperchio, ristagnando e provocando la ruggine.
Ribadendo quindi al tecnico che secondo me questo non doveva
accadere e che noi non avevamo nessuna colpa, questi mi da
personalmente ragione ma mi dice che comunque avrebbe dovuto
riferire il tutto e che mi avrebbero contattato per il
responso.
Trascorsi Dicembre 2003 e Gennaio 2004 e non avendo più
notizie da nessuno, mi decido a ricontattare il signor Luca
per sapere qualcosa ( 2° VERGOGNA se non avessi chiamato io
sono arciconvinto che non avrei saputo più nulla ), scopro
quindi che il numero è cambiato e che il gentile signore
non c'era più, sono quindi costretto a rispiegare il tutto
alla signorina Giovanna che mi assicura una risposta entro
breve.
Trascorrono altri giorni e ancora nulla, mi chiedo quindi se
per avere risposta la Merloni avesse dovuto contattare il
presidente Berlusconi o il presidente Ciampi, si sa che per
avere una udienza occorre molto tempo, ma io non mi sono
scoraggiato e ho richiamato, parlando un'altra volta con la
signorina Tiziana ( ricordate ) che come sempre si è
gentilmente messa comoda per riascoltare quello che era
successo dall'ultima volta che ci eravamo sentiti.
Raccontata ancora una volta tutta la storia la gentile
signorina si impegna a fornirmi una risposta al più presto,
e infatti qualche giorno dopo mi richiama e mi comunica
candidamente che la stupenda, conveniente e completa
garanzia che la grande Merloni elettrodomestici applicava
sui propri prodotti, non comprendeva anche la ruggine, non
importa come e perché questa si era formata, non la
comprendeva e basta, in pratica noi dovremmo pagare per
riparare un danno che è causato, secondo me, da una mal
progettazione della lavatrice e da una cattiva e inefficace
verniciatura della scocca e del coperchio che nel frattempo
è diventato giallastro.
Ma io come sempre non mi do per vinto e il 25 febbraio 2004
chiamo un altro numero per i reclami ( 800.863125 ), anche
perché alla ruggine adesso si è aggiunto un problema al
movimento del coperchio che non rimane più in piedi da
solo, rendendo difficili le operazioni di carico delle cose
da lavare e dei detersivi.
Questa volta mi risponde il signor Giorgio che, dopo la mia
solita storiella, mi ribadisce quello che già sapevo e
aggiunge inoltre che il malfunzionamento ultimo arrivato
delle cerniere non rientrava nella garanzia poichè si
trattava di " parti sottoposte ad usura ", fuori garanzia
fin dal primo giorno di utilizzo.
A questo punto mi chiedo a cosa serve la vostra garanzia
visto che tutte le parti della lavatrice sono sottoposte
naturalmente ad usura ?
E pensare che la volevo allungare con la fantasmagorica "
AIRBAG ", date retta a me, l'airbag lasciatelo alle
automobili che la garanzia ce l'hanno davvero.
Io lo so che da solo contro la grande Merloni
elettrodomestici posso ben poco, vi prometto però che farò
di tutto per ottenere la nostra ragione, rivolgendomi a
chiunque mi possa aiutare, televisione compresa, e vi
prometto inoltre che mai più acquisteremo i prodotti ( usa
e getta ) della Merloni, e mi impegnerò a sconsigliare a
chiunque me lo chieda, di fare altrettanto. "