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Attacco sull'Iran? Yes, we can...but
di Francesco Mangascià
8 giugno 2008 0:00
 
Ciò che realmente preoccupa Washinton, è l'ambizione strategica che Teheran conseguirebbe col raggiungimento del nucleare, poiché sarebbe l'ariete di Russia e Cina, contro gli interessi occidentali nella regione. Una nuova potenza regionale, metterebbe in discussione l'influenza americana sia nel piccolo che nel grande Medio Oriente. L'Amministrazione Bush è stata per Israele una delle più disastrose, manco sotto Carter, si erano mai viste le abnormità di certe richieste, della Casa Bianca, assurde, poiché mentre gli Usa di Bush II sorridono ad Israele, tentano di metterne in pericolo la sicurezza, per compiacere Ryiad. Questa guerra si farà, forse sarà limitata solo ad una serie di attacchi su obbiettivi iraniani, ma avverrà, non può essere altrimenti, poiché oltre a Washinton sono gli arabi sunniti che la vogliono. Il petrolio non ha solo un valore economico ma anche strategico, gli Usa non ne controllano più il prezzo, le economie di mezzo mondo stanno saltando e, se Washinton non pone riparo a ciò, ne uscirà molto ridimensionata. L'America, non è così amica di Israele, l'America ha bisogno di Israele, sfrutta gli ebrei così come li sfruttò quando morivano nei campi dei nazisti. Il passato ritorna. George W. Bush, durante le celebrazioni del sessantenario delle Repubblica di Israele disse che l'America aveva sbagliato a non bombardare Auschwitz, ma pochi sanno che cosa realmente intendeva, Averell Harriman, membro della "Skull & Bones" ex socio di Prescott Bush in affari coi nazisti, McCloy responsabile del bombardamento della Germania durante la guerra e uno dei responsabile dell'OSS (Office of Strategic Services - Ufficio dei servizi strategico quando gli venne chiesto la ragione per cui Auschwitz non fu mai bombardata (o la ferrovia che portava al campo), la sua risposta fu: -Se avessimo fatto qualcosa in favore degli ebrei, i greci ci avrebbero chiesto di fare la stessa cosa per loro- . Credo che non ci fossero così tanti greci internati in confronto agli ebrei ed è storicamente provato che le fabbriche con interessi statunitensi non furono mai bombardate in Germania, nemmeno accidentalmente. I campi di concentramento nazisti fornivano la forza lavoro necessaria per gli interessi degli Stati Uniti in Germania ad un costo veramente basso per gli azionisti americani e non c'è motivo di obiettare che il denaro non puzza (pecunia non olet). La guerra si farà, ma a essere distrutte non saranno solo un po' di centrali ma, anche il petrolchimico iraniano di Assaluyeh, che supplisce al 25% alla richiesta interna energetica, del paese governato da Ahmadinejad che sarà costretto a aumentare le sue importazioni a livello energetico. Rifornendo di denaro, paradossalmente, i suoi avversari, mentre ci combatterà. Si faccia pure questa guerra è giusto farla, Ahmadinejad va fermato ma, gli americani la piantino di spacciarsi per amici di Israele, poiché in realtà non lo sono, né lo son mai stati!
 
 
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