Le spese (per beni di consumo e durevoli e per gli
innumerevoli servizi di cui siamo utenti e vittime), in
questi ultimi mesi, stanno crescendo in modo esponenziale ed
inarrestabile. Vuoi per il forte deprezzamento della
carta-moneta rispetto a tali beni (carburanti inclusi), vuoi
per la sistematica, dilagante disonestà, accelera in modo
preoccupante il drenaggio di risorse dai redditi fissi
(peggio che mai quelli medio-bassi) alle ristrette cerchie
di affaristi e corsari.
Chi scrive è genovese (sempre attento agli eccessi), con
moglie e 3 figli sì ma non da ieri, senza affitto da
pagare, con un passato da formica (per fortuna, dico ora).
Ebbene, ho dato un'occhiata ai conti di questi ultimi mesi,
senza aver ancora fatto le ferie o spese folli: abituato
com'ero fino a qualche tempo fa, mi sto seriamente
preoccupando. Siccome credo di essere nella media dei grandi
numeri, ho la netta convinzione che le cose si mettano al
peggio per una moltitudine di famiglie. Ho anche
l'impressione che sia qualcosa di irreversibile che viaggi
di pari passo con la recessione e che, ahinoi, porterà a
situazioni disastrose. Non ho per niente l'intenzione di
fare il menagramo: ragiono banalmente su numeri reali che
riguardano le mie tasche ...
E' una situazione ormai di allarme più che di allerta
(troppo tardi per un semplice allerta!), ma non vedo
politici, economisti, media & C. preoccuparsi: tutto
procede (si fa per dire) come sempre.
Saluti,
Silvano
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