C.M.A caffè magico aroma il businness emergente???
di direct_action
16 aprile 2003 0:00
Per vedere i relatici documenti andate alla mia pagina
personale:
http://members.xoom.virgilio.it/amo_la_vita/cma%20caffe%20ma
gico%20aroma%20index.htm
se il link non funzione copiate ed incollate
nell'indirizzo.
SE QUALCUNO HA AVUTO ESPERIENZE SIMILI PREGO
CONTATTARMI.
SELF CAFFE' BUSINNESS EMERGENTE?
Firma un contratto, apri una Partita I.V.A., compra il loro
sistema e diventa un imprenditore di successo.
Ma è proprio tutto vero???
Questa pagina non intende condannare nessuno. Vuole solo
riportare quanto a me accaduto entrando in rapporto con la
C.M.A. (Caffè Magico Aroma) di Limena (PD) ed il suo
programma Self Caffè.
Fornire, inoltre, materiale di riflessione a quanti
s'interessano delle problematiche concernenti il lavoro.
Mettere, infine, in guardia coloro che cercando un lavoro,
si trovano nella condizione di ricevere un'offerta
allettante di facili guadagni, a fronte dì un investimento
economico, e si trova confuso da parole suadenti e
convincenti di fronte ad un contratto da firmare in tutta
fretta.
COME SI PRESENTANO:
Leggi come si presentavano e pubblicizzavano su un pamphlet
informativo datomi nel giorno del nostro primo
incontro-stipula lampo, e sul loro sito internet.
COME SONO SECONDO LA MIA ESPERINZA:
Il concessionario '' Self Caffè '' C.M.A.
In primo luogo voi non siete un candidato.
Essere candidato significa dover passare una selezione, qui
non si passa nessuna selezione, eccezion fatta per quella
economica e per il vostro grado di predisposizione
all'essere persuasi, cioè mettere quella maledetta firma
sul Contratto.
Tu sei solo un potenziale acquirente da convincere, per
vendere le loro macchine ed il loro programma.
Non tutti coloro che acquistano le loro macchine divengono
concessionari, bisogna, infatti, acquistarne cinquanta, e
per acquistarne cinquanta bisogna investire un bel
gruzzolone di soldi.
Gli incaricati della C.M.A. fanno tutto facile.
Coloro che si propongono per la tua formazione ignorano o
fingono di ignorare che il mercato della distribuzione
automatica è tra i più spietati, giocato sulla concorrenza
di grandi ditte, (molte delle quali sono multinazionali), e
necessita anche di un accurato studio del contesto
socio-economico ove si presume iniziare la propria
attività.
Parlo di propria attività, ma il rapporto con la C.M.A.
pare tutto fuorché un' attività imprenditoriale
indipendente.
Mi spiego: le tasse le pagate, perché avete dovuto aprire
una partita I.V.A., nessuno vi paga la malattia etc., ma le
macchine che avete acquistato e il caffè che consegnate a
'chiamata' hanno su impresso il logo della C.M.A, ovvero
Caffe Magico Aroma, oppure Self Caffè.
I clienti pensano che voi lavorate per conto terzi, anzi
pare che lavoriate per conto terzi, ma in realtà non è
così.
Il contratto è molto simile ad un Contratto di
Somministrazione, ma distinguibile da quest' ultimo per la
mancanza di esclusività. Questo vuol dire che nella vostra
zona ci possono essere più persone che portano avanti lo
stesso discorso, senza contare la concorrenza delle altre
ditte.
E' da sottolineare l'alto grado di dipendenza che si viene a
creare fra le due parti. Oltre a venderti le macchine (ad un
prezzo molto alto), oltre a venderti la formazione
(insufficiente), oltre a guadagnare spropositatamente sull'
avviamento, per il primo anno (e penso che per la maggior
parte sia il solo e l'ultimo) si è obbligati ad acquistare
anche il caffè.
Nel pamphlet parlano di 'massimo rispetto delle regole
etiche e 'professionali', quando è ampliamente dimostrabile
che le modalità con le quali essi si propongono per
ottenere 'visibilità' , ed il programma da essi sviluppato
sono ai limiti della legalità, del rispetto delle norme
etiche e morali.
La formazione
Non esiste nessun corso di formazione al quale devi
partecipare. Dopo l'eventuale, e malaugurata, avvenuta
stipula farete compagnia all'incaricato che cerca di
liberarsi nel minor tempo possibile delle macchine per
caffè che deve allocare, tanto lo stà facendo per vostro
conto e a vostro nome.
Alla ditta interessa poco che le macchine lavorino, ovvero,
che vengano collocate in luoghi ove si consumi e si bevano
molti caffè. Credo che il loro guadano non derivi tanto dal
caffè che bene o male gli ordinerai, ma nel trovare i
clienti e a collocare, quindi, le macchine nel minor tempo
possibile. Questo per massimizzare la quota sproporzionata
pagata dal malcapitato contraente, utilizzarla solo in
minima parte per le spese dell'albergo, (la C.M.A. manda i
propri incaricati in tutta Italia, isole comprese) e i
compensi dell'incaricato, e farle diventare così un
guadagno aggiunto (per loro), e non un valore aggiunto (per
te).
Siete voi, quindi, con l'acquisto delle loro macchine per
caffè ad essere il loro guadagno.
Il supporto globale
Le macchine Isola C ,se pur di buona qualità, risultano, se
paragonate ad altre macchine per il caffè per cialda
monodose presenti sul mercato, già obsolete e sorpassate,
si parte quindi già in salita.
Prestate attenzione a quanto scritto nella Scrittura Privata
(Pag. 1 di 2 e Pag. 2di 2), e non a quanto i due incaricati
si sforzeranno di raccontarvi. E' nell'interesse di
quest'ultimi carpire la vostra buona fede e la vostra 'fame'
di lavoro, per presentare il tutto come qualcosa da
realizzarsi con estrema facilità, senza un eccessivo sforzo
e soprattutto senza rischi, ma come vedrete più avanti i
rischi ci sono.
Sembra tutto così chiaro, ma come hanno fatto a
convincermi?
La mia storia.
La pubblicità.
Rispondendo ad un annuncio apparso su 'Repubblica' nella
rubrica 'Professioni e Carriere', apparso molte volte tra la
primavera e l'estate del 2001, contattai la C.M.A. Caffè
Magico Aroma di Limena (PD), per avere maggiori informazioni
sul lavoro da essi proposto: un'attività basata sul
'business emergente' per la commercializzazione di bevande
calde, ovvero cialde monodose di caffè, guadagnando mentre
gli altri bevono il tuo caffè citava l'allettante
annuncio.
Essendo disoccupato e disposto anche a 'crearmi un lavoro'
telefonai per maggiori informazioni e la segretaria mi
fissò un appuntamento con due dei loro incaricati che
sarebbero venuti presso il mio domicilio a presentare il
loro programma.
TUTTO FACILE!!! ABBIAMO LA RICETTA MAGICA.
L'appuntamento, l'incontro e la stipula immediata.
Si presentarono due persone dall'apparenza distinta ed
educata che fin quasi da principio parevano avere fretta,
motivandola adducendo la ragione che dovevano andare a
visitare altre persone nelle vicinanze. Questo fatto
risulterà importante per far sì che il contratto fosse
firmato alla fine della loro visita e non in un secondo
tempo, quando avrei avuto il tempo per vagliare quanto
scritto e/o sopperire alla mia ignoranza giuridica
ricorrendo ad un consulto presso un legale.
Il programma consisteva nella commercializzazione del caffè
in cialda monodose prodotto dalla C.M.A. stessa, tramite il
previo acquisto di un indeterminato numero di macchine per
il caffè mod. Isola C anche queste prodotte dalla
C.M.A.
Un incaricato avrebbe provveduto alla '[.] ricerca,
trattative, acquisizione punti di allocazione e stipula dei
relativi accordi di locazione in comodato gratuito in nome e
per conto del contraente (me stesso), dove effettuare la
prima installazione degli apparecchi compravenduti [.]'.come
da Scrittura Privata (Contratto).
Per questo motivo il prezzo delle macchine per il caffè non
compariva con un prezzo unitario, bensì l'importo totale
era valutato comprendendo la ricerca dei punti di
allocazione, stipulazione accordi di installazione [.],
veniva, cioè,maggiorato con una sorta di spese di
avviamento.
Il numero delle macchine era da determinarsi in base alle
ore lavorative che volevo svolgere, e ovviamente, alle mie
disponibilità economiche da investire.
Essi specificarono, inoltre, che con [.] di macchine avrei
ottenuto un lavoro part-time, stimando addirittura quanto
avrei dovuto guadagnare e quante ore avrei dovuto
lavorare.Tali stime si sono rivelate false, errate, inesatte
e non sono mai corrisposte a realtà.
La stessa cosa dicasi per quanto riguarda i dati da essi
presentati per dimostrare l'incremento della distribuzione
automatica in Italia, dove non è citata neppure la fonte
della suddetta analisi di mercato, senza parlare della loro
malafede sui dati e sulla pubblicità ingannevole
riscontrabile da varie Istruttorie riguardanti la C.M.A.
dell' Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza.Ai
miei dubbi e a quelli dei miei familiari presenti , anche
perché la quota da sborsare era superiore ai venti milioni
di vecchie lire, dissero che questo programma era studiato
proprio per tutelare il novello imprenditore da eventuali
rischi, in quanto secondo il punto 7) della Scrittura
Privata avrei potuto recedere dal contratto '[.] al
compimento del primo anno di installazione[.]','[.] alle
stesse condizioni iniziali, usufruendo dei relativi punti di
installazione, con facoltà altresì di proporre la cessione
a terzi [.]. Essi, mi dissero ancora che quell' '[.]
incontestabile diritto di prelazione nell' acquisto degli
apparecchi alle stesse condizioni iniziali [.]' stava a
dimostrare che sicuramente essi avrebbero riacquistato le
suddette, in quanto in questo modo avrebbero avuto le
macchine già allocate e l'attività già avviata .
I due incaricati rassicurandomi incessantemente di come il
punto 7) della Scrittura Privata fosse la prova
inconfutabile, perché scritta, di come quella che andavo ad
intraprendere fosse un'attività sicura e senza rischi e che
l'eventualità che qualche cosa non avrebbe funzionato fosse
assai remota e/o poco plausibile.
La C.M.A., comunque,'sempre abbisogna di macchine da caffè
mi rassicurarono ancora, sottolineando che una società che
è collocata da più di dieci anni sul mercato debba per
forza di cose essere seria, e che avrei dovuto armarmi di
pensiero positivo e pensare sempre al meglio, di avere
fiducia nella gente che lavora e fa lavorare.
Non essendo ancora convito chiesi se potevo rinviare la mia
decisione almeno al giorno successivo.
Questi ultimi dicendo che non avevano tempo da perdere e che
avevano un altro appuntamento e/o altri impegni incombenti
mi dissero che se non avessi firmato avrei perso una grande
occasione, se avessi avuto buon senso avrei dovuto avere
fiducia in loro e nelle loro spiegazioni verbali.
La loro presenza e disponibilità era per sciogliere i miei
dubbi e le mie perplessità...(ovvero farmi abboccare come
un pesce all'amo!!).
Essenziale per la disposizione della mia firma sono state le
continue rassicurazioni e spiegazioni verbali, chiarimenti
fatti di menzogne e di interpretazioni volutamente errate e
forzature degli articoli di cui si componeva il contratto, e
qui parlo con il senno di poi, in quanto la conclusione
supporta questa mia verità.
COME UN PESCE All'AMO.
I nodi vengono al pettine.
Mi accorsi ben presto che qualcosa non funzionava. Che, in
qualche modo, avevo abboccato come un pesce all'amo, e per
un anno non potevo più liberarmi, ma avevo ancora la
speranza che, nel caso non fossi riuscito a risolvere i
problemi, avrei sempre potuto ri-vendere le macchine alla
C.M.A., come essi mi avevano fatto credere al momento della
stipula, e anche nelle prime mie telefonate.
Riscontrai i primi problemi nello svolgimento dell'attività
già dopo un mese e mezzo circa. Le macchine, infatti, non
vennero collocate a regola d'arte: furono stipulati numerosi
contratti di comodato gratuito con diversi clienti che
addirittura avevano espressamente affermato di non bere
caffè, o che l'assunzione di bevande calde fosse, da parte
loro così limitata , da non giustificare il Comodato
Gratuito di una macchina che fin da un principio
espressamente dichiarato sarebbe stata inutilizzata e,
quindi, non avrebbe portato guadagno alcuno al sottoscritto,
che aveva aperto una partita I.V.A.e aveva investito i suoi
soldi. Miei ex-clienti, con alcuni dei quali ho ottimi
rapporti extralavorativi, mi dissero che l'incaricato
preposto all'installazione disse loro che per quanto lo
riguardava potevano bere anche solo un caffè all'anno.
L'attività non dava i frutti
sperati-pattuiti-stimati-pubblicizzati. Fui costretto,
quindi, a dover ricercare, trattare, stipulare accordi di
installazione più proficui, risvolgere un lavoro per il
quale avevo già pagato un sovra-prezzo senza, comunque,
disporre delle competenze specifiche, e di un contesto
favorevole.
Molte macchine non venivano utilizzate dai clienti, che
peraltro fin da principio avevano dichiarato all'incaricato
di non servirsene, altri erano allettati dai nuovi modelli
di macchine per caffè della concorrenza, e mi trovai
costretto a procacciare altri clienti, che avessero
consumato una maggiore quantità giornaliera di cialde di
caffè, ma il mercato, nell' ambito del contesto
socio-economico in cui operavo non mi dava le risposte
promesse, attese, e sperate.
Tutto ciò mi ha comportato per i primi tre/quattro mesi un
dispendio di energie, di tempo e ad uno sforzo che a me non
competeva, in quanto il sovra-prezzo per l'avviamento
dell'attività comprendeva '[.] ricerca, trattative,
acquisizione punti di allocazione e stipula dei relativi
accordi di installazione in comodato gratuito in nome e per
conto del contraente [.]',come da Scrittura Privata da
intendersi, quindi, con gli stessi criteri di comune buon
senso per avviare al meglio la mia attività, nel mio
interesse e non nell'interessa della C.M.A.
QUELLO CHE AVETE SENTITO NON VI E' MAI STATO DETTO.
Oltre il danno.l'offesa.
Sono seguite numerose conversazioni telefoniche, e solo
allora, la mia forse ingenua buona fede ebbe un crollo:
tutto quello che essi avevano pronunciato, spiegato,
chiarito in mia presenza in compagnia della mia famiglia non
era stato mai detto, mai pronunciato.<<Noi non abbiamo
mai detto così,. quello che tu stai dicendo è frutto della
tua fantasia e quella dei tuoi famigliari>> .
Tutto quello che aveva contribuito al mio convincimento per
la firma della Scrittura Privata, ovvero la comunicazione
verbale, di colpo non esisteva più. Quelle persone che in
principio si mostravano così garbate ed educate si
mostravano ora per quel che in realtà erano.
Solo allora decisi di rivolgermi ad un legale, che
constatato il subdolo sistema aiutato dalla mia ingenuità,
mi disse che ormai si poteva fare ben poco, e che potevo
forse solo limitare i danni cercando già prima del termine
di rivendere a qualcuno quelle macchine.
Mi disse che con una scusa o con l'atra essi avrebbero
evitato di riacquistarle , perché il diritto di prelazione
così come nel punto 7 è ben altra cosa da quella da loro
spiegata e poi rinnegata, e così fu.
Nei termini contrattuali comunicai loro di voler recedere
dai patti, proponendo loro le macchine a prezzo di mercato,
come verbalmente concordato, ovviamente la risposta fu
negativa.
CONCLUSIONE.
Perdere soldi per provare a guadagnarli.
Mi ritrovai, quindi, con un esiguo numero di macchine per
caffè in cialda monodose Isola C ancora utilizzate, dai
pochi clienti che consumavano un numero di cialde
giornaliere accettabile.
Alcune delle altre macchine giacevano ferme, o quasi, presso
la maggior parte dei clienti, ed erano per me solo un onere,
come sono stati un onere il ritiro delle macchine del caffè
ed i tentativi di ricollocarle sul mercato, un mercato che
è risultato fin dagli inizi, a mio parere, saturo e con una
concorrenza già ben radicata sul territorio, estremamente
agguerrita e, troppo grande per non farmi sopperire.
Chiunque, dotato di capacità d'analisi, ed esperienza, come
essi si vantavano d'essere, me lo avrebbe dovuto fatto
notare, ma agli incaricati della C.M.A. probabilmente non
interessava il bene della mia futura attività, ma solo il
bene delle loro tasche.
Mi resi conto che, se avessi continuato questo genere di
attività avrei perso ancora più soldi e denaro di quanti
spesi fino ad allora.
Contattai alcune ditte della concorrenza che furono disposte
ad acquistare le macchine, a loro detta già obsolete e
acquistate da me ad un prezzo sproporzionato rispetto al
loro valore effettivo;(a circa il dieci per cento del valore
iniziale di acquisto).
Se anche voi avete avuto delle esperienze di questo tipo con
questa o altre ditte che usano sistemi simili contattatemi
tramite e-mail, o cliccate sul guestbook privato vicino al
counter in fondo alla pagina.
LINK UTILI:
Qui sotto si parla di una ditta che utilizza lo stesso
sistema, è anch' essa della provincia di Padova, ma propone
boccioni dell'acqua e non macchine per il caffè:
http://www.mimandaraitre.rai.it/usr_view.php?ID=746 Il
boccione che fa acqua
Una nuova opportunità per diventare imprenditori,
costituita dalla fornitura di boccioni d'acqua potabile per
colonnine autorefrigeranti, si rivela un buco
nell'acqua...almeno nel caso della proposta allettante della
società New System Group srl di Vigonza, in provincia di
Padova...
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