Il capretto vale forse di più di un feto?
L’assurda scala di valori di questi tempi senza futuro!
(20 Marzo 2016)
Ieri, in tarda serata di un sabato quasi primaverile, il mio
stato di dormiveglia indotto dal divano è stato bruscamente
interrotto dalla pubblicità della Durex, nota marca di
preservativi. Per sottolineare l’utilità del loro
prodotto si evidenziava che in Italia ogni 5 minuti c’è
un’interruzione volontaria della gravidanza. Questo numero
mi ha fatto riflettere. 1 aborto ogni 5 minuti = 288 aborti
al giorno = 105.120 aborti l’anno. Numeri drammatici.
Osservo anche che in questi giorni (come ogni anno prima di
Pasqua) decine di persone, sicuramente in buona fede, armate
del sacro fuoco della difesa dei diritti degli animali, si
sono scatenate contro l’uccisione dei poveri
capretti/agnellini con i soliti mantra: “incivile
mattanza”, “pratiche da criminali nazisti”,
“allevamenti e macellerie come lager”, “i poveri
animaletti tolti bruscamente dalla loro mamma e sacrificati
per la tavola degli incivili umani” … Tutto giusto!
Quasi! Mi passano per la testa alcuni pensieri, sul senso
della vita, la morte, ….
E gli oltre 100.000 bambini abortiti/uccisi (ci sono anche
quelli ‘clandestini’ non contabilizzati), non andranno
certo sulle tavole dei crapuli italiani, ma in efficienti
inceneritori asettici (nel rispetto delle norme di sicurezza
per i lavoratori e l’ambiente) o in anonime
discariche/cassonetti.
E i bambini, per fortuna non abortiti, ma programmati per
altri genitori, normalmente maschi, che vengono tolti subito
appena nati alla loro mamma, forse non soffriranno per il
distacco; avranno una vita piena di agi, soffrirà forse la
loro mamma. Gli effetti sociali di queste pratiche, in
costante aumento, si vedranno tra qualche anno.
Secondo gli amanti dei capretti/agnelli, dovremmo diventare
tutti vegan-vegetariani; ma qualcuno sottolinea che anche le
piante hanno una grande sensibilità e soffrono quando
vengono sradicate, tagliuzzate. Per le anime belle,
l’alimentazione umana dovrebbe essere basata solamente su
prodotti di sintesi, ricavati a questo punto, solo dalla
materia inorganica. Chimica pura insomma! Le multinazionali
del settore ringraziano e iniziano ad attrezzarsi.
Ironia delle coincidenze: ieri era la giornata del papà.
Festa tra l’altro osteggiata da chi non vuole la
differenziazione genitoriale. La seconda domenica di maggio
c’è la festa della mamma, chissà se ci sarà la stessa
ostilità?
Con profonda mestizia
Carlo
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