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COMUNISMO E LIBERTA'
di Jurij
2 luglio 2006 0:00
 
Il nome di Jurij Druznikov è molto noto all'estero ma praticamente sconosciuto nel nostro paese. Il suo romanzo Angeli sulla punta di uno spillo è stato a lungo proibito in madrepatria, l'URSS: dopo il suo crollo, in neanche un mese vendette 250.000 copie. Nel 2001 l'autore è stato candidato al premio Nobel per la letteratura.
Nato a Mosca nel 1933, Druznikov è stato praticamente da sempre sotto l'occhio vigile della polizia segreta, prima perché ritenuto un "sottostimatore del ruolo di Stalin durante la guerra civile russa" e poi per generiche accuse di sovversività.
I suoi lavori erano costantemente tagliati dalla censura, finché nel 1987 decise di lasciare l'URSS, recandosi prima a Vienna e infine negli USA.
Il suo romanzo è un vero e interessante spaccato di vita a Mosca negli anni '60, ma è anche una girandola di colpi di scena che coniuga ricostruzione storica, un notevole sense of humour e il mistero di un manoscritto scomparso.
 
 
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