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Contabilizzazione del calore
di Maurizio2811
16 dicembre 2015 6:12
 
In relazione al presunto obbligo di adottare la contabilizzazione del calore negli edifici entro il 31 dicembre 2016, riscontro alcune incongruenze e contraddizioni nelle varie direttive e decreti finora emanati. Senza che mi dilunghi inizialmente nelle varie argomentazioni tecniche, pongo nel forum due quesiti con cui poter iniziare una discussione.
1) nei vecchi impianti a distribuzione verticale è ammesso l'uso dei sistemi a ripartizione; nel DPR 59 del 2 aprile del 2009 (art.4) si dichiara esplicitamente che l'incertezza dei sistemi utilizzati deve essere al massimo del 5% (che è poi la famosa direttiva MID); da una certificazione dell'INRIM, nella persona dell'ing. Ficco, risulta che tali sistemi presentano una incertezza tipica compresa tra il 10 e il 20%(www.inrim.it/EcoThermo2014/slides/Ficco.pdf)
; le case costruttrici non danno alcuna informazione in tal senso. Quindi i sistemi a ripartizione risultano illegali e chiunque potrebbe rifiutarsi di pagare le bollette del riscaldamento calcolate con i ripartitori; eppure le ordinanze regionali e il decreto emanato ultimamente ci obbligano a montarli. Reputo ciò un grave abuso legislativo, volto a mio parere a soddisfare esigenze prettamente lobbistiche con grave danno degli utenti; quello che mi lascia basito è il fatto che tutte le organizzazioni e in particolare quelle che dovrebbero proteggere i consumatori, ignorano completamente tale problema e se si prova ad affrontarlo, ci si trova di fronte ad un muro di gomma.
2)Nelle varie pubblicità, a mio parere ingannevoli, si esalta la possibilità di trasformare il nostro impianto di riscaldamento in modo da renderlo simile ad un autonomo, ma si trascura il fatto che i vecchi edifici, considerando uguale temperatura in tutti gli appartamenti, non prevedono un sufficiente disaccoppiamento termico tra i vari appartamenti (per legge la trasmittanza dei muri divisori dovrebbe essere al massimo di 0,8 W/mqK, mentre nei vecchi edifici si attesta intorno ai 2 W/mqK se va bene). Questo comporterebbe la nascita di contenziosi condominiali potendosi verificare furti di calore da parte di appartamenti tenuti freddi.
Per queste semplici ragioni, i vecchi edifici non sono adatti alla contabilizzazione e dovrebbe essere proprio la legge a proibirne l'uso per il solo fatto che nella ricerca di una presunta equità, si possono creare delle ingiustizie anche in quei condomini dove l'equità già esiste.
Anche per le valvole termostatiche, cosa apparentemente giusta, per come sono montate non svolgono adeguatamente il loro lavoro comportandosi alla fine quasi come un normale rubinetto.
Concludo che tutto questo è uno dei tanti obblighi truffaldini a cui ci ha abituato la politica italiana e da cui qualche importante associazione dovrebbe difendere l'utente.
 
 
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16 dicembre 2015 6:12
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