“Contraffazione dei titoli”: La risposta dell’Università Italiana alla Globalizzazione.
di Salvo
26 marzo 2005 0:00
"Contraffazione dei titoli": La risposta dell'Università
Italiana alla Globalizzazione.
Da tempo la classe politica italiana ed una parte
dell'imprenditoria, sponsorizzano la globalizzazione come
un'opportunità meravigliosa da non lasciar sfuggire al
paese. A chi evidenzia le difficoltà, in cui si imbatte
l'italica industria nel fronteggiare i prezzi e le
contraffazioni Cinesi, si suggerisce di puntare sulla
qualità del prodotto e sul know how, come uniche armi
vincenti del Made in Italy.
Anche l'Università, da vero incubatore dell'Italica
sapienza, ha escogitato, (con modalità veramente
originali), una via singolare per far fronte alla sfida
globale:
1)-Richiedendo all'allora Ministro (se non erro Berlinguer)
di accordare, (con l'ultima postilla di un'oscura circolare
ministeriale riguardante l'autonomia universitaria), agli
atenei, la possibilità di utilizzare dei titoli accademici
esteri (quali Master, ecc.) per i loro corsi di formazione.
Ma attenzione! Questo non deve confondere il consumatore
(studente). Ancorché chiamati Master, i corsi offerti dalle
Università Italiane non si tramutano, per effetto della
predetta circolare, in titoli di studio al pari dei Graduate
Degrees Anglosassoni, ma rimangono, piuttosto, dei semplici
corsi di formazione. Pertanto, secondo la normativa sulla
concorrenza, ogni paragone tra i corsi Master Italiani e
quelli esteri sarebbe ingannevole, poiché potrebbe indurre
in errore la scelta del consumatore (studente). (Lo stessa
cosa accadrebbe se il ministro dell'agricoltura
autorizzasse, con una circolare, i viticoltori italiani ad
etichettare, la loro produzione di spumante, con
l'appellativo "Champagne").
2)-Incuranti della concorrenza sleale, le Università
Italiane si guardano bene dall'astenersi da pratiche lesive
per i consumatori. Anzi, confidanti in un Antitrust
compiacente, le stesse propongono annunci ingannevoli, nei
quali i paragoni con i titoli esteri sono più che evidenti.
L'annuncio riportato di seguito ne è un bell'esempio:
Titolo: MBA, FINANCIAL TIMES FA SALIRE DI 13 POSTI...
Emittente: UNIVERSITA' BOCCONI.
Milano, 26 gennaio 2004: La SDA Bocconi da' un contributo
decisivo alla riscossa delle scuole europee nella classifica
dei migliori Master of Business Administration (MBA)
stilata, ogni anno, dal quotidiano economico inglese
Financial Times. Nel ranking pubblicato questa mattina la
SDA Bocconi guadagna 13 posizioni passando dalla 43^ alla
30^ e ottenendo, cosi', il miglior risultato da quando, nel
2000, vi partecipa. SDA Bocconi guadagna due posti anche tra
le scuole europee, piazzandosi all'8°, e rimane l'unica
istituzione italiana tra le prime 100.
Per la prima volta due business school europee (la francese
INSEAD e l'inglese London Business School) si classificano
nelle prime cinque posizioni di un ranking tradizionalmente
dominato dagli americani. Per il terzo anno consecutivo le
prime tre piazze sono occupate, nell'ordine, da Wharton,
Harvard e Columbia. La classifica di Financial Times valuta
i programmi MBA secondo 20 criteri che misurano i progressi
di carriera de! i diplomati, la varieta' dell'esperienza di
studio (in termini di internazionalita' dell'ambiente, per
esempio) e la capacita' di generare innovazione attraverso
la ricerca e la didattica.
Ci lamentiamo spesso della concorrenza sleale degli altri,
ma della trave che penzola dal nostro occhio che cosa
dovremmo dire...
Tanti auguri Università Italiana, la tua risposta alla
sfida globale è davvero in sintonia con il nome che
porti....
FORUM IN EVIDENZA
28 marzo 2005 0:00
FINANZIAMENTO 4YOU DEL MPS
27 marzo 2005 0:00
NICOLA CALIPARI
26 marzo 2005 0:00
TRENITALIA: UNA PREPOTENZA DIETRO L'ALTRA
26 marzo 2005 0:00
Autovelox... ogni giorno ...una nuova!
26 marzo 2005 0:00
REFERENDUM:ANDIAMO ALLE URNE!
26 marzo 2005 0:00
“Contraffazione dei titoli”: La risposta dell’Università Italiana alla Globalizzazione.