Dio è ateo perché non crede in se stesso
di Ennio Montesi
«Dov'era Dio ad Auschwitz? Dio, perché hai taciuto?» Si
lamenta l'uomo dal cappuccio rosso e gonna svolazzante, come
fossimo una massa di deficienti dai cervelli
lobotomizzati.
Io so perché Dio ha permesso che milioni di uomini, donne e
bambini fossero uccisi e trucidati dalla Chiesa col
tribunale dell'Inquisizione. Persone sbudellate, sgozzate,
bruciate, torturate, annegate, strangolate, impalate,
squartate, fatte e pezzi. La Chiesa del passato è la stessa
del presente, la Chiesa cattolica. Dov'era Dio, signor
Joseph, quando la Chiesa compiva questi olocausti disumani
come la tragedia di Auschwitz? Dov'era Dio - il tuo Dio -
quando con le crociate cristiane della Chiesa si sono
compiuti genocidi immani, trucidando e massacrando tutto il
trucidabile e il massacrabile che si parava davanti? Fatti
anche questa domanda Joseph e soprattutto dacci una
risposta. I nazisti hanno subìto un processo, il Processo
di Norimberga, per i gravi crimini perpetrati contro
l'Umanità. E sono stati giudicati.
Perché, Joseph, la tua Chiesa non ha mai subìto un vero
processo storico dinanzi all'Umanità per i massacri
perpetrati nella storia? Perché Joseph? facci capire.
Perché la Chiesa non è mai stata giudicata in un processo
dentro un tribunale? La risposta la puoi dare subito, qui
non serve interpellare Dio, ma la Chiesa che ha sede a casa
tua.
Ti domandi, perché Dio ha taciuto per Auschwitz, sapendo
bene che nessun Dio risponderà mai. Tu piuttosto rispondi:
perché la Chiesa non ha mai subìto un processo storico? Su
questo puoi rispondere, tu non sei Dio e non lo sarai mai,
sei esattamente come tutti gli uomini e hai la bocca per
parlare. Quindi dillo alla gente, dillo all'angelus, dillo
alle cerimonie nelle quali ti pavoneggi, dillo in
televisione, dillo attraverso i tuoi giornali, dillo in
radio, di modi e canali mediatici per rispondere alla
domanda ne hai. Quindi datti una mossa. E' facile puntare il
dito sugli altri per le colpe e domandare a chi non esiste
del perché delle cose e dei fatti. Piuttosto punta il dito
anche sulla tua Chiesa che di colpe ne ha eccome e dato che
tu puoi rispondere, rispondi! Se non rispondi, Joseph,
significa che la domanda che hai posto ad Auschwitz è una
domanda retorica, ipocrita e demagogica che hai usato solo
per rilanciare la tua dottrina, per fare una manciata in
più di proseliti. Ci sarebbero da dire molte cose dei
rapporti tra Nazismo e Chiesa, troppe. Dico solo che se io
fossi ebreo o avessi un familiare morto nell'olocausto mi
sentirei molto offeso dalla tua domanda.
Insomma di questo Dio, che cosa ci dici Joseph? Dovresti
sapere un mucchio di cose su di lui, ogni giorno ne parli
come fosse tuo grande amico che frequenti assiduamente, ma
non sei il solo a sapere di Dio.
Io so dove è Dio e dove abita.
Io so perchè Dio è impotente e pusillanime dinanzi a ogni
cosa.
Io so perché Dio non va a messa.
Io so qual è il mistero di questo Dio miserevole e
poveraccio.
Io so perché Dio tace e se ne frega di fronte alle grandi
tragedie dell'umanità.
Io so perché Dio non interviene sulle faccende
dell'uomo.
Io so perché Dio lascia che gli uomini muoiano a migliaia,
a milioni tra sofferenze atroci.
Io so perché Dio fa nascere bimbi malati di cancro per
farli subito morire.
Io so qual è il disegno di Dio.
Io so che Dio non sa dei dogmi inventati dagli uomini.
Io so perché Dio non fa miracoli e non ha creato nulla e
non saprebbe creare nulla.
Io so perché Dio non è capace di fare i cerchietti e le
aste benchè gli sia stato insegnato per anni e poi ci hanno
rinunciato.
Io so perché Dio lascia che la Chiesa utilizzi il suo nome
per i propri interessi di soldi e di potere.
Io so perché Dio non si incazza mai e non capisce su cosa
dovrebbe incazzarsi.
Io so perché Dio non scende in campo per dire come stanno
le cose.
Io so perché Dio permette che un ceto sociale domini un
altro ceto sociale in suo nome.
Io so perché Dio non si è mai fatto vedere benchè non
abbia nulla da fare, né amici, né conoscenti, ma è sempre
solo come un cane.
Io so perché Dio non sa nulla di teologia, la scienza del
nulla.
Io so perché Dio non cambia nome, ma sono le teste della
follia umana a cambiare.
Io so perché Dio asseconda le stupidaggini dette dagli
uomini in gonna e dai volponi in sottana.
Io so perché Dio è contro la castità e la considera una
cosa contro natura e depravata.
Io so perché Dio rifugge e abiura preti, vescovi, cardinali
e papi.
Io so perché Dio desidera che tutti facciano sesso con
felicità e piacere.
Io so perché Dio non ha nulla in contrario affinchè gay,
lesbiche e transessuali vivano la loro vita.
Io so perché Dio non perdona poiché non c'è niente da
perdonare.
Io so che Dio sa che il peccato è un'invenzione della
Chiesa, poiché il peccato non esiste.
Io so perché il nome Dio è contenuto nella parola
"odio".
Io so perché "agnello di Dio" si può dire e altri animali
no.
Io so perché Dio è razzista, anzi non lo è.
Io so perché Dio rinnega le religioni, chi le propaganda e
chi le pratica.
Io so cosa pensa e vuole Dio in ogni momento.
Io so cosa farà domani Dio e cosa ha fatto ieri.
Io so che Dio è malato e vuole farsi curare con le cellule
staminali embrionali, ma non può e deve morire come gli
altri oppure va all'estero.
Io so che Dio apprezza il preservativo.
Io so che Dio utilizzzerebbe la pillola abortiva RU486.
Io so che Dio è gay nei giorni pari, lesbica in quelli
dispari e eterosessuale al sabato e ama tutti allo stesso
modo e si lascia amare con passione.
Io so perché Dio non è cannibale e non mangia carne
umana.
Io so che Dio odia la confessione perché preferisce farsi i
cazzi suoi.
Io so perché Dio è ateo, perchè non crede in se
stesso.
Queste cose, suvvia, le sappiamo tutti. Non c'è nulla che
gli uomini in gonna sappiano di più di quanto sappiamo noi
uomini normali. Quello che dicono i preti su Dio lo può
dire tranquillamente chiunque, il barista, il benzinaio,
l'ingegnere, l'impiegata. Le chiacchiere senza alcun
fondamento fatte attorno a Dio valgono allo stesso modo
delle chiacchiere fatte da me, da te e da tutti. "Dio ci
ama" dice il prete. "A Dio stiamo sui coglioni" possiamo
dire noi. Noi non possiamo smentire il prete su quanto -
secondo lui - pensa Dio. Lo stesso vale per quanto - secondo
noi - Dio sta pensando. I preti sono molto abili nei
sofismi, anzi, vivono la loro vita e si intromettono nelle
vite altrui con arroganza, lavorando coi sofismi imbeccati
agli sprovveduti. I concetti esposti in maniera di sofismo
sono difficili da identificare ma, una volta capito il
sofismo, si smonta in quattro e quattr'otto.
"Dio non esiste" ha lo stesso valore e fondatezza di "Dio
esiste". Per entrambe le affermazioni è impossibile
dimostrare che rispondono al falso oppure al vero. Anche se
affermare che "Dio non esiste" ha molta più razionalità ed
energia che l'altra ipotesi. Basta esaminare il famoso
concetto di Epicuro che dimostra la non esistenza di Dio,
rimasto inconfutabile per quanto i credenti si siano
accaniti per secoli cercando di smontarlo. Eccolo perfetto e
inossidabile:
"Il male esiste, quindi di due cose l'una: o Dio ne è a
conoscenza o lo ignora.
1) Dio sa che il male esiste, può sopprimerlo ma non
vuole... un tale Dio sarebbe crudele e perverso, dunque
inammissibile.
2) Dio sa che il male esiste, vuole sopprimerlo ma non può
farlo... un tale Dio sarebbe impotente, dunque
inammissibile.
3) Dio non sa che il male esiste... un tale Dio sarebbe
cieco ed ignorante, dunque inammissibile".
L'ago della ragione è indirizzato sul fatto che "Dio non
esiste". Discutere su Dio, seppure sia un argomento
stimolante e intellettualmente piacevole, non si arriverà
mai a nulla di fatto. Ce lo possiamo cantare, suonare e
ballare senza però arrivare ad alcuna conclusione.
Ti farò, Joseph, un'altra domanda molto importante:
approfitto prima che ti dilegui. Una domanda che non ha a
che fare con Dio. La domanda è su Cristo uomo.
Joseph, potresti rispondere a questa cosa importante che sto
per domandarti, così dormiremo tutti sonni tranquilli sia
noi atei che i credenti, anzi soprattutto i credenti.
Certamente tu Joseph saprai del caso di Luigi Cascioli, lo
studioso. sì dài che ti ricordi di lui, chiedi al tuo
segretario. Cascioli studiò anche in seminario dai preti.
ah ecco ora ti ricordi. Dunque. Stavo dicendo Cascioli ha
scritto, dopo anni di ricerche e approfonditi studi, un
documento molto importante, il libro denuncia "La favola di
Cristo - Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di
Gesù". Sì, certo, quel libro che dimostra che Gesù detto
il Cristo non è mai esistito. Sì, il Cristo in carne ed
ossa come lo sei tu Joseph. Bene.
Quel Cristo che la tua Chiesa propaganda, ebbene Cascioli
afferma e dimostra che non è mai esistito, ma è stato
inventato come fosse la favola di Pinocchio. Ora, Joseph,
Cascioli potrebbe avere torto oppure ragione. Tu comunque
Joseph, la Chiesa, ci vuoi dare per cortesia una prova
concreta, storica, inconfutabile e ammissibile che Cristo è
esistito? Non dovrebbe esserti difficile. Se è 2.000 anni
che voi uomini in gonna parlate di questo Cristo, "Cristo ha
detto", "Cristo ha fatto" Cristo a destra e Cristo a manca,
certamente una prova ce l'avete da qualche parte. Anzi, è
curioso il fatto che non l'abbiate mai tirata fuori per
mostrarla all'Umanità. E no. Joseph, lascia stare i
vangeli, le scritture e la sindone e altri falsi, sai meglio
di me che i vangeli non provano nulla che Cristo sia
esistito. Siamo seri, non commettere l'errore di
considerarci idioti. Collodi ha scritto Pinocchio, ma ciò
non dimostra che è esistito un burattino trasformatosi poi
in carne ed ossa. Su, Joseph, forza, consulta i tuoi
gesuiti, i domenicani. Sì, vogliamo una prova che Cristo è
esitito. Tutto qui. Perché dovresti sapere che questo
Cascioli. anzi dovresti leggere il suo libro. ah, l'hai già
letto. che ne pensi? Ti è piaciuto quindi. Di prove che
Cristo non è mai esistito ce ne sono a centinaia e
centinaia! Ecco perché ti chiediamo, Joseph, di tirare
fuori una prova di Cristo storico. Ricordati però che la
prova deve essere storica e concreta, quindi lascia perdere
le chiacchiere della fede e del catechismo.
Appello a tutti i credenti in Cristo.
Invito tutti i credenti a togliersi questo sfizio ponendo al
proprio parroco la seguente domanda esattamente così:
"Signor parroco, mi mostri per cortesia una prova concreta
che Cristo è esistito storicamente. Una sola prova, ma che
sia una prova concreta e storica".
Se il parroco comincia a sfogliare il vangelo dite
tranquillamente che il vangelo non dimostra nulla e che lo
può chiudere. Dite che non volete spiegazioni teologiche,
ma prove concrete. Se il parroco prende tempo o attacca con
argomenti nebulosi, se dice che lì, su due piedi, non si
ricorda, che le prove ci sono e sono tante. Chiedetene
sempre una, "una sola", ma concreta. Mettete il parroco alle
corde ed esigete la prova! Se il parroco attacca la tiritera
della fede, ditegli che la fede non prova nulla. Per
l'esistenza di Garibaldi o di Napoleone, non serve la fede:
sono esistiti con tanto di prove inconfutabili. Se i
parroci, cari credenti, non vi danno una prova
dell'esistenza di Cristo, significa che vi hanno preso per
il culo. Vi hanno indotto a credere a un personaggio mai
esistito, a una favola, a cui molti hanno dedicato, non di
rado, una bella fetta della propria vita e molto altro.
Attendiamo, Joseph, che la prova dell'esistenza di Cristo
venga esibita all'umanità. In quella occasione richiederemo
una Commissione internazionale di esperti. Credenti e atei
attendono.
Ennio Montesi
per scrivere all'autore il suo indirizzo mail è nel
sito:
http://nochiesa.blogspot.com
Ennio Montesi, autore di "L'uomo a metà" (Il Ventaglio
Editore, 1986 esaurito), "Meloe" (Alfredo Guida Editore,
1995).
http://www.unilibro.it/find_buy/product.asp?sku=30268&id
aff=jhxzajqrugcd
Autore di soggetti per il cinema e la televisione. "Racconti
per non impazzire" sono stati scritti su richiesta di
Federico Fellini. Egli ebbe uno scambio epistolare con lo
scrittore statunitense Henry Roth. Roth il quale scrisse e
dedicò a Montesi il racconto "Prose-writer's Threnody". Il
carteggio, valutato dalla migliore critica internazionale
come rilevante evento letterario, è stato recensito e
discusso su testate giornalistiche europee ed americane.
American Jewish Historical Society, New York:
http://www.cjh.org/nhprc/HenryRoth02.html
Questo testo è in regime di Copyleft: la pubblicazione e
riproduzione è libera e incoraggiata
purchè l'articolo sia riportato in versione integrale, con
lo stesso titolo,
citando il nome dell'autore e riportando questa scritta.
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