Fino agli anni Novanta in Europa le tasse universitarie
erano piuttosto basse (in Italia diciamo 200.000 lire
l'anno, un cento euro) e in parecchi paesi come Germania ed
Austria non si pagava nulla. Poi cominciarono a mettere e/o
aumentare le tasse universitarie, sostenendo che era un modo
per spingere i molti fuoricorso a studiare e laurearsi o
rinunciare. In realta' si trattava di una misura classista,
i figli di ricchi potevano pagare di piu' senza risentirne,
ad essere colpiti erano gli altri, che finirono con il dover
lavorare di piu' e syudiare di meno per pagare piu' tasse. E
lo stesso accadeva con le maggiorazioni sulle tasse
universitarie con cui, in teoria, si voleva far pagare ai
meno bravi le tasse dei piu' meritevoli, facendo finta di
ignorare che a finire fuori corso o a dare pochi esami erano
proprio coloro che per ragioni economiche dovevano dedicare
gran parte del proprio tempo al lavorare.
Di recente e' sorto nella vicina Croazia, e precisamente
nella capitale Zagabria, un movimento di studenti che chiede
si aboliscano le tasse universitarie.
Auspico che la cosa prenda piede anche qui, e che l'UDU
invece di organizzare godereccie serate musicali pro
terremotati si impegni in battaglie piu' serie, pro
universitari.
Paolo
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