Liberiamo l'Italia dall'oscurantismo medievale imposto dalla
religione.
ROMA - Si chiama "Democrazia Atea"
http://democrazia-atea.blogspot.com il nuovo movimento
politico che sta entrando nel panorama sociale italiano.
Fondatori e leader del partito verranno co-municati
prossimamente, e si annunciano delle sorprese. I "demoatei"
sono numerosissimi, e molti altri lo sono senza sapere
d'esserlo: altri "demoatei" sanno d'esserlo ma, per via
della dottrina pla-giante diffusa dalla religione nel
tessuto sociale, sono indecisi se manifestarsi prendendo
posizione.
L'Italia è alla canna del gas. Il parlamento italiano è
morto. Molti politici sono percepiti dal Cit-tadino come i
principali nemici dai quali tenersi alla larga o addirittura
da combattere, essendo visti come i responsabili della
giungla di problemi che si trova a dover affrontare da solo.
Molti parla-mentari incapaci vengono associati a parassiti
ed amebe della società; altri parlamentari sono attenti e
abili solo per i propri tornaconti personali, fingendo di
non vedere i veri problemi che affliggono la società e che
continuano a crescere sulle spalle dei Cittadini.
Ne è conseguito che le Istituzioni dello Stato, da immobili
e rinchiuse in sé stesse che erano, sono passate alla
decomposizione. Democrazia, Libertà e Diritti Umani sono
quotidianamente violentati ed aggrediti dalla
discriminazione, dall'intolleranza, dalle ingiustizie, dagli
abusi, dalle leggi-porcata. Molti mass-media italiani,
invece che informare i Cittadini sul come stanno le cose,
hanno preferito chiudere il rubinetto dell'informazione: la
censura e auto-censura approdata nel giornalismo è a
livelli talmente elevati, da far bollare l'Italia come una
nazione in stato di dittatura a regime totalitario!
L'impalcatura dello Stato Italiano sembra stia per crollare:
oppure è già crollata, ma non lo si vuole accettare.
Ormai è chiaro ed evidente che il Parlamento Italiano
prenda ordini dai monarchi del Vatica-no, ubbidendo ai
voleri della Conferenza Episcopale Italiana, ubbidendo
all'Opus Dei, ubbi-dendo ai gerarchi della Chiesa. L'Italia
è agli effetti una miserevole colonia del Vaticano, ed i
suoi Cittadini sono colonizzati dai monarchi religiosi. Il
Vaticano tiene in perenne scacco l'Italia ledendo i diritti
democratici inviolabili dei Cittadini italiani. CEI, Opus
Dei, Chiesa cattolica e Vaticano hanno preso il posto delle
Istituzioni Italiane, hanno preso il posto della Camera dei
Deputati, hanno preso il posto del Senato della Repubblica,
hanno preso il posto dei Ministeri. È il Vaticano e le
organizzazioni ad esso affiliate che decidono, da dietro le
quinte, quali leggi vanno legiferate e quali non vanno
legiferate per i Cittadini italiani. Il Parlamento Italiano
esegue a testa bassa, timoroso e genuflesso ai voleri del
Vaticano, andando spesso contro la Costituzione della
Repubblica Italiana e contro la Carta Internazionale per la
Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo.
Ad ogni elezione, i Cittadini assistono inermi al buffonesco
carosello elettorale che si protrae a spada tratta come se
ci fossero davvero partiti diversi che si fronteggiano su
diversi pro-grammi! I simboli dei partiti in lizza vengono
stampati sulla scheda elettorale; tuttavia, mai viene
stampato il simbolo del più grande e potente partito che la
fa da padrone nella politica italiana, e che sempre vince le
elezioni malgrado nessuno lo abbia mai votato: il partito
del Vaticano! Qualsiasi sia lo schieramento politico,
vincitore o perdente, il Vaticano avrà sempre vinto.
Sempre! È questo il problema centrale, politico e
fondamentale, dell'Italia; e finché questo problema non
sarà definitivamente rimosso alla radice, non esisteranno
mai partiti liberi e democra-tici dalla parte dei Cittadini,
non esisterà mai la vera Democrazia, non esisterà mai la
vera Libertà, non esisterà mai il vero Stato Italiano
Laico Repubblicano.
Nel manifesto politico del movimento Democrazia Atea si
legge: «Sebbene il Movimento adotti nella sua denominazione
il termine "ateo", ciò non implica che voglia imporre
politicamente l'ateismo all'interno della società o dello
Stato Italiano. Sono le religioni, ad imporsi con violenza
ed arroganza nelle società, ma non certo l'ateismo, che è
essenzialmente strumento di risposta proprio alle
imposizioni religiose: destituite le quali, si può tornare
ad una società libera, tranquilla, serena, progredita e
democratica. È stato scelto il vocabolo "ateo" perché il
termine "laico" è stato ormai strapazzato, svuotato e
prosciugato dal suo profondo e reale significato primigenio,
ed abusato come arma mediatica dai soliti volponi per
mantenere saldi i privilegi della Casta: risulterà
difficile agli imbonitori manipolare il termine "ateo",
essendo la sua accezione molto più pregnante rispetto al
vulnerabile termine "laico": l'ateo è un "laico DOC", un
laico a "denominazione di origine control-lata"».
Primo obiettivo prioritario assoluto di Democrazia Atea
sarà quello di attivarsi politicamente e con notevole
determinazione affinché sia cancellato - obtorto collo - il
"Concordato", scia-guratamente e irresponsabilmente regalato
dallo Stato Italiano a quello Vaticano (Art. 7 della
Costituzione della Repubblica Italiana), in modo tale che i
Cittadini Italiani non siano più ob-bligati né
direttamente - e nemmeno con camuffate tecniche subdole e
ingannevoli - a versare ogni anno 9.000 (novemila) milioni
di Euro, ovverosia 9.000.000.000 di Euro, nelle tasche della
Chiesa cattolica, cioè allo Stato Vaticano. Per dare
un'idea del buco totale nelle tasche del Cit-tadino, basti
dire che dalla firma del Concordato ad oggi lo Stato
Italiano abbia inondato le casse del Vaticano regalandogli
una somma che si aggira intorno ai 220.000
(duecentoventimi-la) milioni di Euro, ovverosia
220.000.000.000 di Euro: più che di una montagna di soldi
suc-chiati a tutti i Cittadini, bisognerebbe parlare di una
intera catena montuosa di soldi estorti agli Italiani, e che
a tutt'oggi si continua a spremere in maniera
antidemocratica, subdola e vergognosa.
Il simbolo grafico di Democrazia Atea: due geometriche
parabole bianche stilizzate e complemen-tari che si
intersecano su sfondo blu, e nel centro della cui elisse è
incastonata la bandiera italiana. Tale simbologia richiama
grande apertura verso l'esterno politico, sociale
democratico, civile e libe-rale, e una seconda apertura che,
seppure posizionata in senso contrapposto, va a comporre
comuni ideali di libertà e democrazia. Il manifesto
ufficiale della visione politica di Democrazia Atea è
di-sponibile sul sito ufficiale
http://democrazia-atea.blogspot.com contatti:
[email protected] telefono 3393188116.
Invito alla pubblicazione e diffusione
Richiedi a:
[email protected]
il Manifesto Ufficiale
della visione politica in formato pdf
Fonte: Democrazia Atea
Diffusione: Axteismo Press