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Editoriale troppo fazioso
di Dino
25 giugno 2005 0:00
 
In questi giorni ho ricevuto il notiziario ADUC sulle cellule staminali che riporta un articolo di una certa Donatella Poretti, e sono rimasto a dir poco a bocca aperta.

Come definirlo? Scientifico no di certo, e allora? Politico? Propagandistico? Informativo? Forse... Ma questo sarebbe secondo loro fare informazione? Io la definirei, a essere buono, pura disinformazione.

Non solo è fazioso da far paura, ma vengono affermate delle grossolane fandonie; ritengo che ciascuno abbia il sacrosanto diritto di pensare e di scrivere ciò che vuole, ma almeno le falsità andrebbero evitate.

Una falsità grossolana è ad esempio quella relativa alla scelta della data degli ultimi referendum: la signora in questione ritiene che ci sia stato un complotto (tesi per altro un po' ammuffita), anche se dimentica di certo volutamente che altri referendum (15/6/2003, 11/6/95, 9/6/91 ecc. fino a quello dl 2/6/46) sono stati tenuti in date analoghe, e quello del 95 ha largamente superato il quorum.

Dopo il flop devastante e senza scusanti di questo referendum, una persona intellettualmente corretta non dovrebbe fare dichiarazioni come quelle della - a me sconosciuta - signora Poretti. Per non parlare poi della squinternata affermazione che l'Italia è "sede staccata del Vaticano"; frasi del genere possono - ma neanche - andare bene in un comizio urlato o in un dibattito pubblico di bassa lega, e si utilizzano quando non si hanno degli argomenti seri da contrapporre.

Ricordano comunque gli slogan stanchi, abusati, logori, fuori tempo, e in questo caso addirittura "nostalgici" (col concordato del 29 era fatto divieto a ogni sacerdote e organizzazione religiosa di occuparsi di politica) dei radicali.

Sull'astensione, sulla quale l'articolo si dilunga, ricordo solo che in tempi non remoti, per altri referendum sia i Radicali ("l'astensione è come l'obiezione di coscienza, un dato individuale, un fatto di non possumus" - Pannella) sia i DS invitarono a non andare a votare: se n'è forse dimenticata o non lo sapeva? Le ricordo allora questa frase di Fassino (2003): "se un referendum è sbagliato non possiamo che augurarci il suo insuccesso e far mancare il quorum"; perché non la riporta in suo prossimo articolo? Ha forse paura di fare vera informazione?

Non posso e non voglio commentare che un'ultima cosa. La signora in questione ironizza su questa frase: "nel dubbio che l'embrione sia qualcuno e non qualcosa, e' meglio confinarlo nel cimitero di ghiaccio e lasciarlo morire in santa pace". Be', se ritiene anche lei che esista il ragionevole dubbio che possa essere qualcuno, come può pretendere che sia usato come se fosse "qualcosa"?

Ci preoccupiamo, giustamente, che la sperimentazione sugli animali sia utilizzata solo in casi assolutamente necessari, che sugli OGM si vada cauti (vedi la recente sentenza del tribunale tedesco contro la Monsanto) e facciamo fatica a porci il ragionevole dubbio "forse l'embrione è un essere umano"? Posso pertanto ucciderlo per guarire qualcuno? Posso farlo solo se, come lascia intendere la Poretti, lo degrado al rango di oggetto o lo considero meno importante di un adulto. Terribile. Ma forse mi sbaglio io e animali e OGM sono più importanti di un "grumo di cellule umane"...

Chiedo scusa, ma solo mentre scrivevo mi sono accorto che la signora Poretti, prima per me assolutamente sconosciuta, è responsabile dell'ufficio stampa dell'Aduc e questo ovviamente mi spiega molte cose. Tuttavia, non posso non scrivere le mie considerazioni che ho inviato direttamente anche all'ADUC.

 
 
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25 giugno 2005 0:00
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