"Tutta l'arte della politica conservatrice nel 20° secolo
è utilizzata per permettere ai ricchi di convincere i
poveri ad usare la propria libertà politica per mantenere
al potere i ricchi". Aneurin Bevan, leader sindacale
inglese
di Paolo Teobaldelli
1. Dal risorgimento liberale al ritorno del potere assoluto:
il fascismo.
Che il Vaticano sia stato legato a doppio filo al fascismo
non è sicuramente cosa nuova. Fu proprio la benevolenza
ecclesiastica, oltre che padronale, a conferire al fascismo
la prima investitura politica ed una maggioranza qualificata
in parlamento. A tal fine il Vaticano mise da una parte Don
Luigi Sturzo, di idee troppo sociali, e il partito popolare
confluì nel famoso listone clerical-liberal-fascista del
1924 che conferì al fascismo quella forza istituzionale che
gli permise di abolire le garanzie liberal-democratiche e di
varare appieno la dittatura fascista. Il fascismo per la
chiesa cattolica romana fu infatti un dono del cielo, tanto
che il Papa Pio XI definì Mussolini l'uomo inviato dalla
Provvidenza:
"forse ci voleva un uomo come quello che la Provvidenza ci
ha fatto incontrare, un uomo che non avesse le
preoccupazioni della scuola liberale (Pio XI, 14 febbraio
del 1929)"
Cosi l'11 febbraio del 1929 Vaticano e Stato Italiano
firmano i famosi Patti Lateranensi che chiudono il
risorgimento e l'annosa polemica fra stato italiano e
chiesa, mettendo fine a quella impostazione laica che i
liberali avevano dato allo Stato e che aveva scatenato l'ira
violenta del Vaticano costata la scomunica a tutti coloro
che venivano eletti in parlamento.
Insomma il lungo contrasto tra Potere e Chiesa ritornava si
risolveva grazie a Mussolini e al fascismo ed il Vaticano
rientrava così subdolamente nel pieno possesso dei suoi
poteri temporali. Così ripartì con nuova linfa una delle
più perverse collusioni della storia dell'uomo, quella del
potere assoluto investito direttamente da Dio per mezzo del
suo rappresentante in terra. L'investitura divina infatti
può giustificare cose che la legge degli uomini
faticherebbe a legittimare, come già aveva acutamente
notato nel XIV° secolo un acuto pensatore, Guglielmo di
Occam, quando a proposito appunto della persona del Papa e
del suo rapporto con il potere temporale aveva scritto:
"Ma se il Papa per precetto e volontà di Cristo avesse una
tale pienezza di potestà tale da poter fare, tanto nelle
cose temporali, tanto in quelle spirituali, senza alcuna
eccezione, tutto ciò che non è contrario alla legge divina
e al diritto naturale, la legge cristiana dunque imporrebbe
la più orrenda servitù (Breviloquium de potestate Papae,
in Coccia: 1966, neretto mio).
Così, grazie all'investitura ufficiale del Vaticano,
firmati in febbraio i Patti Lateranensi, nel marzo del 29'
le nuove elezioni si svolgono con lista unica, quella
proposta dal Gran Consiglio del Fascismo. Il potere in
Italia torna dunque assoluto al riparo dalle mani del
popolo. Nello stesso modo l'intervento bellico fascista
nella guerra civile spagnola va inquadrato nella stessa
ottica. La Spagna con il suo glorioso passato
imperial-cattolico (pensate a Carlo V e a suo figlio Filippo
II) non può cedere il potere nelle mani dei rossi, del
popolo. Il fascismo italiano dunque interviene con estrema
durezza e ferocia, e le sue armate ricevono la benedizione
cattolica. Lo stesso si ripeterà per le divisioni inviate
in Russia, l'Armir = Armata italiana in russia.
Ma il legame tra Vaticano e potere fascista non si limita
certamente alla benedizione delle sue armate bensì si attua
soprattutto nella funzione di controllo e di spionaggio che
i preti attuano nei confronti del popolo, soprattutto grazie
al meccanismo della confessione.Nel 1944 in una piccola
frazione di Tolentino (in provincia di Macerata), chiamata
Contrada La Bura, un giovane polacco, fuggito da un campo di
prigionia situato alla periferia di Macerata che era stato
bombardato dagli anglo-americani, trova rifugio presso una
famiglia di contadini.La Bura è una piccola contrada
situata sul dorso di una ripida collina. Lì il giovane
polacco trova riparo e conforto e per qualche tempo vive
tranquillo aiutando la famiglia nel duro lavoro dei campi.
Un giorno la donna di casa si reca in paese alla messa e a
fare la confessione. Il prete gli chiede se in casa
nascondono qualcuno. Non perchè lo sospetti, è piuttosto
una domanda che rivolge a tutti perchè dei molti
prigionieri fuggiti durante il bombardamento dal campo di
prigionia, ce ne sono diversi ancora latitanti e quindi la
rete spionistica clerical-fascista si mette in moto per
rintracciarli prima che magari riescano in qualche modo ad
unirsi alla resistenza partigiana attestata nelle vicine
montagne. Il prete ammonisce la donna di dire la verità,
perchè altrimenti il Signore la punirà. La povera donna,
credente e fedele, impaurita confessa e racconta al prete
del giovane polacco. La mattina seguente di buon'ora la
Contrada La Bura viene svegliata dal rumore di alcune
camionette dei carabinieri e dei fascisti. La fortuna volle
che il convoglio sbagliasse destinazione andandosi a fermare
in una casa che precede quella dove si trova il giovane
polacco. Il padrone di casa comprende subito il motivo della
visita e riesce, prima che i fascisti blocchino la casa, ad
inviare il più piccolo dei suoi figli, un bambino, ad
avvertire la famiglia che ospita il polacco del pericolo
incombente.Così il giovane polacco riesce ad evitare la
cattura scomparendo per i campi (purtroppo venne poi
arrestato alcuni mesi più tardi sulle montagne e fucilato)
e la famiglia che lo ospitava riesce così ad evitare morte
sicura.Diversi episodi analoghi, di spiate dei preti, si
verificarono soprattutto nelle zone più antifasciste quali
le Marche, l'Umbria, l'Emilia Romagna, al punto che i
partigiani coniarono un famoso slogan: "se vedi un punto
nero all'orizzonte spara a vista! O è un prete o un
fascista!", a sottolineare che tra le due tipologie di
uomini sostanzialmente non c'era differenza.
2. La caduta del nazifascismo e la liberazione
mutilata.
Grazie alla valorosa resistenza russa a Stalingrado nel
novembre del 42' inizia la contro-offensiva sovietica. Lo
sforzo bellico della campagna russa è ormai molto più
ingente di quello che il nazifascismo pensasse (nonostante
la benedizione di Dio) e così si indebolisce su altri
fronti e gli anglo-americani ne approfittano. Il 9 e 10
luglio del 43' gli angloamericani sbarcano in Sicilia e il
Re Vittorio Emanuele di Savoia ormai conscio della sconfitta
fascista destituisce Mussolini e incarica uno dei più
sanguinari generali fascisti (protagonista di estesi
bombardamenti sulla popolazione civile libica con gas
nervini) Pietro Badoglio, che poi l'Italia democristiana
glorificherà come un eroe nazionale.In realtà il governo
Badoglio fu un'abile mossa delle gerarchie reali ed
ecclesiastiche (in una parola la massoneria) per prevenire
che dalle ceneri del fascismo si ripresentasse la situazione
del cosiddetto biennio rosso (1918-20, quando le masse sulla
spinta della rivoluzione sovietica insorsero ovunque
chiedendo riforme sociali). Infatti socialisti e comunisti
avevano già da tempo iniziato una guerriglia che impegnava
duramente i nazifascisti.La campagna militare
anglo-americana invece non procedeva molto bene (il fronte
rimase bloccato per diversi mesi sulla linea gotica) tanto
che per cercare di battere i russi in volata essi
effettueranno lo sbarco in Normandia l'anno seguente. Gli
americani cercano (probabilmente in stile con il governo
Badoglio) di ricorrere a mezzi estremi. Una nave alleata
carica di gas nervini attracca al porto di Bari ma la rete
spionistica nazifascista è ancora efficace, e così
all'improvviso aerei della Luftwaffe bombardano il porto di
Bari nel dicembre del 1943 affondando la nave. Dalla nave si
scatena una nube tossica che solo per caso non provoca una
strage, infatti il vento spirava verso il mare e non verso
la città che altrimenti i morti sarebbero stati a
migliaia.Così nonostante la retorica propagandistica
atlantica, furono i partigiani socialisti e comunisti e il
popolo a liberare la gran parte delle città italiane (da
ricordare anche il contributo degli scioperi generali a
Torino e Livorno che bloccarono la produzione e crearono
danni logistici rilevanti alle strutture militari
nazifasciste), come dimostra anche la seguente testimonianza
tratto dalla vita di Sandro Pertini:
"L'insurrezione di Firenze è vicina e Pertini decide di
fermarsi per partecipare alla Battaglia. L'8 agosto suona la
Martinella, dando il segnale dell'insurrezione. Il popolo
scende in piazza, si comincia a sparare. Gli alleati
informano Pertini che non entreranno in città se non quando
essa sarà ripulita dai franchi tiratori. E così avviene
(Faggi: 1970)"
La fine, ormai vicina, è nell'aria ed ecco allora che gli
anglo-americani d'intesa con il Vaticano approntano un piano
d'azione per salvare da morte sicura ufficali e dirigenti
nazifascisti la cui conoscenza ed esperienza appariva
all'alleato americano assai preziosa.A dirigere l'operazione
di salvataggio e traduzione in Centro e Sudamerica fu la CIA
d'accordo con un giovane cardinale, Giovanni Battista
Montini, e l'operazione fu un successo. Numerosi gli
ufficiali e collaboratori fascisti salvati e tradotti nel
continente americano. Uno dei più noti in Italia è
sicuramente Erik Priebke, l'ufficiale nazista autore della
strage delle Fosse Ardeatine a Roma.
3. Dal nazifascismo al tecnofascismo dell'Italia
democristiana.
La collaborazione del cardinale Montini con la CIA non finì
in quel frangente, bensì proseguì soprattutto nello sforzo
atlantico di mutilare la liberazione, evitando uno sbocco
realmente democratico dell'Italia post-fascista che avrebbe
favorito le sinistre dato che nel contributo dato alla
liberazione le masse erano diventate in prevalenza
socialiste e comuniste. Ecco allora che la macchina
propagandistica, gettonata da milioni di dollari provenienti
dallo State Department, presentandosi con il volto sacro
della chiesa riesce a scongiurare il pericolo varando
l'Italia democristiana, dove decine di ex-fascisti si fecero
il bagnetto ripresentandosi al popolo come dei bimbetti
innocenti (vedi Blum: 1995).
E la collusione CIA - Vaticano proseguì anche durante gli
anni 50' e 60'; il cardinale Montini usufruì di diversi
milioni di dollari e di ampio spazio in giornali e riviste
patinate, passando per un vero e proprio Santo riusciva a
trovare soldi per aprire orfanotrofi e istituti per bambini
poveri, veniva ritratto mentre visitava i poveri, i malati
nella sua pia opera apostolica (Blum: 1995). Fu così che la
CIA riusci in uno dei suoi colpi più azzeccati. Infatti nel
1963 il cardinale Montini viene eletto papa, è il Papa
buono, Paolo VI; beh, certo, posizionati tra fascismo e Cia
non si può essere che buoni, no?
Con il Papa dalla propria parte, così come già per
Mussolini, il blocco atlantico estese dunque sull'Italia una
rete di spionaggio e di controllo delle masse che si basava
anche sulla esperienza e capillarietà delle strutture
ecclesiastiche, oltre che su nuovi mezzi tecnologici di
raccolta dati e controllo. Come rivela lo storico
statunitense Blum:
"La stessa Cia ha ammesso che tra il 1948 ed il 1968 ha
pagato un totale di 65.150.000 dollari alla Democrazia
Cristiana, ad altri partiti, ai sindacati e ad un'ampia
varietà di altre organizzazioni in Italia (Blum, op.cit.,
p. 120).
Inoltre diversi prelati e laici vicini al Vaticano fecero
parte di quella rete clandestina denominata Gladio che fu il
nerbo della cosiddetta Strategia della Tensione, cioè di
quella vera e propria attività terroristica che il blocco
atlantico mise in opera per confondere l'opinione pubblica
italiana e stabilizzare il potere democristiano buttando
fango sulla sinistra alternativa. Neofascisti e preti
vennero così addestrati dalla CIA alla guerra sporca, come
rivela Victor Marchetti, assistente generale CIA in quegli
anni bui:
"Essi sono addestrati per esempio per affrontare disordini e
dimostrazioni studentesche, per preparare dossiers, per fare
il miglior uso possibile di banche dati e dati fiscali di
cittadini, etc., in altre parole per controllare e
sorvegliare la popolazione del proprio paese con i mezzi
offerti dalla tecnologia. Questo è quello che io chiamo
tecnofascismo (Blum, cit. p.121)"
La capillarietà e apparente innocenza delle organizzazioni
ecclesiastiche ne fanno uno strumento veramente efficace a
fini di controllo. Un esempio è Comunione e Liberazione,
un'organizzazione dotata persino di stampa propria, immobili
e di denaro in abbondanza. La sua organizzazione
universitaria, i Cattolici Popolari, fornivano
operativamente un'opera di controllo delle facoltà quasi
totale. Essi per tutto l'orario di apertura delle strutture
universitarie piazzavano uno o due studenti in qualsiasi
spazio dove potevano ritrovarsi gli studenti o per studiare
(aule studenti e biblioteche) o per socializzare (mense,
giardini e persino corridoi). Il meccanismo di controllo è
quasi militare, essi si avvicendavano a regolari intervalli
coprendo quasi interamente la giornata. Basta portarsi due o
tre libri o quaderni e far finta di studiare o scrivere,
mentre in realtà si raccolgono dati e informazioni
soprattutto sulle organizzazioni universitarie di sinistra.
I cattolici popolari furono scacciati malamente dalle
università in seguito al movimento di protesta della
pantera (1990, di cui anch'io feci parte), attraverso
l'occupazione di facoltà intere. In quegli anni la speranza
era tornata a spirare sull'Italia, poichè finalmente
qualcuno aveva tolto il coperchio e s'era iniziata a
intravedere quella complessa rete mafioso-affaristica su cui
era basata la politica democristiana (e alleata).Ma ecco che
il piano per la rinascita democratica della P2, pronto da
anni (1975), veniva messo in atto per rimediare
all'involuzione democristiana e dei suoi alleati (quali il
partito socialista di Craxi). Ecco l'uomo nuovo, di
successo, il Cavalier Berlusconi, e allo stesso tempo il
ritorno delle bombe che dal 90' al 95' ritornarono ad
esplodere in diverse città italiane. Così il pericolo
della perdita di potere fu scongiurato ed evitato, e
l'Italia fu traghettata dal tecnofascismo democristiano a
quello massone bianco-borghese di Forza Italia e Alleanza
Nazionale, livellato non sulla costituzione ma piuttosto sul
modello delle democradure già sperimentate in centro e
sudamerica; basti pensare al Perù di Fujimori e Montesinos
che veniva esplicitamente citato come modello politico da
imitare da Berlusconi e Previti ed altri, nella prima
campagna elettorale che vide il neofascismo bianco vincere
le elezioni (1994-5).
Anche in sudamerica la rete di spionaggio e controllo
fornita dal Vaticano svolge direi da decenni, un ruolo
fondamentale nel meccanismo di oppressione del capfascismo,
così come per secoli l'aveva giocato nell'oppressione
colonialista (mentre d'altra parte molti prelati
autonomamente svolgono assistenza reale alle popolazioni
spesso in aperto contrasto con le gerarchie della chiesa
romana).
In Colombia, nel 2000 o 2001, le FARC (le Forze Armate
Rivoluzionarie di Colombia) decisero di attaccare una
prigione segreta dei paramilitari, le cosiddette Death
Squads, cioè gli squadroni della morte, mercenari
finanziati e addestrati da CIA e Pentagono (per lo più
nella famigerata Escuela de las Americas a Panama). La
prigione (probabilmente non molto diversa da quelle presenti
in Europa) stava svolgendo un'attiva ed intensa opera di
tortura e uccisione di civili sequestrati per cercare di
ottenere informazioni sulla guerriglia delle FARC, che tra
l'altro controllano ormai una buona parte del paese (vedi
nota 1). Nell'attacco eseguito con successo la prigione fu
distrutta, venne sequestrato materiale e armi, e diversi
mercenari vennero fatti prigionieri; tra di essi si
trovavano anche due preti cattolici che avevano partecipato
persino direttamente alle torture dei civili.
4. Vaticano e guerra in Iraq: il neofascismo atlantico si
lancia verso il III° millennio.
L'aggressione capfascista al medio oriente attuata
attraverso l'invasione dell'Iraq (ma anche con la guerra
diplomatica e le pressioni a Siria ed Iran, nonchè con il
vero e proprio volgare insulto della religione musulmana
proveniente stranamente da paesi dove la massoneria
cristiana-cattolica è forte, come ad esempio la Danimarca),
dimostra quanto la collusione Fascismo - Vaticano - Cia sia
ad oggi ancora ad alti livelli. E lo dimostra proprio nella
rete capillare di uomini e donne diffuse in Iraq come
attivisti "cristiani" ufficialmente con compiti "umanitari"
di aiuto alla popolazione, ma in realtà sguinzagliati con
obiettivi di spionaggio e controllo, oltre che di
terrorismo. Basti pensare alla triste vicenda Quattrocchi,
che come "umanitario" ha servito anche in Croazia, Bosnia e
Kosovo, il quale al momento del sequestro viaggiava in
compagnia degli altri attivisti su di una jeep carica di
armi ed esplosivo. Insomma più che umanitarismo si tratta
piuttosto di terrorismo nero, ormai noto, analogo a quello
attuato in Europa con lo Stay Behind, e tendente a
stabilizzare il governo fantoccio messo su dagli
invasori.
Il popolo iracheno sottoposto dagli anni 70' a tale
strategia (con il terrorista Allawi che piazza bombe,
divenuto poi premier del primo governo iracheno post-Saddam)
ha ormai appreso la lezione e veglia sulla società civile,
liberandosi frettolosamente di tali personaggi (come il caso
Quattrocchi) o utilizzandoli per ottenere dalle autorità
occupanti la liberazione di detenuti.
Ma insomma la perversa complicità chiesa-potere assoluto
prosegue. Il nuovo Papa, Benedetto XVI, l'ex Cardinale
tedesco Ratzinger, nella sua prima enciclica sostiene di
volersi rifare ad un grande esempio del passato, quello di
Paolo VI e di voler proseguire nella strada da lui aperta.
Se allora consideriamo il suo passato di giovane nazista
nella Germania Hitleriana, che gli ha fatto guadagnare in
molti ambienti il soprannome di Nazinger, diviene anch'egli
un personaggio abbastanza sospetto e in odore di essere,
come lo fu Paolo VI, sul libro paga della CIA e dello State
Department.
Beh insomma, alla luce di tutto ciò si può dire allora che
il futuro non è di certo roseo, esso piuttosto sembra oggi
ancora una volta tingersi sinistramente di nero.
Paolo Teobaldelli
[email protected]
[email protected]
Ph.D. in Semiotics and Communication Theory
Buenos Aires, Argentina
Nota dell'autore: (1) Mi scuso con i lettori per la mancanza
dei dati precisi sulla località e la data di tale episodio;
purtroppo li ho nell'archivio personale che ho dovuto
abbandonare in Italia in seguito al mio frettoloso esilio, e
qui dove vivo non ho la possibilità, se non per breve
tempo, di usufruire di Internet; quindi colgo l'occasione
per scusarmi anche per altre possibili imprecisioni e lacune
che si possono rintracciare in questo e in scritti
precedenti, purtroppo spesso sono obbligato a citare a
memoria senza la possibilità di verifica alcuna.
Bibliografia:
- Aarous, M. & Loftus, J.1991 Unholy Trinity: the
Vatican, the Nazis and Soviet Intelligence, New York.
- Agee, P. & Wolf, L.1978 Dirty Work: The Cia in Western
Europe, New Jersey.
- Blum, W.1995 Killing Hope, Common Courage Press,
Monroe.
- Coccia, A.,1966 Filosofia, teologia, politica, (a cura
di), antologia sistematica, Edizioni Andò, Palermo.
- Faggi, V.,1970 Sandro Pertini: sei condanne due evasioni,
(a cura di), Mondadori, Trento.
- Marchetti, V. & MArks, J.D.1975 The Cia and the Cult
of Intelligence, New York.
Nella foto, lo scrittore Paolo Teobaldelli
Axteismo, No alla chiesa, no alle religioni
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