Amnesty International (www.amnesty.it) ha lanciato un nuovo appello urgente per tentare di salvare Sakineh Mohammadi Ashtiani dalla lapidazione per un presunto adulterio da lei sempre negato. Chiede dunque di firmare il nuovo appello che si trova sul suo sito.
Infatti, grazie alle migliaia di firme raccolte in precedenza in tutto il mondo, la Corte suprema iraniana ha deciso di riesaminare il suo caso, ma serve ancora la pressione internazionale per sostenere la causa della donna, che sembra essere oggetto di una vera e propria persecuzione.
Come spiegare, infatti, l'arresto della moglie e del cognato del suo avvocato il 24 luglio, senza alcuna accusa, e delle numerose minacce di morte ricevute dallo stesso avvocato che l'hanno indotto a cercare rifugio in Turchia dove, stando alle informazioni di Amnesty, avrebbe presentato richiesta di asilo all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)? Adesso l'avvocato Mostafaei si trova in Norvegia, dove attende la moglie e la figlia.
Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna che rischia la lapidazione, ha un nuovo avvocato, e anche per questo è importante che torni a farsi sentire la pressione dell'opinione pubblica internazionale.