LA III GUERRA MONDIALE È IN ATTO
http://www.vocidallastrada.org/2016/07/la-iii-guerra-mondial
e-e-in-atto.html 22 luglio 2016
La III Guerra Mondiale è in atto Gian Paolo Marcialis
Pubblicato da Alba Kan
Siamo ormai nella III Guerra Mondiale. Questa Guerra non si
combatte con gli eserciti schierati ma col terrorismo, le
banche, il depauperamento del suolo, lo sfruttamento dei
popoli e delle nazioni meno abbienti. Le migrazioni dei
popoli hanno assunto caratteristiche di esodo biblico. La
cronaca degli avvenimenti è un susseguirsi frenetico di
fatti gravissimi: attentati, stragi, bombardamenti,
abbattimento di aerei di linea avvengono in tutte le parti
del mondo: dal Medio Oriente, al Bangladesh, dal Messico,
alla Nigeria, Sudan, Somalia, Turchia e nella
“civilissima” Europa. Diventa sempre più attuale una
celebre frase di Carl Von Clausewitz…”La guerra è la
prosecuzione della politica con altri mezzi”. Le guerre
moderne le fanno i servizi segreti, i contractor
(mercenari), le multinazionali, le bande mafiose, le grandi
banche. Ormai viviamo in una società dove politica e
criminalità convivono o meglio la politica è spesso
criminale e il crimine si fa politica. Assistiamo impotenti
alle“migrazioni forzate”, le cui cause, molto spesso,
possono essere attribuite ai governi europei e occidentali:
il traffico di armi, gli interessi legati al petrolio e ai
suoi derivati, l’espropriazione di vasti territori per gli
interessi delle multinazionali, lo sfruttamento del
sottosuolo. Questo avviene spesso con la complicità di
regimi dittatoriali senza scrupoli, che reprimono con la
violenza ogni forma di dissenso. Il caos regna sovrano.
Non passa giorno che fatti gravissimi accadano a macchia di
leopardo in tutto il mondo. I morti si contano a migliaia.
Gli integralisti che inneggiano alla guerra di religione non
sono più solo nei paesi arabi (Marocco, Algeria, Tunisia,
Libia ed Egitto) ma stanno penetrando sempre di più nel
continente africano rafforzandosi, in particolar modo, nei
paesi dove vi è una forte maggioranza islamica (Mali,
Repubblica Centroafricana, Somalia, Zanzibar, Tanzania,
Kenya e Nigeria). Nel 2014 il gruppo fondamentalista Boko
Haram ha provocato in Nigeria oltre 2000 morti. Altrettanti
nel 2015.
Ma quand’è che è iniziata la III Guerra Mondiale?
Sicuramente le tracce si perdono nel tempo. A voler fissare
dei riferimenti temporali basterebbe dire che dopo la II
Guerra Mondiale, con la suddivisione del mondo in sfere
d’influenza da parte di Stati Uniti e URSS e con il
sorgere della guerra fredda i conflitti locali si sono
moltiplicati. Ma l’attentato alle Torri Gemelle dell’11
settembre 2001 che ha sdoganato la guerra perpetua degli
Stati Uniti e alleati: l’invasione dell’Afghanistan, la
guerra in Irak, la guerra nei Balcani, la guerra in Libia
con l’eliminazione di Gheddafi, la cosiddetta primavera
araba… La chiamano “esportazione della democrazia”.
Eufemismo per non chiamare gli avvenimenti con il vero nome:
occupazione, sopraffazione, traffico di armi, furto del
petrolio.
L’Italia, dal 1943 è a sovranità limitata e la posizione
strategica nel Mediterraneo ne ha condizionato la libertà e
l’autodeterminazione. Basterebbe rivedere la storia della
Repubblica dal 1943 a oggi per capire come, da Portella
delle Ginestre si sia snodata una infinita teoria di
attentati, stragi, strategia della tensione, delitti
eccellenti, trattativa stato-mafia e via discorrendo che
hanno pesantemente limitato la libertà delle istituzioni e
del popolo italiano. Accanto alla storia ufficiale esiste
un’altra storia sotterranea, occulta, manovrata dai poteri
forti e dalla massoneria. Un altro aspetto di questa guerra
è l’accerchiamento dell’URSS da parte della Nato
(leggi: USA) con l’istallazione dei missili nei paesi
confinanti con la Russia e la destabilizzazione
dell’Ucraina.
La Sardegna da sempre occupa un ruolo di primaria importanza
in questo funereo scacchiere: non si contano le basi
militari, la sperimentazione di armamenti e sistemi di
guerra, l’uso dell’uranio impoverito, la mortificazione
del territorio inquinato da mille sostanze tossiche e
altamente nocive, la subordinazione servile alla NATO e a
Israele che qui sperimenta le armi micidiali che poi usa
contro i Palestinesi…
Dov'è finito il pacifismo mondiale? Dove son finite le
denunce e le proteste? Negli anni ’60 e ’70 la mitica
Joan Baez cantava We shall overcame (noi ce la faremo) dando
voce all’utopia di un mondo nuovo. In quegli anni i
giovani alzavano la testa e protestavano. Oggi la testa
tengono china, per paura, indifferenza, quieto vivere, persi
dietro i falsi miti di un benessere irreale, di un lavoro
sempre più irraggiungibile, storditi da droghe, musica,
calcio, alcol, telefonini e altri marchingegni
elettronici...La politica e la mafia sono ormai sinonimi, il
dio denaro regna sovrano. Una volta circolava lo slogan che
recitava “Proletari di tutto il mondo, unitevi!”. Oggi
si potrebbe dire: “Uomini di buona volontà,
unitevi!”
Bisogna alimentare la speranza e darle gambe per camminare e
braccia per agire.
Prima che sia troppo tardi.
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