Noi imprenditori Falliti.
Le vicende Telecom, Tronchetti Provera, De Benedetti, tanto
per fare nomi grossi; ma ci sarebbe da elencare tanti nomi
meno conosciuti di manager pubblici e privati che hanno
recato danni alle aziende, uscendone sempre in gran forma
con liquidazioni da milioni di euro, io francamente non
capisco che classe di imprenditoria e' questa, ritengo
piuttosto una oligarchia mafiosa che non si fanno scrupoli
per le loro attivita' losche. Negli anni settanta si parlava
molto di mafia di Stato, di grigi signori della finanza;
bhe' adesso siamo abbondantemente oltre il 2000 mila, e
quando guardavo da piccolo il film 2001 Odissea nello
spazio, mi pareva di immaginare un tempo lontanissimo, si
cari signori il tempo vola, sono diventato un piccolo
imprenditore, fatto con i miei soldi veri, e non come gli
alti manager di cui sopra che probabilmente non hanno mai
avuto soldi loro. Io parlo dei miei soldi, investiti in
attivita' produttive; un fallimento i miei soldi investiti
male, sono un pessimo imprenditore e nel 1997, mia figlia
aveva due anni, non avevo nel portafoglio i soldi per fare
la spesa, e viaggiando tra Barberino del Mugello e Rioveggio
parcheggiai nella corsia di emergenza la macchina,
attraversai il guard-rail e mi spenzolai dal viadotto, nella
speranza di trovare il coraggio di buttarmi giu'...
Passarono pochi minuti e una auto della Polstrada con due
agenti giovani a bordo si fermarono ha dovuta distanza, con
calma un agente si avvicino' a me e quando gli dissi di non
avvicinarsi oltre senno' mi sarei buttato face due passi
indietro, inveiva con gli automobilisti che si soffermavano
a curiosare, anzi si incazzava furiosamente, io vivevo una
condizione di calma data dalla disperazione; le immagini del
poliziotto, il vuoto sottostante, i volti degli
automobilisti visti attraverso il finestrino delle macchine
mi parevano lenti fotogrammi, e i rumori li sentivo
ovattati, tutto mi roteava intorno, le parole e la voce del
poliziotto penetravano dentro il mio cervello, rendendole
nitide, il volto ben delineato, tutto intorno offuscato e il
baratro, avrei dovuto fare un salto di qualche centinaio di
metri, la vita o la morte, il poliziotto mi disse che ha una
bambina e mi domanda se anche io sono padre, intanto si
avvicina ed io gli grido che mi sarei buttato, due passi
indietro vedo nel volto del poliziotto la disperazione, e mi
domando se tutto cio' era giusto, leggevo nei suoi occhi la
disperazione, un guizzo, mi afferro' un braccio e mi
catapulto'sulla carreggiata, mi abbraccio', mi bacio' sulla
guancia e scarico' la sua tensione con un pianto.
Grazie Poliziotto anonimo della stazione Polstrada di Pian
del Voglio.
Industriale
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