testata ADUC
L'INPS e i suoi conti.
di francescodeleo
2 marzo 2013 20:13
 
L'ultima volta che mi è capitato di sentire dell'INPS è stato quando l'hanno fuso con l'inpdap. L'inpdap era ed è l'ente che gestisce le pensioni dei dipendenti pubblici. Io sono dell'opinione che i due enti gestiscono due categorie di pensioni tra loro molto differenti: l'inps gestiva e continua a gestire prevalentemente le pensioni dei lavoratori non pubblici, l'inpdap le pensioni dei lavoratori pubblici. Io tendo a distinguerle perchè i lavoratori privati sono soggetti alle leggi di mercato ovvero se non c'è lavoro vengono licenziati, mentre i lavoratori pubblici possono essere, al massimo e con molte limitazioni, solo trasferiti.
Ciò che mi ricordo è che l'allora ministro fornero (quella che disse che i giovani di oggi sono "choosy") disse che lo scopo della fusione è la razionalizzazione dei costi di gestione interni, una struttura anzichè due (o tre o più).
Oggi quel governo e quei ministri non ci sono più, e per il momento non ci sono sostituti.
Comunque la questione non riguarda chi ministro o quale governo, ma quale Inps avremo domani.
Subito dopo la dichiarazione di quel ministro, venne messo in evidenza da più parti che i conti dell'inpdap erano in forte passivo, ma lei disse di non preoccuparsi di ciò perchè lo stato avrebbe ripianato i debiti. Già, lo disse lei, a quel tempo ormai lontano.

I conti dei due enti da prima della fusione ad oggi.

Per quanto riguarda l'inps, i suoi conti sono in leggero passivo, di pochi miliardi di euro. Per quanto riguarda l'inpdap, posso affermare che il suo passivo è dovuto quasi per intero al fatto che paga in pensioni più di quanto riscuote per contributi. Per il 2011 si parlava di un passivo di oltre 10 miliardi di euro relativo alla gestione contributi-pensioni (mentre per l'inps nel 2011 si parlava di un passivo di meno di tre miliardi). Faccio presente che sto parlando di un disavanzo che si rinnova ogni anno, e per l'inpdap le previsioni sono negative perchè ci sono in atto misure di riduzione dei dipendenti pubblici che farà aumentare il divario contributi-pensioni erogate. Il deficit dell'inpdap viene o dovrebbe essere coperto dallo stato, ma sui suoi conti alcuni affermano - ma sembra di difficile dimostrazione - che esso non versa i contributi di sua competenza addirittura dal 1996! Poco male, se ripiana annualmente i suoi debiti.

Dal Corriere leggo che per il 2012 lo stato italiano ha già trasferito all'inpdap 6,4 miliardi di euro ma nonostante ciò il suo disavanzo sarà di circa 5,8 miliardi di euro. Non solo, il patrimonio dell'inps si sta assottigliando di anno in anno: alla fine del 2011 il patrimonio dell'inps era di circa 41 miliardi di euro; per effetto dell'incorporazione inpdap-enpals, ad inizio 2012 il patrimonio del superinps era già di soli 34 miliardi; alla fine dell'anno si scenderà a 25 miliardi. Quindi, in un solo anno si sono persi 16 miliardi di patrimonio inps, patrimonio che era a disposizione dei dipendenti privati, e non pubblici.
Qualche giorno fa è stato reso pubblico il bilancio di previsione per il 2013 dell'inps, e ancora una volta il deficit degli enti incorporati peserà sui suoi conti.


Non lo so se mi sta sfuggendo ancora qualcosa...
 
 
FORUM IN EVIDENZA
2 marzo 2013 20:13
L'INPS e i suoi conti.
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS