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Gli Italiani sono normali, oppure sono tutti scimuniti ?
di Lupo Elghatt
19 marzo 2006 0:00
 
Gli Italiani sono normali, oppure sono tutti scimuniti ?

I maggiori giornali finanziari del pianeta danno l'Italia per spacciata. Dopo "The Economist" che ha dedicato all'Italia un intero inserto dal titolo "Addio Dolce Vita", anche il Financial Times ha così titolato Italy follows Argentina down the same road to ruin .

Come durante il fascismo, la verità su ciò che sta succedendo in Italia, si sa dai giornali stranieri; infatti Berlusconi, come Mussolini, definisce "comunista" la stampa estera (anche The Wall street journal? Ed il Financial times? E The Economist? E tutti gli altri giornali capisaldi del capitalismo mondiale?). Mussolini, per la verità, li definiva lacché delle plutocrazie occidentali.

Entrambi, hanno raccontato agli italiani la stessa favoletta (siamo forti, ricchi e potenti) che, nel caso di zio Benito, diventò ridicola non appena si cominciò a fare sul serio: dal primo giorno di guerra, le forze armate italiane inanellarono la più lunga ed ingloriosa serie di sconfitte militari della storia dell'umanità.

Gli italiani ci credevano a quelle stronzate del Duce (ricordate le otto milioni di baionette e la storia dell'Impero che ritornava sui colli fatali di Roma?), esattamente come oggi credono alle stronzate di Napoleone Berlusconi. E ciò dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio, che "questo è un popolo di coglioni" (la citazione è di Gianni Brera, quel grandissimo giornalista che definì "abatino" Gianni Rivera).

I maggiori giornali finanziari del mondo, ci raccontano che l'Italia oggi, è come l'Argentina ieri: stesso percorso verso il disastro e stessa probabile "tosatura" di tutti quei risparmiatori che detengono titoli di Stato.

In un passaggio dell'articolo si dice: "one has to wonder at what stage Italy's bondholders will get the feeling that they have been to this sad movie before" (uno si chiede a che punto i detentori di Bot italiani avranno la sensazione di vedere lo stesso triste film che hanno già visto con in Bonds argentini).

Avete capito? L'autore dell'articolo fa notare che, questo popolo di 57 milioni di furbi, dopo essersi fatto "inculare" dagli argentini (con i Tango bonds) si sta facendo "inculare" alla stessa maniera, dai Bot nazionali. E meno male che siamo 57 milioni di furbi ....!!??

E dire che i numeri sono pubblici e chiunque può consultarli e, quindi, tutti avrebbero la possibilità di rendersi conto "in proprio", di quanto grave sia la situazione, senza bisogno di farselo raccontare da altri.

Quando il governo Berlusconi arriva al "potere" (anno 2001)?

Si riprende con lo stesso andazzo della Prima Repubblica, quando i governi di Craxi, De Mita e compagnia cantante, conducevano il debito pubblico italiano al 120% del Pil; cioè alla bancarotta.

Questo governo Berlusconi, da quando ha messo le mani nell'economia italiana, ha gettato alle ortiche anni di risanamento ed ha cominciato a spendere più di quanto incassa, sicché, nel 2005, per la prima volta in dieci anni, il debito pubblico italiano ha ripreso a salire (era il 104.2% del Pil ed è salito al 106.4%).

Se Silvio Berlusconi avesse fatto la stessa cosa con i conti di Mediaset, quella sua azienda sarebbe già fallita!

Non è un'opinione, è matematica.

Osservate (soprattutto quelli che ancora credono alle favole per bambini scimuniti) le spese al netto degli interessi: li dentro ci sono (soprattutto) gli stipendi dei dipendenti pubblici. Vedete il gigantesco salto durante il governo Berlusconi?



Dopo anni di contenimento, è arrivato il "guru" di Arcore con le sue ricette di liberismo alla Thatcher e, invece di fare ciò che predicava da anni (ridurre le spese dello stato), ha cominciato a spendere e spandere come suo compare Craxi (compare per essere stato suo testimone di nozze) e tutti quegli altri che hanno portato l'Italia alla bancarotta.

E mentre che "mago Silvio" compiva questo "sacco" delle casse dello stato, raccontava agli italiani quanto bravo e parsimonioso era stato il suo governo; e molti italiani ci hanno creduto, esattamente come credevano alle cazzate militariste di Mussolini.

Lo vedete adesso quante stronzate vi ha raccontato questa banda di governanti abili solo nel gioco delle tre carte? Siete o non siete convinti che, se Berlusconi avesse fatto le stesse cose con le casse di Mediaset, quella sua azienda avrebbe già portato i libri in tribunale?

E' così difficile da capire?

Dice che l'Europa e l'euro sono state la rovina dell'Italia; come se volesse scaricare su Bruxelles le responsabilità della pessima situazione economica italiana.

Lo vedete cosa succede durante gli anni di Berlusconi?

Gli interessi sul debito pubblico calano drasticamente; e lo sapete perché?

Perché i mercati finanziari, confidando sul risanamento delle finanze italiane (a seguito dell'ingresso nell'euro), si sono accontentati di tassi di interesse più bassi.



Il governo Berlusconi, grazie all'Europa ed all'euro, ha evitato un disastro immane delle finanze pubbliche: dovrebbero tutti recarsi, almeno una volta l'anno, in pellegrinaggio a Bruxelles per ringraziare quel santo patrono.

E, invece, il guru di Arcore, va raccontando ai suoi elettori (che, evidentemente, stentano a fare i conti anche col pallottoliere) che l'Europa è stata la più grande disgrazia che si poteva abbattere sul suo governo; esattamente come Mussolini che accusava l'Inghilterra (la perfida Albione) di qualsiasi problema economico italiano.

Così ci tocca sentirci "pigliati per il culo" da quelli del "Financial times" che, giustamente, si chiedono: "ma questi italiani sono davvero persone normali oppure sono un popolo di scimuniti?".

Io me lo chiedo spesso e, quasi sempre, propendo per la seconda ipotesi.
 
 
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19 marzo 2006 0:00
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