L’azione, seguita al pensiero, del rifiuto
dell’informazione italiana da parte del Movimento 5
stelle, è l’inizio di una rivoluzione pacifista che
indica in che modo, l’intreccio dei poteri ha interagito
nei fattori sociali, economici, portando allo sviluppo di
cittadini privilegiati, le caste, che vessano il resto
della popolazione, può essere finalmente, rovesciato. In
primis non facendosi gestire dalla vecchia informazione.
Grillo, non ha solamente preso ¼ dei vecchi voti, ai vecchi
partiti, ha fatto di più, ha regalato un’informazione
partecipativa, riducendo la vecchia informazione, da media
nazionali, al semplice rango, inferiore, di utente. Se vuoi
sapere qualcosa , basta che visiti il suo blog, o uno di
quelli che appartengono a coloro che sono stati eletti.
Grillo lo può fare? Sì. Uccide l’informazione?
Tutt’altro, la amplia. Che cosa ci guadagna il cittadino?
Tutto quello che ci rimettono coloro che dànno
informazioni a pagamento, oltre alla cultura di impararsi a
verificare da solo quanto un politico afferma e quanto poi
tiene fede alle promesse fatte. E i giornali che fine
fanno? In relazione alla politica, stavolta, perlomeno qui
in Italia, se non sopravvivono con i soldi pubblici,
chiudono. E i giornalisti? Faranno gli scrittori, o sennò
faranno quello che fanno gli altri disoccupati. E poi? I
prossimi sono i sindacati, tocca pure a loro, e perché?
Perché sono un’altra di quelle caste che come i politici,
ha contribuito a portare il cittadino nelle condizioni in
cui si trova. E poi? Poi si vedrà.
Francesco Mangascià
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