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UNA MENSA PARTICOLARE
di VOCE VALDESE
25 ottobre 2005 0:00
 
dal sito:
http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/index.php?id=192< br>
Trsatto dal NEV (Notizie evangeliche" del 19 ottobre 2005

Al Sinodo dei vescovi i "delegati fraterni" parlano di ospitalita' eucaristica

Il teologo valdese Paolo Ricca commenta gli interventi dei due vescovi protestanti

"Nessuno ha il diritto di impedire la partecipazione alla Cena del Signore, appunto perché è del Signore, e non della chiesa". Queste le parole del teologo valdese Paolo Ricca a commento delle riflessioni dei due delegati fraterni protestanti, il primo anglicano, il secondo luterano, intervenuti martedì 11 ottobre al Sinodo dei vescovi.
Rattristati per come la chiesa cattolica sta gestendo la questione dell'ospitalità eucaristica - tanto cruciale per l'ecumenismo, quanto per l'unità dei cristiani -, John Hind, vescovo di Chichester (Gran Bretagna), e Per Lønning, vescovo emerito della chiesa luterana di Norvegia, hanno messo in evidenza come l'ospitalità eucaristica sia largamente praticata tra gli stessi ranghi della chiesa cattolica. Lønning si è detto rammaricato per le conclusioni a cui sono giunti i vescovi cattolici riuniti in Vaticano, dettate esclusivamente dalla dottrina, le quali "vengono sostenute con la logica, senza alcun riferimento a ciò che è avvenuto e che avviene nella vostra chiesa. Non si presta nessuna attenzione alle opinioni che non sono meno fondate sulla Bibbia di quella dominante".
"L'ospitalità eucaristica, come hanno sottolineato i due delegati fraterni, che pure viene già praticata, è una prassi irregolare, anzi, trasgressiva agli occhi della dottrina cattolica", ha dichiarato Paolo Ricca. Non si fa illusioni, l'autorevole teologo. Per lui "invocare l'esistenza di una prassi più che consolidata all'interno della chiesa cattolica, non servirà ad influenzarne la dottrina. Il discorso da fare è un altro: non possiamo essere noi i padroni della Cena. La Cena è amministrata sì dalle chiese, ma essa è del Signore. Laddove si allestisce questa mensa, che è anche quella di Giuda, tutti sono invitati". Ricca tiene a ricordare le parole dell'apostolo Paolo: che partecipino alla Cena tutti quelli che hanno esaminato sé stessi! (I Corinzi 11). "Non possiamo esaminare gli altri e decidere se possono o no accostarsi alla mensa". E, con un pizzico di amarezza, fa notare che "purtroppo i discorsi non possono fermarsi alla sola constatazione dell'esistente. Il solo argomento della 'prassi eucaristica' di molti cattolici, non può essere vincente. Intanto però devo notare che Gesù rimane quanto mai prigioniero della dottrina delle chiese".
 
 
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