testata ADUC
Il mio voto a Berlusconi
di Harakiri
12 marzo 2008 0:00
 
Ho deciso, voto per Berlusconi.

Berlusconi rappresenta quel che la politica non dovrebbe essere.

Berlusconi rende tutto chiaro e intelligibile, purchè si voglia vedere e comprendere.
Gli Italiani sembra non vogliano vedere e quindi bisogna rendere forte Berlusconi perché nessuno possa dire "non sapevo", "non avevo capito", "non credevo" (già avvenuto con tangentopoli, quando milioni di italiani hanno mostrato stupore non per quanto avveniva, che era ben noto, ma per il sollevamento del coperchio).

Con Berlsuconi il conflitto d'interessi è divenuto palese. Tutti sappiamo che il nostro sistema di potere si fonda sul conflitto d'interessi, nella duplice veste di tutela dei propri personali interessi e di tutela degli interessi delle corporazioni dalle quali discende la legittimazione politica (vedi riforma delle pensioni Dini\Prodi, per esempio).

Con Berlusconi è divenuto evidente che legiferare ad personam è una priorità. La cosa non dispiace al centrosinistra che, infatti, non si è curato di modificare quelle leggi.

Con Berlsuconi è divenuta evidente l'inefficienza dell'ordine giudiziario e il perenne stato di conflitto tra questo e il sistema politico; problema antico mai risolto. La responsabilità civile dei magistrati è stata vanificata, le sentenze possono impunemente non essere scritte senza che qualcuno senta il dovere d'intervenire e se interviene, vedi il CSM, si tratta di provvediemnti ridicoli e inefficaci. I processi possono durare un'eternità, privando i Cittadini di un fondamentale diritto alla base del "contratto sociale". Tutto ciò rappresenta un'inezia per il centrosinistra, che ha prodotto una risibile e inefficace riforma della giustizia che produrrà altri guai e in ogni caso non incide sui problemi all'ordine del giorno già dagli anni ottanta del secolo scorso.

Con Berlusconi è evidente che i problemi e le emergenze sociali si affrontano solo con gli strumenti della repressione che, nei fatti, hanno dimostrato la propria inutilità. Così la droga si affronta con la legge Fini\Giovanardi, tanto contestata dal centrosinistra, ma ancora legge dello Stato; né il centrosinistra ha prodotto sulla materia qualcosa di alternativo o in grado di affiancarsi alla politica puramente repressiva.

Con Berlusconi è evidente che la scuola pubblica può andare alla deriva tanto tutto si risolve con i contestatissimi - a parole - finanziamenti alla scuola privata, che continuano ad essere erogati grazie al centrosinistra che aggiunge del suo per accelerare la fine del sistema scolastico pubblico con altri provvediemnti demagogici (vedi corsi di recupero per gli studenti senza mettere a disposizione risorse adeguate).

Con Berlusconi è evidente che la democrazia è ormai di diritto una semplice oligarchia dove poche persone decidono chi deve andare in Parlamento, privando il Cittadino del diritto di scegliere i candidati o tra i candidati selezionati dai pochi oligarchi; e il centrosinistra si è guardato bene dal modifcare anche questo aspetto della legge elettorale, vero vulnus per la democrazia.

Con Berlusconi è evidente che la distinzione tra Stato e Chiesa è solo una rottura di scatole, fastidiosa per il timoniere, ma il centrosinistra preferisce accantonare ogni questione relativa alla laicità dello Stato e delle Istituzioni perché i voti dei cattolici (quali, visto che la maggioranza dei cattolici ha su molte questioni posizioni ben distinte da quelle della Chiesa? Voto dei cattolici o ricerca di appoggio e sostegno delle autorità ecclesiastiche?) sono importanti come per Berlusconi sono importanti anche i voti dei nostalgici ciarrapiconiani.

Con Berlusconi è evidente che, a forza di condoni e concessioni di privilegi, lo Stato ha una funzione di sostegno del potere economico e finanziario, e da questo punto di vista anche la Mafia va tutelata essendo la prima impresa italiana, ma anche il centrosinistra in ciò non scherza, infatti cambia solo in parte i destinatari dei propri interventi, sbandiera i successi all'evasione fiscale ma non esita a far ricadere sui meno tutelati i costi dell'abolizione dello scalone, e poco si cura dello sperpero del denaro pubblico vera causa del nostro immiserimento e indebitamento.

Tutti questi motivi (e potremmo proseguire) sono pedagogicamente validi per dare il mio appoggio cinico a Berlusconi.
Se gli Italiani vogliono che la merda salga, allora aiutiamola a salire, rendiamo così più breve l'agonia.

Qualcuno obietterà che ci sono alternative al voto a Berlusconi o alla sua controfigura Veltroni; è vero e le ho prese in considerazione. Ma anche scartate: in queste fasulle alternative non ho trovato una sola proposta concreta, un solo obiettivo indicato con chiarezza, specificando il come e in che modo realizzare l'obiettivo. Troppo facile declamare addebitando al mancato sostegno delle altre forze politiche la responsabilità del fallimento di un obiettivo: la storia dimostra che un obiettivo può essere raggiunto anche da una esigua minoranza purchè vi sia la volontà di mobilitarsi e di mobilitare aggregando sull'obiettivo. Le battaglie si vincono aggregando gli elettori per uno scopo, non gli eletti, alla sola condizione che quella battaglia raccolga una domanda politica diffusa tra i cittadini.
Ho trovato in chi canta nel coro dichiarando di non farne parte solo astratte prolusioni sui massimi sistemi o vagheggiamenti nostalgici e ideologici: vi sembra una proposta degna di considerazione il richiamo nostalgico al '68 o la divisione dei comunisti in ben 6 formazioni (di cui 3 riunite sotto la sigla Sinistra Arcobaleno)?
Vi sembra meritevole di fiducia la "testimonianza" boselliana?
Vi sembra che Casini o le altre formazioni centriste abbiano un ruolo significativo che non sia il partecipare alla ricca torta del sistema di potere?

E allora, se merda deve essere che la piena arrivi in fretta e chissà che questo non favorisca una diversa consapevolezza degli Italiani e ben altra reazione.

Votate Berlusconi e merda sia, ma non turatevi il naso perché dovete sentire il puzzo che sale.
 
 
FORUM IN EVIDENZA
12 marzo 2008 0:00
Il mio voto a Berlusconi
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS