Egregio Signor Pedone, con rammarico devo rilevare che lei
continua a parlare del prodotto My Pension valutandolo sulla
base di sue considerazioni, peraltro rispettabilissime, ma
INESATTE. Nella sua risposta al mio collega le dice quanto
di seguito riportato: "Gli articoli ai quali si rifesce (che
possono essere letti direttamenete dagli interessati
poiche', come ha osservato, abbiamo pubblicato il prospetto
informativo) prevedono (ART 13, BONUS DI FEDELTA') il
rimborso, a scadenze quinquennali, dei costi sottoscritti
per la PRIMA ANNUALITA' in base al numero di rate
effettivamente pagate rispetto a quelle previste dal
contratto.
Come lei, essendo un promotore finanziario, sa bene, i piani
pensionistici durano, per loro natura, molti anni e nel
lungo periodo l'effetto del mancato investimento dei costi
crea un mancato guadagno molto significativo che non viene,
in nessun caso, rimborsato."
Quanto dice è in contraddizione con quanto ha detto nel suo
precedente articolo del 13/03/03 in cui parlava di costi
iniziali pari all'80% del premio versato.
Il costo iniziale viene totalmente restituito al cliente con
cadenza quinquennale, l'unico costo derivante quindi può
essere considerato il rendimento che si sarebbe realizzato
investendo i costi di sottoscrizione per il periodo che
intercorre tra la sottoscrizione e la restituzione totale
dei costi. Credo che sia molto diverso da quanto espresso
nell'articolo precedente e le chiedo mi quantizzi in
percentuale quanto è il costo di sottoscrizione secondo lei
sostenuto dal cliente?????
"Per quanto riguarda il secondo articolo da lei citato (ART
14, BONUS A SCADENZA) non si puo' non dire che il bonus
riconosce, per ogni versamento, importi inferiori all'1%
(precisamente da un minimo dello 0,5% per importi fino a
1.500¤ e scadenze da 5 a 14 anni, fino ad un massimo dello
0,8% per importi superiori a 1.500¤ e scadenze superiori ai
30 anni). Le commissioni di ingresso per i versamenti
successivi, invece, sono molto superiori (ad esempio 8% per
le durate da 5 a 15 anni, 6% per le durate di 30 anni). E'
chiaro che se Mediolanum prende l'8% e poi rimborsa lo 0,5%
il sottoscrittore non fa un grande affare, non le
sembra?"
Anche in questo caso lei fornisce una informazione errata,
nell'art.14 bonus a scadenza stabilisce che il bonus
riconosce una percentuale dallo 0.5% allo 0.8%
dell'ammontare di ogni versamento per ogni anno di durata di
ciascun versamento. Questo significa che se il cliente paga
per un versamento successivo al primo l'8%, riceverà come
bonus lo 0.5% per ogni anno di durata del versamento. E'
ERRATO quindi quanto da lei affermato in proposito.
"Nell'articolo che abbiamo pubblicato relativo My Pension
abbiamo ritenuto di dover trascurare questi articoli
perche', nella sostanza, non modificano il problema: i costi
sono oltremodo esagerati (lo ricordiamo, oltre all'eccessivo
caricamente iniziale sono eccessivi i caricamenti nei
versamenti successi ed eccessivi i costi di gestione, oltre
alla doppia tassazione)."
Altra inesattezza è la valutazione dei costi per i servizi
accessori, che non sono imputabili a My Pension, ma a delle
particolari opzioni attivate dal cliente, che se non
richieste non hanno alcun costo né alcuna incidenza sul
prodotto.
I motivi per cui lei ha ritenuto opportuno non parlare dei
Bonus sono personali e pertanto degni di rispetto, ma
comunque per una attenta esame del prodotto avrebbe dovuto
almeno citarne l'esistenza, non è molto corretta
l'affermazione che il cliente poteva leggerli da solo.
Inoltre considerando che lei ha fornito delle informazioni
errate, forse sarebbe stata auspicabile una lettura più
attenta anche da parte sua.
Discorso a parte poi merita la sua asserzione di una doppia
tassazione relativa a questo prodotto. Anche in questo caso,
grazie ad alcune lacune nella conoscenza del nostro prodotto
lei ha detto delle cose inesatte. Tanto per cominciare in
una discussione su un forum ha asserito che My Pension
investe nei nostri fondi comuni italiani, la invito ad
informarsi meglio in quanto non è così. Per ciò che
riguarda invece la doppia tassazione, la invito ad una
riflessione su quello che prevede la normativa per i fondi
pensione relativamente ai redditi derivanti da quote di
OICVM:
questi proventi vengono ad essere assoggettati ad
imposizione sostitutiva in capo al soggetto erogante, ma su
di essi spetta un credito di imposta pari al 15% a favore
del soggetto percipiente nella fattispecie il fondo
pensione, tale credito di imposta, concorrerà a formare il
risultato netto di gestione ed andrà detratto dall'imposta
dovuta. Questa disciplina ha la funzione di evitare la
penalizzazione scaturente dall'investimento effettuato in
OICVM italiani o "storici lussemburghesi", assoggettati ad
imposta sostitutiva del 12,5%. Perché nel caso di My
Pension la tassazione secondo lei verrebbe ad essere
doppia?????
In attesa di un suo riscontro
Cordialmente Paolo Silvio Vanno
Questa è stata una e-mail che ho inviata al Signor Pedone
la cui laconica risposta è stata: "Gentile signor Vanno,
Pubblichiamo volentieri le sue osservazioni come abbiamo
fatto con i suoi colleghi.
Vorrei pero' farle osservare che il servizio di domande e
risposte al quale si e' rivolto (insieme agli altri
colleghi) non e' un forum. Per questo c'e' uno spazio
apposito del web dove, se vuole, puo' fare tutte le
osservazioni e precisazioni che desidera sul nostro lavoro e
sui nostri articoli.
Per quanto riguarda il credito di imposta, e' vero che la
circolare del ministero delle Finanze 29/E del marzo 2001 ha
istituito il credito di imposta per i FIP (cosa che non
esiste, ad esempio per tutte le Unit-linked) ma vi sono una
serie di problemi (anche tecnici) non risolti.
Ad ogni modo, ritengo che i lettori abbiano tutti gli
elementi per giudicare il prodotto in questione (abbiamo
pubblicato il prospetto informativo appositamente) e non
c'e' quindi bisogno di nessun mio commento alle sue
osservazioni. Il nostro giudizio sul prodotto rimane
immutato: e' assolutamente da evitare.
Cordiali saluti."
Non discuto del suo giudizio, sto discutendo delle
inesattezze che lei ha detto nel suo articolo e sulla base
delle quali lo ha valutato. Se il suo giudizio nasce da
motivi personali è rispettabile, ma quanto da lei riportato
nell'articolo è INESATTO, come dimostra anche l'improvvisa
apparizione del credito di imposta che prima non c'era e la
mancata risposta alle mie contestazioni sulle spese da lei
indicate.
Resto in attesa di un suo riscontro
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