Il problema non consiste nel fatto che il capo
dell'opposizione faccia una figura meschina dietro
all'altra, promettendo spallate da un anno e tre mesi,
spallate che son sempre rinviate. Questo è il meno. Il
problema consiste nei seguenti tre fatti, che questo
episodio sintetizza perfettamente.
(I) Il capo dell'opposizione - ed al momento candidato unico
della medesima alla Presidenza del Consiglio - è un signore
di 71 anni e quasi due mesi, che ha fatto una valanga di
soldi negli affari (lasciamo stare come). Questo signore ha
sempre pensato, e pensa tutt'ora, che la politica consista
nell'applicare (a) ai parlamentari il metodo di gestione del
personale che lui utilizza in azienda e, (b) agli elettori i
metodi di marketing che, pure, lui utilizza in azienda. Fino
ad ora gli è andata relativamente bene, almeno sul piano
personale: è rimasto fuori di galera nonostante condanne
plurime ed ancor più plurimi reati ed ha fatto il
Presidente del Consiglio per cinque anni. Non altrettanto
bene è andata al paese: mentre governava il signore in
questione non ha fatto quasi nulla di quanto aveva promesso,
ed al momento non sembra nemmeno in grado di promettere
alcunchè.
(II) Il medesimo capo dell'opposizione sembra avere al
momento un'unica linea politica: comprare (pardon, assumere)
tre o quattro senatori della maggioranza in maniera tale da
far cadere il governo al primo momento utile, forzando cosí
le elezioni in cui lui verrà candidato (e presumibilmente
rieletto) alla Presidenza del Consiglio. La dedizione a
questo progetto ha palesi caratteristiche maniaco-ossessive
che fanno seriamente dubitare della salute mentale del
medesimo (non scherzo) il quale sembra, nella sua attività
politica, motivato da un solo e semplice obiettivo:
l'auto-esaltazione fine a se stessa. Cerca bagni di folla,
ovazioni, abbracci di donne e donnine dogni razza, taglia e
risma, platee osannanti e, ovviamente, il ritorno trionfale
a Palazzo Chigi. A fare che cosa? Non è dato sapere, né
sembra essere rilevante. A Palazzo Chigi deve andare,
perchè è lui il migliore, il "parún", quello che deve
dare gli ordini al popolo bue che guarda, manso, le sue
televisioni. E gli invidia le plurime, se non eleganti,
donnine.
(III) I due soggetti politici che - nel caso in cui
all'individuo in (I) e (II) venisse un amabile colpetto o
una piccola sincope accompagnata da paralisi emifaciale o
foss'anche solo un benevolo ictus come quello che permise al
Senator Bossi di scoprire se stesso - dovrebbero contendersi
la leadership dell'attuale opposizione, e futura
maggioranza, sono il signor Casini ed il signor Fini,
entrambi bolognesi. Cosa, oltre alla cittadinanza, li
contraddistingue? Fatta eccezione per un comune cattivo
gusto ed uno spiccato interesse per l' ipocrisia in materie
religiose e più generalmente morali, direi quasi
nient'altro. O meglio, a me non è dato conoscere che cosa i
Fini-Casini rappresentino ed intendano fare se madre natura
dovesse regalar loro, per interposta disgrazia, la
Presidenza del Consiglio. Se qualcuno di voi è al corrente
delle loro proposte politiche concrete, per favore me le
faccia sapere. Per mia parte, quaesivi, sed non inveni
...
Se a voi questo non sembra un panorama tragico, non saprei
che altro poter dire. A me sembra un panorama tragicissimo,
anzi comico.
Da un lato abbiamo uno dei peggiori governi del dopoguerra,
senza dubbio il peggiore della cosidetta "seconda
repubblica" - che baggianata questa, inventata da
giornalisti che vogliono fare i francesi: la repubblica
italiana sempre la medesima è, mica s'è cambiata la
costituzione! I disastri che questo governo ha compiuto e
sta compiendo li abbiamo documentati a iosa, non mi sembra
il caso d'insistere. Dopo l'artificiale eccitazione
economica della seconda metà del 2006 e della prima parte
di quest'anno, ora i nodi stanno arrivando al pettine e ne
vedremo di ridicole. La Legge Finanziaria che stanno
preparando è un orgia di spesa pubblica e di sprechi, così
scandalosa che non merita neanche commentarla. Se ne son
resi conto, obtorto collo, persino alla Voce ... Ma non
servirà a nient'altro che a fare un altro po' di deficit e
a giustificare un ulteriore aumento delle tasse nel 2008,
dovesse questo indecente governuccolo di catto-comunisti
durare. Che la finta crescita sia finita se n'è accorto,
buon e non-sorprendentemente ultimo, persino Tommaso Padoa
Schioppa.
Ma a fronte di questo governuccolo di catto-comunisti cosa
abbiamo? Tanta gente incazzata, certamente, nelle strade,
case, scuole, uffici ed aziende d'Italia. Gente "incazzata e
basta", perchè la leadership politica che dovrebbe offrire
alla gente un'alternativa di governo credibile e speranzosa
è composta dall'improbabile terzetto d'omuncoli descritto
poc'anzi. E basta. Niente linea politica, niente proposte
concrete ad eccezione delle elezioni anticipate, niente
ricambio di personale politico dopo la sconfitta, niente
elaborazione di progetti nuovi, di riforme precise e
fattibili, niente linee guida o anche solo progetti
documentabili su come rimettere in sesto il paese. Ed in
questo tragico vuoto della politica cresce ovunque la
violenza quotidiana che si alimenta delle frustrazioni e del
senso d'insicurezza della gente. Frustrazione ed insicurezza
comprensibili, perchè prospettive non ve ne sembrano
essere, sicurezze nemmeno e proposte credibili di riforma e
cambiamento neanche sognarsele.
Orrenda questa casta, un vero tumore per il Bel Paese.
Questo oggi mi sembra essere il problema politico per
eccellenza: è possibile liberare l'Italia dalla casta?
Come? Se qualcuno ha qualche idea la dica, perchè mi sembra
che il paese abbia fretta. L'Argentina è vicina ed il
Cavaliere Bianco non si vede.