da: tanoemilio
Data: 4 Novembre 2006
gentile FABRIZIO:
Rispondo a la tuoi domande
domanda 1)
mi pare di capire che figli di italiani, anche se nati
all'estero, sono già cittadini italiani per il semplice
fatto di richiedere la trascrizione degli atti nei registri
italiani.
risposta 1)
Veramente sonno italiani "jure sanguinis" manca solo
trazcrivere suoi atti nell registro pubblico italiano,per
cosi avere il status civilis italiano.
Loro sonno iguale a te, con lo stesso dirito, cosi lo dice
la legge, "é italiano il figlio di italino" cosi il nipote,
il figlio del nipote, ecc,ecc, senza salti generazionale, e
si nessuno a perso o rinunciato a la cittadinaza
italiana.
Manco solo trazcrivere suoi atti, pero adesso i consolati
sonno chiusi per questa pratica, e la burocrazia italiana
non vuole trazcrivere questi atti nella comuna di origine
secondo ordina il dpr396/2000 art.12 n11."La trascrizione
può essere domandata da chiunque vi ha interesse, con
istanza verbale o con atto redatto per iscritto e trasmesso
anche a mezzo posta, o dalla pubblica autorità."
dice chiaramente "O DALLA PUBBLICA AUTORITÁ", vuole dire
che il consolato non e la unica via per fare le
trazcrisione. Peró che tutto un affaire dietro questo di
tanti soldi, che c'e interese di che non se faccia come deve
essere.
Adesso Lei come italiano nato in peninsola, puó darse che
possa fare compiere la legge, e andare in su comune , e
chiedere trazcrivere secondo il dpr. (qualsiasi che c'e
interese puó farlo) di suoi parenti, perche sonno atti di
cambiamento nella vita civile del italiano emigrato e tutto
suo nucleo familiare.
E si el comune le dice che non se puó perche sonno atti
corrispondente a riconocimento di cittadinanza, Lei deve
chiedere per escrito il motivo del rifiuto, e loro deveno
mettere esspresamente "si rifiuta di trazcrivere atti di
cambiamento della vita civile del italiano ...tizio... per
considerare che sonno atti di riconocimento di
cittadinanza"
Vedrá come non lo fanno, perche e ilegale, fare un rifiuto
del genere. Sicuramente metteranno un altra cosa.
Si Lei veramente vuole aiutare a suoi parenti, dopo d'avere
quell rifiuto dovete andare in prefetura e fare la denuncia
corrispondente, per negare il comune trazcrivere atti
d'italiano, e cosi negare il dirito di cittadino.
domanda 2)
50 anni fa da 2 miei zii emigrati in argentina, é nata una
figlia (mia cugina) e che quindi, se facesse trascivere gli
atti, sarebbe automaticamente italiana.
risposta 2)
Non bisogna fare trazcrivere suoi atti per essere italiana,
"LEI É ITALIANA PER NASCITA, DAL PROPIO MOMENTO DELLA
NASCITA"
solo manca informare al stato italiano di questa
nascita.
Vuole dire nasce una bimba in montagna,(mettiamo nell gran
sasso) e suoi genitore, pastore loro, per molto tempo non
possono andare in paese per la neve, anche no hanno
dichiarado ancora questa nascita, LA BIMBA É ITALIANA LO
STESSO"manca solo informare al stato italiano di questa
nascita, per che cosi avrá il status civilis italiano. (se
capisce?)
domanda 3)
Ci sono termini o scadenze o prescrizioni ?
risposta 3)
Non ci sonno scadenze nessuna deve avere tutti atti in linea
retta dal avo emigrato fino al richidente, iguale a il
essempio de la bimba nata in montagna, si per tanti
generazione nessuno mai a uscito della montagna a dichiarare
a suoi figli, nipote, ecc. tutto sonno italiani.
domanda 4)
Ammettiamo che mia cugina sia riconosciuta come italiana, 25
anni fa, ha spostato il figlio di emigrati tedeschi (quindi
il marito é tedesco) ed hanno avuto un figlio.
Anche questo può essere italiano ?
Anche se il padre é nato in argentina ed é di provenienza
tedesca ?
risposta 4)
Tua cugina é italiana per nascita, el marito non é tedesco
fino a che non prende quella cittadinanza, ma non importa,
Lui puó chiedere la cittadinanza italiana, é il figlio di
tua cugina é italiano per nascita dal propio momento de la
nascita.
Y HO SO BENISIMO IL DESIDERIO DI TANTI DISCENDENTI
D'ITALIANI, CHE VUOLEN LAVORARE, IGUALE A TANTI ANNI FA
QUANDO L'ITALIANI ANDAVANNO IN AMERICA, PERO SUCEDE CHE
ADESSO LO PROPIO ITALIANI NON VUOLEN ACOGLIERE A SUOI
FRATELLI DI SANGUE, SI DIMENTICANO DI QUANDO IN ITALIA C'ERA
LA FAMME, E ANDAVANNO LÁ SENZA AVERE NESSUN PARENTI, NONNI,
NIENTE, E IGUALE ERANNO BENVENUTI.
Chiedo a Lei legga lo escrito in questo link e potrá sapere
di piú di questa problematica.
Si c'e qualcun dubbio mio email é:
[email protected]