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LO SFASCISMO DEI FASCISTI
di Cronista
3 agosto 2006 0:00
 
Il leader di An vuole un patto sulla prossima Finanziaria
Il ministro: "Sì, ma finora hanno fatto solo ostruzionismo"

Dal governo sì alla proposta di Fini
"Ma si passi dalle parole ai fatti"
Franceschini (Ulivo) ironizza: "Da che pulpito viene la predica..."
Pdci contrario ad accordi con Cdl: "Elettori non capirebbero"


ROMA - Sì del governo alla proposta avanzata oggi da Gianfranco Fini in una intervista a Repubblica: pochi e qualificati emendamenti dall'opposizione sulla finanziaria, niente fiducia da parte del governo. "Ma - avverte il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti - purchè alle parole seguano fatti coerenti".

"E' ciò che avevo proposto anche per il dl sulla manovra-bis ma la Cdl - rileva il ministro - ha scelto ostruzionismo. Trovo ragionevole - afferma quindi Chiti - che per il futuro si arrivi a un patto tra maggioranza e opposizione per la Finanziaria. Il governo non intende mettere la fiducia su questo importante provvedimento, a differenza di quanto ha fatto per tre anni di seguito il centrodestra, e vuole confrontarsi a fondo e nel merito: la condizione è che l'opposizione presenti pochi e qualificati emendamenti su cui discute e si vota. Ma alle parole devono seguire comportamenti coerenti e concreti. Non si può dire di volere il dialogo e nei fatti fare ostruzionismo come è avvenuto fino ad ora".

Nella maggioranza però non tutti la pensano come Chiti. Molto duro, per esempio, il parere del presidente dei deputati dell'Ulivo, Dario Franceschini, secondo il quale "fa ridere sentire l'allora vicepresidente del consiglio Fini richiamare con largo anticipo a non mettere la fiducia sulla finanziaria. Proprio loro che l'hanno messa 4 volte. Della serie: da che pulpito viene la predica". Franceschini poi si fa possibilista anche se sul filo dell'ironia: "Se è possibile accoglieremo anche le proposte costruttive dell'opposizione, sperando che queste proposte ci siano, perchè finora non s'è visto nulla. Speriamo che l'autunno porti loro consiglio".

Altrettanto negativo il giudizio del Pdci. "Fini all'opposizione e Prodi al governo con collegialità: è l'unico benefico patto per gli italiani", dice Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera. Che poi aggiunge: "Se con i suoi emendamenti si porteranno benefici ai lavoratori, ai pensionati e ai cittadini italiani, allora non c'è problema ad accoglierli. Se, invece, con i suoi 'qualificati' emendamenti pensa di seguitare sulla strada nefasta attuata dal suo governo, allora lasci stare, si metta l'anima in pace e pensi solo a dare sfogo a tutto il repertorio populista di cui è collaudato portatore nel suo ruolo di oppositore". D'altra parte, fa eco il collega di partito Marco Rizzo: "Gli elettori non capirebbero uno schieramento che arriverebbe a comprendere da Fini a Bertinotti".

E fredda è anche la reazione del vicepresidente dei deputati dell'Ulivo Marna Sereni: "Non respingiamo affatto la disponibilità dell'onorevole Fini, ma i patti sulla Finanziaria, come su tutti gli altri temi di governo, noi li facciamo con gli elettori perchè con loro abbiamo preso l'impegno di lavorare a un' Italia più moderna e più giusta".

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Ritengo assurda la presa di posizione di Chiti la quale rasenta l'immoralità se si pensa che si tratta ancora una volta di offrire una sorta di ancora di salvezza alla destra fascista, sempre più pressata da problemi di tenuta della traballante casa! Il centrosinsitra deve lasciare che i fascisti della libertà si abbandonino alla loro squallide performance parlamentari, tese ad impedire ai rappresentanti della maggiornaza di usufruire di un loro elementare diritto: quello di esporre i propri punti di vista in merito alle discussioni sui disegni di legge. Solo così si può sperare che gli elettori prendano atto di che "lacrime grondi e di che sangue" questa destra fascista!

Sono sette volte che la coalizione di centrosinistra è COSTRETTA a ricorrere al voto di maggioranza a causa dell'ignobile ostracismo portando avanti spudoratamente dai fascisti berlusconiani! In questo modo chi ne fa le spese è la collettività in quanto con l'approvazione forzata delle leggi, senza un opportuno dibattito in aula, si rischia di emanare leggi che potrebbero presentare delle pecche o delle lacune le quali solo in sede di dibattito potrebbero essere risolte! Insomma, ancora una volta questa destra fascista si dimostra essere IL PERICOLO NUMERO UNO DEL POPOLO ITALIANO!

Sono pochi, nella compagine di centrosinistra, ad essersi resi conto che a breve si dovrà ritornare alle urne e costoro non hanno fatto ancora nulla (vedi RAI UNO di Mimun, detto anche "Telestalla") per mostrare agli italiani di buonsenso il vero volto dei berlusconiani: quello del lerciume fascista!

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