Noto numerosi thread e post dedicati ai recenti scontri in
Medio Oriente.
Da una parte è un bene che tali fatti destino interesse;
dall'altra constato in vari post una certa superficialità
ed ignoranza (per non dire razzismo a buon mercato) sui più
elementari fondamenti della questione.
Questo post vuole essere un riassunto generale della vicenda
arabo-israeliana, sintetico quanto basta per rimanere
obiettivi e limitarsi ai fatti comprovati e imparziali.
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CRONOLOGIA STORICA
Dopo secoli di Diaspora (il "nomadismo" del popolo ebreo),
il XIX secolo vede una significativa immigrazione di ebrei
nei territori palestinesi, e il sorgere del SIONISMO, il
movimento nazionale ebraico il cui intento è quello del
ritorno in Palestina e la creazione qui di un'entità
politica ebraica.
1923-1948 - Il Mandato Britannico
Nel corso delle trattative post-belliche, alla Gran Bretagna
viene assegnato dalla Società delle Nazioni il MANDATO
SULLA PALESTINA, dato che l'esercito inglese occupava e
controllava il territorio fin dal 1917.
In virtù di precedenti accordi stipulati con la Gran
Bretagna, il movimento sionista considerò il Mandato
Britannico sulla Palestina il primo passo per la futura
realizzazione dell'agognato Stato Ebraico,
Invece le popolazioni arabe si dimostrarono subito OSTILI a
tale progetto.
Dopo la 2° guerra mondiale, viene fondato l'UNSCOP (United
Nations Special Committee on Palestine).
l'UNSCOP si pone il problema di come accontentare entrambe
le fazioni (residenti arabi e coloni ebrei), giungendo ad
una conclusione che ancor oggi è il nodo cruciale del
Conflitto:
Soddisfare le pur motivate richieste di entrambi è
"manifestamente impossibile",
ma è anche "indifendibile" accettare di appoggiare solo una
delle due posizioni.
Per evitare possibili rappresaglie da parte della
popolazione araba, nel decidere su come L'UNSCOP considera
di spartire il territorio radunando tutte le zone dove i
coloni ebraici erano presenti in numero significativo
(seppur spesso in minoranza) nel futuro territorio ebraico,
a cui venivano aggiunte diverse zone disabitate in
previsione di una massiccia immigrazione ebrea, per un
totale del 56% del territorio.
L'Alto Comitato Arabo (organo rappresentativo dei
Palestinesi) respinge la risoluzione: alcuni negano
totalmente la possibilità della creazione di uno Stato
Ebraico, altri criticano la spartizione del territorio
ritenendo che avrebbe chiuso i territori assegnati alla
popolazione araba, altri ancora sono contrari per il fatto
che alla minoranza ebraica (un terzo della popolazione
totale) sia assegnata la maggioranza del territorio.
1948 - La Guerra arabo-israeliana
Il 15 maggio le truppe britanniche si ritirano
definitivamente dai territori del Mandato, lasciando campo
libero alle forze ebraiche ed arabe.
Lo stesso giorno gli eserciti di Egitto, Siria,
Transgiordania, Libano e Iraq, attaccano il neonato Stato di
Israele.
L'offensiva viene bloccata dall'esercito israeliano e le
forze arabe riescono ad occupare solo piccole parti della
Palestina (la zona costiera attualmente denominata STRISCIA
DI GAZA e la Cisgiordania).
Le forze israeliane occupano invece gran parte del
territorio che era stato sotto il Mandato Britannico.
La guerra, terminata dopo un anno con la vittoria di
Israele, crea quello che resterà la causa degli scontri
successivi: circa 700 mila profughi arabi sono costretti ad
abbandonare le loro proprietà dai vincitori del
confronto.
1959
Nasce il gruppo armato palestinese AL-FATAH, che nel proprio
statuto riporta: "Qualunque trattativa che non si basi
sul diritto di annientare Israele sarà considerata alla
stregua di un tradimento".
1964
Viene fondata l'OLP (Organizzazione di Liberazione della
Palestina) con il benestare degli Stati Arabi.
Il suo statuto proclama la necessità di distruggere Israele
con la lotta armata.
1967 - La Guerra dei Sei Giorni
La Guerra dei Sei Giorni ebbe inizio il 5 giugno 1967.
Le forze israeliane guidate dal Generale YITZHAK RABIN
occupano i territori arabo-palestinesi (il Sinai e le alture
del Golan, Cisgiordania e Striscia di Gaza).
Il 10 giugno le ostilità cessano, ed Israele vede la
propria estensione geografica QUADRUPLICATA.
Con questa vittoria Israele attira l'attenzione degli Stati
Uniti, che offre aiuti economici e abbondanti forniture
tecnologiche e militari.
Infatti per gli USA il principale pericolo in Medio Oriente
era il nazionalismo arabo, in grado di portare a tendenze
autonome e anti-occidentali gli Stati di una regione
fortemente strategica per l'economia mondiale.
Israele diventa, in quanto fedele alleato, un ottimo
avamposto statunitense nella zona.
1974
l'ONU attribuisce all'OLP lo status di "rappresentante
del popolo palestinese", e il diritto ai Palestinesi a
far valere la sovranità sulla Palestina "con ogni
mezzo".
Numerose sono le risoluzioni contro Israele; tra esse
l'esclusione di Israele dall'UNESCO e la sospensione di
qualsiasi piano di aiuti e collaborazione.
L'OLP ribadisce la sua volontà di cancellare Israele mentre
lo Stato ebraico rifiuta di trattare con l'OLP e il suo
leader YASSER ARAFAT.
1982- Il massacro di Sabra e Shatila
17-19 settembre: non fermato dall'esercito israeliano, un
gruppo di maroniti libanesi è lasciato libero di massacrare
indisturbato la popolazione palestinese dei campi profughi
di Sabra e Shatila (quartieri di Beirut teoricamente sotto
il controllo militare israeliano).
Si stima la morte di almeno 700 civili indifesi.
La reputazione dello Stato di Israele ne resterà macchiata
indelebilmente.
1988 - La prima intifada
Il movimento integralista palestinese HAMAS dichiara la
Jihad contro Israele, dando inizio a quella che sarà
chiamata la Prima Intifada.
1993 - Accordi di Oslo: pace tra Rabin e Arafat
Improvvisa distensione: Arafat, a nome del popolo
palestinese, riconosce lo Stato di Israele e accetta il
metodo del negoziato, rinunciando all'uso della violenza e
impegnandosi a modificare in questo senso lo Statuto
dell'OLP.
Il Primo Ministro israeliano Rabin, a nome di Israele,
riconosce l'OLP come rappresentante del popolo
palestinese.
1994 - Barriera tra Israele e la Striscia di
Gaza
Israele costruisce un muro di separazione, sostenendo che
serve per difendersi dagli attacchi kamikaze.
Secondo l'ONU è illegale perché viola i diritti umani:
il tracciato del Muro corrisponde ad un'annessione de
facto di territorio palestinese, e costituisce una
misura sproporzionata rispetto alle legittime esigenze di
autodifesa di Israele, peggiorando ulteriormente le
condizioni di vita dei Palestinesi.
1995
Firma della seconda parte degli Accordi di Oslo, con la
nascita dell'ANP (Autorità Nazionale Palestinese) e della
polizia palestinese.
Il 4 novembre 1995 Rabin viene assassinato da un estremista
conservatore israeliano.
Il posto di Primo Ministro viene preso da SHIMON PERES.
Gli scontri e gli attentati continuano anche quando dalle
elezioni Israeliane viene eletto Primo Ministro BENJAMIN
NETANYHAU.
1997
In attuazione degli accordi, Israele si ritira dai Territori
palestinesi occupati. Il 95% della popolazione palestinese
passa sotto il controllo dell'ANP.
Tuttavia, Netanyahu non rispetta gli accordi per quanto
riguarda la politica di insediamento di coloni israeliani
nei Territori Occupati e ciò favorisce il perdurare di uno
stato di continua tensione.
1999
In Israele EHUD BARAK viene eletto Primo Ministro, e
riprende il processo di pace con Palestina e Siria.
2000 - La Seconda Intifada
Alle dimissioni di Barak seguono elezioni che portano a capo
del governo ARIEL SHARON.
Sharon dichiara di non voler più sostenere alcuna
trattativa con Arafat, essendo ormai quest'ultimo non più
in grado di esercitare alcun controllo sui gruppi
terroristici palestinesi.
Inizia una nuova escalation di violenze.
2004
Muore Arafat. ABU MAZEN gli succede come Primo Ministro
palestinese.
2005 - Ritiro israeliano dalla Striscia
Israele adotta il Piano di Disimpegno Unilaterale, ed
abbandona tutte le proprie colonie nella Striscia di
Gaza.
I coloni israeliani reticenti sono spostati di forza dai
militari.
Il partito di Al-Fatah governa così ufficialmente sulla
striscia di Gaza, primo pezzo dello Stato di Palestina.
Ciononostante, Israele continua a controllare la Striscia di
Gaza dal cielo e dal mare, nonché la maggior parte degli
accessi via terra.
Per l'ONU, quindi, la Striscia di Gaza resta territorio
occupato. Israele limita agli abitanti di Gaza la
possibilità di pescare, limitandola a sole sei miglia dalla
costa; questo aumenta la disoccupazione e la fame,
contribuendo a rendere i palestinesi dipendenti dall'aiuto
umanitario.
2006
Ariel Sharon entra in coma per emorragia cerebrale. La sua
carica viene assunta da EHUD OLMERT.
2007 - Vittoria elettorale di Hamas
Dopo quasi 2 anni di controllo da parte di Al-Fatah, in
Palestina vengono indette nuove elezioni, vinte dal partito
integralista Hamas.
Israele, gli USA e l'Unione Europea, considerando Hamas
un'organizzazione terroristica, hanno imposto alla Palestina
un boicottaggio congelando tutti i fondi al governo
palestinese e interrompendo l'invio di aiuti umanitari nella
Striscia.
45.000 palestinesi hanno chiesto di poter emigrare (si
ipotizza che Israele, dove alcuni dei partiti propongono
apertamente l'espulsione dei palestinesi, stia cercando di
favorire un esodo 'volontario' dei medesimi).
Inizia contestualmente una nuova fase del conflitto tra
Hamas ed Israele che vede, da parte israeliana, un embargo
verso la Striscia, e da parte palestinese il lancio di razzi
e tiri di mortaio contro installazioni e città
israeliane.
2008 - Operazione "Piombo Fuso"
Il 1º marzo 2008, l'esercito dello Stato di Israele con
l'operazione Inverno caldo invade la Striscia con forze
blindate ed aeree.
Nell'ambito di una tregua di sei mesi, Hamas accetta di
porre fine al lancio di razzi in cambio di un alleggerimento
del blocco da parte di Israele. La tregua è terminata il 19
dicembre.
Il 27 dicembre 2008 i vertici politici israeliani hanno
lanciato l'operazione Piombo fuso contro la Striscia.
Ciò a cui stiamo assistendo ora.
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CONCLUSIONI
Come si può notare, si tratta di un quadro complesso anche
in versione sintetica.
Impossibile quindi ridurre il tutto ad un banale discorso di
"buoni-contro-cattivi";
tuttavia le analisi più approfondite e le opinioni
personali prescindono dalla conoscenza almeno dei
semplici dati qui esposti.
(P.S: Questo post è solo informativo e come tale non
necessita di repliche, anche se sono benvenute le
osservazioni aggiuntive degli acculturati...)
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