Ci sono momenti nella vita che ripercorrono ciclicamente
episodi e circostanze, periodi che, seppur casuali,
riscoprono fra essi strane attinenze.
La perdita di Oriana Fallaci, una delle voci più veementi e
più critiche verso il mondo islamico. Il discorso del
Pontefice a Ratisbona, interpretato, e non solo dal mondo
musulmano, come dichiarazione di guerra all'Islam.
L'assassinio di Suor Leonella Sgorbati a Mogadiscio, forse
una risposta all'incitamento alla vendetta verso il
Vaticano.
La jihad islamica lanciata da Al Qaeda contro l'intero
Occidente, colpevole di identificarsi nel "servo dei
crociati", di mostrarsi comunità di "infedeli e tiranni",
dichiarandosi pronta a "conquistare Roma come promesso dal
Profeta".
Come fosse una catena di comando, l'eco si fa frastuono con
le durissime accuse degli ayatollah iraniani, dei gran mufti
turchi, degli integralisti palestinesi, mentre sulla tv del
Qatar, Al Jazeera, l'irriverenza e l'offesa alla religione
cristiana assume le sembianze di un cartone animato.
Giorni feroci i nostri, epoche incerte che assumono un
carattere ancor più vago e confuso quando a puntare
l'indice contro il Santo Padre sono alcuni esponenti del
Governo;
o quando i nostri militari sono inviati ad un fronte che non
assegna né incarichi né obiettivi;
o quando l'espressione della nazione al di fuori dei nostri
confini si sofferma tra le strade di Beirut con quegli
stessi rappresentanti fiancheggiatori del conflitto
armato;
o quando una delegazione governativa, al rientro da Pechino,
annuncia di essere favorevole alla revoca dell'embargo sulla
vendita di armi alla Cina;
o quando, su richiesta di Teheran, il premier italiano
comunica che incontrerà il presidente iraniano Ahmadinejad,
che, nel contempo, smentisce di sospendere l'arricchimento
di uranio per il suo programma nucleare.
Rifuggo. Guardo il mio passaporto: "Comunità europea -
Repubblica Italiana".
Sono fortunata io, donna, per non essere lapidata a morte se
cado nell'adulterio.
Sono fortunata per non subire l'infibulazione.
Per non essere considerata un'impura per le mie
passioni.
Per non essere sbattuta nei campi di cotone dove il sole è
ossessivo e il caldo soffocante.
Sono favorita nel disporre, qui in occidente, di autonomia
decisionale e di un emancipato stato sociale.
Sono occidentale, europea, italiana.
In un'Italia che sta scrivendo la sua sconfitta.
Perché la dura reazione del mondo islamico al Vaticano non
sa di sfida ma di vittoria.
Ed è una vittoria, anche se non conclamata, indurre la
Chiesa cristiana a porgere scuse per frasi non
pronunciate.
E allora, anche io, italiana fra gli italiani, mi inchino al
terrore.
Tra le mani ho la mia fortuna.
FORUM IN EVIDENZA
21 settembre 2006 0:00
Copyright: la Chiesa dei ricchi
20 settembre 2006 0:00
Il valzer dei ministri
20 settembre 2006 0:00
Investimenti: articolo fuorviante
20 settembre 2006 0:00
Facciamo un golpe prima che sia troppo tardi
20 settembre 2006 0:00
Parabole al telefono
20 settembre 2006 0:00
SONO FORTUNATA
19 settembre 2006 0:00
Sentenza del Consiglio di Stato su ALTROCONSUMO
19 settembre 2006 0:00
Crocefisso: giudice Tosti scrive lettera ufficiale al ministro Mastella
19 settembre 2006 0:00
Anni 70/80/90 Quale eredita' ha lasciato questo periodo ai tempi di oggi?