Ho letto recentemente che la Giunta Regionale della
Lombardia ha approvato un piano per contrastare
l'inquinamento da polveri sottili prevedendo un blocco delle
auto non catalizzate tra novembre e febbraio (dal 1°
novembre al 20 dicembre e dal 7 gennaio al 29 febbraio, dal
lunedì al venerdì - dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle
19).
Un maxipiano contro l'inquinamento dell'aria che prevede tra
l'altro anche una serie di incentivi per sbarazzarsi delle
vecchie auto non catalitiche a favore delle più recenti a
basso impatto ambientale.
Non voglio entrare nel merito della politica adottata, ma mi
chiedo da buon amatore di auto storiche, oltre che
proprietario di un maggiolino del 1963, come potremo
utilizzare, il prossimo inverno, le nostre autovetture
certificate ASI. A che serve avere agevolazioni,
facilitazioni e quant'altro oggi ci viene proposto per far
sopravvivere questi magnifici oggetti, da considerarsi
patrimonio storico di tutti se, poi, non possiamo neanche
utilizzarli? E non venite a raccontarmi che sono le auto
storiche che creano l'inquinamento atmosferico!!
Forse sarebbe meglio dare un'occhiata agli impianti
"storici" ad olio combustibile ancora in funzione in molte
case prima di approvare provvedimenti di questo tipo.
La mia collera non è rivolta alla Regione, che in ogni caso
sta cercando di risolvere un problema importante, ma il mio
rammarico è soprattutto rivolto a tutti i clubs, le
associazioni e quant'altri in questi anni si sono presi
l'impegno di tutelare i diritti dei proprietari di auto
storiche. Cos'è stato fatto per tutelare i ns diritti? Vi
siete persi nello stampare futili pubblicazioni e rilasciare
inutili certificazioni?
GRAZIE per l'impegno ma a me non interessa guardare le foto
sui giornali, io adoro vivere la mia passione e invece il
prossimo inverno sarò costretto godermi la mia quarantenne
auto chiusa dentro un garage.
Complimenti!
Mauro Pepe
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