Spesso ci si interroga, a ragione, sulla legittimità di
alcune tariffe a consumo. Non mi sembra che si ponga invece
il giusto rilievo su una "tassa" che la grande maggioranza
delle aziende per la raccolta dei rifiuti applica ai suoi
"clienti". Tale balzello è parametrato sull'ampiezza
dell'immobile, associata al numero dei componenti del nucleo
familiare. Sarebbe come se l'azienda del gas, o
dell'elettricità, facesse pagare il suo prodotto in base
alla larghezza del mio soggiorno. Questa è una iniquità
che non si verifica in altri paesi d'Europa, invece da noi
tutti zitti a pagare l'ennesima tassa sulla casa.
I rifiuti solidi urbani sono prodotti dai singoli non dalle
abitazioni. Sarebbe ora di fare qualche cosa, possibilmente
aiutati da questa o da altre associazioni.
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