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Telecom
di Alex
8 maggio 2006 0:00
 
Telecom, ricavi e utili
in crescita nel primo trimestre

MILANO - Il gruppo Telecom Italia chiude il primo trimestre con un utile netto di 744 milioni di euro, in crescita del 13,4% rispetto ai 656 milioni del primo quarto del 2005.
Il cda della società ha approvato oggi i risultati al 31 marzo. "La crescita del risultato netto consolidato -sostiene la società in una nota - è riconducibile principalmente ai maggiori utili di spettanza della capogruppo, come risultato dell'operazione di integrazione con Tim".

I ricavi sono di 7.482 milioni di euro e registrano un incremento del 6,5% rispetto ai primi tre mesi del 2005. L'ebitda è di 3.295 milioni di euro (+0,3%), mentre il risultato operativo è di 1.984 milioni di euro, con una variazione negativa del -2,4% rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente (-48 milioni di euro).
Gli investimenti industriali nei primi tre mesi del 2006 sono stati di 1.025 milioni di euro, in crescita di 113 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, "principalmente legati -sostiene il gruppo- a maggiori investimenti effettuati in ambito domestico sia nel fisso (+67 milioni di euro) sia nel mobile (+63 milioni di euro)".

L'indebitamento finanziario netto passa dai 39.858 milioni di euro di fine 2005 ai 39.043 milioni di fine marzo 2006, registrando una diminuzione di 815 milioni di euro. "Tale riduzione -sostiene la società - è riconducibile principalmente al flusso netto generato dalle attività operative di circa 2 miliardi di euro, esclusi gli investimenti industriali".

Il titoloTelecom Italia rimane stabile in Piazza Affari sul finire della seduta dopo i dati trimestrali. Il titolo principe della scuderia Tronchetti Provera è positivo dello 0,07% a quota 2,27 euro, con scambi nella media, bene invece Ti Media che cresce del 3,07% a 0,38, Pirelli che sale dello 0,96% a 0,80.

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Sempre convinti del fallimento imminente? Che dirà ora Beppe Grillo?
Intesi, ovvio che tale situazione deriva da una situazione di mercato particolarmente favorevole a Telecom che si trova ancora spesso in condizioni da monopolista. Ma l'attività che più è sottoposta alla concorrenza (telefonia mobile, Tim) è quella che genera i maggiori flussi di cassa.
Forse la concorrenza non sarebbe poi così deleteria. Ci sarebbero di sicuro più investimenti e maggiori servizi a valore aggiunto, ovviamente gestiti meglio di come avviene ora (anche se l'esperienza della telefonia mobile non lascia proprio tranquilli).
 
 
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