TERRORISTI AL BIBERON
Postato il Sabato, 12 agosto @ 09:14:31 EDT di davide
L'attentato sventato (sventatissimo) di Londra era una
«october surprise» anticipata per necessità?
E' quel che ha detto Nasrallah, il capo di Hezbollah, ad Al
Jazeera.
Vale la pena di seguire il suo ragionamento, se non altro
per vedere che si tratta di un tizio ben informato della
situazione USA.
Secondo Nasrallah, dunque, l'attacco israeliano al Libano
meridionale era programmato dalla Casa Bianca per
settembre-ottobre, in tempo per ottenere una «vittoria» da
presentare alle elezioni di novembre in USA.
Ma la cattura dei soldati israeliani da parte di Hezbollah
ha indotto Israele, con un colpo di testa, ad anticipare
l'offensiva.
A seguito, "L'attentato è contro Carlo?" (Maurizio
Blondet);
L'attentato di Londra doveva essere la fase due della
«october surprise».
Anticipata, perché era stata anticipata la fase 1.
Lo scopo ovviamente è di convincere gli americani di votare
i candidati del «partito della guerra» bipartisan, di cui
gli elettori ne hanno ormai abbastanza.
La sonora bocciatura di Lieberman, il super-falco
«democratico» (e super-giudeo) deve aver fatto suonare un
campanello d'allarme nei due partiti.
Se gli americani vengono convinti che il pericolo si annida
dovunque attorno a loro - anche nel biberon - rivoteranno i
falchi, che promettono «sicurezza d'acciaio».
Gli americani vivono di paure, e perciò sono infinitamente
passivi.
Ha ragione Alex Jones: l'allarme è stato anche una prova
generale per vedere fino a che punto si possono ridurre gli
occidentali allo stato di gregge servile.
Quando ci chiederanno di camminare a quattro zampe «per la
nostra sicurezza», eseguiremo obbedienti.
Specie se le paure vengono coralmente agitate dalle TV, che
infatti sono tutte impegnatissime a frullare il nulla
londinese fino al parossismo.
Tanto più che l'aggressione di Israele sta andando male
(quasi 50 soldati morti, il 10% % dei 500 che Tsahal giudica
«sopportabili» dalla sua opinione pubblica, e dunque
spendibili), e quindi l'igiene consiglia di sviare
l'attenzione del pubblico dalle barelle di giudei feriti
dagli RPG, e dalle devastazioni del Libano, nonché dalle
atrocità relative.
Anche l'occupazione dell'Iraq è un disastro bisognoso di
distrazione.
E la situazione in Afghanistan, dove i Talebani colpiscono
ogni giorno, non è certo migliore.
Ci voleva un bell'allarmismo da prima pagina.
Le notizie da Londra parlano di un «agente britannico
infiltrato» nel gruppo dei cosiddetti terroristi da diversi
mesi.
La notizia poi è stata alquanto modificata: forse non era
un infiltrato ma un terrorista intercettato a sua insaputa.
correzione opportuna.
Gli agenti infiltrati nei gruppi terroristici, ricorda
Nasrallah, in genere non s'infiltrano per sventare
attentati, ma per suggerirli.
L'infiltrato coincide con la storica figura dell'«agente
provocatore», e istigatore di delitti per poterli poi
sventare e farsene un merito con avanzamento di carriera
(rileggetevi il romanzo veridico di Joseph Conrad,
«L'Agente segreto»).
A questo proposito, Nasrallah ricorda che un paio di mesi fa
sei giovani negri americani sono stati arrestati in Florida
accusati di voler far saltare la Sears Tower di Chicago:
sotto influenza, si è poi scoperto, di un agente FBI che
aveva contattato i giovani fingendosi uno membro di Al
Qaeda.
Non è difficile trovare in Inghilterra adolescenti islamici
pronti a cadere nella trappola di agenti provocatori; in
Italia, abbiamo constatato da giornalisti che giovani
«neri» sono caduti nella stessa trappola, ricevendo bombe
ed armi da funzionari del governo interessato a fare
«strategia della tensione» (governo DC, per la
precisione).
La strage di Brescia parve proprio un'operazione del
genere.
Due giornalisti coraggiosi, Lega e Santerini, ci scrissero
un libro («Strage a Brescia, potere a Roma») che accusava
apertamente il ministro dell'Interno di allora,
Taviani.
Che non querelò.
Solo, qualcuno comprò l'intera tiratura.
Alquanto sospetta, per Nasrallah, la storia dei
finanziamenti degli sventati terroristi di Londra. Viaggi di
due di loro in Pakistan per soldi.
Trasferimenti di denaro dal Pakistan.
Il tutto per comprare biglietti aerei che, sulla tratta
Londra-New York, costano meno di 200 dollari.
Ma un'agenzia ci soccorre: «La Banca d'Inghilterra ha
annunciato oggi il congelamento dei conti bancari di 19 dei
24 arrestati sospettati di coinvolgimento in un complotto
per far esplodere aerei di linea tra la Gran Bretagna e gli
Stati Uniti».
«La Banca d'Inghilterra - afferma l'Istituto in un
comunicato - ha ordinato oggi che tutti i fondi appartenenti
a questi individui o tenuti a loro nome (...) devono essere
congelati».
Inoltre, «le istituzioni finanziarie e altre persone
dovranno controllare se detengono conti o fondi, beni
finanziari, risorse economiche o utili a nome degli
individui le cui generalità sono allegate, e all'occorrenza
dovranno congelare i conti bancari o altri fondi e riferire
queste informazioni alla Banca d'Inghilterra».
«Questi i nomi dei sospetti: Ahmed Abdula Ali, Cossor Ali,
Khuram Shazad Ali, Nabeel Hussain, Tanvir Hussain, Umair
Hussain, Umar Islam, Wassem Kayani, Abdullah Assan Khan,
Arafat Waheed Khan, Adam Osman Khatib, Muneem Abdul Patel,
Tayib Rauf, Usman Muhammed Saddique, Assad Sarwar, Ibrahim
Savant, Asmin Amin Tariq, Mohammed Shamin Uddin, Waheed
Zaman»; ma sono nomi comunissimi. Centinaia di migliaia di
persone li portano.
Bloccano i conti di tutti i Waheed Khan e gli Amin Tariq che
ci sono in Pakistan?
E poi, questa storia dei conti congelati è di per sé
ridicola.
E' una misura che si adotta, che so, per bloccare conti
miliardari, come quelli di dittatori africani, Bokassa o
Mobutu.
Ma quanto avevano questi giovanotti sul conto corrente?
Un milione di sterline?
Come britannici medi, sarebbe sorprendente se non avessero i
conti in rosso.
Inoltre: ci hanno sempre detto e ripetuto che il terrorismo
islamico si finanzia e trasferisce il denaro per i suoi
delitti non tramite banca, ma lungo i canali finanziari
islamici che servono anche per le rimesse degli emigrati,
l'hawala, dove si paga sulla parola e non si lasciano tracce
nei computer. Com'è che questi sofisticati terroristi con
esplosivo liquido (nel biberon) ricevevano da Al Qaeda
bonifici su banche, come oneste persone normalissime?
Esplosivo liquido?
Dalla nitroglicerina all'astrolite G (nitrato di ammonio
più idrazina), hanno tutti una caratteristica scomoda: sono
instabili, scoppiano se semplicemente scossi.
Qualche TV e giornale ha parlato della miscela che si disse
usata dagli attentatori del metrò londinese, acido nitrico
più perossido di idrogeno (alias acqua ossigenata).
Ma ciò che si ottiene da piccoli chimici è un composto
diluito in moltissima acqua, che va prosciugata con acido
solforico, altrimenti non esplode.
Operazione non facile da fare nelle toilettes degli aerei:
troppi biberon, fra l'altro.
Aspettiamo lumi da Fox News e da Emilio Fede.
Un lettore mi fa notare un'altra stranezza: a proposito del
blocco del traffico aereo a Heathrow, con perquisizione dei
bagagli di decine di migliaia di passeggeri, costretti a
gettare oli solari, dentifrici, sciroppi, biberon.
precauzioni giuste, se si teme un attentato in corso, o nel
caso si debba disinnescare una bomba.
Ma qui, l'attentato era già stato sventato.
Bush ne era a conoscenza da quattro giorni.
I «terroristi» già tutti in galera (arrestati a casa
loro, come cocchi di mamma).
E allora a che scopo il grande blocco?
Proviamo a indovinarlo da soli.
A nostro modesto parere credere alla realtà dello sventato,
sventatissimo attentato, si può solo a patto di avere il
quoziente intellettivo di Emilio Fede, la paga di Magdi
Allam, la cattedra di Vittorio Parsi, o almeno i fuoribusta
Sismi dell'agente Betulla.
Ma gratis, no.
Anche se c'è qualcuno che fa finta di crederci per tirare
l'acqua al proprio mulino.
Il lettore di cui sopra mi segnala anche l'articolo di fondo
de Il Sole 24 Ore, non firmato.
Il succo dell'argomento: «di fronte a questa drammatica
realtà (la strage dei biberon), la lotta al terrorismo deve
essere un momento di unità».
Ecco: la migliore risposta della nazione all'Islam che ci
attacca dai cieli e dai flaconi di shampoo è la «grande
coalizione» per tagliarci le pensioni, come vuole
Montezemolo; non a caso detto «Libera e Bella».
Ma basta ridere.
Riportiamo una notizia seria e grave, questa volta.
Da un'agenzia saudita, segnalatami da un amico
americano.
Eccola: «Al Qaeda rifiuta di collaborare con
Hezbollah».
Lo dice «un sito web di Al Qaeda in Arabia Saudita»
(esiste, vedete: ha anche il sito) in data 2 agosto
scorso.
Assicura, il sito, che «Al Qaeda» ha ricevuto la richiesta
«dall'Iran» di «addestrare gli Hezbollah nei campi
militari»: ed ha rifiutato, considerando gli sciiti come
eretici.
La cosa non sembra danneggiare troppo Hezbollah, che paiono
già fin troppo ben addestrati da soli. Al contrario di Bin
Laden, che deve essere un po' giù di forma atletica dopo
cinque anni di inattività, e di Al Qaeda, che non riesce a
mettere a segno un attentato nei cieli di Londra senza far
arrestare tutti i suoi biberon.
In ogni caso Al Qaeda - dice l'autentico sito di Al Qaeda -
preferisce «aspettare che le due parti siano
esauste».
Anzi, invita le sue «cellule dormienti» in Libano ad
attivarsi per contrastare Hezbollah.
Insomma, Al Qaeda combatte Hezbollah.
Si è alleata con Israele.
In fondo, non è nemmeno una notizia.
Osama bin Mossad.